L'altro lato del triangolo

Racconto di formazione. Elemento del trapasso la prova: affrontare i tuoi nemici. A livello di fabula la trovata non è un gran che.

Ho avuto delle difficoltà all’inizio con i segmenti così corti. Soprattutto perché il secondo inizia con Medioevo che non mi pare abbia una particolare importanza a livello della storia. Sinceramente non vedo perché non possano essere fusi,in modo armonico, tra loro, in fondo sono pensieri dello stesso personaggio.
Nel secondo capitolo Ghighì incontra i tre “bulli” che parlano in dialetto, ma anche no.
Mi ha un po’ spiazzato.
Poi anche Ghighì non lo parla, perché? Forse meglio se diciamo che si è trasferito da un’altra città così ha senso che lui non parli in dialetto e non si sia inserito a scuola.
Il Cuoio che lo tira su beve vino con gli amici e guarda Ghighì come se stesse pregustando uno stupro. Mi sembra una similitudine un po’ azzardata, è forse uno stupratore Cuoio? forse pregustando il prossimo linciaggio.
Perché ad un certo punto usi il corsivo per i pensieri di Ghighì? Dei pensieri di Ghighì ne abbiamo sentiti molti e non erano in corsivo.
Balza come un ninja licenza poetica?
La figura del vecchio e le parti del dialogo sono belle. Questa parte mi è piaciuta.
Mi piace anche quando dice al fratello di chiamarlo Lorenzo. Per me il racconto potrebbe finire anche lì.
Le sue riflessioni allo specchio, le ultime strategie contro quei bulli, il pensiero a Pia, l’inizio di barba, ok ci stanno ma ormai abbiamo capito che è uomo, sembra quasi un di più.
L’elemento del vecchio con i suoi rimedi da vecchio Ent, che fa crescere il ragazzino un po’ si perde nel finale.


Voto 2