L'OMBRA DEL RICORDO
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L'OMBRA DEL RICORDO

FANTASTICO - 14.000 battute

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  1. rehel
     
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    tolto... :sunglass:

    Edited by rehel - 26/4/2010, 14:29
     
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  2. s-m-n
     
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    Allora: la storia mi è piaciuta e lo trovo un buon lavoro. Trovo però che ci siano troppi aggettivi, descrizioni pesanti o spiegazioni non necessarie.

    Trovo invece molto bella questa descrizione: "Super Mario Scosse il muso su e giù tutto serio, come se stesse facendo un giuramento alla Patria".

    Ecco, quando "parli" così il testo mi piace molto. Tante volte però ti perdi un po' nel descrivere cose con aggettivi buttati lì senza una vera immagine trasmessa al lettore. Nel finale poi - secondo me - era evidente che cosa fosse successo senza doverlo spiegare.

    Insomma per me è un buon lavoro ma un po' pesante da leggere. Sistemandolo un po' verrebbe davvero un bel racconto, per ora ti do 2.

    Simone

    --------------------
    www.simonenavarra.net
     
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    Ci sono alcune cose che non funzionano troppo bene nel racconto, ad esempio dei punti in cui il protagonista si prodiga a fornire informazioni (peraltro non inerenti alla trama) che appesantiscono la lettura.
    SPOILER (click to view)
    Il servizio giornalistico non è molto credibile. A parte una terminologia poco adeguata, dicono che il tipo è stato rapito come se lo sapessero per certo, il che poi si scopre non essere vero perché sanno solo che è scomparso e la casa era in disordine, in un caso del genere è più probabile che si parli della "scomparsa misteriosa" che di un rapimento accertato.
    Il finale non mi convince. L'idea in sé è interessante ma non è chiaro se il mondo in cui vive il "fantasma" sia quello reale, in cui lui è appunto un fantasma, o del tutto frutto della sua "immaginazione" (ma se così è perché la televisione sembra essere reale? E in caso contrario perché non vede la gente vera che di sicuro è o è stata nella sua casa?)

    Dal punto di vista tecnico poco da eccepire, solo qualche appunto, ma nel complesso è migliorabile.
    Voto un 2,5 arrotondato a 3.

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Fra poco verrà giù un diluvio e si bagnerà, pensai.
    La ragazza camminava sulla spiaggia, sola, vestita di scuro; l’aria triste.

    Ecco un raro caso di frase perfettamente corretta che però non funziona.
    Io leggo "verrà giù un diluvio e si bagnerà" e la prima cosa che mi chiedo è... "Chi?" (no, a dire il vero la prima è "Eh?", ma non serviva allo scopo dirlo ^_^).
    Continuando a leggere diventa ovvio di chi stai parlando, ma intanto devo superare un punto e a capo. Già rendere le due proposizioni una cosa sola aiuterebbe a evitare l'effetto di straniamento (es. "[...] pensai guardando la ragazza che... ...")

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Il mattino dopo, appena alzato, aprii subito la veranda. La spiaggia era disseminata qua e là dai pezzi di legno trasportati dalla mareggiata.

    Forse meglio "di pezzi..."

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    L’aria limpida permetteva di vedere lontano, le strutture industriali di Ravenna e più oltre ancora il grattacielo di Milano Marittima.

    "più oltre ancora" suona piuttosto male

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    La sua muscolatura armoniosa non aveva niente da invidiare al calciatore dal quale aveva preso quel buffo nome. Anche il bel carattere, proprio della sua razza, non era perfettamente in sintonia con quello troppe volte mostrato dal campione dell’Inter.

    Perché "Anche" il carattere non è in sintonia? Cos'altro non lo è? Della muscolatura hai appena detto il contrario. :huh:

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    mentre di funghi, nessuna traccia.

    Perché la virgola?

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    A Super Mario l’intelligenza non fa difetto.

    Perché al presente?

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Prese a leccarmi le mani e io non riuscii a negarli il restante formaggio.
    A sera, mente fumavo in terrazzo,

    Refusi: "negargli", "mentre"
    "A sera" non mi convince come espressione

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Lì intorno, per almeno tre o quattro chilometri, non c’erano altre abitazioni. Da dove era venuta? E chi era?

    Mi sfugge l'uso del corsivo. L'intero racconto è una riflessione del protagonista, queste due domande non esulano.

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Come la sera precedente camminava lenta sulla spiaggia. Il mantello nero le copriva il corpo che subito immaginai nudo, sotto i misteriosi arabeschi che decoravano il drappo.

    Non mi convince la scansione della frase. Immagino che l'intenzione sia dire che il corpo è nudo sotto gli arabeschi, ma così com'è io leggo che il mantello le copriva il corpo sotto gli arabeschi. Vedrei meglio la virgola dietro "corpo" e non dietro "nudo".

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Allargò le braccia lasciando sollevare dalla brezza marina il tessuto e i ricami d’argento presero a fluttuare ipnotici.

    Forse meglio "lasciando sollevare il tessuto dalla brezza..."

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    In soggiorno avevo lasciata accesa la televisione, quando entrai sentii la notizia di un rapimento nella zona. Avevo colto solo le ultime frasi del servizio e non avevo capito esattamente cosa fosse avvenuto.

    Per essere una cosa che al momento non gli interessa mi sembra troppo enfatizzata, una citazione di passaggio forse darebbe meno nell'occhio (che so, tipo "spensi la televisione sulle ultime frasi di un servizio...")


    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Super Mario Scosse

    Ti è scappata una maiuscola.

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    In ogni modo ricordati sempre che il cane alfa, qui sono io e io comando. Intesi?

    Metterei una virgola dopo "qui"

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Poi il drappo, come animato di vita propria, mi venne addosso e mi ricoprii.

    Refuso: "ricoprì"

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Magari non si trattava del mezzo chilo promesso, ma erano comunque di eccellente quantità.

    Uhm... non sono convinto che si possa dire "di quantità", magari "in"? :huh:

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Io non potevo lamentarmi. Raccolsi diversi asparagi, sia del tipo San Vitale, dal sapore più gentile, ma anche qualche esemplare di Bardello, più rustico e dal gusto quasi pungente.

    "sia... sia", al limite (ma sarebbe da evitare) "sia... che", ma "sia... ma" no

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    Ecco, in quel momenti come quelli

    Un "quel" di troppo.

    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    arrivavo a provare qualcosa di simile alla serenità, o comunque a un sentimento che ci andava parecchio vicino.

    Uhm... letteralmente "qualcosa di simile a un sentimento che andava parecchio vicino alla serenità"? Forse meglio eliminare quella "a" prima di "un"... ^_^


    CITAZIONE (rehel @ 1/4/2010, 10:37)
    <i>…Il noto imprenditore, che da alcuni anni vive isolato nella pineta, è stato oggetto di un rapimento.

    Chi dice "oggetto" di un rapimento? Direi "vittima".
     
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  4. marramee
     
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    Ciao,
    una storia a tratti affascinante, ma non del tutto logica. Atmosfera da The Others, ma non del tutto spiegata. Si perde spesso in particolari irrilevanti, non racconta nel modo giusto quelli più salienti. Un racconto che avrebbe bisogno di essere limato un po' di più. Alcune scene sono ottime, tipo il ritrovamente del cadavere sepolto di un animale.
    In definitiva sarebbe un due e mezzo, ma lo arrotondo a tre perché in fondo la storia merita.
     
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  5. rehel
     
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    Posso andare a intuito e pensare che forse si tratta di eccessi di dettagli riguardo la pineta, gli asparagi, ecc., tuttavia mi sarebbe davvero utile, per una revisione ottimale, se tu mi indicassi, (anche in maniera sintetica) i punti dove secondo te mi sono dilungato troppo.
    :)
     
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  6. marramee
     
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    Tutto il secondo blocco, direi. Era condensabile in molte meno righe. Un eccesso di informazioni che, a ben vedere, sono inutili per la storia. In genere quando si fa così è per celare in mezzo alla tante informazioni qualcosa di vitale in modo che passi inosservato. Qui in realtà non viene detto niente di importante.
    Non sto dicendo che una descrizione accurata sia sbagliata, ma che in questo caso ha ben poca importanza ai fini del racconto (il fatto che si cuocesse il pane da solo, ecc. ecc.).
     
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  7. rehel
     
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    Ho praticamente adottato quasi tutte le correzioni proposte da CMT; bisogna ammetterlo, quel ragazzo è un genio ! :)
     
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    Non so se devo ringraziarti per il ragazzo o per il genio :lol:
     
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  9. rehel
     
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    Facciamo tutti e due... <_<
     
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  10. Gordon Pym
     
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    Ciao rehel,
    SPOILER (click to view)
    se pur il ribaltamento dei ruoli vivi/fantasmi o la presa di consapevolezza della vera natura di questi ultimi sia qualcosa di già visto, durante la lettura non è mancato il brivido nel tratto saliente e nel complesso ho trovato il tuo racconto piacevole. Come unica nota potrei considerare una certa accelerazione nel punto in cui il protagonista apprende la notizia e capisce lo stato dei fatti.
    Detto questo, ma soprattutto perchè non hai scritto che oltre quello di Milano Marittima si vedeva anche il grattacielo di Cesenatico, voto 1.
    :P scherzo :D
    Arrotondo a 4.


    Ps. appena ho letto di pineta e mare in burrasca con maestrale ho pensato ti riferissi a quella ravennate, la frequento spesso in mountainbike, non sapevo di tartufi e asparagi ma di porcini ne ho visti a volontà.

    CITAZIONE
    adesso la tramontana lanciava bordate furibonde

    Prime era maestrale, per quanto non impossibile che il vento ruoti mi sembrerebbe più corretto mantenere il primo nome.

    CITAZIONE
    Infatti non se ne mostrava mai pago, disdegnando decisamente gli acri odori marini dei pesci morti e dei granchi esposti a pancia all’aria, preferendo di gran lunga l’afrore selvatico del sottobosco.

    Secondo me suona meglio: disdegnando - preferiva o disdegnava - preferendo.

    CITAZIONE
    non avevo capito esattamente cosa fosse avvenuto. A ogni modo spensi l’apparecchio, presi un libro e mi misi sulla poltrona

    Perché "A ogni modo"? È un po' dialettale, potresti attaccare con "Spensi l'apparecchio, ecc". mi sembra più elegante. Anche più sotto scrivi:
    "In ogni modo ricordati sempre..."
    "A ogni modo il mio fu un risveglio piuttosto umido..."
    Personalmente presferisco un "comunque".

    CITAZIONE
    ma la presenza del mio cane contribuiva a rendere quella sorta di esilio volontario, per certi versi gradevole.

    Ci vuole una virgola dopo "versi", altrimenti sembra che il cane contribuisca a rendere quella sorta di esilio volontario (che comunque per certi versi è gradevole).

    CITAZIONE
    erano comunque di eccellente quanlità.

    Refuso, c'è una "n" in "qualità".
     
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  11. rehel
     
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    Accidenti! Dei refusi dopo la cura CMT? Possibile? Eppure sì.
    Grazie anche a te, provvederò domani.
    Per il vento: inizialmente avevo pensato al maestrale, ma avevo visto che dovrebbe essere un vento dalla Francia e così ho optato per la tramontana, vento freddo dal nord per eccellenza. Mi deve essere rimasto qualcosa della prima versione.
    La pineta di Ravenna non la frequento molto, io vivo a Forlì. Ma quel paesaggio selvaggio mi ha sempre colpito e una ricerca su Internet mi aveva dato dei dettagli interessanti che non mi sono lasciato sfuggire.
    La traccia della RR imponeva che almeno una scena del racconto si svolgesse in un bosco. Io ho cercato in tutti i modi di rendere questo bosco una parte attiva dell'ambientazione e spero di esserci (almeno in parte) riuscito.
    Ho pensato che il grattacielo di Cesenatico fosse fuori portata, ovvero troppo lontano... in una prima stesura lo avevo messo, lo giuro; chiedo venia. :)
     
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  12. Peter7413
     
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    Ciao!
    Racconto molto valido e piacevole da leggere.
    Gli manca qualcosa per arrivare al 4, forse dovuto alle atmosfere da THE OTHERS che sanno di già visto e ad alcune punti non ben chiari tipo il fatto, che già ti hanno segnalato, riguardo al suo non vedere o sentire la presenza di altri (che secondo me puoi infilare da qualche parte) e all'introduzione delle notizie dalla tv (un po' approssimative e che sembrano arrivare un po' dal nulla). Voto 3, abbondante.
    Si conferma, sull'onda del tuo precedente racconto USAM, la tua capacità di creare atmosfere sospese e di riuscire a tenere desta l'attenzione del lettore anche in mancanza di azioni rilevanti.
    Anche a me è venuto il brivido, la seconda volta che si è manifestata la ragazza con il mantello nero. Forse questo è un altro punto su cui potresti lavorare ancora un po': il brivido nel momento della rivelazione finale.
    In ogni caso, ottimo lavoro e complimenti.

    Ps: ti segnalo ancora una ripetizione fastidiosa della parola CALCIATORE nel paragrafo in cui spieghi la genesi del nome di Super Mario.

    Edited by Peter7413 - 5/4/2010, 02:12
     
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  13. RobertoBommarito
     
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    Ciao,
    SPOILER (click to view)
    Riesci a trasmettere sempre delle belle immagini. Crei delle belle atmosfere, non è affatto difficile immergersi nel racconto (e nei tuoi racconti in generale).

    Credo però che questo racconto pecchi di alcuni dettagli e alcune informazioni che non sono affatto necessarie per il racconto ma sembrano fini a se stessi. per es:

    QUOTE
    Erano stati gli etruschi e i romani a piantarla importando il pino domestico dal Mediterraneo occidentale. Per alcuni secoli era stata il luogo di approvvigionamento di legname per i cantieri navali del porto di Classe e in seguito anche per la flotta della Venezia dei Dogi.

    anche il linguaggio usato mi è sembrato troppo ricco di dettagli, tanto da rallentare di parecchio la lettura secondo me. alcuni dettagli potrebbero benissimo essere lasciati fuori. per es:

    QUOTE
    Gli occhi espressivi di Super Mario confermarono che il tragitto proposto gli andava a genio.

    se gli occhi di super mario riescono a comunicare qualcosa al suo padrone, è dato per scontato che siano espressivi. aggiungere la parola espressivi rende la frase solo più lunga e la lettura più lenta. oppure:

    QUOTE
    Allargò le braccia lasciando sollevare il tessuto dalla brezza marina e i ricami d’argento presero a fluttuare ipnotici.

    QUOTE
    le cime dei pini fischiavano alla carezza ruvida del vento.

    io non so se al posto tuo includerei questa frase:

    QUOTE
    Era bellissima, i capelli lunghi e neri, gli occhi grandi, ma il viso appariva di un pallore preoccupante.

    appena l'ho letta, infatti, ho subito sospettato che il racconto avrebbe preso la direzione del "sopranaturale", o cmq di fantasmi o similaria.

    sarebbe un racconto da tre pieno secondo me, se non fosse per un linguaggio appunto a tratti troppo ricco di precisazioni e un po' lento.


    così com'è mi fermo a un due, anche se pieno.
     
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  14. nescitgalatea
     
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    E' un racconto che si lascia leggere bene. Premesso che condivido pienamente tutti i commenti precedenti, volevo sottolineare - mio malgrado, arrivando così tardi a commentare - una volta ancora i passaggi che lo rendono macchinoso e interrompono la fluidità.

    A mio avviso soprattutto i troppi aggettivi che incastrano nella lettura senza apportare alcun valore aggiunto al testo (nella prima parte in sole quattro righe leggo: argentei, dispettoso, diafano, appuntiti, sfacciati, gelida), oltre alle descrizioni dettagliate e superflue già messe alla tua attenzione che ridimensionano il gusto della lettura.

    Personalmente ho trovato il finale un po' scontato mentre la figura della morte mi è sembrata troppo evidente fin dall'inizio.
    Forse avrei evitato l'esilio per la colpa dell'incidente, poteva essere sufficiente un week end di caccia al tartufo di un ricco signore solitario e il suo cane, non so, mi è sembrato ridondante e non determinante, come un cucchiaino di zucchero in più, per capirci.

    Non so se i cani "conoscono" le parole o le "capiscono", e se si "aprono" le verande, ma questi sono dettagli.
    Alcuni luoghi comuni che banalizzano: bordate furibonde; pesanti gocce di pioggia; fiuto straordinario, odori fantastici, era pazzo di terrore; guadagnato precipitosamente il mio letto - poco sopra c'è: guadagnava l'oscurità fra le piante; come un falco in cerca della preda; Super Mario guaisce sempre ma non abbaia ma, è voluto? Le ombre che si allungavano tetre e i raggi del sole che si abbassavano morenti; intessuto d'oblio; piangeva senza fiatare.
    Per me è due abbondante, ma sono pigra.

    Grazie della tua attenzione.
     
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  15. rehel
     
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    Grazie anche a questi ultimi commenti.
    Scrivo da un po’, eppure ci si sbatte sempre contro. Mi riferisco alla tendenza a pompare di steroidi (aggettivi e avverbi) credendo di fare bella scrittura. Soprattutto quando questi aggettivi formano associazioni banali, come: pazzo di terrore, e altre similari.
    Viene sempre fuori come una metastasi incontrollabile, sfuggente a ogni cura.
    Be’, in fase di revisione affitterò una falciatrice, così vedremo. <_<
    Quanto ai cani, io non ne possiedo. Ma se parli con qualsiasi persona che ne ha, vedrai che è convinta che il proprio animale capisca molte, molte parole... :)
     
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24 replies since 1/4/2010, 09:37   446 views
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