RIFLESSI DI UNA ROSA
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RIFLESSI DI UNA ROSA

FANTASTICO

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  1. ferru
     
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    Eccomi di nuovo (scimmiottando una canzone nelle mente)
    :D

    Rimozione grazie

    Edited by ferru - 25/5/2010, 19:51
     
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    Losco Figuro

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    In tutta sincerità ho trovato questo racconto un po' farragginoso a tratti, soprattutto in alcuni passaggi.
    SPOILER (click to view)
    In più, l'intera faccenda della zingara e della rosa sembra un po' superflua visto che lui comunque Glogia già l'aveva vista e anche toccata senza interventi di terzi, quindi che bisogno ce n'era?

    Voto 2 abbondante

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    C’era un locale sul viale dove tutte le mattine prima di andare al lavoro mi infilavo a fare colazione.

    Frase un po' contorta, non si capisce se il "dove" si riferisca al locale o al viale. Comunque dovrebbe essere "in cui" e non "dove" ^_^

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Entravo, mi toglievo il cappotto e poi sedevo a un tavolo sulla destra lontano dalle correnti d’aria e ordinavo un cappuccio con la brioche.

    Due "e" di fila non sono piacevoli, quella dopo "cappotto" la vedrei meglio sostituita da una virgola.
    "cappuccio" per "cappuccino" è colloquiale, in un dialogo ci può anche stare ma nel narrato eviterei.

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Ma se lo avessero servito sarei andato in quel bar anche a pranzo.

    "se lo avessero servito" suonerebbe meglio come inciso.

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Era soltanto una ragazzina e come minimo aveva venti anni in meno del sottoscritto.

    "venti anni meno del sottoscritto", "in meno" va bene seguito da un "rispetto a" o da solo

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    O forse la contemplavo perché era solamente bella.

    Cioè era bella ma deficiente? ^_^;
    Non è che volevi dire "solamente perché era bella"?

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Bella davvero! Era un’opera d’arte per conto mio e la veneravo con tutto il sangue che mi scorreva nelle vene. Magari a qualcuno non piaceva così tanto, ma a chi scrive riempiva la vita come il sole.

    Necessario questo "a chi scrive"? Improvvisamente costringe il lettore a rendersi conto che sta leggendo un racconto scritto, che andrebbe bene se fosse una pagina di diario o qualcosa che si sa già essere scritto dal protagonista, ma così è una doccia fredda, non basta un "a me"? :huh:

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    anche non volendo, percepivi subito che qualcosa non funzionava.

    "si percepiva" forse suonerebbe meglio (non che sia sbagliato così)

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «È rimasta a letto, oggi?» chiesi, mentre mi appressavo verso il banco per ordinare.

    Ci si può appressare a qualcosa, non verso qualcosa (allo stesso modo in cui ci si avvicina al banco e non verso il banco)

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Il mormorio si acquietò di botto e intravidi gli occhi di tutti addosso.

    Questa la rivedrei. ^__^;
    A parte che è difficile intravedere gli occhi di tutti a meno di averne un centinaio di propri, per cui magari "m isentii" o "percepii" sarebbe meglio, la costruzione è un po' ostica.

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «È rimasta vittima di un incidente!» disse qualcun’altro.

    "qualcun altro"

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Nel giro di un’ora mi crollò il mondo addosso e restai in quello stato di disperazione senza fondo sino al giorno in cui si svolse il funerale. Poi, dopo che l’ebbero sepolta, cominciò la parte più illogica della vicenda perché da quel preciso momento iniziai a sognarla a occhi aperti.

    Metterei una virgola dopo "vicenda"

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Facevo una doccia ed era lì appoggiata alla finestra del bagno che sorrideva con il suo viso pulito, credo, perché mi vedeva nudo.

    Altra costruzione un po' ostica. A che si riferisce il "credo"?

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «Adesso la vedo ovunque» rivelai dopo avergli raccontato che valore aveva avuto, per me, la vita di quella ragazza.

    Meglio "aver" raccontato, anche perché la forma più corretta sarebbe "aver raccontato loro"

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «Dovete credermi?»

    È una domanda? ^__^;

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Mi trovavo sul lungo lago della città.

    Se è inteso come strada che costeggia il lago, è "lungolago", attaccato.

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Ero lì solo per trascorrere qualche ora in santa pace dopo la giornata di lavoro. Ascoltavo il rumore delle onde del lago

    Be', sul lungolago è difficile fossero le onde del mare, non credo serva specificarlo ;-)

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    La ragazza che ricordavo: il grembiulino bianco legato in vita e i capelli castani raccolti sulla nuca.

    Non manca un "era" all'inizio?

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Come se fosse stata dietro il banco del bar a lavorare sino a un istante prima. Sorrise e risalì dalla riva del lago

    Come sopra, è ovvio che sia del lago la riva.

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «Dimenticami» replicò lei piegando la testa.

    "replicò" a cosa? Ha parlato solo lei finora.

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Io restai ancora zitto, come impietrito. Poi avvertii il desiderio di toccarla e l’afferrai per mano. Qualcosa nella testa mi spingeva a sospettare che l’avrei vista sparire, ma questa volta, con mio enorme stupore, non svanì. Rimase lì immobile a guardarmi negli occhi come una statua e allora, afferrandola per mano, la trascinai piano verso la panchina.

    Quante volte l'ha afferrata per una mano? :huh:

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Lei mise l’indice della sua mano destra sulle mie labbra per impedirmi di parlare suppongo, e quando sentii di nuovo il suo contatto non potei resistere.

    "sua" è superfluo, sarebbe strano se fosse quella di un altro. Direi "tocco" più che "contatto".

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Mi comportai così fino a che la sua mano abbandonò piano la mia testa; si staccò con dolcezza. Aprii gli occhi e sollevai lo sguardo a questo punto e solo allora compresi la realtà:

    "a questo punto" mi sembra non necessario

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    È difficile cercare di spiegarlo: non so quale magia fosse accaduta e non so come questa vecchia zingara potesse conoscere Gloria, ma presagivo che non era malvagia.

    Perché "presagivo"?

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «Ami quella ragazza. Non perderla di nuovo!» disse la zingara, prima di si alzarsi.

    Un "si" di troppo

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Poi, una volta in piedi, mi guardò, vecchia e attempata,

    A parte che "vecchia" e "attempata" significano la stessa cosa, non lo stai ripetendo un po' troppe volte che è vecchia? :huh:

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    La seguii con lo sguardo finché non la vidi scomparire nel buio in fondo al filare di piante che costeggiava il lungo lago.

    Anche qui, "lungolago"

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Appena ci arrivai, misi la rosa in un lungo recipiente di vetro; aggiunsi dell’acqua fresca e la scrutai come se fosse qualcosa di vivo.

    Err.. ma _è_ qualcosa di vivo, anche se per poco ancora. ^_^;

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Non mi ero mai curato dei fiori e non credevo potessero essere così graziosi. Aveva un profumo inebriante e un colore vistoso. Mi commuoveva. Più lo guardavo, più ne ero coinvolto. Possedeva qualcosa che mi ricordava Gloria, lo giuro e passai la notte ad adorarlo. Non chiusi occhio un’ora.

    Perché il soggetto è diventato maschile?

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Il giorno dopo adoperai lo stesso atteggiamento. Curai la rosa al meglio che potei.

    o "al meglio" (e basta) o "meglio che potei" (senza "al")

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Dovevo apparire un idiota lì, immobile davanti a un fiore in adorazione,

    Scritto così sembra che sia il fiore a essere in adorazione

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    sentì la voce di Gloria alle mie spalle.

    Refuso, "sentii"

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    La sentii respirare e la baciai schiudendole le labbra con gli occhi socchiusi.

    Serve una virgola dopo "labbra", se no pare che le abbia schiuso le labbra con gli occhi ^_^;

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    «Ogni volta che entravi nel bar speravo che tu trovassi una scusa per portarmi fuori e invece?

    Perché avrebbe dovuto trovare una scusa? Soprattutto perché lei avrebbe dovuto volere che trovasse una scusa e non semplicemente che la invitasse? :huh:

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Avrei desiderato che quella notte fosse eterna e mi appisolai solo all’alba.

    Mi sfugge il perché di "avrei desiderato". Lo ha desiderato o no?

    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Non che mi appagasse questa considerazione, affatto.

    Al più "niente affatto". "Affatto" è un'affermazione.


    CITAZIONE (ferru @ 1/4/2010, 09:17)
    Era finto nel mio letto durante la notte.

    Refuso: "finita"
     
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  3. rehel
     
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    A me il racconto è piaciuto. A volte si scrive col cuore, altre volte non ci si riesce. Secondo me in questo caso lo hai fatto.
    Credo si tratti di una delle tue storie migliori. Un buon tre.
    Per le pulci ci ha pensato il buon CMT, io segnalo solo: Era un'opera d'arte per conto mio... Io scriverei: Per me era un'opera d'arte.
    Cosa trovo da criticare?
    Forse il finale tropo spiegato il lettore può trarre parecchie di quelle conclusioni da solo. Insomma, una asciugatina in quella fase farebbe bene.
    Il personaggio della zingara: un po' troppo cliché.. si scrive così? Ecco, cosa ha a che fare con la ragazza? Sembra entrare in campo giusto perché le zingare siano in qualche modo deputate al contatto con l'aldilà?... :unsure:
    Io lo eliminerei.
    Credo che lui avesse iniziato a dire qualcosa alla ragazza, ma poi, initimidito, le ha detto, domani, te lo dirò domani.
    Ma il giorno seguente è successa la tragedia. Ecco! A questo punto la ragazza aveva qualcosa che la ha trattenuta qui. Doveva sapere cosa lui voleva dirle. Voleva sapere se era quello che lei sperava!
    Così si giustificherebbe la sua presenza momentanea, fino a che...
    Naturamente si tratta solo di un suggerimento, non è detto che per forza di cose sia la soluzione migliore.
    Ho gradito leggerlo. :)
     
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  4. ferru
     
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    @ CMT: corretto quasi tutto ciò che hai segnalato. Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti.
    :D
    @Rehel: sei fin troppo generoso. L'ho scritto con il cuore, vero, ma tu possiedi un cuore grande come una casa.
    :D

    Il racconto è quasi una storia vera, anche se il sottoscritto l'ha vissuta indirettamente; è una storia riferita davvero a una ragazza che lavorava in un bar e che poi, lasciandoci per un incidende, ha lasciato tutti esterefatti.
    La presenza della zingara sarebbe dovuta servire come trait d'union tra l'aspetto realistico e l'anima magica del racconto, ma è possibile che ne sia scaturito uno stereotipo. La linfa della rosa avrebbe dovuto nutrire il fantasma.

    L'ho in giro da qualche mese questo racconto, e questi sono i primi commenti che ricevo. Finalmente potrò intervenire con il bisturi.

    Grazie di cuore.
    ;)
     
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  5. marramee
     
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    Ciao,
    emotivamente la storia mi è piaciuta molto. Semplice e delicata. Sulla fattura del racconto ho invece un po' di dubbi. Hai cercato di arricchirlo con parti inutili, se non addirittura dannose. Il personaggio della zingara, ad esempio, troppo stereotipato, come ti hanno già fatto notare. Resta comunque un'ottima prova.
    Voto tre.
     
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  6. Munzic Reload
     
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    Questo racconto l'avevo già letto ! ;)


    Sì, una storia molto delicata. Si intuisce che è qualcosa che riguarda il tuo vissuto. E spesso questo è un rischio, anche se qui sei riuscito a portare su carta un po' di quelle emozioni che spesso si distaccano da noi con difficoltà.
    Il racconto ha un bel tepore e regala sensazioni. Mica facile, questo.

    La forma, invece, presenta un po' di debolezze, come ti hanno fatto notare anche gli altri. Si perde spesso un po' di efficacia nella narrazione con un tono a volte troppo colloquiale e una forma che inciampa un po'.
    Su questa dovresti lavorarci, visto che il materiale c'è.

    Un 2 e mezzo che mi sento di portare a 3 per quelle gocce di umanità che hanno attraversato il foglio.

    Edited by Munzic Reload - 10/4/2010, 09:06
     
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  7. Peter7413
     
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    Un racconto che si lascia leggere piacevolmente.
    Manca un po' di mordente e il personaggio della zingara con annessa rosa avrebbe bisogno di maggiore introduzione.
    Fra il due e il tre opto per il 3 proprio per la forma estremamente godibile.
     
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  8. nescitgalatea
     
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    Piaciuto anche a me, in verità è stato uno dei primi che ho letto, ero persino convinta di averti già commentato e votato. Si legge bene e la storia viene fuori delicata, non so come dire "pulita". Anche io non vedo la necessità della strega, potresti rovesciarlo sull'onirico piuttosto che sul magico. Ma ovviamente è solo un mio parere.
    Voto 3.

    Niente da aggiungere a quanto è già stato detto per refusi etc.

    Saluti
     
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  9. $haman
     
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    A me non ha preso più di tanto, per la figura dell'innamorato e del fantasma e per la forma, ancora da sgrezzare.
    Accorcerei la seconda parte, e cambierei il suo rapporto con la zingara, che sembra troppo messa lì per facilitare la storia, senza realmente contribuire.
     
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  10. guitar
     
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    Credo che potrebbe essere più interessante, togliendo la zingara, come è stato già detto, insistere sul punto di avere il coraggio di fare o dire cose, di non lasciare niente di intentato nella vita solo per paura.
    Voto 2
     
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  11. Gordon Pym
     
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    Ciao ferru,
    SPOILER (click to view)
    il racconto nel complesso mi è piaciuto, nella fase iniziale hai creato un'ambientazione che mi ha coinvolto e ho letto con interesse lo svolgimento centrale. Perché - ti chiederai - questa suddivisione? Perché il finale non l'ho trovato "adeguato" al resto, per quanto riguarda poesia e contenuti. Insomma - consentimi di essere crudo - che a lei mancasse una trombata per uscire dal limbo in cui giaceva, e a lui la stessa cosa per sentirsi appagato, è una conclusione che non ho apprezzato al massimo.
    Arrivo comunque a 3 per l'insieme.
    Ciao, a rileggerti.


    qualche appunto

    CITAZIONE
    mancava la tipica fragranza del caffè appena tostato

    Magari "appena espresso"...

    CITAZIONE
    «È morta sul colpo» sentì confermare da un’altra voce fredda.

    sentii

    CITAZIONE
    Risi

    Manca il punto.

    CITAZIONE
    «Sbagliavi»

    Anche qui.
     
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  12. Piscu
     
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    User deleted


    confermo l'impressione di altri, si sente che c'è qualcosa di "autentico" dietro quello che racconti. ma a parte questo, non ho trovato niente di notevole: un racconto semplice, abbastanza scontato, temi classici affrontati in modo convenzionale.

    anche la struttura non mi ha convinto. non so definirlo bene, ma lo stile che usi in questo racconto mi è sembrato falso, come forzatamente colloquiale. tutti quei giuramenti col punto esclamativo sono arrivati ad irritarmi.


    segnalo:

    "la scrutai come se fosse qualcosa di vivo."
    parla di una rosa, che è appunto un essere vivente.

    "C’era il sole nella stanza e mi pareva di sentire il suo odore intorno"
    sembra che parli dell'odore del sole



    in definitiva il mio voto è piuttosto basso. uno sarebbe troppo poco, quindi metto due, ma non è un due pieno.
     
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  13. Fini Tocchi Alati
     
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    Letto!

    SPOILER (click to view)
    Mi trovo d'accordo con tutti quelli che mi precedono: con chi dice che è un racconto scritto col cuore, con chi dice che potrebbe essere migliorato dal punto di vista della leggibilità e del ritmo.
    Di mio, aggiungo che forse è a tratti un po' ridondante e quindi potresti sfoltirlo un po' in modo da renderlo più immediato e incisivo.


    In definitiva, dico 2 (2,5, se potessi...).
     
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12 replies since 1/4/2010, 08:17   239 views
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