Il racconto è interessante, quello che non mi convince del tutto è il finale. Non tanto per il finale in sé, quanto per come le conclusioni siano affidate a un pensiero un po' "didascalico" della protagonista. Forse sarebbero state meglio come riflessioni impersonali.
Mi convince poco anche il vedere le due ragazze venire chiamate nel testo in due modi diversi. Se, per dire, venissero chiamate "Betta" e "Lucia" sempre e si chiamassero tra loro, in discorso diretto, "Betsy" e "Lucy" non ci vedrei niente di strano, ma il fatto che vengano invece usate le due forme dal narratore un po' mi stona, che bisogno ha di variare?
Nel complesso non è un 3 pieno ma voto 3.
Qualche appunto:
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Era uscita con Giovanni, il ragazzo di cui lei da sempre era stata innamorata.
"da sempre era stata" non mi suona bene. Forse "da sempre era" (anche perché credo lo sia ancora, dopotutto), oppure solo "era stata" (ma mi sembra meno probabile)
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Forse voleva chiederle scusa? No, non era da Lucia.
Perché il corsivo? Mi viene da pensare che sia un pensiero della protagonista, ma allora perché pensa all'imperfetto e in terza persona? ^__^;;
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
“Ciao Betta, ti dispiace venire da me, ti devo parlare di Giovanni.”
"ti dispiace venire da me" non dovrebbe essere una domanda?
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Giovanni, si, c’era anche lui e poi altri tre ragazzi.
"sì", accentato
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Percorse almeno un chilometro, mentre gli arbusti gli graffiavano le gambe
"le graffiavano"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Alla fine trovò quello che cercava, una pendenza improvvisa e sopra il piccolo rilievo, i binari.
Direi che serve una virgola prima di "sopra"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Non sapeva quanto tempo doveva passare, ma si ricordava che tutte le estati, di notte, sentiva il ritmico sferragliare di un treno.
"dovesse passare"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Guardò le luci del suo paese, incredibile quanto erano brutte e deprimenti paragonate alla maestà della luna.
"quanto fossero"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
“Ti stavo aspettando da giorni, ce ne hai messo di tempo per deciderti.”
Disse continuando a venire avanti.
qui "disse" non va a capo né in maiuscolo, la frase prosegue direttamente
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
“Vattene!”
Gridò con tutto il fiato che aveva,
Stessa cosa qui con "gridò"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Betta abbassò lo sguardo, conscia della propria inferiorità e con un filo di voce disse: “Lasciami in pace.”
Metterei una virgola dopo "inferiorità"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Lucia non si mosse di un millimetro.
“Sono venuta per fermarti!”
“Ciò che è successo l’altra sera è qualcosa di naturale e poi, in fondo, anche tu lo desideravi.”
Qui all'inizio mi sono confuso. Sembra che prima parli Lucia e poi risponda Betta; in realtà è sempre Lucia che parla, quindi perché i due blocchi separati?
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Betta sgranò gli occhi.
“Ma cosa stai dicendo? Io…io…”
Manca lo spazio dopo i primi puntini di sospensione
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Per un momento sembrò che Betta si afflosciasse su se stessa, invece come un fulmine si chinò a raccogliere una pietra e la scagliò contro a quella
"contro quella", la "a" è di troppo
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Rimase immobile per molto tempo, poi piano, piano, quasi con indifferenza si avvicinò.
Serve una virgola dopo "indifferenza"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Un debole alitò usciva dalla sua bocca semiaperta.
Refuso, "alito"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Si, doveva soffrire.
"Sì"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Stava per iniziare a colpire la testa quando si rese conto d’essere ancora sui binari e un leggero tremore riempiva l’aria.
Credo ci manchi un "che" prima di "un leggero" (o volendo un punto e virgola al posto della "e" che lo precede)
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
“Il treno!”
Disse con la voce di una bambina
Anche qui la frase continua, quindi "disse" andrebbe minuscolo e non a capo
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Ora vedeva i fari che si avvicinava nella notte
Refuso "avvicinavano"
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Vide tutto come al rallentatore, prima la ruota che colpiva il pube di Lucia spingendola avanti per qualche metro e poi affondando nel suo ventre.
La frase così com'è non funziona. Vide
prima "la ruota che colpiva [...] affondando nel suo ventre."... e poi?
Potresti aggiustarla già con un'inversione "vide la ruota che colpiva [...] prima spingendola avanti" e lasciare uguale il resto.
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
“È bellissimooo!!!”
Urlò sentendosi libera e felice.
Come sopra, "urlò" minuscolo e non a capo
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Annuì soddisfatta e disse.
“Sono sicura che al resto penseranno i cani randagi.”
Qui invece direi che disse dovrebbe essere seguito dai due punti, invece che da punto e a capo
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Chiuse i vestiti sporchi di sangue in un sacchetto poi riempì la borsa da viaggio che le aveva regalato, l’ultimo Natale zia Elena, con alcuni indumenti e scese in cucina.
Virgole da rivedere.
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Aspettò dieci minuti per un treno che l’avrebbe portata in una grande città.
Solo dieci minuti? Ammazza che cu... ehm... fortuna.
(no, ovviamente non è un appunto al racconto, è una boiata mia fine a sé stessa
)
CITAZIONE (papaditi @ 2/9/2009, 12:48)
Quando alla fine salì e si accomodò vicino a un finestrino, un ghigno strano le deformò il viso.
“In fondo non avevi tutti torti!"
Non hai chiusto le virgolette.
Ecco, da qui in poi avrei tagliato la farse immediatamente successiva e trasformato tutto in discorso indiretto, a orecchio mi sembra più efficace e meno "artefatto"