Viva Santa Rosalia!
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Viva Santa Rosalia!

di Antonino Alessandro, Fantastico

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  1. Idrascanian
     
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    Non l'avevo visto! Però me lo son ricordato comunque, era un pezzo molto divertente. Ciao!
     
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  2. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Idrascanian @ 7/5/2010, 17:12)
    Non l'avevo visto! Però me lo son ricordato comunque, era un pezzo molto divertente. Ciao!

    Questa cosa mi rende molto contento! E' come se mi avessi dato un 5! :lol:
     
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  3. rehel
     
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    Piaciuto parecchio, parecchio, parecchio. Credo si tratti del tuo miglior lavoro, o almeno fra quelli che io ho letto.
    In effetti nel finale cede qualcosa. Io ho avvertito la stranezza maggiore quando la madre si suicida. Ho pensato che se è così religiosa bel difficilmente potrà fare una cosa simile. Per il resto tutto ci può stare. Certo… quanta sfiga a quella famiglia!
    Rilevo solo:
    …più del sole da dietro le tende… vedrei meglio… più del sole dietro le tende, togliendo quel da.
    Un piccolo refuso: al padre che portava a in giro
    Trovo allitterato: lui si mosse molle sull’acciaio – mosse-molle-sull…
    Dico che se riesci a gestire un poco meglio la parte conclusiva avrai sotto mano un racconto super, super, super.
    Per adesso solo quattro. :shock:
     
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  4. Alessanto
     
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    CITAZIONE (rehel @ 10/5/2010, 14:51)
    Piaciuto parecchio, parecchio, parecchio. Credo si tratti del tuo miglior lavoro, o almeno fra quelli che io ho letto.
    In effetti nel finale cede qualcosa. Io ho avvertito la stranezza maggiore quando la madre si suicida. Ho pensato che se è così religiosa bel difficilmente potrà fare una cosa simile. Per il resto tutto ci può stare. Certo… quanta sfiga a quella famiglia!
    Rilevo solo:
    …più del sole da dietro le tende… vedrei meglio… più del sole dietro le tende, togliendo quel da.
    Un piccolo refuso: al padre che portava a in giro
    Trovo allitterato: lui si mosse molle sull’acciaio – mosse-molle-sull…
    Dico che se riesci a gestire un poco meglio la parte conclusiva avrai sotto mano un racconto super, super, super.
    Per adesso solo quattro. :shock:

    :shock:
    Le tue parole sono un balsamo per il mio cuore. ^_^
    Grazie!!!

    PS
    La madre viene fatta suicidare. In ogni caso credo che la cosa andrà sistemata.
     
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  5. Alessanto
     
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    @rehel:
    Credo che tu non mi abbia votato. ;)
     
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  6. Daniele_QM
     
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    Ci sono un po' troppi refusi in giro eh - tiratina d'orecchi! :P
    Dunque, questo racconto mi fa un effetto in stile "Dal tramonto all'alba", ovvero due generi diversi tra prima e seconda parte.
    SPOILER (click to view)
    Attacchi da una situazione drammatica, rendendo nel migliore dei modi il travaglio interiore della mamma ossessionata dal "dovere" religioso. Anche il padre viene fuori piuttosto bene, uno senza midollo, che non sa che pesci pigliare. E Anna è l'adolescente X che sfancula i genitori per una festa. Siamo un po' sul retorico, ma vabbè.
    Poi viri verso l'horror, che poi è similmente un "mistico gotico" mascherato. Trovo sconveniente non aver compreso a fondo cosa accade. Cioè, non è lo zampino di Dio, perciò dovrebbe essere quello del Diavolo, a mandare tutto a rotoli. Ma allora perché succede proprio quando viene "tradito" il fioretto? non mi torna. Inoltre infili dentro un assassino di bambini per far dire qualcosa ai ragazzi e creare una situazione di angoscia. Va bene, però è solo una diceria (in effetti ci si aspetta il contrario, per cui è un bene che non si veda nessuno; allo stesso tempo però aggiugni carne al fuoco - e già ce n'è tanta!)
    Insomma, vedo un grosso progetto, molto interessante, in cui si aprono delle falle che vanno richiuse.
    Qual'è questa forza che fa strage della famiglia di Anna? e perché non la stessa Anna? Paradossalmente, la madre aveva ragione a voler che la figlia assistesse al festino religioso. C'è una contraddizione concettuale tra quella che È (o si presume SIA) la causa della strage, e quella che invece sarebbe più LOGICO fosse per come si sono messe le cose.

    Comunque do tre, anche se stiracchiato. Aggiustato, ti viene fuori un bel lavoro. :D
     
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  7. rehel
     
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    Fatto! Ora. :sisi:
     
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  8. sgerwk
     
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    È scritto bene, ma nella parte finale ho avuto delle perplessità. Non esattamente quelle degli altri, forse: non ho capito "dove volevi andare a parare", per così dire. All'inizio il racconto aveva un tema (quello della guarigione) poi però prende una direzione che non c'entra niente. Quindi mi andava anche bene la variante horror, ma forse doveva essere meglio correlata con la parte iniziale.

    Voto: 3

    Visto che ce lo hai chiesto :D ti segnalo ogni minimo dubbio che ho avuto. Chiaro che su alcune cose potrei aver letto male io quando magari erano a posto come le hai scritte. In generale, comunque, è scritto abbastanza bene: anche se è lungo, non è pesante per niente.

    "Nel suo giaciglio pieghevole di nailon e acciaio" non so, qui ho avuto un momento il dubbio che si parlasse della figlia (la quale, poche righe prima "giaceva"... e anche perché nel paragrafo prima si parlava della figlia)

    "che le teneva insieme" mi ci è voluto un momento per capire che il soggetto erano "le gambe"; forse però sono io che sono distratto

    "Si voltò verso la finestra." si voltò di nuovo verso la finestra? O forse ho capito male, e lei semplicemente si è voltata dall'altra parte rispetto alla figlia?

    "conquistò di nuovo la sedia" ma allora è la figlia sul giaciglio pieghevole? Forse non ho capito: il rosario è in mano alla figlia ma è la madre che lo snocciola?

    "imbracciò il rosario" si può dire? a me dà l'idea di qualcosa che tieni con tutto il braccio, non solo con la mano

    "Anna, in piedi...", ecco, sempre perché io sono distratto: forse nella prima parte sarebbe il caso di ripetere una seconda volta il nome di entrambe verso la fine, in modo che non ci siano dubbi che queste sono le stesse persone

    "Maria continuò a cucinare." io qui ci vedrei meglio un'azione specifica, tipo che, senza voltarsi, prende le melanzane e le mette nella padella; oppure: continua a girare le melanzane; cioè "cucinare" lo vedo come un'azione complessiva (cucinare le melanzane), non specifica (mettere le melanzane nella pastella); (infatti, dopo è giusto quando dici "prese la carta assorbente ecc.")

    "appeso al muto sopra il tavolo" e che ci fa un muto sopra il tavolo mentre la madre cucina? e poi con un crocefisso appeso, poi! :D :D :D

    "Secondo lei un anello di un fidanzamento andato male valeva mille euro" è un po' ambigua come frase: è in generale o riferito a quel caso specifico? e "secondo lei" si riferisce alla suocera, vero?

    "ci da la grazia" accento

    "Le braccia conserte, solo con le calze" qui per un momento avevo pensato che non portasse altro, ma immagino volessi dire che è senza scarpe?

    "Non potremo mandarcela alla festa?" penso che ci vada una virgola prima di "alla"

    "Vado a lavoro" al

    "disse l'uomo" mi sembra ridondante, e poi c'è la ripetizione di uomo (meglio allora "Salvo", così uno memorizza anche meglio il nome)

    "per ciò che in quegli anni aveva perduto" ossia?

    "sul tagliere di legno" ridondante, e anche leggermente ambiguo (lo posa sul tagliere o è sul tagliere che snocciola?)

    "Me ne fà due euro" l'apostrofo secondo me non ci va

    "Ciao Michele ci si vede" penso ci voglia una virgola prima di "ci"

    "Adesso tu, vai lì" non credo che la virgola ci vada, lì

    "lo interruppe lei" veramente la frase del padre era completa (non è successo nulla) quindi non è chiaro cosa avrebbe interrotto; potresti per esempio cambiare la frase del padre in "non è successo nulla, e poi..."

    " — Ti prego, Maria, non fare così... — la invitò Salvatore" l'attribuzione mi sembra inutile (ci sono solo loro due)e che sia un invito è implicito nelle parole di lui

    "un rotoli di sacchetti"

    "Raccolse la bottiglia di plastica dallo sportello, non appena la afferrò il tappo precipitò sul pavimento" penso che queste dovrebbero essere due frasi

    "presto sarebbe arrivata sua figlia, l'avrebbe punita questa era cosa certa" al posto della virgola ci andrebbe un punto; poi ci vorrebbe anche una virgola prima di "questa"

    "maiale col cravattino e quel sorriso enorme, le dava fastidio" qui la virgola non ci va (oppure ne va aggiunta una prima di "a forma")

    "Dopo mesi Anna, nelle decine..." qui non capisco il senso di questa frase: che necessità c'è di dirlo?

    "disse Salvatore riponendo la ruota nel portabagagli" qui però io avevo capito che lui aveva visto la figlia; che ci stava parlando al telefono si capisce solo dopo, quando sale in macchina; anche perché "tra le lacrime" dà l'idea che lui la veda

    " — Anna? — ripeté, concitato, passeggiando sul marciapiede." qui "passeggiando" è stonato (passeggiare concitato?); poi non era chiaro che ancora non aveva visto la figlia

    "ancora vivi e, forse Marco, sarebbe diventato il suo fidanzato" la seconda virgola è fuori posto: va prima di Marco

    "che portava a in giro, su un"

    "Un battito di ciglia e si trovò nella stanza illuminata da una piantana di acciaio e da una fila di candele attorno al letto; l'uomo si stagliava sulla parete ingiallita." per un bel pezzo ho pensato che questa scena fosse ancora un ricordo; fra l'altro, non capivo bene le candele cosa ci stessero a fare

    "pietosa bugia: era colpa sua" questa cosa mi sembra un po' ambigua: le dicono la bugia che è colpa sua, oppure le dicono una bugia, quando invece è colpa sua?

     
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  9. Alessanto
     
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    Grazie per la lettura e per i commenti.
    Ne commento solo uno perché sono a lavoro.
    Quella del rosario imbracciato: la mia idea era quella di affiancare il rosario, che lei usa come arma della fede, a un fucile che per l'appunto si imbraccia. Come l'unodue di lei che lo percorre a ritmo di marcia.

    Un saluto!
     
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  10. Peter7413
     
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    Ola!
    Ottimo lavoro e lettura, esclusi i refusi, assai piacevole.
    Diversamente da altri non credo che il finale sia stato improvvisato tanto per chiudere, anzi! Dalla costruzione del racconto mi ero prefigurato una conclusione tragica, ma mi hai stupito perché sei stato ancora più cattivo delle mie fantasie.
    Bello anche il fatto che tu abbia in qualche modo sconsacrato la parte religiosa del racconto aggiungendo l'elemento fantasy della sostanza che si stacca dal Cristo.
    Gli unici difetti li riscontrerei nella non chiarezza di ciò che è avvenuto fra Anna e Marco e in un bisogno di un qualcosina di più nel finale: avrei voluto qualche altra informazione sulla sostanza aliena...
    Per il resto propendo volentieri per un 4.
    Alla prossima!
     
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  11. Dylan!
     
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    Letto. Tutto e tutti. Gli straordinari commenti spulciatori.
    Che, a volte, non so se sono più belli del racconto stesso. Anche io ho pensieri impuri quando vedo CMT col bisturi in mano. Ma VdB e sgerwk sono quasi altrettanto eccitanti... :lol:

    Riguardo al racconto,
    io l'ho trovato molto bello. Sono più agnostico, forse, e non sto molto a soffermarmi sui perché di alcune azioni. Vengono fatte. E basta. Anche tutta la parte simil-horror mi piace. Ho avuto qualche difficoltà nella parte dei ragazzi alle giostre. Con i nomi. Non mi si sono costruiti subito in testa.
    La violenza, le disgrazie, l'incidente, mi sembrano tutte cose descritte bene (sì, vero, qualche refuso di troppo).
    La scena della madre che compie "l'insano gesto" è un po' esoterica però devo dire che non mi è dispiaciuta. Certo, la scena delle lacrime rischia di essere eccessiva ma, secondo me, saprai snellirla senza grossi problemi. Io non ci ho visto né Dio, né Gesù, né il diavolo. Io ci ho visto la follia della disperazione e l'orrore della paura. Quelle cose che ti frullano il cervello col dolore. L'antefatto (l'incidente della ragazzina) rende, secondo me, perfettamente credibile anche tutto il resto: la madre fanatica per il voto fatto, il padre sottomesso d'amore e di rassegnazione, la figlia con l'età per vivere e l'obbligo di "non morire più". Tutto fantasiosamente realistico. Anche la prostituzione dopo tutte le vicende. Quando c'è chi riesce a reagire alle tragedie e c'è chi invece non ci riesce. Io non lo so se lei ci è riuscita. Non so se fare la puttana significa qualcosa. So che in questa storia lei ora si inginocchia sul cuscino. E forse un ndomani deciderà di alsarsi e di andarsene a studiare Fisica Quantistica a Oslo. Non lo so e nemmeno voglio saperlo.
    Mi è piaciuto.
    Molto.
    Piccole cose (refusi a parte) da migliorare.
    Sarebbe 3,5 così ma, per inerzia di fiducia, arrivo al 4 giusto giusto.
     
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  12. Alessanto
     
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    Grazie per il commento.
    Ragazzi non so come ringraziarvi, ognuno di voi, e dico ognuno di voi mi ha dato un feedback importantissimo. E di questi feedback ne farò tesoro.

    @Dylan!
    Mi ha colpito il tuo commento in particolare in merito al destino della protagonista. Grazie!

    Un saluto!
     
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  13. Fini Tocchi Alati
     
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    Letto.
    SPOILER (click to view)
    Concordo con gran parte di quelli che mi hanno preceduto: prima parte splendida, seconda parte... uhm!
    Peraltro, la svolta horror/esoterica non mi dispacerebbe neanche (occorre, però, una maggiore chiarezza. Tutta la seconda parte è più confusa e frettolosa della prima). Quel che proprio non mi è andato giù (come anche fatto notare da non mi ricordo chi) è la fine che fai fare alla povera Anna. Forse anche perché, ripeto, la fine è eccessivamente frettolosa a mio avviso.

    In definitiva, dico 3.
     
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  14. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 19/5/2010, 19:00)
    Letto.
    SPOILER (click to view)
    Concordo con gran parte di quelli che mi hanno preceduto: prima parte splendida, seconda parte... uhm!
    Peraltro, la svolta horror/esoterica non mi dispacerebbe neanche (occorre, però, una maggiore chiarezza. Tutta la seconda parte è più confusa e frettolosa della prima). Quel che proprio non mi è andato giù (come anche fatto notare da non mi ricordo chi) è la fine che fai fare alla povera Anna. Forse anche perché, ripeto, la fine è eccessivamente frettolosa a mio avviso.

    In definitiva, dico 3.

    Grazie per la lettura.
    Credimi: il racconto l'ho costruito sul finale e sul Festino. Forse il problema e su come ci si arriva; volevo dare la sensazione di caduta libera degli eventi. Una sorte di frana il cui primo passo è su quel letto d'ospedale in un crescendo di dolore che avvolge le persone affidate all'inevitabile.


     
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  15.  
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    Amante Galattico

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    Ciao
    SPOILER (click to view)
    Sono un poco perplesso da tutta la parte finale. Nel senso che il racconto è scritto in maniera molto scorrevole, stuzzicante per questa impostazione da "qualcuno fa i miracoli, ma poi forse chiede un prezzo" e poi... poi iniziano dei salti. Non è ben chiaro che cosa succede al Luna Park, o meglio sarebbe anche chiaro, ma mi pare uno stereotipo buttato lì, non è chiaro perché la madre muioa e non è chiaro perché ci debba essere la cosa strisciante.

    Non si poteva impostare una serie di eventi sfortunati come "dovuti al caso", lasciando il dubbio se fosse il caso o qualche entità?

    Metto 3, ma di un pelo


    -nailon - non si scrive così
    -"urlato dal sindaco di turno " - non è che in 5 anni ne avrenno cambiati molti
    -"Dopo mesi Anna, nelle decine di volte in cui aveva ripensato alla scena, ancora non aveva ricordato chi avesse parlato." - perché mettere una frase che anticipa il finale? Ce ne è una anche dopo. E non aggiungono nulla
    -"lacerto" - refuso
    -"al padre che portava a in giro" - ??
     
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