1) il nanismo
Il nanismo può essere di due tipi, armonico e disarmonico. Come dice il nome, nel nanismo armonico tutti gli organi sono proporzionati. Inoltre tra i vari tipi del nanismo armonico vi è il nanismo ipofisario, dovuto a una bassa concentrazione dell'ormone della crescita. Le persone affette da tale deficienza, specialmente in giovane età, possono essere davvero scambiati per bambini, almeno a prima vista [un esempio eccessivo ed esagerato si è visto nel film Orphan, dove una trentenne si finge una bambina e si fa adottare]. Quindi non ci troviamo davanti al Gobbo di Notre Dame né a una Bestia, e neppure a un Mostro di alcun genere, solo a un ragazzo che "a prima vista" sembra più giovane della sua età. Era mia intenzione mettere questa spiegazione nel racconto, ma non sapevo bene dove inserirla senza appesantirlo.
2) il lieto fine
Ecco, forse non sono riuscito a spiegarlo bene, ma il lieto fine del racconto è aleatorio e molto vago. Insomma, visto come ho presentato il personaggio di Chiara, il carattere un po' fatuo e volubile, non discuto che in quel momento lei possa essere innamorata, ma è possibile che il giorno dopo gli sarà passato, o una settimana dopo o un mese. Al momento ha un'infatuazione ed è conscia che potrebbe valere davvero la pena continuare, ma lei è la prima a chiedersi se ci riuscirà.
Anche il cosidetto "innamoramento" non è immediato, ma adeguato al personaggio. Prima è stuzzicata dall'insolito, poi diventa infatuazione. Fa marcia indietro quando rischia di diventare troppo serio, ma poi decide di tentare, quando si accorge di avere sei mesi davanti. E a lei, che non ha mai avuto una relazione stabile, sei mesi sembrano un'eternità. Ciononostante non è certa di amarlo. La sua convinzione si rafforza poco a poco quando conosce i suoi amici e viene accettata da loro. Alla fine rivoltandosi contro Tony fa la sua scelta.
Più che chiedersi cosa ci trovi Chiara in Piccolo, sarebbe da farsi la domanda opposta, che ci trova Piccolo in lei, che è così diversa da lui come carattere. Ma l'amore è un mistero.