Due colpi di spazzola

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  1. Gordon Pym
     
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    2012. E fu luce.
    In quel momento Arturo stava guardando col telescopio la costellazione di Andromeda, ne era sempre stato affascinato, la forma ricordava vagamente l’iniziale del suo nome.
    «Qualcosa di nuovo?» chiese Galileo, anche lui intento a scrutare nel buio con un altro strumento.
    «Niente» rispose Arturo distratto.
    I due erano soliti mirare il cielo notturno, affascinati da tutti quei puntini luminosi che riempivano la volta.
    E furono loro i primi a vederlo scivolar via... spostarsi, andarsene. Il cielo, il buio, proprio lui. Se ne andò.
    Arturo ebbe un giramento di capo e cadde in mezzo alla stanza. “Eppur si muove!” ebbe la forza di dire il giovane Galileo prima di raggiungere l’amico al tappeto, accecato dal bagliore che seguì.
    Qualche miliardo di anni, polveri che fluttuavano sparse, collisioni varie, teoremi esistenziali, evoluzione, involuzione... niente.
    Castelli per aria, quelli sì, ne avevamo costruiti in abbondanza. La verità è che Lui si era dimenticato il vestito sul comò per 13,72 miliardi di anni! Bazzecole, aveva altri ritmi, Lui. E noi lì sotto, parassiti che non siamo altro, avevamo sviluppato la nostra bella flora di umanità, ci eravamo fatti le nostre belle speculazioni e tutte le nostre storielle, e da quel bel buco nel Suo vestito nero ecco che filtrava la luce del nostro sole, e le stelle dalla trama del tessuto...
    Due colpi di spazzola e via. Un figurino il nostro Signore!
     
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  2. Help1712
     
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    Ahahah!!!! Bello e divertente! :P
     
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  3. Piscu
     
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    simpatica l'idea, anche se ormai è un classico nei racconti flash di fantascienza. credo però che avresti dovuto rendere più esplicita la tua interpretazione del cosmo. voglio dire: che cosa sarebbe, quindi, il nostro pianeta? un granello di polvere nella camera di dio, il portachiavi appoggiato sul comodino...? e cosa succede una volta spostato il "vestito"?

    sì, mi rendo conto che sto spulciando qualcosa che non richiede spiegazioni troppo accurate, per la sua stessa imponderabilità. ma forse proprio perchè sono abituato a leggere cose che ribaltano la prospettiva in tal senso mi aspetto più precisione.
     
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  4. Okamis
     
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    Spiacente, ma non sono per nulla convinto da questo racconto. Innanzitutto perché piazzarvi dentro un personaggio di nome Galileo e che cita oltretutto una delle massime più famose? Sinceramente la trovo un po' ridicola come idea, e non mi fa nemmeno ridere. Inoltre anche lo stile lascia un po' a desiderare in alcuni passaggi, a partire dalla seconda frase (data esclusa), la quale andrebbe spezzettata in più periodi. O ancora: perché all'inizio usi le virgolette uncinate e alla fine passi alle virgolette alte? E infine: c'era proprio bisogno dell'enorm infodump finale? Non era proprio possibile spiegare il tutto con una tecnica un po' meno sempliciotta? Aggiungiamoci le giuste obiezioni di Piscu e il quadro è completo. Spiacente, pollice giù :(
     
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  5. giudappeso
     
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    Ho usato e letto espedienti simili tante di quelle volte che ormai sono diventati quasi cliché della fantascienza, inoltre il tono passa dall’ironico al quasi moraleggiante in modo troppo netto. Inserendo un personaggio come Galileo (omonimo compreso), sarebbe stato preferibile un tono apertamente surreale – anzi, facciamo comico – fin dalle rime battute. Per il resto, quoto gli altri.
     
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  6. omrik
     
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    ricorda un poco A. Clarke
    da evitare: morale e nomi noti




    ciao
     
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  7. Gordon Pym
     
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    Ciao, non ci crederete ma stavolta avevo persino creduto di esser stato abbastanza originale! :ghgh: Si vede che sto scarso a letture del genere... ;)
    Concordo che l'idea, come suggerisce Piscu, poteva essere sviluppata in maniera da chiarire alcuni punti, ma... mi mancavano i minuti, inizialmente ero partito scrivendo altro.

    @ Okamis, le virgolette alte le ho usate perché in quel punto non è discorso diretto.
    Galileo... un ragazzo che casualmente ama l'astronomia e che casualmente ha l'occasione di dire la frase del suo celebre omonimo, seppur per ragioni inverosimili quanto diverse. A me faceva ridere... de gustibus ;)
    Non ho ben capito quale sia la frase da spezzettare in più periodi :(

    CITAZIONE (giudappeso @ 30/3/2010, 19:09)
    Ho usato e letto espedienti simili tante di quelle volte che ormai sono diventati quasi cliché della fantascienza

    Sono diventati cliché perché li hai usati tu?
    Eh eh, scherzo, ho capito, come accennavo non sono un profondo conoscitore del genere.

    Colgo gli altri suggerimenti in generale, grazie.
    Ciao
     
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  8. Okamis
     
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    La frase è questa:

    CITAZIONE
    In quel momento Arturo stava guardando col telescopio la costellazione di Andromeda, ne era sempre stato affascinato, la forma ricordava vagamente l’iniziale del suo nome.

    Ti ho sottolineato i soggetti. Per una questione di correttezza formale, la frase andrebbe spezzata almeno in due, con il punto posizionato al posto della seconda virgola, anche se personalmente la spezzerei addirittura in tre, visto che comunque nella prima proposizione compie l'azione, mentre nella seconda si può dire che la subisce.
     
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  9. s-m-n
     
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    È vero che forse è un'idea un po' troppo utilizzata, comunque è carino e si legge bene.

    Simone

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    www.simonenavarra.net
     
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  10. Artyus
     
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    Non mi fa ridere e non ho capito quasi nulla. Dio aveva lasciato un vestito sul comò per miliardi di anni e lo va a togliere nel 2012, quando sotto c'è la terra? Galileo? ... boh...
    Scusami, ma leggendo questo racconto mi sono sentito veramente ignorante :( Mea culpa
    In ogni caso non amo particolarmente questo genere di racconti

    Fabio (aka Artyus)
     
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  11. AngeloF
     
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    Divertente ma con un paio di difetti: l’omonimia con Galileo, non spiegata, che genera un po’ di confusione e il passaggio brusco da una scena narrativa a una voce onnisciente che entra in campo e svela l’arcano facendo pure la morale.
     
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  12. Peter7413
     
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    Carina l’introduzione del tema nel racconto, che però soffre di alcuni problemi. Tanto per cominciare è la classica storia con Dio che si rivela essere un bambino o figurino o burattinaio o calzolaio e il mondo che finisce di conseguenza, quindi non originale. Poi perché Galileo quando siamo nel 2012? Realtà alternativa? A questo punto ti dico che in così poche righe hai infilato davvero troppa roba.
     
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  13. G.B.Shock
     
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    Scritto bene e in maniera divertente, ma mi accodo agli altri: non originalissimo e a tratti un po' "affrettato".
     
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  14. sgerwk
     
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    Bella l'idea, anche se appartiene a un filone gia' sftruttato. Non e' scritto perfettamente, ma ci si puo' stare (e' nei limiti di quanto considero accettabile per un mc, cioe' un racconto che si ha poco tempo per rileggere).

    "costellazione di Andromeda, ne era sempre stato affascinato" ci vedrei un punto al posto della virgola

    "E furono loro i primi a vederlo scivolar via" qui c'e' un brusco cambiamento di ritmo; che fra l'altro ha una motivazione chiara, visto che poi si passa di nuovo alla narrazione diretta
     
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13 replies since 29/3/2010, 22:59   136 views
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