[USAM Showdown 2010] In nomine Matris
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[USAM Showdown 2010] In nomine Matris

di Attilio Facchini - 19k circa.

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  1. Fini Tocchi Alati
     
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    Rimozzo.
    :killer:

    Edited by Fini Tocchi Alati - 7/4/2010, 23:52
     
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  2. Daniele_QM
     
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    Non ricordo bene la prima versione ma credo che tu abbia fatto un buon lavoro. Non capisco bene di chi sia il punto di vista io seconda singolare. All'inizio credevo fosse l'occhio della telecamera ma non è così. Lo stile è volutamente malinconico, triste, cosa che a me piace. Complessivamente, dovendo metterlo nella lista di questo showdown, si piazza tra quelli da quattro punti.
     
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  3. marramee
     
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    Non avendo letto la prima versione me lo sono gustato ex-novo. Immagini molto evocative, un montaggio cinematografico, pervaso di un senso di tristezza molto ben tratteggiato. Non sono comunque sicuro di averlo compreso del tutto. Resta comunque un pezzo molto bello, un tre abbondante che però, visti gli altri racconti in gara, non riesco a portare a quattro.
     
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  4. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (Daniele_QM @ 2/2/2010, 10:21)
    Non ricordo bene la prima versione ma credo che tu abbia fatto un buon lavoro. Non capisco bene di chi sia il punto di vista io seconda singolare. All'inizio credevo fosse l'occhio della telecamera ma non è così. Lo stile è volutamente malinconico, triste, cosa che a me piace. Complessivamente, dovendo metterlo nella lista di questo showdown, si piazza tra quelli da quattro punti.

    Ciao Daniel!
    SPOILER (click to view)
    Effettivamente, il punto di vista in seconda persona è quello del protagonista (Ovidio) ma "sentito" attraverso l'occhio della telecamera.
    Come se chi narra (ovvero io) fosse a sua volta ripreso da Ovidio e gli si rivolgesse.
    Quindi la tua sensazione era giusta!


    CITAZIONE (marramee @ 2/2/2010, 14:35)
    Non avendo letto la prima versione me lo sono gustato ex-novo. Immagini molto evocative, un montaggio cinematografico, pervaso di un senso di tristezza molto ben tratteggiato. Non sono comunque sicuro di averlo compreso del tutto. Resta comunque un pezzo molto bello, un tre abbondante che però, visti gli altri racconti in gara, non riesco a portare a quattro.

    Ciao Mar!
    La cripticità era uno dei punti deboli di questo racconto. Rispetto alla precedente versione, l'ho sicuramente reso più chiaro. Ma evidentemente non è sufficiente. Quali sono i punti che non hai compreso?

    A entrambi, grazie per lettura e commenti.
     
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  5. marramee
     
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    Metto in spoiler

    SPOILER (click to view)
    non ho ben capito il meccanismo, ovvero: nell'attimo della morte lui vede tutto questo, oppure l'emorragia l'ha colpito mentre stava per uccidersi? non riesco a capire il suo parlare con la telecamera.
     
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  6. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (marramee @ 2/2/2010, 18:04)
    Metto in spoiler

    SPOILER (click to view)
    non ho ben capito il meccanismo, ovvero: nell'attimo della morte lui vede tutto questo, oppure l'emorragia l'ha colpito mentre stava per uccidersi? non riesco a capire il suo parlare con la telecamera.

    SPOILER (click to view)
    Allora: lui è in coma e durante il coma immagina (sente? sogna?) di rivivere alcuni dei momenti trascorsi con le persone più importanti della sua vita e immagina di filmare questi momenti con una telecamera (che altro non è che la sua memoria). Immagazzina, quindi, nel suo cervello decine di videocassette virtuali (con queste immagini "impressiona le pellicole che avvolgono il cervello") ognuna delle quali è dedicata a un amico, alla compagna, alla figlia, alla madre, alla sorella. Come se volesse fissar per sempre questi ricordi.
    Quando la madre gli parla, lui capisce finalmente in quali tristi condizioni ha vissuto gli ultimi anni. Crede, però, che questi anni non siano andati sprecati perché li ha utilizzati per ripercorrerre momenti importanti della sua vita e imprimerli per sempre nella sua memoria.
    Tuttavia, ora che ha scoperto la verità, sa di non poter vivere come un vegetale e decide di uccidersi. Ma non lo può fare: la sua volontà è ostacolata dall'impossibilità di muoversi. Capisce, però, che la madre ha fatto quello che lui non poteva e, staccandolo dalla macchina, gli ha dato la pace che desiderava.


    Mamma! Spero che non tutto quello che ho scritto sia oscuro!!!
     
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  7. marramee
     
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    SPOILER (click to view)
    No, no, no, avevo immaginato quasi tutto. Era l'idea del suicidio che non capivo come datarla temporalmente. Se faceva parte di un ricordo o era il momento finale. Non ero certo che lui desiderasse morire.

    Grazie per le spiegazioni.
     
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  8. bravecharlie
     
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    ciao, questo non lo avevo mai letto, ti dico subito che metto 4. Il punto di forza del racconto (narrazione in II intervallata da passi in III) è il punto di forza e anche quello debole del tutto secondo me. da una parte rappresenta un tentativo originale di narrazione e anche un convincente escamotage per evitare il "black-box", dall'altra crea una eccessiva alternanza di punti di vista che lascia col dubbio di chi siano effettivamente i narratori. l'idea che ne risulta è che qualcuno parli con il protagonista, ma l'effetto è altalenante nel procedere del pezzo e, se alla fine appare molto azzeccato, in altri momenti quasi ingarbuglia tutto. il voto 4 però te lo meriti per l'empatia che sei riuscito comunque a creare pur usando una struttura non facile, la quale scricchiola in alcuni punti ma alla fine regge. non male.
     
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    Ciao
    Primo degli Showdown

    SPOILER (click to view)
    Alora, la struttura e lo stile sono impeccabili.
    Lo stile è scorrevole, evocativo, preciso, asciutto quando serve e carico quando serve. La struttura è un ottimo esperimento, ed un esperimento ben riuscito. Vero che è una continua alternanza, ma dato che è manifesta fin dal principio da il suo contributo a tenere vivo l'interesse.
    Il tono triste è reso molto bene.

    Sono un poco perplesso però dalla trama che si dipana alla fine. Questa cosa che alla fine tutto quello che sembrava così concreto, e secondo me guadagnava dall'essere concreto fosse nella testa di uno in coma, che però descrive anche le cose che accadono attorno a lui perché è mezzo fuori dal coma... non so... mi sembra che indebolisca tutta la narrazione.
    Mi piaceva che fossero ricordi concreti, ricordi filmati o associati ai filmati. Così non abbiamo modo di distinguere quello che era reale e quello che è nella testa del protagonista, che essendo malato potrebbe semplicemente avere delle allucinazione.

    Comunque metto 4.

    VARIE
    Nel passaggio:
    "— E perché non c'era bisogno? — Ah, questa bimba, pensi.
    — Quante domande! Perché non la sposi tu la mamma?"
    io unirei il pensiero del protagonista alla frase che dice lui e non a quello della bimba.
     
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  10. VdB
     
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    Voto tre
    Hai un bel modo di scrivere, se dovessi riassumerlo forse userei il termine elegante.
    Ho letto con gusto tutta la prima parte, bella la frammentazione narrativa, stendi la rete con sapienza, lasciando curiosità nel lettore, ma ho provato delusione al momento finale in cui decidi di recuperarla, nessuna pesca miracolosa, insomma.
    Spiacente, la storia del coma e della madre che richiama tutti i personaggi è un qualcosa che stona rispetto alla scrittura iniziale, è un'appendice che va a snaturare il senso delle videocassette e dell'ipotesi del suicidio (ps a mio giudizio, una persona intrappolata in un coma sarebbe più lecito che desiderasse riappropriarsi della vita che non decidere di perderla, ma qua siamo nel campo del soggettivo...).
    In sintesi: prima parte da cinque, finale deludente. Però di stoffa ne hai, e visto che non credo che hai voglia di fare il sarto, hai ampie possibilità di scrivere in modo professionale!
    piccola nota: le domande di Giorgia non possono essere di una bambina di due anni appena compiuti: ti consiglierei di rivederle.
    Ciao

    Edited by VdB - 16/2/2010, 12:16
     
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  11. Fini Tocchi Alati
     
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    Brave, Albert e Van,
    grazie per letture e commenti.

    @ Brave: mi hai confermato qualcosa che già immaginavo e cioè che l'alternanza dei piani di narrazione potesse creare confusione. Però, mi rincuora il fatto che la ritieni una scelta azzeccata! In effetti, il racconto si basa (quasi) tutto su questa scelta. Alla fine, nonostante i dubbi, direi che sono abbastanza soddisfatto, pur consapevole dei rischi corsi...

    @ Albert: tu dici che se lasciassi il tutto più sfumato, il racconto ne guadagnerebbe? No, perché, a pensarci bene, sarebbe credo sufficiente eliminare queste tre frasi:

    "E allora pensi che non hai speso invano gli ultimi anni della tua vita.
    Hai ripercorso minuziosamente gesti, volti, espressioni, parole
    Hai filmato tutto col tuo cervello stressato, impressionando di fotogrammi della tua vita le pellicole che lo avvolgono."

    frasi che, peraltro, mi piacevano molto, sigh!
    In questo modo, però, forse tutto rimarrebbe più sfumato e il lettore continuerebbe ad avere il dubbio che quelle videocassette siano reali.

    @ Van: c'hai ragione, c'hai! Mi sa che devo rivedere le domande della bimba. O perlomeno cambiare l'età della stessa... ;)

    Grazie ancora.
     
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  12. shivan01
     
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    ciao,
    prima cosa che leggo di te, e scopro uno scrittore che ha uno stile, per dirla alla Vanderban, davvero elegante. Complimenti. Questa non è una cosa che si acquisisce. O ce l'hai o non ce l'hai.
    Interessante anche l'intercalare delle parti narrative. Il risultato è però - non ho letto la versione precedente - abbastanza criptico. Mi sono trovato ad andare avanti più per inerzia che per curiosità, non capendo poi molto fino a quando non emerge la questione dell'emorragia cerebrale. Cioé si intuiva che c'era in ballo una cosa del genere, ma forse, se lo avessi reso più chiaro, avresti ottenuto l'effetto di ammantare di malinconia tutta la narrazione. Sarebbe stato - o sarebbe, visto che puoi benissimo farlo - un effetto di grande rilievo perché è molto difficile da ottenere.

    Bello lo stile e alcune figure, interessante il tema e i punti di vista, da migliorare la "leggibilità. Così com'è è 3
     
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  13. Munzic Reload
     
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    Mi ha affascinato il tuo stile. Anche perché giochi molto bene con la malinconia che è uno degli stati d'animo che preferisco.

    Sì, è vero, non è facile comprendere tutto subito, occorre spesso tornare indietro e soffermarsi su alcuni passaggi, ma è scritto così bene che non dispiace farlo.

    A prescindere dall'argomento triste, il racconto mi ha ha lasciato un bel sapore: 4
     
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12 replies since 1/2/2010, 12:22   190 views
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