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Medusa.
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( iscritta da meno di 24 ore mi cimento in questa impresa, sperando di non aver frainteso qualcosa)
"Una guerra non ha né vinti né vincitori, ma solo vittime… In un battito di ali gli eroi diventano mostri, cioè che era necessario superfluo e i perseguitati carnefici. E l’ideale per cui si è combattuto, ucciso, morti si trasforma in un vessillo di persecuzione. Se volete continuare in questa follia, macchiare le vostre mani di sangue innocente e le vostre anime di un peccato mortale, fate pure, io non vi fermerò. Ma quando vi chiederanno il perché, guardate nel vostro cuore e non su questo palco. Perché io non ci sarò, non diventerò la vostra icona adesso né il vostro capro espiatorio dopo."
Era questo che avrebbe voluto dire, urlare, sussurrare ai suoi colleghi, compagni, amici, ma il coraggio lo ha sempre abbandonato, soffocato dalla paura di leggere nei loro occhi la delusione e l’abbandono. E adesso che la guerra è finita, che i buoni hanno vinto, che i festeggiamenti si sono dissolti nel fondo di un bicchiere, la sua profezia si è avverata. Mentre copre quella breve distanza dalla cella in cui lo hanno gettato al patibolo in cui lo giustizieranno come traditore della patria, un ghigno sarcastico gli compare sul viso.
“Cosa c’è di così divertente nel penzolare giù da una forca?” gli chiede la guardia, spintonandolo con il calcio del fucile.
“Mi chiedo chi, tra quegli uomini distinti in doppio petto che osservano fintamente sconvolti la mia avanzata, prenderà il mio posto.”
La sua domanda non ottiene risposta e i suoi occhi non smettono di scrutare quei volti in prima fila mentre il boia gli infila il cappio intorno al collo. E restano aperti anche quando, con il cappuccio calato sul viso, vede solo la trama scura della tela. Il ghigno ancora a deturpare il suo volto. Chiunque prenderà il suo posto, la prossima guerra non sarà combattuta nel suo di nome.
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L'Aguzzino.
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Trovo l'idea interessante ma credo che il racconto non abbia preso una propria forma, non in senso pieno almeno. Vi è una prima parte in cui egli immagina un discorso - follemente complesso nella sua proposizione, tra l'altro - e una seconda in cui viene giustiziato. La sensazione è che manchi qualcosa nel mezzo. E' tutto molto - troppo, mi pare - generico.
PS
benvenuta Medusa, perché non ci racconti qualcosa di te nella sezione dei Benvenuti?
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giudappeso.
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L'idea è buona, ma la forma è quella del flusso di cioscienza tout court. Inoltre sembra solo un pezzo di qualcosa di più ampio, come una pagina rubata a una storia che s'intuisce ma latita. . -
Medusa.
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CITAZIONE (L'Aguzzino @ 28/4/2010, 00:57)Trovo l'idea interessante ma credo che il racconto non abbia preso una propria
forma, non in senso pieno almeno. Vi è una prima parte in cui egli immagina un
discorso - follemente complesso nella sua proposizione, tra l'altro - e una
seconda in cui viene giustiziato. La sensazione è che manchi qualcosa nel
mezzo. E' tutto molto - troppo, mi pare - generico.
PS
benvenuta Medusa, perché non ci racconti qualcosa di te nella sezione dei
Benvenuti?
Vorrei dire che è colpa del poco tempo a disposizione ma mentirei... E' nato
così, si è sviluppato così ed è finito così, a quanto pare senza una forma
propria, senza un carettere definito...
In realtà letto il tema avevo deciso di soprassedere e stavo scrivendo altro (
totalmente e immancabilmente altro ) ma poi le parole sono uscite da sole e ho deciso di provarci
Se manchi qualcosa nel mezzo in effetti non lo so, per me c'è solo la guerra e ogn guerra è uguale all'altra, cambia giusto a fogia dei vestiti con cui si seppelliscono i morti.
Prometto che vado a presentarmi al più presto...
Grazie del commento Aguzzino e anche a giudappeso
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Help1712.
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Mi accodo ai miei predecessori: dua parti ben distnte e poco correlate l'una con l'altra. Discorso un pò troppo articolato, cercherei di renderlo più naturale, il che non vuol dire necessariamente più corto.
Andrebbero integrate meglio le due parti!
A rillegerti
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Peter7413.
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Ciao!
Complimenti per la davvero ottima forma, la lettura che ne risulta è piacevole, a parte forse la prima parte un po' troppo arzigogolata.
L'idea è carina, ma sarebbe stata necessaria una trattazione più articolata. Così com'è rimane un po' tutto nelle intenzioni del racconto: si capisce dove vuole andare a parare, ma si sente la necessità di una storia che lo racconti.
A presto!
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Pecorella75.
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Un po' di difficilta a dosare la giusta lunghezza. Magari poca abitudine a scrivere racconti brevi...
In generale non è scritto male, ma è poco equilibrato, come hanno già detto sembra più un pezzo di qualcosa di più grosso, che un racconto a sé stante.
Comunque, benvenuta!. -
nescitgalatea.
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Ho trovato confusa la prima parte, pesante e poco scorrevole tanto da incastrare la lettura. Nella seconda prende aria e migliora. Ciao e ancora benvenuta! . -
sgerwk.
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L'idea è interessante, e capisco anche lo sviluppo che volevi dare al racconto. Manca però un po' troppo l'ambientazione: non si capisce molto bene lui chi era, e nemmeno si riesce a visualizzare bene la scena attuale, quella in cui si trova nel momento in cui viene giustiziato.
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