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Edgar Lovecraft.
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Ci siamo, manca poco ormai. Mi sembra già di avvertire i passi di Tommy e Bob che vengono a prendermi. Ci faremo una bella passeggiata insieme e finalmente potrò riposarmi.
Ho proprio bisogno di riposo, sono molto stanco. Stanco di queste quattro mura, stanco di vedere le solite facce smorte ma, soprattutto, stanco di questo cibo spazzatura. Certo, oggi è un'occasione speciale, mi hanno viziato con un filetto al pepe verde con contorno di patate al forno, ma gli altri giorni... mio dio che schifo!
Ho sempre adorato mangiare, soprattutto la carne, di qualsiasi genere; lo considero il più grande piacere della vita, e, qui, cosa ti danno? Stramaledetti hamburger e patatine fritte! Ma uccidetemi, allora. Basta comunque, da oggi si cambia. Da oggi non mangerò più quella merda, la lascio tutta per voi.
Devo calmarmi, ora. Tra poco verrà a trovarmi il cappellano, non voglio che mi veda in questo stato di agitazione. Non l'ho mai sopportato, con le sue assurde prediche. Ma cosa ne sa, lui, dei vermi che mi divorano il cervello e che mi fanno desiderare l'indesiderabile. No, non voglio che, vedendomi nervoso, possa pensare che abbia paura di affrontare il mio destino.
Io non ho paura! Siete voi ad aver paura di me, siete voi che avete così paura di me da rimpinzarmi di hamburger e prediche. Siete voi i violenti.
Ma la vera forza è quella interiore. E io sono forte.
Sono così forte che, dopo essermi tolto dai piedi quel prete rompiscatole, dovrò consolare i miei genitori e mio fratello. Saranno certamente di là ad aspettarmi con le lacrime agli occhi. Sciocchi. Dovrebbero piangere per tutte le schifezze che mi è toccato mangiare in questi sette anni e non perché ora, finalmente, andrò a banchettare in un posto migliore. Comunque, mi fanno pena. Andrò da loro, li abbraccerò e li manderò in pace.
A quel punto, espletata qualche altra noiosa formalità, mi troverò, infine, a un passo dalla sedia. Più che una sedia pare un trono. Enorme, sfavillante. Avverrà qui, proprio al centro della stanza.
Mi siederò e sarò incoronato re. Re dell'Averno. E finalmente potrò di nuovo divorare membra umane nei gironi infernali. Alla faccia dei vostri hamburger e delle vostre patatine!
Eccoli, arrivano Tommy e Bob, i miei servitori. Inginocchiatevi davanti a vostra Maestà.
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margaca.
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E siamo a cinque! Ancora una volta un condannato a morte, ancora una volta la sedia elettrica, ma questa volta il racconto non mi ha lasciato particolari sensazioni, tutto un po' frettoloso e poco incisivo il ripetitivo tornare su hamburger e patatine. Mi dispiace, ma non mi è piaciuto. . -
G.B.Shock.
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Concordo con margaca. Per di piu', ho dovuto leggerlo una seconda volta per rendermi conto che si parlava di un condannato alla sedia elettrica... Sarà che oggi non ci sto con la testa, il caldo, boh?
Non lo so, ho trovato il flusso di coscienza un po' confusionario.. -
Edgar Lovecraft.
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Per margaca
Saremo anche a cinque, ma per me è la prima dal momento che non sono a conoscenza delle altre quattro. Questa non può essere una critica. In quanto al fatto di ritornare su hamburger e patatine cosa ci si può aspettare da un cannibale psicopatico condannato a morte?
Per G.B.Shock
Se non si capisce che stavo parlando di un condannato a morte è proprio perché IO volevo che non si capisse fino alla fine... il caldo non c'entra.
Bye. -
_ngranek_.
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Ciao, Edgar Lovecraft. 
SPOILER (click to view)Tagliare senza pietà gli avverbi, mi raccomando la prossima volta! Soprattutto quelli che terminano in -mente.
Per il resto, che dire?
A me è piaciuto molto il modo in cui hai svelato a poco a poco la realtà effettiva: si capisce solo in un secondo tempo che il protagonista è condannato a morte e, ancor dopo, che si tratta di un pazzo che non vede l'ora di andare all'inferno (infatti, la frase "andrò a banchettare in un posto migliore" è ancora equivocabile con una visione paradisiaca della vita dopo la morte), e cannibale per di più!
Bella questa variante originale e, come già detto, ben sviluppata, di un'idea comune a molti.. -
margaca.
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CITAZIONE (Edgar Lovecraft @ 25/6/2010, 18:55)Per margaca
Saremo anche a cinque, ma per me è la prima dal momento che non sono a conoscenza delle altre quattro. Questa non può essere una critica. In quanto al fatto di ritornare su hamburger e patatine cosa ci si può aspettare da un cannibale psicopatico condannato a morte?
Infatti non era una critica, era solo un'osservazione per sottolineare che in molti avete scelto lo stesso tema.
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Black _ Dahlia.
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Questo racconto ha un che di affascinante, ma anche alcune pecche. La più grossa è che non è subito ben chiaro a cosa ci troviamo di fronte. Il fatto che si tratti di un condannato a morte cannibale si intuisce solo alla seconda lettura. C'è qualche ripetizione di troppo. Resta, però, il fatto che si tratta di una lettura scorrevole, nonostante alcune imprecisioni.
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Peter7413.
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Ola!
Altro personaggio da antologia, se la gioca con il vecchio fan delle esecuzioni.
Tema interpretato correttamente, senza picchi di originalità, ma grande realizzazione con sapiente "snocciolamento" delle informazioni che vanno gradualmente a creare il personaggio.
Gran bella prova davvero.. -
sgerwk.
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Che si trattasse di un condannato a morte io l'avevo capito, ma poi mi aspettavo ci fosse altro. Non so, che succedesse qualcosa o ci fosse una rivelazione di qualche tipo. Così com'è, lo vedrei bene come un incipit o in generale un framento, non come un racconto a sé stante.
A livello di scrittura mi è sembrato a posto. La cosa della carne e della patatine mi è sembrata funzionale alla caratterizzazione del personaggio, però dire "mi piace la carne ma qui mi danno hamburger" mi pare inconsistente (l'hamburger è carne!)
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Daniele_QM.
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@Edgar Lovecraft.
Passa dalla sezione di Benvenuto e raccontaci qualcosa di te. Normalmente nei forum è buon uso e costume.
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Gordon Pym.
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Ciao, devo dire che il racconto mi è piaciuto, l'ho trovato ben strutturato. Col tema sedia in mente, ho capito presto che si trattava di un condannato (anche io avevo inizialmente pensato di scrivere questo, poi ho preso un'altra piega); tutavia, l'elemento che me lo ha fatto apprezzare maggiormente è stata quell'allusione all'essere destinato a un posto migliore, al mandare in pace i suoi cari, particolari che contrastavano col considerare assurde le prediche del prete (ho pensato a incongruenza), ma hanno avuto ragion d'essere quando il detenuto si è rivelato un pazzoide dio degli inferi. . -
AngeloF.
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Ciao.
Concordo con Gordon (anche se questa allitterazione suona male
Anche io ho capito subito che si trattava di un condannato a morte e mi piace il fatto che non cerchi particolari colpi di scena, ma segui il punto di vista distorto di uno psicopatico fino in fondo. -
nescitgalatea.
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Scritto bene, nessuna sbavatura, nessun dubbio. Piaciuto, resi bene i personaggi e i dialoghi. Certo che anche in questo caso difficile tenere la tensione, nessuna sorpresa nel finale. . -
black cat walking.
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Ciao! 
SPOILER (click to view)Mi spiace ma il racconto non m'è piaciuto. E' scritto molto bene, però gioca su un tema abusato e non aver capito se il tipo è un demonio o semplicemnte un pazzo, non mi ha aiutato. Poi hai usato il tema come semplice passaggio nella descrizione, come per scriverlo ma senza alcuna importanza per la storia (tutto poteva accadere, a tre metri come a un miglio), e non è un particolare da poco.
A rileggerti!. -
Dylan!.
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Non mi è dispiaciuto.
Però avevo immaginato fosse un condannato a morte.
Sembra quasi abbia l'intenzione di spolparsi anche il prete... Si dipana senza picchi emotivi e scorre fino alla fine in modo abbastanza lineare. Per cui non mi sento particolarmente colpito.
E rileggerti Edgar.