Zoopolys

Come l'uomo usa gli altri animali

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  1. Magister Ludus
     
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    Zebre riverse su asfalti ingrigiti,
    zebre che corrono su corsie preferenziali...
    cimici incognite in appartamenti sospetti
    e giraffe indaffarate in studi televisivi...
    coccodrilli pescati da archivi polverosi
    e immortalati su bianche pagine d’informazione...
    oche che svolazzano senz’arte né pudore
    e s’atteggiano a pollastre su nobili palcoscenici...
    api e vespe che sfrecciano su gremite strade
    zigzagando ronzanti e ossessive...
    maggiolini multicolori che s’affannano eccitati...
    gazzelle squillanti beffate da chiunque
    e pantere aggressive che azzannano l’innocenza...
    gorilla sempre pronti a colpire
    chi chiede solo di capire...
    enormi stormi di papere starnazzanti
    che mitragliano utenti insoddisfatti...
    grilli trillanti su teste vuote
    e pulci bugiarde in orecchie ingenue...
    pappagalli costretti a bere urine malate...
    vipere esplosive che schizzano rapide su campi minati...
    rospi ingoiati per oscuri motivi...
    rospi sputati da gente esasperata...
    topi semiciechi in biblioteche d’atenei
    e merli prigionieri di castelli fatiscenti...
    branchi di cavalli domati da motori rombanti...
    gru schiavizzate a sollevare carichi d’ogni peso...
    cicale racchiuse in telefoni d’ufficio
    e granchi presi per errore da gente sbadata...
    capri diffamati per espiare peccati altrui
    e pecore nere rinnegate da falsi pastori...
    arieti sbattuti con violenza contro massicci portali
    e asini bocciati da insegnanti arteriosclerotici...
    panda tramutati in comode utilitarie
    e maiali che abusano di donne abbandonate...
    orsi che s’isolano in feste chiassose...
    gatti riuniti ovunque a quattro a quattro
    e gatti trasformati in cingolati
    e trascinati su strade innevate...
    cani e porci che frequentano locali di prima categoria...
    galletti che saltellano dietro ragazzine intraprendenti...
    pesci lasciati morire fuor d’acqua,
    pesci che nessuno sa pigliare...
    lupi fatti crepare con qualcuno nella bocca
    e civette lasciate al freddo da edicolanti senza cuore...
    sciacalli che frugano fra le macerie
    di palazzi caduti in rovina
    e volpi che approfittano di ogni occasione...
    pesci grossi sul filo del rasoio
    e pesci piccoli all’ombra del lastrico...
    tori presi per le corna dagli impavidi...
    tori dalla testa tagliata per capricci umani
    e bufale madornali stampate sui quotidiani...
    pidocchi ripuliti che snobbano l’elite
    e piattole noiose che importunano chiunque...
    vermi spregevoli fra gente per bene...
    allocchi che restano attoniti
    e allodole inesperte che si specchiano nell’inganno...
    lepri inseguite da cani rabbiosi in cinodromi affollati...
    cani lasciati andare contro proiettili assassini
    e cavalli rattoppati in pantaloni sdruciti...
    balene in perenne ed inutile dieta
    e cozze che nessuno vuol sposare...
    pulcini costretti a giocare a calcio
    e polli che si lasciano ingannare...
    conigli che temono chiunque
    e pecore sottomesse in ogni dove...
    uccelli chiusi in mutande
    e passere sognate in oscene volgarità...
    ... e poi il tarlo, il tarlo dell’ignoranza
    che ci corrode e consuma!
     
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0 replies since 13/1/2010, 11:19   23 views
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