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Magister Ludus.
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Zebre riverse su asfalti ingrigiti,
zebre che corrono su corsie preferenziali...
cimici incognite in appartamenti sospetti
e giraffe indaffarate in studi televisivi...
coccodrilli pescati da archivi polverosi
e immortalati su bianche pagine d’informazione...
oche che svolazzano senz’arte né pudore
e s’atteggiano a pollastre su nobili palcoscenici...
api e vespe che sfrecciano su gremite strade
zigzagando ronzanti e ossessive...
maggiolini multicolori che s’affannano eccitati...
gazzelle squillanti beffate da chiunque
e pantere aggressive che azzannano l’innocenza...
gorilla sempre pronti a colpire
chi chiede solo di capire...
enormi stormi di papere starnazzanti
che mitragliano utenti insoddisfatti...
grilli trillanti su teste vuote
e pulci bugiarde in orecchie ingenue...
pappagalli costretti a bere urine malate...
vipere esplosive che schizzano rapide su campi minati...
rospi ingoiati per oscuri motivi...
rospi sputati da gente esasperata...
topi semiciechi in biblioteche d’atenei
e merli prigionieri di castelli fatiscenti...
branchi di cavalli domati da motori rombanti...
gru schiavizzate a sollevare carichi d’ogni peso...
cicale racchiuse in telefoni d’ufficio
e granchi presi per errore da gente sbadata...
capri diffamati per espiare peccati altrui
e pecore nere rinnegate da falsi pastori...
arieti sbattuti con violenza contro massicci portali
e asini bocciati da insegnanti arteriosclerotici...
panda tramutati in comode utilitarie
e maiali che abusano di donne abbandonate...
orsi che s’isolano in feste chiassose...
gatti riuniti ovunque a quattro a quattro
e gatti trasformati in cingolati
e trascinati su strade innevate...
cani e porci che frequentano locali di prima categoria...
galletti che saltellano dietro ragazzine intraprendenti...
pesci lasciati morire fuor d’acqua,
pesci che nessuno sa pigliare...
lupi fatti crepare con qualcuno nella bocca
e civette lasciate al freddo da edicolanti senza cuore...
sciacalli che frugano fra le macerie
di palazzi caduti in rovina
e volpi che approfittano di ogni occasione...
pesci grossi sul filo del rasoio
e pesci piccoli all’ombra del lastrico...
tori presi per le corna dagli impavidi...
tori dalla testa tagliata per capricci umani
e bufale madornali stampate sui quotidiani...
pidocchi ripuliti che snobbano l’elite
e piattole noiose che importunano chiunque...
vermi spregevoli fra gente per bene...
allocchi che restano attoniti
e allodole inesperte che si specchiano nell’inganno...
lepri inseguite da cani rabbiosi in cinodromi affollati...
cani lasciati andare contro proiettili assassini
e cavalli rattoppati in pantaloni sdruciti...
balene in perenne ed inutile dieta
e cozze che nessuno vuol sposare...
pulcini costretti a giocare a calcio
e polli che si lasciano ingannare...
conigli che temono chiunque
e pecore sottomesse in ogni dove...
uccelli chiusi in mutande
e passere sognate in oscene volgarità...
... e poi il tarlo, il tarlo dell’ignoranza
che ci corrode e consuma!.