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Posto un racconto che arriva direttamente, o quasi, dalla Macelleria. Dico quasi perché l'ho sottoposto ad una violenta revisione cercando di seguire i consigli ricevuti in quella sede. Aiutatemi a migliorarlo. Grazie!
Real Star Wars
- Figliolo, lo capisci che gli Dei hanno un inspiegabile affetto per la nostra razza? Hanno chiamato questa Stazione Spaziale COLOSSEO e se ancora non ti è chiaro è un aperto omaggio ai Terrestri perdio! E solleva quello sguardo per l’inquadratura! Il Generale Baldovino era seduto al tavolo da interrogatorio della stanza di detenzione 001. Di fronte a lui, silenzioso, il prigioniero: il giovane Condottiero Cesare. - Ok, sei sconvolto - riprese Baldovino - Ma non è il momento per gettare bandiera bianca. Ragazzo, non so perché abbiano scelto un individuo così instabile come condottiero... Certo, hai le abilità innate dello stratega e le hai dimostrate in tutte le battaglie che fin’ora hai vinto, ma oggi dovevi mettere il sigillo e che hai fatto? Sei scappato. Il Condottiero Cesare non rispose continuando a guardare il pavimento. - Rinunci alla tua difesa? Come vuoi, figliolo. - disse alzandosi in piedi e rivolgendosi verso una delle tre telecamere volanti che riprendevano la scena da ogni angolazione - Riepilogo brevemente i fatti per chi si fosse collegato solo ora: oggi, data astrale 3350, era in programma Real Star Wars, la famosa competizione in diretta universale sulle migliori Pay Tv Galattiche. Per quei pochi che ancora non la conoscessero la Real Star Wars è una competizione in cui le nuove specie scoperte dagli esploratori degli Dei, i benefattori di tutte le galassie conosciute, si affrontano in una battaglia all’ultimo sangue per l’ingresso nella Federazione Intergalattica. E stasera si stava disputando una delle sfide finali fra i Terrestri e i Sadriani. - Sono mille anni che gli Dei ci raccontano che la prossima sarà una delle sfide finali! - proruppe d’improvviso il Condottiero Cesare - Ed ogni volta si profila una nuova battaglia, nuovi morti, nuove est... - non finì la frase. - Completa la frase Condottiero! E’ un ordine, completala! - gli intimò Baldovino. - Nuove estinzioni! - urlò Cesare, visibilmente provato. - Ecco, hai visto, sei riuscito a dire quella parola: Estinzione - continuò il Generale prima di rivolgersi nuovamente alle telecamere - E questo, cari astrospettatori, ci porta dritti alla questione in esame, la stessa questione che ha portato un Condottiero famoso ed amato come Cesare ad essere rinchiuso in questa cella detentiva. Come sapete le Real Star Wars sono battaglie galattiche fra due specie contendenti condotte utilizzando navi spaziali, scudi difensivi, armi e abilità fornite direttamente dagli Dei in egual misura fra i due sfidanti. Figura centrale di una Real Star Wars è quella del Condottiero, abile stratega che ogni specie sceglie autonomamente. Il Condottiero è vincolato negli ordini che può trasmettere alla sua flotta dal MAZZO DEGLI DEI. Al proposito vi ricordo che potete acquistare fac-simili dei mazzi delle battaglie più famose in ogni Deomarket facendovelo teletrasportare direttamente sul tavolo di casa vostra. Ebbene, come già detto, questa sera era in programma la sfida fra la mia specie di appartenenza, i Terrestri e i Sadriani. Condottiero Cesare, vuoi raccontarci come stava procedendo la partita prima dell’increscioso evento? - Ok... - rispose Cesare con riluttanza - Dunque... La mia mano iniziale non era buona così ho deciso di procedere ad una seconda pescata. - Di sei carte, ricordiamo che è possibile procedere a cambiare la mano iniziale solo al prezzo di pescarne una in meno, Condottiero, ti prego di essere più preciso per permettere ai giovani che si stessero approcciando solo ora alla Real Star Wars di capire... - Mi scusi. - riprese il Condottiero Cesare con tono pacato - Dunque, ho ripescato le sei carte e ho deciso di tenere. Di partenza avevo una carta Flotta di Incrociatori, che per essere giocata richiede il sacrificio di due carte Squadriglia di Caccia di cui una già in mano, una Portaerei dello Spazio, due Lampi Radioattivi e un Buco Nero, che non fa mai schifo, soprattutto quando le cose si mettono male e si deve ripulire lo spazio dalla flotte già schierate, ovviamente da usare solo quando quelle dell’avversario sono in numero soverchiante. - Bene, cerchiamo di arrivare al dunque Condottiero. - Sì. In breve, ho giocato subito la Squadriglia di Caccia e ho attaccato sfruttando la sua rapidità, i Sadriani mi hanno risposto con la combo Mig Stellare più Jet d’Assalto, seguiti da un Turbine di Comete. Continuavano a schierare ed attaccare, schierare ed attaccare. Ho deciso di non giocare altre carte e di lasciare la mia Squadriglia a limitare i danni. Il Condottiero Sadriano ha pensato che non avessi nulla, così ha calato tutto quello che aveva. Ho subito danni, perso la Squadriglia, 150 uomini valorosi che hanno sacrificato la loro vita per coprire il mio bluff, ma ho saputo aspettare arginando con qualche Lampo Radioattivo sulle unità più pericolose e alla fine ho giocato Buco Nero spazzando via tutto. A quel punto avevo già pescato altre due Squadriglie, le ho calate una dopo l’altra e infine sacrificate, altri 300 eroi che si sono immolati per un bene più grande, per giocare la Flotta di Incrociatori. Nessun avversario in campo, partita vinta, mi mancava un solo attacco e tutto era finito e cosa pesco? Estinzione. Un suono metallico risuonò nella cella detentiva, il Condottiero Cesare interruppe il suo racconto. - Mi stanno avvertendo che è il momento per una pausa. - intervenne il Generale Baldovino - Giusto il tempo per arrivare al nocciolo della questione. Come avete sentito dal suo resoconto, durante la sfida di questa sera il Condottiero Cesare, che già stava dominando il campo, ha pescato la mitica carta ESTINZIONE, che come tutti sapete, implica, se giocata, la totale estinzione, ad opera dei potenti mezzi degli Dei, della specie avversaria. In millenni di Real Star Wars solamente altre 4 specie, tutte ora risiedenti nella Federazione Intergalattica, hanno avuto l’onore di vedere inserita quella carta nei loro mazzi. Ebbene, il Condottiero Cesare l’ha pescata e cos’ha fatto? Ha rifiutato di giocarla e ha abbandonato il campo di gioco. Ed ora spazio per un breve stacco pubblicitario! Le luci si abbassarono, le telecamere volanti sembrarono spegnersi, il Generale Baldovino si avvicinò a Cesare. - Ok, è il momento, colpiscimi figliolo! - Come? Ma cosa sta dicendo? - il Condottiero Cesare era incredulo. - Davvero non penserai che ti possa lasciare al giudizio degli Dei? Sei un coglione, ma sei pur sempre un Terrestre perdio! Anche fra gli Dei stessi serpeggiano malumori sulla validità etica della Real Star Wars e ho alcuni contatti importanti. Hai ancora 30 secondi: colpiscimi e scappa. Nell’hangar c’è una nave già pronta con la rotta impostata per le fasce esterne. Non voltarti indietro, raggiungila e premi il tastone rosso, pensi di farcela imbecille? Il Condottiero non se lo fece ripetere, colpì il Generale Baldovino e scappò verso il corridoio, da cui raggiunse l’hangar. La nave, come aveva detto il Generale, era pronta alla partenza. Troppo facile, pensò. - Secondo voi se l’è bevuta? - chiese rialzandosi Baldovino rivolto alle telecamere volanti che non si erano mai disattivate limitandosi a spegnere i flash per ingannare il Condottiero - Mandatemelo a schermo. Sullo schermo comparve l’immagine del Condottiero che entrava nell’hangar e rimaneva a fissare la nave pronta alla partenza. - Sta pensando che è tutto troppo facile. Fatelo inseguire da una telecamera, presto! - urlò Baldovino. Sullo schermo comparve una telecamera che inquadrava il Condottiero. - Ed ora lanciate l’allarme! - continuò il Generale. Una sirena d’allarme rimbombò per tutta la Stazione Colosseo. Il Condottiero ricominciò a correre verso la nave al centro dell’Hangar e infine ci salì riuscendo appena in tempo a chiudere il boccaporto impedendo alla telecamera volante di seguirlo a bordo. Dopo pochi istanti la nave s’illuminò alzandosi in volo diretta verso lo spazio aperto. - Fase uno, completata - sentenziò il Generale con un ghigno di soddisfazione - Avvertitemi quando esce dal balzo spaziale, vado a prendermi una tazza di tè. A schermo, intanto, la nave scomparve lasciando dietro di se una scia bianca. Pochi istanti dopo una voce metallica avvertì Baldovino di tornare in quella che ormai era divenuta la sala comandi. - Eccomi - ruggì rientrando nella stanza con una tazza ancora fumante - Bene, ricontrollate che non sbuchi proprio nel mezzo della battaglia. Ora lo schermo riprendeva il teatro di una cruenta battaglia galattica nei pressi del Pianeta Terra. - E speriamo che questa volta fili tutto liscio - ringhiò a denti stretti. Dal nulla, nello spazio fra due incrociatori da battaglia, ricomparve la navicella del Condottiero. - Lasciamolo bollire per un po’, il tempo che capisca dove si trova... Tre, due, uno, ok, mettetemi in contatto. - ordinò il Generale. A schermo comparve un disperato Condottiero che, con le mani nei capelli, si aggirava come un lupo in gabbia contando quello che era rimasto dell’esercito terrestre. - Ragazzo! So quello che stai pensando, ma non è così, non ne sapevo niente anch’io! - disse con tono disperato il Generale. - Non le credo signore! Volevate che io arrivassi qui e avreste potuto farlo semplicemente trasferendomi da detenuto, ma suppongo che inscenare una falsa fuga potesse aumentare gli ascolti, o sbaglio? - urlò disperato il Condottiero. Baldovino lo studiò per un lungo istante sorseggiando un po’ del suo tè. - Sia quel che sia figliolo. I fatti sono che gli Dei hanno voluto un immediato rematch fra noi Terrestri e i Sadriani, questa volta vicino alla Terra, e che il Condottiero Terrestre in seconda, la tua riserva, si sta rivelando un vero disastro: scarso appeal scenico e discreta incapacità tecnico tattica, lo share è calato vertiginosamente. Quindi, che tu lo voglia o no, adesso rimedi alla tua stronzata o la Terra pagherà per la tua stupidaggine. Gli Dei stanno provvedendo a teletrasportarti un mazzo di carte aggiornato all’andamento della battaglia in corso. Siamo messi male, come vedi, fai del tuo meglio. Non ho altro da aggiungere. Passo e chiudo. Pronunciate le ultime parole il Generale si morse il labbro e rimase in attesa. A schermo il Condottiero parve sul punto di crollare, poi un rumore lo distolse dai suoi pensieri: una mazzo di carte di Real Star Wars era appena comparso sulla console comandi. Il Condottiero gli si avvicinò, infine si sedette e, dopo aver tirato un lungo sospiro, attivò il canale audio sul campo e avvertì la flotta che lui, il Condottiero Cesare, stava riprendendo in mano le redini della battaglia. Un boato di approvazione giunse da ogni singola nave impegnata nello scontro. - Ok, vediamo come siamo messi - disse prendendo in mano le carte e consultando il piano di gioco, che altri non era che il teatro della battaglia con la spiegazione dettagliata della disposizione delle truppe - Dunque, zero carte in mano e una Torpediniera Solare danneggiata schierata per me... Cinque carte in mano, due Caccia a Iperpropulsione equipaggiati con una Protezione dal Lampo schierati per l’avversario. Beh, non siamo messi bene, ma neanche troppo male, direi. Sadriano, è il mio turno vero? - Sì, Terrestre - giunse puntuale la risposta del condottiero Sadriano. - Bene, allora direi che procedo alla pescata del mio turno e che ovviamente mi aspetto una carta che mi risolverà la partita, quell’unica carta che mi serve in questo momento ed infatti eccola qua! - il Condottiero Cesare baciò la carta appena pescata facendo ben attenzione a farsi inquadrare dalla telecamera in modo che il Sadriano non potesse perdere la scena. Il Generale grugnì soddisfatto dall’ex stanza detentiva ora adibita a sala comandi. - Dovete sapere che quel gran figlio di puttana non gioca a Real Star Wars con gli avversari, ma a poker e li prende in giro fino a confonderli e a fargli rimpiangere di non essere ancora nel grembo della loro madre - disse trionfante rivolto alle telecamere volanti. - Perfetto, allora direi che attacco con tutte le mie unità - continuò nel frattempo il Condottiero - Che fai Sadriano, ti vieni ad immolare o hai troppa paura? Il Sadriano parve confuso e pensò a lungo. - Non difendo con nessuna delle mie navi, prendo i danni - disse infine a denti stretti - Peccato - rispose Cesare - Ok, danni a te e passo. Il Sadriano pesco la carta, quindi guardò a lungo Cesare negli occhi. - Passo - disse infine. - Ma come? Non attacchi e non giochi nulla? Ti tremano le gambe Sadriano? - Non cadrò due volte nello stesso tranello, per chi mi prendi terrestre? Lo so che in mano hai un Buco Nero o una Pioggia di Meteoriti che distrugge le unità attaccanti. - Come vuoi, procedo dunque alla mia prossima pescata ed ecco un’altra carta che mi serviva! Attacco con la mia Torpediniera. - Prendo. - Sei un testone, eh? Passo! La partita procedette così per diversi turni con il Sadriano che subiva danni senza difendere o giocare altre carte. - E con questa pescata ho di nuovo la mano piena di carte, tutte belle ovviamente! Grazie per avermi aspettato Sadriano, ora posso cominciare a giocare seriamente - proclamò Cesare non appena ebbe pescato la settima carta. Il Sadriano sbiancò rendendosi conto dell’errore di valutazione. Il Terrestre stava solo prendendosi tempo per pescare carte e riequilibrare i danni. Cesare cominciò a giocare le sue carte. Nel giro di pochi turni le sorti della battaglia si erano ribaltate, ora le unità terrestri superavano per numero e disposizione quelle sadriane, il cui Condottiero aveva perso il filo della partita soggiogato dall’aggressività verbale e non solo del suo avversario. Il Generale guardò i grafici che gli erano apparsi sui monitor di servizio e tutto raggiante si rivolse alle telecamere - Share alle stelle! La partita stava ormai volgendo al termine, le unità sadriane erano per lo più distrutte e le poche rimaste stavano per ordinare la ritirata quando il Condottiero Cesare pescò l’ultima carta: ESTINZIONE. Al che si alzò dalla sua postazione e si rivolse al monitor in cui campeggiava il Generale. - Dunque tutto si riduce a questo, Generale?. Lo share, almeno, sta salendo? - urlò sbattendo un pugno contrò la superficie di titanio della navicella. - Sempre di più - gli rispose Baldovino - Fai quello che devi fare figliolo. Il Condottiero Cesare rimase in silenzio a lungo, combattuto. - Non fuggirò questa volta Generale, stia tranquillo - disse infine - La battaglia ormai è vinta, è evidente. Potevo distruggerli con un Lampo, ma sa cosa le dico? Passo il turno, gli do la possibilità di ritirarsi e concedere la partita. Nessun ulteriore spargimento di sangue, nessun altro scoppio, finisce e basta, e chi se ne frega dello spettacolo e dello share che richiede sempre più bum bum bang! - Ma cosa stai facendo Condottiero? Sei il rappresentante dei Terrestri e lo sai che non ci si oppone agli Dei! - replicò Baldovino. Ma il Condottiero era già tornato a sedersi alla postazione. - Condottiero Sadriano, ha sentito? Mi aspetto la sua collaborazione. Passo - disse. Silenzio. - Che succede? Allora? Vi ritirate? - Terrestre, ci scusiamo, ma abbiamo comunque proceduto a pescare la carta che ci spettava e capirà che questa è una battaglia da vincere... - fu la risposta del Condottiero Sadriano. - Non mi dirà che anche lei ha pescato... - Gioco la carta Estinzione. Mi dispiace Terrestre, l’abbiamo pescata anche noi. Il Condottiero Cesare scosse la testa, incredulo. Da tutte le navi schierate e dalla vicina Terra giunsero via radio le grida di disperazione di una specie che stava per essere cancellata. - Sadriano, allora sono vere le voci sulla vostra stupidità... - disse affranto il Condottiero Cesare. - Cosa intende? Ho vinto. E voi state per estinguervi... - Articolo 13, comma 3, paragrafo 74 del regolamento della Real Star Wars: qualora uno dei contendenti dovesse giocare la carta Estinzione, l’avversario avrà diritto ad una mossa in risposta la cui risoluzione avverrà prima della suddetta. In risposta alla sua carta Estinzione gioco la mia carta Estinzione. La mia si risolve per prima, la sua specie si estingue, perdete la partita e la sua carta Estinzione viene annullata. Mi dispiace. Nessuna risposta dal Sadriano, sparito nel nulla insieme a tutti i suoi simili. - E così mi sono trasformato in un genocida e tale sarò sempre ricordato... - sospirò affranto il Condottiero Cesare abbandonandosi sulla sua poltrona. Un liberatorio grido di gioia si sollevò fra gli equipaggi impegnati su un campo di battaglia rimasto orfano delle navi Sadriane. - Per quello che conta, hai fatto un buon lavoro, Condottiero - lo raggiunse la voce del Generale Baldovino. - Sì, certo... - rispose controvoglia Cesare. - Ora, però, mi rincresce comunicarti che, pur trovandosi tutti concordi nel definire geniale la tua condotta in battaglia, i vertici terrestri ti accusano di avere rischiato troppo nel tuo ostinarti a non voler giocare prima la carta che avrebbe evitato ogni rischio e gli Dei sono offesi per la tua negligenza. Pertanto e con effetto immediato sei bandito e condannato all’esilio oltre i confini della Federazione. Inoltre mi duole informarti che è appena stata emessa una taglia sulla tua testa. - Cosa? Ho appena visto la battaglia! State scherzando? - Purtroppo no. In considerazione dei servigi da te dati alla Comunità Terrestre e considerato il tuo importante apporto al programma Real Star Wars, ti verranno però concesse, da ora, tre ore per allontanarti prima di scatenarti contro i cacciatori di taglie. - Siete dei bastardi! - urlò verso la telecamera il Condottiero Cesare, visibilmente alterato - Bastardi! - Capisco il tuo stato d’animo figliolo, ma adesso devo interrompere il collegamento per l’ultimo stacco pubblicitario della puntata. Buona fortuna. Le luci si spensero, il Generale Baldovino tirò un sospiro di sollievo asciugandosi la fronte sudata. Il Condottiero Cesare si era calmato e lo guardava dallo schermo. - Allora? Su uno schermo di servizio comparvero dei dati, il Generale li lesse. - E’ andata bene... Il programma è tornato sopra il 20 percento, gli Dei possono essere soddisfatti e dovrebbero confermare il format anche per la prossima stagione. - Ci è costato i Sadriani e qualche migliaio di terrestri, ma ne è valsa la pena! - Del resto lo share reclama sempre le sue vittime. Mi dispiace che tu abbia dovuto rinunciare alla tua posizione di Condottiero, ma per un po’ possiamo stare tranquilli, i fondi non mancheranno. - Non preoccuparti per me, sono una star e saprò riciclarmi nel nuovo show: La fuga del Genocida! - disse ridendo il Condottiero Cesare sedendosi sulla sua poltrona e allungando le gambe su tavolo - Protagonista assoluto: io! Il Genocida Cesare... Mi piace! Il Generale Baldovino sorrise: l’ormai ex Condottiero Cesare ancora non sapeva, e non aveva alcuna intenzione di comunicarglielo, che gli Dei non finanziavano mai più di un format astrotelevisivo per specie e che la loro decisione di fornire eccezionalmente risorse, che sarebbero bastate per coprire solamente poche puntate, per La fuga del Genocida era motivata dal successo della Real Star Wars. Se non avesse trovato altri fondi sarebbe stato costretto a chiudere prematuramente il programma. Certo, si era già premunito e aveva un piano per ottimizzare lo share della puntata finale: un abbozzo di sceneggiatura che prevedeva la morte del protagonista... Ma questo, ne era certo, a Cesare non sarebbe per niente piaciuto.
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