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H O P E

26k battute e rotti.

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  1. Fini Tocchi Alati
     
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    Racconto rimosso su richiesta dell'autore.

    Edited by dadax70 - 11/9/2012, 15:07
     
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    Losco Figuro

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    Un bel racconto anche se non immediato a causa dei salti temporali. Non sono del tutto certo di aver capito il legame tra tutte le tratte della staffetta e la successiva narrazione (di due sono certo, delle altre due poco).
    Voto 3

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    Gad vide Moshe che si gettò su uno di loro e iniziò a picchiarlo.

    Non sarebbe meglio "che si gettava ... e iniziava..." o "gettarsi ... e iniziare..."?

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    sentiva i proiettili strisciargli vicino le orecchie

    "vicino alle orecchie"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    «Te lo prometto», rispose l'uomo la cui voce tradì un moto di sorpresa.

    Metterei una virgola dopo "uomo"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    Trascinava qualcosa, come un grosso sacco di sabbia. Si fermò a pochi metri.
    Li guardò e senza dire niente lasciò cadere sulla strada il corpo morto di Moshe.
    Come fosse un grosso sacco di sabbia.

    Perché questa ripetizione? Non mi sembra aggiunga nulla.


    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    Mentre raggiungeva il luogo dell'incontro aveva calpestato, ancora una volta dopo tanti anni, la pista di atletica sulla quale correva con i suoi amici:

    In mancanza di un riferimento temporale sembra che ci corra ancora se usi l'imperfetto. Suggerirei "aveva corso" o "un tempo correva"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    kalasnikov, caricatori, bombe a mano, calze di nylon per nascondere i volti, e compresse di Predulin.

    Dovrebbe essere "kalashnikov"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    Luttif, invece, continuò a rimanere in piedi, immobile e in silenzio vicino la porta.

    "vicino alla porta"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    Un imponente dispiegamento di forze di polizia lo attendeva Si guardò attorno,

    Direi "spiegamento". Manca un punto dopo "attendeva"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    socchiudendo le palpebre accecate dalle forti luci dei proiettori:

    Le palpebre non possono essere accecate... ^_^;;
     
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  3. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (CMT @ 2/4/2010, 12:32)
    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    sentiva i proiettili strisciargli vicino le orecchie

    "vicino alle orecchie"

    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    Luttif, invece, continuò a rimanere in piedi, immobile e in silenzio vicino la porta.

    "vicino alla porta"

    Mi hai risolto un dubbio annoso!

    CITAZIONE (CMT @ 2/4/2010, 12:32)
    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 1/4/2010, 00:39)
    socchiudendo le palpebre accecate dalle forti luci dei proiettori:

    Le palpebre non possono essere accecate... ^_^;;

    Qualcosa mi dice che c'hai ragione... -_-

    Grazie mille, Losco! Coi tuoi consigli mi hai tolto un sacco di dubbi.
     
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  4. marramee
     
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    Ciao,
    temo che questo sia il commento più difficile da fare. Perché il racconto è scritto bene, curato nei minimi particolari, senz'altro ottimo sotto tutti i punti di vista. Però non è riuscito a prendermi. Non so perché, è iniziato davvero bene, poi mi sono confuso, con tutti i salti temporali, e i vari personaggi, e gli inserti di staffetta che non sono riuscito a inquadrare, e alla fine è diminuito l'interesse per quello che stavo leggendo.
    La costruzione a spirale è affascinante, ma poco pratica.
    In definitiva una pagina di storia vista con un occhio più moderno, attraverso immagini sparse ciascuna di grande effetto, ma un po' disgiunte una dall'altra.
    Anche se non mi ha convinto del tutto, non posso dare meno di tre a un lavoro così professionale.
     
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  5. rehel
     
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    Un pezzo di bravura , non c'è dubbio.
    Tuttavia la sensazione che mi lascia è quella di avere visto un documentario, interessante, fatto bene, professionale, ma non una storia, una vicenda, un film completo.
    Credo che tutto sia dovuto alla scelta di mostrare vari personaggi coinvolti nella vicenda. Tuttavia manca la vicenda vera e propria. O almeno io non avverto il classico inizio, sviluppo e finale. Sento che mi manca qualcosa.
    Riporto quella che è la mia impressione, naturalmente. Per il resto, come dicevo prima, tutto è realizzato molto bene.
    Ecco, forse troppo bene, ma con una certa freddezza di fondo che non mi permette di empatizzare con nessuno dei personaggi.
    Voto tre. :)
     
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  6. Munzic Reload
     
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    Mi è piaciuto, molto.

    Non ho capito neanche io bene, chi fossero i quattro personaggi che correvano la staffetta: se atleti israeliani o gli stessi terroristi palestinesi. Ma la cosa sinceramente non ha turbato la mia lettura.

    Scritto molto bene, scivola via leggero nonostante lo svolgersi duro del dramma.
    Belle immagini, ben accurate alcune descrizioni. Lo stile ottimo.

    Buono il fatto che la vicenda sia vista dagli occhi di entrambe le fazioni.
    La storia mi ha coinvolto, nonostante non abbia compreso il significato pieno di tutti quanti i passaggi.

    Per me è 4
     
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  7. Fini Tocchi Alati
     
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    Grazie dei commenti, o prodi lettori!

    SPOILER (click to view)
    La staffetta.
    Inizialmente i riferimenti erano molto più precisi e in effetti ogni personaggio poteva essere rivisto in uno dei frazionisti.
    Mi fecero notare, poi, che la cosa poteva essere un po' una forzatura. (Il fatto cioè che i 4 protagonisti avessero tutti la stessa passione...)
    Allora, ho deciso di rendere la staffetta molto più sfumata e quasi simbolica.
    I 4 sono stati testimoni di un fatto e, attraverso un testimone che idealmente passa dall'uno all'altro, vengono quasi traghettati dall'inizio alla fine.
    Quindi, in effetti, ogni frazione della staffetta precede il personaggio che, simbolicamente, la corre. Tutti e 4 amici/nemici impegnati a gareggiare in un contesto completamente diverso dalla guerra.

    A proposito, per rispondere all'osservazione di rehel: in effetti ci sono un inizio, uno sviluppo e una fine. Sono spostati nel tempoo, ma ci sono. Tutto inizia col frammento di Isa (in Gerusalemme) e si conclude con l'ultimo frammento di Tony.

    Per quanto riguarda i salti temporali, ho introdotto i vari frammenti con le date proprio per orientare il lettore. Si perde immediatezza, questo è vero. Però mi pareva che l'intreccio fosse più interessante.


    Ancora ancora, grazie.
     
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  8. nescitgalatea
     
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    Eccomi. L'ultimo racconto del sostanzioso gruppetto! Indiscutibilmente un gran bel racconto!
    Molto interessante l'abbinamento staffetta/personaggi che avevo inteso anche in senso metaforico. Le immagini e le atmosfere sono rese benissimo da una scrittura dosata nel linguaggio e nell'uso degli aggettivi che ho trovato sempre adeguato e di gran resa. Voto 4, senza nessun dubbio.

    Qualche segnalazione:
    CITAZIONE
    si stupì non poco

    mi pare tolga forza alla situazione, forse si era proprio spaventato, ma è un mio pensiero.

    CITAZIONE
    Si gettò a capofitto per le scale. Sentì esplodere un colpo d'arma da fuoco e istintivamente si riparò la testa. Continuò a correre finché non raggiunse il garage. Avvertì per le scale rumori di passi: qualcuno lo seguiva e d'improvviso sentì una raffica di mitra. Gad iniziò a correre a zig zag cercando riparo dietro i piloni di sostegno: sentiva i proiettili

    forse potresti trovare una alternativa ai troppi sentire

    CITAZIONE
    Il sole picchia forte sulla pista di sabbia e terra battuta. Ho l'impressione di respirare polvere mescolata a lacrime. C'è del vento che dà un po' di conforto e solleva una nuvola di polvere

    idem per la polvere

    CITAZIONE
    L'unica luce proveniva dalla lampada a petrolio che giaceva al centro di un tavolino

    sempre per non togliere forza al testo più di giacere metterei appoggiata invece di "che giaceva" troppo poetico

    CITAZIONE
    A parlare, le parole offuscate dal fumo della sigaretta, fu un tizio in giacca e cravatta, con barba e occhialini. Luttif non sapeva chi fosse e la cosa era abbastanza normale dal momento che tutti lì si preoccupavano di mantenere segreta la propria identità. Gli era stato detto che veniva dalla Francia e tanto gli bastava. Di certo doveva essere un pezzo grosso, lo capiva da come parlava: sapeva molte cose e poi vestiva abiti italiani. Luttif non si fidava molto dei manichini in giacca e cravatta, per lo più erano i capi che mandavano quelli come lui a crepare.
    «Sì, è stato un fallimento», ammise Abu Dawud «ma non potevamo sapere che ci avrebbero tradito...»
    «Storie!» urlò l'altro. «La verità è che avete sottovalutato la situazione. Non posso credere che la causa palestinese sia nelle mani di persone tanto incapaci».
    Luttif avvertì un fremito di rabbia salirgli dallo stomaco e cominciarono a prudergli le mani: voleva spaccare la faccia a quel bastardo. Che ne sapeva lui della causa palestinese?

    anche qui qualche ripetizione tra parole/parlare/sapere che in un testo così curato forse potresti risolvere.

    Ma sono puntigliosa io! Grazie.
     
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  9. Peter7413
     
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    Gran bel lavoro, complimenti!
    Mi spiace per il voto dello scorso mese, ma in quel caso avevo riscontrato dei problemi su cui non ero riuscito a sorvolare.
    Qui invece mi sembra tutto perfetto, compresa la staffetta.
    Ottimo stile, forma pulita e precisa, estrema umanità per entrambe le fazioni in gioco.
    Sbaglio o hai in progetto un'antologia di racconti basati su fatti storici rilevanti e conosciuti? Mi sembra un'ottima idea.
    Senza alcun dubbio 4, probabilmente il migliore racconto di questo mese.
    Bravo.
     
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  10. Gordon Pym
     
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    Ciao Fini Tocchi Alati, dal tuo racconto si evince un certa abilità narrativa, di calarsi all'interno delle situazioni e dei personaggi, nonché di intessere una trama articolata.
    Sulla trama, o meglio sulla disposizione della struttura, ti devo però muovere la critica maggiore: il fatto che dopo il primo paragrafo si capisca quale sarà il tema del racconto, ti confesso che mi ha pesato un po'. Il secondo paragrafo, per giunta, è quasi il finale, e questo pesa ulteriormente.
    I salti temporali, poi, personalmente li digerisco (limite mio) in dosi non eccessive e alle date - suggestive - dovevo tornare indietro per vedere se si trattava di un tempo precedente o meno. Talvolta tornavo a paragonare quelle di qualche paragrafo più in su.
    Comunque, il tuo è stato senz'altro un lavoro che denota una considerevole dedizione, per le nozioni storiche inserite, per la ricerca dei nomi, per come hai intessuto la vicenda, ecc. Pregi e difetti che un po' si sovrappongono, insomma. Voto 3.
    Ciao, a rileggerti.

    Ps. esula dal voto, ma permettimi di dire che risaltare la considerazione di "speranza" dell'ideale terroristico mi ha lasciato perplesso. ;)



    Qualche appunto

    CITAZIONE
    sono stato qualche tempo nel vostro Paese». Aveva un tono

    Il punto andrebbe dentro le virgolette, come hai fatto qui sotto.

    CITAZIONE
    «Su, esci fuori», continuò l'uomo. «Ti prometto che non sparerò.»

    Però qui hai messo la virgola fuori, meglio dentro.

    CITAZIONE
    Spesso Luttif dimenticava che si era laureato in ingegneria a Berlino.

    Caspita, ci si può dimenticare di tante cose, ma di una così...

    CITAZIONE
    ...i guerriglieri sarebbero saliti l'uno sulle spalle dell'altro.
    «E chi rimane per ultimo? Non potrà scavalcare», notò Yusuf.
    «Provvederò io stesso a spingerlo dentro», rispose con un sorriso Abu Dawud.

    Come?

    CITAZIONE
    Erano sette, no forse otto uomini

    Perché un narratore onnisciente dice "forse"? ... non so, mi è suonato strano.

    CITAZIONE
    Sento i miei compagni gridare e anch'io finalmente unisco a loro il mio grido di vittoria

    al loro
     
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  11. $haman
     
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    Un bel lavoro, che andava approfondito di più sui personaggi, per permettere al lettore una maggior empatia. Mi è piaciuta la struttura a incastro anche se, con poco spazio, fa perdere vigore alla storia e confonde il lettore. Anche qua credo che una maggior lunghezza avrebbe aiutato la storia.
    Rimane comunque davvero buono.
     
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  12. ferru
     
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    ciao
    SPOILER (click to view)
    Cultura, maestria, queste sono soltanto alcune delle peculiarità che ti identificano. Man mano che leggo i tuoi racconti sono sempre più evidenti. Ti confesso che la storia vicina (qui siamo nel 72) romanzata non mi affascina, forse perché mi sono fatte certe idee in proposito.
    Sottolineo inoltre che questo racconto non è di facile lettura forse per la presenza di salti temporali. Vedo in te più un abile scrittore che narratore e bisogna leggerti con molta pazienza, tuttavia oggettivamente bisogna ammetterne la qualità del tuo stile. Dal mio punto di vista dovresti cercare di essere più popolare.

    Voto 3


    ;)
     
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  13. Idrascanian
     
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    Racconto già incontrato nella RR, molto buono. Mi è piaciuta la struttura, così come la scelta dei salti temporali che, al contrario di altri, non ho trovato affatto confusionari.
    I fatti di Monaco sono narrati con tocco poetico e l'intero racconto è pervaso da un senso di tragica ineluttabilità. Belle atmosfere, avrei gradito qualche pennellata in più sulle ambientazioni.
    Un racconto storico ben gestito, per me è un 3 abbondante. Non arrivo al 4, ma complimenti!
    A rileggerti!
     
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  14. Fini Tocchi Alati
     
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    CITAZIONE (Gordon Pym @ 14/4/2010, 21:18)
    Ps. esula dal voto, ma permettimi di dire che risaltare la considerazione di "speranza" dell'ideale terroristico mi ha lasciato perplesso. ;)

    Il paragrafo è scritto dal puto di vista di un Palestinese.
    Immagino che i Palestinesi sentano forte la speranza di vivere un giorno liberamente nella loro terra senza più bombardamenti e devastazioni.
    Bisogna poi ricordare che quello che noi chiamiamo "terrorismo" per loro è "guerra" (di liberazione, per di più).
    La stessa guerra che gli Israeliani portano sui campi dei profughi palestinesi. (Forse dovrebbe chiamarsi "terrorismo" ogni forma di guerra.)

    Così penso che gli Israeliani, dal loro punto di vista, sperano un giorno di vivere in pace sulla loro terra.

    In tutto il racconto ho cercato di non prendere parte per gli uni o per gli altri. L'idea della staffetta nasce proprio da questo presupposto.
    Quel grido di speranza finale è un grido che unisce Israeliani e Palestinesi che, idealmente, corrono la stessa staffetta.



    CITAZIONE (Gordon Pym @ 14/4/2010, 21:18)
    CITAZIONE
    sono stato qualche tempo nel vostro Paese». Aveva un tono

    Il punto andrebbe dentro le virgolette, come hai fatto qui sotto.

    CITAZIONE
    «Su, esci fuori», continuò l'uomo. «Ti prometto che non sparerò.»

    Però qui hai messo la virgola fuori, meglio dentro.

    Guarda, in verità, la mia intenzione è stata di mettere virgole e punti sempre fuori. Quindi, dal mio punto di vista, ho sbagliato quando ho messo dentro il punto!
    So che dovrebbe essere più o meno uguale.
    L'importante è mantenere sempre uniformità per tutto il racconto.

    CITAZIONE (Gordon Pym @ 14/4/2010, 21:18)
    CITAZIONE
    Spesso Luttif dimenticava che si era laureato in ingegneria a Berlino.

    Caspita, ci si può dimenticare di tante cose, ma di una così...

    Ehm... già, mi sa che hai proprio ragione... :azz:


    Grazie a te e agli altri per le letture e i preziosi commenti!

    CITAZIONE (Peter7413 @ 10/4/2010, 12:05)
    Mi spiace per il voto dello scorso mese, ma in quel caso avevo riscontrato dei problemi su cui non ero riuscito a sorvolare.

    Ma che scherzi?
    Sono qui per imparare e le critiche, anche le più dure, le accetto sempre! Ti sono invece grato per l'onestà.

    Grazie ancora.
     
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13 replies since 31/3/2010, 23:39   298 views
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