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RobertoBommarito
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Grazie a entrambi :-)
Peter7413:
CITAZIONE Non mi è chiaro, anche perché Dio stesso è sempre stato immagine, a partire dalle varie iconografie che da sempre l'hanno ritratto per arrivare alla Sindone.
su questo hai ragione. anzi, io andrei anche più indietro... i primi dipinti del neolitico avevano forse anche loro una valenza religiosa, ancora prima della parola scritta. e quindi un ritorno dalla parola all'immagina sarebbe, come mi ha fatto notare una mia amica, una de-involuzione, un ritorno alle origini, più che una evoluzione (concetto altrettanto affascinante ma quella è un'altra storia).
però ho preferito evitare questa parte e iniziare, diciamo così, proprio dalle scritture sacre, ovvero prendere per vero (nel contesto del racconto) quello che c'è scritto nella bibbia: che in principio fu il verbo... e partire da lì.
cioè prima la parola raccontata, poi quella scritta, poi la lenta trasformazione in immagine, iniziando con l'arte secoli fa e risultando in un boom ai giorni d'oggi, appunto con internet, tv, cinema, eccetera. in effetti credo che la nostra sia sempre più una società d'immagini, di show, di verità che viene confusa appunto con le immagini... come se le immagini fossero più vere di ciò che rappresentano. come se la foto di una città su una cartolina fosse la città. ma credo di stare divagando adesso, hehe.
Alessanto:
grazie per il commento, specialmente per avermi fatto notare questa cosa degli stacchi temporali. anche il fatto che fino a metà racconto il protagonista non conosce il nome della donna che ha amato, kara, rende meno facile essere più chiari (perché credo che altrimenti basterebbe iniziare una frase usando il nome di kara per dare un'immediata collocazione temporale). ci penserò su e vedrò se modificarli o meno.
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18 replies since 1/3/2010, 06:50 384 views
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