LA LINEA BIANCA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Evy_BlackTinfoil
     
    .

    User deleted


    Premettendo che si tratta di un esercizio di scrittura, Sua Spietatezza mi ordina di farvi categorica richiesta di essere impietosi quanto lui. :P Mi rimetto quindi al vostro giudizio.


    LA LINEA BIANCA
    Incredibile! Per una volta non sono di corsa, così mi avvio con calma sulla banchina. Penso ai fatti miei, con i Trivium a rimbombarmi nella testa, quando mi rendo conto che le altre persone sembrano essere diventate tutt’a un tratto irrequiete. So già quello che sentirò, ma faccio lo stesso lo sforzo di sfilarmi almeno un auricolare e, sì, il treno è soppresso come avevo immaginato. Guardo la gente sbuffare e agitarsi, ma sono troppo assonnata perfino per prendermela. Fa davvero freddo, ma non ho voglia di tornare indietro fino alla saletta d’attesa; con un treno soppresso, sarà di sicuro sovraffollata. Decido di camminare, giusto per restare in movimento quel tanto che basta per impedire al freddo di penetrarmi nelle ossa. Risistemo l’auricolare e, passo dopo passo, mi ritrovo in fondo alla banchina. Non sono mai arrivata fin qui, ma stamattina mi sono lasciata catturare dall’intricata rete di crepe sul cemento scuro. Proprio nel punto in cui questo si inabissa, poco a poco, sotto la sua coperta di erbacce cristallizzate dal gelo, mi sembra di vedere una luce. Mi avvicino e guardo meglio: è una piccola pozzanghera, probabile figlia della neve che ancora non ha finito di sciogliersi, qua e là, ai bordi delle strade. Penso che forse non avevo mai notato quel piccolo avvallamento perché è così lieve da non arrivare a creare giochi d’ombra quando è asciutto. Osservo meglio, acqua solidificata in un sottilissimo specchio di ghiaccio. La luce che mi aveva attirata poco prima è un riflesso. Per la prima volta noto il color rosso bruno, quasi marrone, del cemento della banchina, e mi viene da chiedermi quale particolare miscela di componenti possa dare origine a un colore simile. Poi la mia attenzione torna alla pozzanghera: è incantevole. Un irregolare disco azzurro cielo che ricambia il mio sguardo da quel suolo ruvido, che ha il colore del sangue rappreso. Sto ancora guardando quando il riflesso sembra animarsi. Una linea bianca si disegna poco a poco, come tracciata da una mano invisibile, dividendo in due metà quasi perfette il mio specchio di cielo, graffiandomi appena il viso riflesso. Alzo lo sguardo ed eccola, la linea bianca. Una nuvola artificiale, firma anonima di un aereo diretto chissà dove. Penso che non importi quale sia la destinazione, vorrei esserci anch’io, su quell’aereo, ma non seduta, comoda, in un sedile passeggeri. Vorrei essere su un’ala. Mi piacerebbe proprio galleggiare in un’aria tanto rarefatta da essere costretta a respirare col pensiero, a una velocità tale da sentirmi attraversare da quella stessa aria, così sottile da riuscire a infiltrarsi fra una cellula e l’altra, portando via tutta la polvere accumulata negli angoli invisibili del corpo. Se prima ero assorta fra i miei pensieri, ora sono rapita da queste fantasie, ma con la coda dell’occhio colgo nuova agitazione e all’improvviso realizzo che è quasi ora che arrivi il treno successivo. Proprio nella pausa silenziosa fra una canzone e l’altra sento l’annuncio, questo treno è in orario. Mio malgrado, devo tornare verso il centro della banchina. Il graffio nel cielo è quasi svanito, e il mio piccolo specchio è tornato limpido. Un’ultima occhiata alla mia immagine riflessa: c’è qualcosa di diverso nel mio sguardo, come se la cicatrice di quello sfregio già guarito si fosse in qualche modo fissata sulle rètine, in fondo agli occhi. M’incammino. Il treno sta arrivando; non riesco ancora a vederlo, ma percepisco già lo spostamento d’aria e una lieve vibrazione sotto i piedi. Salgo e mi incastro, come al solito, sul sedile nell’angolo più isolato della carrozza. Ancora immersa nella mia musica arrabbiata chiudo gli occhi; questa mattina a Milano ci vado volando, a cavallo di una linea bianca.


    A presto! ^_^

    Edited by Evy_BlackTinfoil - 6/2/2010, 11:49
     
    .
  2. shivan01
     
    .

    User deleted


    bellino, un flusso di coscienza, più che un racconto.
    Ti posso dire che ci sono un po' di ripetizioni che stridono, qua e là. Nel complesso, comunque non è male. Brava.

    Una cosa. Salutami Arcangelo, e digli di rispondermi al telefono, una volta.
    Ciao
     
    .
  3. Evy_BlackTinfoil
     
    .

    User deleted


    Riferirò sicuramente!
    Lo so che "stride", non solo qua e là, un po' ovunque, ma per usare una parola sua, Ark è proprio "fetente" quando mi rifila i "compiti".
    Vero Sua Spietatezza??! image
     
    .
  4. shivan01
     
    .

    User deleted


    il personaggio è/era inflessibile nell'elargire mannaiate se necessario, ma sapeva anche riconoscere i meriti di un racconto, se ne trovava.
    Ricordo di lui un'allergia quasi patologica per gli avverbi. Salutamelo
     
    .
  5. Evy_BlackTinfoil
     
    .

    User deleted


    Te l'ho salutato!
    E come avrai notato, non un avverbio è sopravvissuto alla sua scure, quindi è ancora posseduto dall'antica allergia .
     
    .
  6. VdB
     
    .

    User deleted


    esercizio riuscito, mi pare. In effetti il tema è leggero, ma svolto con una certa eleganza.
    Ti lascio delle considerazioni, vedi tu che ne ricavi:
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    L’ho notata solo qualche giorno fa. Per una volta non sono di corsa...

    La frase iniziale senza riferimento a quel che vuoi intendere non mi gira, il “soggetto” lo recuperi molto più tardi: il riferimento è alla pozzanghera/avvallamento (penso che sia così), quindi o l’accenni subito o inizia in modo diverso.
    CITAZIONE
    ma non ho voglia di tornare indietro fino alla saletta d’attesa; la mia è una stazione piccola e, con un treno soppresso, sarà di sicuro sovraffollata

    soppresserei anche questa considerazione: “la mia è una stazione piccola e,” non serve e storce con la narrazione, diciamo che è didascalica.
    CITAZIONE
    Non sono mai arrivata fin qui... Non avevo mai notato quel piccolo avvallamento, credo sia perché è così lieve...

    Per come l’hai scritta mi sembra logico che non l’avesse mai notata per il semplice fatto che non c’è mai arrivata fin lì, o no?
    CITAZIONE
    non è acqua, ma un sottilissimo specchio di ghiaccio

    non è acqua?
    CITAZIONE
    noto il color rosso bruno, quasi marrone, del cemento della banchina

    quasi marrone è brutto (o è rosso scuro o è marrone), se lo togli mica cambia nulla no (semmai sostituiscilo con qualcosa tipo “cupo”); e "banchina" qui lo puoi eliminare senza problemi.
    CITAZIONE
    ma colgo nuova agitazione con la coda dell’occhio

    girerei la frase: ma con la coda dell’occhio colgo nuova agitazione
    CITAZIONE
    Ancora avvolta dalla mia musica

    Una musica sparata nelle cuffiette (interiore come situazione) non lega con “avvolta”, non rende molto l’idea, userei qualcosa tipo “sommersa dalla” o “immersa nella” ma è questione puramente personale
    Ps il puramente l’ho messo solo per procurare pruriti al principe delle tenebre, tuo mentore, noto mannaiatore di “mente”.
    Ciauz!
     
    .
  7. Evy_BlackTinfoil
     
    .

    User deleted


    Chiedo venia per i lunghi tempi di reazione: il Principe delle Tenebre, quando ci si mette, ricopre a meraviglia anche il ruolo di Principe dei Rompi...scatole! :P
    Sto finendo di lavorare all'ultima cosa che mi ha assegnato, ma non appena terminata quella, riprenderò in mano LA LINEA BIANCA.
    Per ora grazie a VdB per le correzioni e i consigli, tutti interessantissimi fra l'altro.
    Già che ci sono ne approfitto per riferirti il commento del Mannaiatore, riporto fedelMENTE :asd: :
    "puoi dire a VDB che, se tende l'orecchio, avrà la netta sensazione di sentir vibrare l'aria...e che tra poco riuscirà anche a percepire l'odore di benzina bruciata:-))"

    Ciao a tutti e a presto! ^_^
     
    .
  8. marramee
     
    .

    User deleted


    Ciao,
    letto anch'io. Mi è piaciuta l'immagine e l'esercizio di stile (più riuscito senz'altro dell'altro "compito" che ti è stato assegnato). Hai reso benissimo quelle sensazioni e gli stati d'animo.
    Provo anch'io a fare uno spulcio minimo (però come editor sono una frana, ti avviso!)

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    si flette, docile

    non è un errore, però non mi piace molto l'immagine del cemento che si flette docile... non so, mi sembra un aggettivo che col cemento ha poco a che fare (ma è solo un'idea mia)

    CITAZIONE
    graffiandomi appena il viso riflesso

    questo non mi convince: il volto è riflesso nella pozzanghera, la scia dell'aereo è sopra di te, dietro di te, quindi deve essere alle tue spalle, il suo riflesso non può graffiare il tuo volto (cioè, si ti guardi allo specchio e hai un palo dietro la schiena, tu nascondi una parte di palo che non viene riflessa... oddio come sto diventando puntiglioso!)

    CITAZIONE
    Penso che non importa quale sia la destinazione

    qui credo che stia meglio "importi" più che importa

    ci sarebbe anche il "colore del sangue rappreso" che mi sembra strida un po' col tono della storia, ma non saprei quale altro colore consigliarti (effettivamente il colore è quello!)

     
    .
  9. Evy_BlackTinfoil
     
    .

    User deleted


    Ciauz!
    Te l'avevo detto che a inventiva sono a zero.
    Corretto quello che mi hai segnalato, tranne un paio di cose.

    SPOILER (click to view)
    La questione cromatica mi era già stata fatta notare, ma è una cosa tutta mia personale, e temo che non riuscirei a cambiare il mio modo di "rendere" i colori neanche se mi ci impegnassi. :P
    CITAZIONE
    CITAZIONE
    graffiandomi appena il viso riflesso

    questo non mi convince: il volto è riflesso nella pozzanghera, la scia dell'aereo è sopra di te, dietro di te, quindi deve essere alle tue spalle, il suo riflesso non può graffiare il tuo volto (cioè, si ti guardi allo specchio e hai un palo dietro la schiena, tu nascondi una parte di palo che non viene riflessa... oddio come sto diventando puntiglioso!)

    Per quanto riguarda questo, il tuo ragionamento non fa una piega, ma mi sono incuriosita, così mi sono messa a giocare con gli specchi. E' piuttosto complicato da spiegare a parole, ammetto che un disegnino mi tornerebbe utile, ma ho scoperto che è possibile. Che dici? Puoi farcela a fidarti sulla aprola? ;)

    Non sei così "franoso" come editor, e poi meglio così no?! Se ognuno è più ferrato in una cosa in particolare, l'aiuto e lo scambio reciproci possono essere più utili e produttivi per tutti.

    A presto! ^_^

    Edited by Evy_BlackTinfoil - 6/2/2010, 15:02
     
    .
8 replies since 30/1/2010, 18:24   123 views
  Share  
.