CHI HA PAURA DEL BUIO?
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CHI HA PAURA DEL BUIO?

Fantastico - Ferruccio Gianola

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  1. ferru
     
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    Ritorno in caniere

    Grazie a tutti



    Ferruccio Gianola ;) ;)

    Edited by ferru - 30/1/2010, 10:31
     
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  2. Alessanto
     
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    Ciao!
    Il racconto mi è piaciuto ma a tratti, ho notato una certa verbosità un poì troppo pronunciata in particolare nella prima parte, per intenderci fino al momento in cui lui esce di casa. Ci sono troppe supposizioni, troppi pensieri, troppe considerazioni, risulta molto stancante.
    La comparsa delle sfere scuote, quindi, una situazione un po' statica.
    Ho dei dubbi sul personaggio "moglie" mi è sembrata oscillare tra un'irrazionalità, quasi ridicola, a un filosofeggiare un po' esagerato, il tutto condito da considerazioni (dette e non mostrate) del marito.
    Ho anche dei dubbi sulla forma di alcuni passaggi.
    Inserico alcuni esempi:

    CITAZIONE
    Durante la notte non successe assolutamente nulla

    Via l'avverbio.

    CITAZIONE
    «Come dovre… Che significato hanno questi latrati?»

    Quante mogli direbbero "latrati"?

    Usi, inoltre, un bel po' di volete il termine "pareva" a me sembra un po' brutto.

    Voto 2.

    Ciao!
     
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  3. ferru
     
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    Grazie Alessanto
    mi hai chiarito un po' di dubbi che mi attanagliavano. In effetti questa storia continua a tormentarmi. Suppongo di aver lavorato sulla revisione in uno stato d'ansia eccessivo e di non aver scalpellato come si doveva. Il racconto non ha ancora raggiunto l'effetto deiderato.
    I commenti dovrebbero aiutarmi ulteriormente.

    CITAZIONE
    CITAZIONEDurante la notte non successe assolutamente nulla

    Via l'avverbio.

    sistemato! Stupido io a non vederlo.

    CITAZIONE
    CITAZIONE«Come dovre… Che significato hanno questi latrati?»

    Quante mogli direbbero "latrati"?

    Hai ragione c***** e questo merita un plauso da parte mia.


    P.S. Ho un po' di tempo in questi giorni e sto leggendo i vari racconti con calma. Ho già letto il tuo, ma voglio rileggerlo ancora qualche volta prima di commentarlo.
    Così voglio fare anche con gli altri ovviamente.

    grazie mille per l'aiuto per ora

    :D :D

    Edited by ferru - 3/1/2010, 08:51
     
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    Losco Figuro

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    Devo dire che anche non essendo scritto male non riesce a convincermi del tutto o a prendermi.
    SPOILER (click to view)
    Nella prima parte, le reazioni le trovo abbastanza improbabili. Per dirne una, è strano che in apparenza ci si preoccupi più del fatto che televisione e radio non funzionino, cosa spiegabilissima con un banale blackout, che non del buio fuori che invece è innaturale. La seconda poi diventa molto vaga e non afferro del tutto la decisione del protagonista (per non dire che non sapere cosa gli accadrà lascia un po' di amaro in bocca).

    Nel complesso, metto 2.
    Appunti a seguire.

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    «Come dovre… Cpsa vogliono questi cani?»

    Refuso: "cosa"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    L’oscurità si era insinuata ovunque, neanche fosse una nebbia tetra,

    "neanche fosse stata"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    lugubre e senza odore. Non era, però, come vivere dentro un blackout improvviso ed era diverso dal provare a stare per gioco con gli occhi socchiusi.

    Perché socchiusi? Con gli occhi socchiusi ci vedi comunque, è ovvio che sia diverso dallo stare al buio. :)

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Adesso dovevano essere circa le sette; in tv dovevano trasmettere uno di quelli insulsi e irrilevanti programmi di sveglia

    refuso: "quegli"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Ricordava che l’ipotesi di assistere alla colazione di certi vip, spesso, lo aveva fatto quasi vomitare.

    Direi "l'idea" più che "l'ipotesi"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Sapeva che certi programmi, sarebbero stati una garanzia di normalità.

    La virgola è di troppo

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Ripensò al turbamento che gli aveva arrecato quella figura sinistra e ai molti anni che era stato costretto a dormire con la luce accesa in camera.

    "ai molti anni in cui"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Ora le cose, che non era in grado di spiegarsi, non gli incutevano più quel terrore che aveva sperimentato da bambino

    Entrambe le virgole sono di troppo (al più può andarne una dopo "Ora")

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Alcuni numeri era in grado di comporli pure nell’oscurità e magari sarebbe bastato una chiamata al pronto intervento per risolvere la crisi: niente altro.

    Solo "alcuni numeri"? Non è difficile usare la tastiera di un telefono al tatto. :)

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Questo particolare lo afflisse e per la seconda volta, da quando si era svegliato, la sua ansia aumentò.

    Io direi "e, per la seconda volta da quando si era svegliato, la sua ansia aumentò"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Forse, ciò che stava avvenendo, era il risultato di un’arma di nuova concezione:

    La virgola dopo "avvenendo" è di troppo

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    «Perché tu pensi?»

    Metterei una virgola dopo perché (presumo che stia ironizzando sul fatto che lui pensa, non che gli stia domandando per quale motivo lo fa)

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    La donna scoppiò in lacrime. Lacrime di rabbia a tutta prima. «Perché non sei morto, invece di farmi trovare in questo schifo di situazione»

    Non dovrebbe essere una domanda?

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Provò a chiamare qualcuno. Nessuno di preciso, solo un semplice richiamo verbale per capire se c’era un essere vivente nei dintorni.

    Meglio "se ci fosse"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Sentiva di doverlo fare. Immaginava che se ci fosse stato qualcuno presente, d’altro canto, non si sarebbe esposto con facilità senza un invito.

    Serve una virgola dopo "che"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Poi, quando si sarebbe risvegliato, avrebbe rivisto la luce e tutto sarebbe come la notte precedente.

    "sarebbe stato"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Poteva essere a una distanza di un metro come poteva trattarsi di chilometro.

    refuso: "chilometri" (o "un chilometro", non so cosa dovesse essere :) )

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Null’altro. Ne fu catturato in ogni caso e la osservò cadere lentamente sul terreno.

    "lo" osservò, è "fiocco" fin qui il soggetto

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Erano luci che brillavano, ma non rischiavano la notte.

    Refuso: "rischiaravano"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Parevano limitate a loro stesse, come se il chiarore fosse imprigionato al loro interno senza via d’uscita.

    "fosse stato"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Ora nei suoi pensieri non coglieva nulla di negativo; chissà cosa significava un simile stato d'animo, si chese.

    Refuso: "chiese"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Ecco: pensò che l’inizio era determinato dalla calate di queste strane sfere.

    Refuso: "calata"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Stava bene e sentiva uno strano formicolio nel sangue. Percepiva sulle braccia la pelle d’oca, però non avvertiva i languori della fame e neppure il bisogno di espletare i bisogni fisiologici.

    Da evitare la ripetizione bisogno/bisogni (magari metti "la necessità di espletare"...)

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Non c’era più nulla a infastidirlo e rientrò di nuovo in casa convinto che la sua vita stava cambiando.

    "stesse"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Passavano tra i muri de stanze e tra i vetri delle porte socchiuse, come fantasmi.

    Refuso: "delle stanze"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    «Hai visto come sono belle» lei disse.

    Non dovrebbe essere una domanda? Perché "lei disse" e non "disse lei"? (stessa cosa due righe dopo)

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Lui si rese conto che si era di nuovo sdraiata sul letto e pensò a cosa poteva pensare. Magari non aveva pensato al suo amante oggi.
    Lui non era riuscito a pensare a nulla che non fosse legato a questa specie di tenebre da quando aveva aperto gli occhi.

    Troppi "pens..." in due soli righi

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Non immaginava neppure quando tempo era trascorso.

    Refuso: "quanto"
    "fosse trascorso"
    La frase comunque mi stona. detta così è come se il narratore si fosse messo in mezzo per informare il lettore che è trascorso più tempo di quanto il protagonista immagini. Meglio, forse "Non riusciva neppure a immaginare..."

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Si fermò a mezz’aria di fronte lui come se volesse ipnotizzarlo.

    "di fronte a lui"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Ma dubitò e si chiese se era il caso di andarci davvero.

    "se fosse"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Poi scosse le spalle incurante del futuro e sorrise; scese dal letto e piano, piano a tentoni, si spostò sino in bagno.

    La virgola va dopo il secondo "piano", non il primo (al massimo dopo entrambi, ma eviterei)

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Si abbassò i pantaloni del pigiama e pisciò a caso, sperando che l'urina non fuoriuscisse dalla tazza.

    Sedersi no? Ah, gli uomini! :P :lol:

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Quindi sedette in terra vicino alla vasca da bagno. Appoggiò la schiena contro il marmo della vasca,

    Ripetizione di "vasca"

    CITAZIONE (ferru @ 1/1/2010, 08:57)
    Doveva aspettare adesso. Certo e non sapeva per quanto.

    Direi "Doveva aspettare adesso, certo, e non sapeva per quanto."
     
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  5. ferru
     
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    ;)

    Grazie CMT
    capisco le tue perplessità:
    volevo che al protagonista del buio non importasse nulla; anzì, con tutti i guai che lo assillano volevo che ci vedesse quasi una liberazione.
    Si comporta al contrario la moglie, che non si muove dal letto e si comporta irrazionalmente, con cambi di umore e stati d'animo repentini.
    L'arrivo delle luci, però, dopo un'esaltazione iniziale non cambia nulla della vita.
    E il finale mi è sembrato quasi d'obbligo.

    come al solito comunque la tua lettura è stata preziosa.

    Ferruccio

    Edited by ferru - 3/1/2010, 14:25
     
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  6. Black _ Dahlia
     
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    Racconto intrigante il tuo.
    SPOILER (click to view)
    Il fenomeno che si presenta agli occhi dei due protagonisti è veramente inquietante, complimenti! ;)
    Però, specialmente in alcuni punti, il tutto scorre un po' troppo lentamente; mi riferisco ai momenti in cui il protagonista lascia la moglie da sola e si avventura per la casa: per carità, verosimile, ma il fatto che la moglie resti semplicemente a letto ad aspettare (senza neanche iniziare a parlare concitatamente dalla camera, per avere notizie dal marito in tempo reale) non mi convince del tutto. Mi ha stupito molto un'altra cosa: la primissima cosa che farei IO, in un caso del genere, sarebbe guardare immediatamente fuori dalla finestra per "vedere che succede per strada" (se c'è buio anche lì, se si vede/sente qualcuno...). Tu, invece, lasci che la voglia di guardare fuori tenti il protagonista molto tardi (tra l'altro, l'idea di guardare dalla finestra non sfiora minimamente la moglie).
    Bella l'immagine delle "bolle" (anime?) di luce che fioccano dal cielo come neve.
    Rimane del tutto in sospeso la natura dell'esperienza che hanno affrontato (metafora della fine del mondo? Metafora religiosa?...)

    Io amo molto l'originalità nelle storie... Ti darei un due e mezzo, ma purtroppo i mezzi punti non sono contemplati. In questo momento non me la sento di arrotondare per eccesso, quindi metto due, sorry!
     
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  7. ferru
     
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    ;) grazie per la lettura


    CITAZIONE
    Black _ Dahlia Inviato il: 3/1/2010, 12:39
    --------------------------------------------------------------------------------

    Racconto intrigante il tuo.

    SPOILER (clicca per visualizzare)
    Il fenomeno che si presenta agli occhi dei due protagonisti è veramente inquietante, complimenti!

    Be' grazie mille.

    CITAZIONE
    Però, specialmente in alcuni punti, il tutto scorre un po' troppo lentamente; mi riferisco ai momenti in cui il protagonista lascia la moglie da sola e si avventura per la casa: per carità, verosimile, ma il fatto che la moglie resti semplicemente a letto ad aspettare (senza neanche iniziare a parlare concitatamente dalla camera, per avere notizie dal marito in tempo reale) non mi convince del tutto. la primissima cosa che farei IO, in un caso del genere, sarebbe guardare immediatamente fuori dalla finestra per "vedere che succede per strada" (se c'è buio anche lì, se si vede/sente qualcuno...). ).

    Il buio è talmente fitto all'interno della stanza che non ha senso guardare alla finestra e poi nella coppia la comunicativa ormai non esiste più. Il volerlo morto e parlare della morte in un secondo tempo dovrebbe esserne significativo.


    CITAZIONE
    Tu, invece, lasci che la voglia di guardare fuori tenti il protagonista molto tardi

    Sì. Quando tutto è perduto. "perché non sei morto? ha chiesto la moglie poco prima. A questo punto il protagonista ha superato le paura iniziali. Le paure di quando era bambino e anche le speranze per una soluzione positiva. Credo che in fondo non gli importi neppure quello che sta succedendo. Per lui la morte non ha più nessuna importanza.


    :D
    SPOILER (click to view)
    Non lo so. Ho raccontato la storia soltanto da un punto di vista, e la psicologia della donna è solo accennata; si sa solo che sembra capricciosa, ha un amante e si risolleva con l'umore solo quando le luci gli suscitano dentro la certezza che farà la vita di prima (spera solo di revedere l'amante? boh.)
    Non vorrei parlare di metafore o simbologie. Nelle mie storie vorrei essere il più realista possibile e certe magie e certe manifestazioni dovrebbe servire solo a amplificare un disagio, una gioia, quello che si vuole maggiormente.
    D'altra parte questo racconto è partito in un modo e poi mi ha portato in un altro posto. Non c'era un disegno preciso all'inizio. Alla base c'è solo un amore finito. E se alla fine di tutto ciò che resta al protagonista e solo il portare avanti le miserie giornaliere (lavoro ecc...), cosa può esserci meglio che chiudersi in bagno e aspettare che qualcuno tiri lo sciacquone?



    ciao
    Ferruccio

    Edited by ferru - 3/1/2010, 16:52
     
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  8. Black _ Dahlia
     
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    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE (ferru @ 3/1/2010, 14:23)
    D'altra parte questo racconto è partito in un modo e poi mi ha portato in un altro posto. Non c'era un disegno preciso all'inizio. Alla base c'è solo un amore finito. E se alla fine di tutto ciò che resta al protagonista e solo il portare avanti le miserie giornaliere (lavoro ecc...), cosa può esserci meglio che chiudersi in bagno e aspettare che qualcuno tiri lo sciacquone alla fine?

    Hip hip, urrah per lo sciacquone!!image image
     
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  9. silente2.0
     
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    Al di là del titolo bruttino e ingannevole, devo ammettere che è un racconto piuttosto particolare, a suo modo trasversale e mutevole, che inizia, con efficacia, come un horror atmosferico vivo e sinistro, per poi cambiare forma e toccare lo spettro di una certa bontà filosofica, o quasi, che per fortuna non porta a conclusioni banali.

    Anzi, il finale aperto, la non-spiegazione di cosa sta succedendo e il mistero che circonda le sfere sono elementi stuzzicanti che ben concludono, anche senza fornire risposte, una storia nel complesso ben confezionata.

    Piace infatti lo stile, che, tolte alcune evirabili ingenuità, si giostra bene con lessico e ritmo, fornendo una lettura tutto sommato piacevole e accattivante. Tuttavia, però, le continue, lunghe riflessioni dell’uomo sono annacquate eccessivamente, e nonostante tu prova la strada di una certa varietà di pensieri, il lettore ne sorbisce troppi, tra l’altro non sempre necessari.

    Inoltre, alcune riflessioni, circa la morte, potevano essere trattate con più mordente, e infatti è in quei momenti, soprattutto quando si leggono parole come, argh, “bontà”, che si il racconto ha un certo arresto, e si teme che possa affondare con il più abominevole dei finali. Poi, certo, il pericolo è scampato (anche se non del tutto, dato che è impossibile non pensare comunque a una certa spiegazione bonaria dell’elemento fantastico, cosa che, perdonami, mi procura l’orticaria :P), ma una maggiore, chiamiamola “aggressività”, nel descrivere la sensazione di calma, e la reazione finale, ferma e decisa, dell’uomo, avrebbe reso meglio la situazione.

    Penso che anche un aggiustamento caratteriale dei due protagonisti potrebbe aiutare la scorrevolezza del racconto: parlo di alcuni reazioni della moglie forse troppo repentine e poco credibili, così come, a tratti, non sembra poi molto razionale il comportamento dell’uomo

    Si tratta dunque di un lavoro discreto, magari da asciugare, da rendere leggermente più credibile e da incattivire nella descrizione di certi passaggi.

    Dico 2.
     
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  10. marramee
     
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    L'idea è originale e la storia simpatica. Quindi, trattato in altro modo, sarebbe stato persino un racconto da quattro. Il problema maggiore è che hai annacquato in continuazione gli eventi con riflessioni del protagonista talvolta inutili. Anche il comportamento dei personaggi non è sempre logico e coerente. Questo racconto avrebbe bisogno di una potatura decisa che gli restituisca più mordente. Comunque voto tre perché l'originalità va sempre premiata.
     
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  11. ferru
     
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    ;)

    grazie per le letture, i commenti e il tempo che avete dedicato a questo racconto

    CITAZIONE
    silente2.0 Inviato il: 3/1/2010, 17:58
    --------------------------------------------------------------------------------

    Tuttavia, però, le continue, lunghe riflessioni dell’uomo sono annacquate eccessivamente, e nonostante tu prova la strada di una certa varietà di pensieri, il lettore ne sorbisce troppi, tra l’altro non sempre necessari.

    CITAZIONE
    marramee Inviato il: 3/1/2010, 18:20
    --------------------------------------------------------------------------------

    Il problema maggiore è che hai annacquato in continuazione gli eventi con riflessioni del protagonista talvolta inutili. Anche il comportamento dei personaggi non è sempre logico e coerente.

    In tutta sincerità, ciò che mi segnalate è il tormento che mi ha dato e che continua a darmi questo racconto...

    Ma sto già pensando alla soluzione...

    grazie davvero ragazzi
     
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  12. Piscu
     
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    nel complesso mi è piaciuto, perché è una storia che si presenta con una situazione originale e interessante, e in seguito si risolve in modo inaspettato, quasi magico, che mi ha affascinato.

    purtroppo come è già stato fatto notare nella prima parte ci sono troppe riflessioni, e riportate in modo troppo didascalico, che vanno a smorzare parecchio il ritmo.

    la moglie mi pare si comporti in maniera piuttosto incoerente. una delle prime cose che dice è "perché non muori?" che mi sembra un po' esagerato in una situazione del genere, a prescindere da quanto possa essere deteriorato il loro rapporto. in seguito però si fa tutta premurosa e dolce.

    non disdegno il finale aperto, ma non ho capito perché il protagonista decide di non afferrare la sua possibilità e rimanere nel buio.


    segnalo:

    "In fondo quale conclusione poteva trarre; non riusciva a trovare un’altra spiegazione plausibile a ciò che stava capitando."
    un esempio di ridondanza, ci sono diversi periodi simili all'inizio. le due frasi dicono praticamente la stessa cosa.

    "Pensò a qualche virus latente che si era tenuto addosso e che si era manifestato con tutta la sua virulenza."
    ripetizione

    "Sapeva che certi programmi, sarebbero stati una garanzia di normalità."
    virgola tra soggetto e verbo

    "Per prima cosa sua moglie non poteva vedere l’amante."
    in seguito ho capito, ma a questo punto non era chiaro cosa intendessi: sono arivato a pensare che lui avesse l'amante nella stessa stanza e fosse contento che la moglie non potesse scorgerla.



    sarebbe un 2.5. arrotondo a 3 per l'originalità.
     
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  13. ferru
     
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    User deleted


    Grazie Piscu

    per la lettura e per le precise segnalazioni.

    Ferruccio

    :D

    Edited by ferru - 4/1/2010, 11:15
     
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  14. ferru
     
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    Be' a questo punto visto che ho finito i miei commenti devo fare alcune precisazioni. Nei mei commenti ho cercato di essere oggettivo, ma il mio background culturale e letterario purtroppo mi impedisce di esserlo fino in fondo. Quindi abbiate pazienza se in qualche commento ho "esagerato" o sono sembrato "banale", o se qualcuno non si è ritrovato in ciò che ho scritto.
    In ogni caso è stato un piacere leggere tutti voi

    :compli: a tutti
     
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  15. silente2.0
     
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    Madò, che svelto, tu hai già finito e a me ne mancano ancora un sacco... :P
     
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28 replies since 1/1/2010, 08:57   498 views
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