L'altro lato del triangolo
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L'altro lato del triangolo

19300 caratteri

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  1. black cat walking
     
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    Ciao NeveDue! :)
    SPOILER (click to view)
    Scusa, ti sembrerò insistente, ma mi permetto di fare ancora dell'editing non richiesto. E' davvero utile che tu rimetta a posto i testi in vernacolo, soprattutto se non sarò l'unico toscano a leggere il tuo racconto. Pensa se scrivessi io in leccese, riportando le frasi solo per come lo sento, non credi che faresti anche te qualcosa? :)
    Qui sotto trovi tutte (mi pare) le frasi che hai messo in corsivo, riscritte cambiando ciò che, secondo me, è davvero indispensabile per avere un testo in vernacolo scritto correttamente.
    Ti ribadisco anche il concetto sui nomi, perchè non è un dettaglio: immagina, ancora, se volendo scrivere in leccese io usassi termini come bischero (a proposito, anche "frocetto" non regge; noi, l'avrai sentito, per dispregiativo diciamo "bu'o" o "finocchio") o Còio (appunto "cuoio" in toscano), oppure nègher o a li mortacci tua? Te, lettore pugliese, lo accetteresti come racconto serio in dialetto oppure lo prenderesti solo per una parodia? Oltre al discorso già fatto sui diminutivi, c'è infatti anche da dire che da queste parti non tronchiamo mai i nomi accentandoli tipo Antò, Giovà, Daniè, ecc. Al limite, gli stessi diventano Anto, Giova, Dani (ma è più probabile: Tonio, Nanni, Lele). Ripeto, per un toscano che legge, questi non sono affatto dettagli.
    Spero che tutto questo ti serva quanto meno come esercizio, poi, ovviamente, liberi tutti! ;)

    CITAZIONE
    T'ha' visto chi c’è, Cuoio? L’è Uì-Uì, quì ragazzino che va 'n giro vestito uguale a i' su' fratello.
    Il Cuoio poggia il fiasco e dice: ― In do' tu vai, ragazzino (meglio ancora "In do' tu vai nini")?
    ― Volevo vedere se c’era acqua al fiume.
    E te tu lo chiami fiume questo rigo di piscio? ― Punta un indice verso la fanghiglia. ― Allora l'è vero che tu se' tardo.

    CITAZIONE
    Tu c’ha' schizzato di fango (i vestiti), a me e a' mi' amici.
    ...
    Vien qua, diobono!
    ....
    Alla fine apre bocca: ― Che bel disegno, icchell’è un cristallo? Le'ati la maglia, pisciasotto. (ancora meglio piscialletto)
    ― No.
    ...
    Dammi la maglia. I' tu' fratello ce n'ha una uguale, almeno 'un vu parrete più du' ritardati.

    CITAZIONE
    Tu lo sai Uì-Uì, perché l’Arnolfo l'ha preso la tu mamma a lavorà' n'i' forno? ― sputacchia il Roscio. ― Perché se la tromba mentre i' tu babbo sta a Prato a lavorà' co' cinesi!
    Ghighì tira indietro il braccio e lo scaglia verso il suo volto, ma il Roscio fa un passo indietro.
    In paese e lo sanno tutti.

    CITAZIONE
    La tu' mamma… l’è 'na troia! Faccia di 'azzo!
    Almeno la mia l'è ancora viva.

    Ciao!
     
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24 replies since 30/6/2010, 23:52   454 views
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