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di Selene B. (8000 battute)

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  1. Selene B.
     
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    Sorry! Il racconto è stato rimosso dall'autrice.

    Edited by Selene B. - 18/10/2010, 12:27
     
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  2. Alessanto
     
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    Letto.

    SPOILER (click to view)
    Nel complesso non è male. L'interloquire del venditore è gradevole ma la protagonista, in particolare nel dialogo è piatta. Accetta passivamente, non emerge nulla di sè, in sostanza si convince troppo facilmente. Le sue idee emergono nella prima parte (quella dei "bamboccioni" e tutte le considerazioni connesse); il personaggio sembra complesso, per questo il dialogo risulta strano.

    Altra cosa: vista "l'onestà" del venditore, la clausola dei genitori non doveva essere rappresentata?

    Dal punto di vista dello stile ci sono alcune "d" eufoniche e un bel po' di avverbi in -mente.


    Tra 1 e mezzo e il 2 metto 2.
     
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  3. margaca
     
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    Questo racconto ha, a mio avviso, un difetto principale: non ci capisce perchè la protagonista accetti così facilmente di vendere la propria anima. In fondo è un'insegnante col sogno di fare la scrittrice, non una sfigata qualunque disperata e infelice della propria vita. Manca il motivo, per cui tutto alla fine risulta poco credibile. E anche la frase finale sulla tortura dei genitori, perchè? Mi sembra un po' forzata.
    Ti do 2 perchè comunque lo stile non è male.
     
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  4. Armando88
     
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    Buono stile, niente da dire, probabilmente il problema è il tema, già troppo utilizzato. Inserendo maggiori particolari sulla vita della donna il lettore entra maggiormente in simbiosi con la storia capendo meglio la decisione della protagonista. :) ti do un 2 ma comunque complimeti perlo stile..
     
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  5. federica68
     
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    ciao
    eccomi anche da te

    SPOILER (click to view)
    allora, prima di tutto partiamo dalla forma: prima dei 3 puntini non ci va lo spazio; ci sono una o due D eufoniche; in un punto manca il punto di chiusura; ci sono troppi, davvero troppi, avverbi in "mente", alcuni anche molto ravvicinati. Ti consiglierei di rileggere con attenzione ed eliminare queste cose.

    veniamo alla storia
    si capisce che si tratta del classico tema di faust fin dalle prime battute dell'ometto. Ora questo va anche bene, ma direi che dovresti essere più incisiva. Cioè
    se giulia non è una persona per carattere interssata al successo facile, e questo si capisce dalle cose che dice di desiderare, il discorso del diavolo non avrebbe nessuna presa su di lei. È inverosimile che lei ceda così alla prima, senza opporre nessuna resistenza, nessuna domanda, nessuna perplessità, a una cosa tanto in contrasto col suo carattere.
    Lavorerei su questo punto...

    il fatto della tortura dei genitori è forzato secondo me. O c'è un motivo perchè debba avvenire e perchè lei accetta che avvenga, o è inutile ai fini del racconto

    prova a inserire delle scene in cui si possa empatizzare con giulia, perchè così al lettore è piuttosto indifferente la risposta che lei darà, tanto più che si sa già che è un sì... proprio per questo credo che vada curata di più la parte in cui ci fai conoscere la protagonista


    oscilla fra un 2 e un 2,5
    metto un 2

    a rileggerci con piacere
     
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  6. Selene B.
     
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    Grazie a tutti per i commenti.
    Rispondo per ora solo ad una delle osservazioni che mi fate (in molti): perchè mai una ragazza che fa la professoressa (squattrinata e precaria a vita) e sogna di fare la scrittrice (che nessuno leggerà), e che intanto deve vivere a casa dei genitori e sentirsi pure dare della "bambocciona", e che viene lasciata a ripetizione dai suoi fidanzati perchè la considerano una sfigata, dovrebbe accettare la proposta di vendersi l'anima e diventare una "velina" ricca, famosa e desiderata? Mi pareva che la risposta dovesse essere già chiara nelle premesse, comunque la posso sintetizzare ulteriormente: perchè si è rotta le b@@@e!!! ;-)
    Il fatto che nei dialoghi si limiti ad assentire, è legato da una parte alla fascinazione esercitata dal "venditore" e dall'altra al fatto che il tizio le dice cose che, probabilmente, nel fondo del fondo della sua coscienza, lei stessa si stava dicendo da un pò ("Ma chi me lo fa fare? Non sarebbe meglio...").
    Ciò nonostante non ci tengo affatto a che il lettore empatizzi troppo con Giulia: è pur sempre una che si svende, non pretendo certo che vi stia simpatica quando io la detesto...La storia dei genitori che vengono seviziati nella loro stanza, mentre lei si beve il caffè e si congratula con sè stessa serve proprio a questo: a rendere più detestabile la protagonista. E tutti quelli che fanno come lei, nella vita reale.

    Le "d" eufoniche mi scappano spesso, "ai miei tempi" usava metterle, quindi faccio proprio fatica a eliminarle, mi suona malissimo.
    Gli avverbi in-mente: ora che me lo fate notare, in effetti ce ne sono parecchi. Appena ho tempo proverò a sostituirne qualcuno, dove si può.
    Manca un punto? Sai che non sono riuscita a trovarlo! Mi dici dove, please???
     
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  7. black cat walking
     
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    Ciao Selene! :)
    SPOILER (click to view)
    Il tema è ormai abusato, ma la versione moderna che hai creato non è male. A parte gli appunti che ti hanno già fatto, soprattutto sui -mente, il testo scorre davvero bene. Anch'io ti avrei sollevato i dubbi sulla remissività della protagonista e la sua "assenza" nel dialogo, ma leggendo la tua risposta ho capito che la volevi proprio così. Bene, allora secondo me devi affondare di più sulla sua metamorfosi interiore. Potresti aggiungere parti su di lei (non per simpatizzare, ma per antipatizzare con lei) oppure modificare ciò che c'è, per fare un esempio, l'ultima "postilla" del racconto sui genitori, a firme già messe, la potresti spostare prima, in modo da far allontanare la simpatia del lettore dalla donna durante la lettura, e non sperare che ciò avvenga a racconto concluso. E' molto più facile che resti il dubbio del perchè l'ha fatto, anzichè l'idea che, in fondo, sia diventata pure lei una stronza arrivista (per stanchezza? Può essere, ma faccelo capire; quel "ma chi me lo fa fare" lo dobbiamo trovare nel testo, non nelle risposte ai commenti :)) .
    Per ora è da 2.
    A rileggerci!
     
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  8. federica68
     
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    eccolo

    CITAZIONE
    aspetti tanto indecorosi del suo passato “Avrà capito

     
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  9. Help1712
     
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    Ciao, credo che questo sia il primo tuo racconto che leggo.
    SPOILER (click to view)
    In realtà non mi resta molto da dire visto che le critiche che mi erano balzate in mente durante la lettura sono già state mosse dai miei "predecessori": hanno già detto tutto quello che c'era da dire, sia sulla forma (D euforiche, aggettivazione e avverbi che rallentano notevolmente la scorrevolezza della lettura) che sul contenuto.
    Secondo me il racconto potrebbe risultare più incisivo se allungato, magari inserendo qualche scena "prima" dell'arrivo dell'ometto in modo da rendere più giustificato il tutto.


    Voto 2. A rileggerti!
     
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  10. esimon
     
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    Ciao:)
    SPOILER (click to view)
    Sono d'accordo con chi prima di me ha detto che potrebbe essere migliorato aggiungendo qualche scena, anche per vivacizzare la storia dal mio punto di vista un po' scarna. In effetti originalità ce n'è poca, compreso il temine "bamboccione" che è diventato ormai un riferimento nazionale. Mi è piaciuta l'ottica satirica, come anche il "piccolo dettaglio" sul destino dei genitori.
    In definitiva un racconto simpatico ma che non lascia molto.
    Metto 2

    Ciao e a rileggerci:)
     
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    Losco Figuro

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    Non posso dire che il racconto mi convinca. Il finale non ha davvero molto senso
    SPOILER (click to view)
    Non riesco a vedere la logica del fatto che i genitori di Giulia debbano essere uccisi e addirittura torturati a seguito di un contratto col diavolo o chi per lui in cui lei cede la sua anima. Oltretutto trovo che sia difficile giustificare di essere andata a un provino la mattina dopo il massacro dei genitori, mentre, magari, avrebbe avuto molto più senso non citare affatto il provino, giustificare la nuova carriera di Giulia col fatto che andrà in TV proprio perché i genitori sono morti - non sarebbe la prima né l'ultima a diventare un personaggio lucrando sulla morte di un amico/parente - e magari che la rivelazione finale la colpisca piuttosto che lasciarla indifferente come appare dall'inizio del racconto.

    e lo sviluppo potrebbe essere migliorato.
    Voto 2.

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    Ecchissenefrega di tutto il resto, di tutti gli altri.

    Anche accettando il termine colloquiale mi sembra strana come grafia, io avrei scritto "E chissenefrega"

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    Comunque.

    "Comunque" cosa? :huh:
    Sembra un americanismo (loro punteggiano le frasi di "Whatever.")

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    programma tv,

    Meglio "TV"

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    ed entusiasta del venditore professionista:
    “Ho una proposta per lei che non potrà rifiutare”.

    Perché a capo?

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    Parli, si apra con me, la prego, signorina Giulia …”

    Non ci vuole lo spazio prima dei puntini di sospensione (c'è anche in altri punti in seguito)

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    “Lo so, lo so cara signorina” disse il misterioso personaggio

    Hai cambiato tempo verbale, fin qui stavi usando il trapassato, ora improvvisamente il passato.

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    diciamo ad uno scambio.

    "a uno"

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    Giulia era rimasta così, con la bocca semi aperta e il cervello

    Qui torni al trapassato.

    CITAZIONE (Selene B. @ 1/8/2010, 00:09)
    “E lei cosa consiglierebbe, invece ?”

    Spazio di troppo dopo "invece"
     
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    Amante Galattico

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    Ciao,
    racconto numero due in ordine di lettura

    SPOILER (click to view)
    Lo stile è abbastanza spumeggiante e scorrevole.. anche se, soprattutto all'inizio, hai la tendenza a frasi troppo lunghe, che perdono così di incisività.
    Però, se permetti, il problema del racconto è che questo è solo un incipit, la preparazione di una situazione che meriterebbe ben altro approfondimento.
    Hai accennato la psicologia/situazione del personaggio: OK
    Hai anticipato la situazione che si crea in modo da stuzzicare il lettore: OK
    Hai usato (non in maniera originalissima, ma non è questo un problema) il concetto della vendita dell'anima in maniera promettente: OK

    Ma lo sviluppo di tutto questo dov'è? Le potenzialità di una situazione non sono espresse o trattate e con queste potevi far marciare il racconto (al di là della storia dei genitori che ha poca giustificazione) e la protagonista

    Così è 2

    VARIE
    -"ad uno" - eufonica da terminare
    -c'è un eccesso di avverbi in mente, soprattutto nella seconda parte... lo so che scappano (e scappano anche a me); il mio consiglio è: dopo aver finito un racconto fai un cerca con Word di "mente" e togli ove possibile... il limite massimo, secondo me, è di 1 ogni 3000 caratteri (più un paio bonus)... se vai oltre, si notano troppo
     
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  13. Selene B.
     
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    Otrebla: ci sono ANCORA troppi avverbi in -mente? Ieri li ho tolti quasi tutti! Almeno mi pareva...
    Poi, siccome è una cosa che mi fate notare tutti, volevo chiedervi: ma le d eufoniche sono una cosa tanto tremenda? Perchè? (non è una domanda polemica, eh, è proprio una domanda).
     
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  14. Alessanto
     
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    CITAZIONE (Selene B. @ 3/8/2010, 09:18)
    Otrebla: ci sono ANCORA troppi avverbi in -mente? Ieri li ho tolti quasi tutti! Almeno mi pareva...
    Poi, siccome è una cosa che mi fate notare tutti, volevo chiedervi: ma le d eufoniche sono una cosa tanto tremenda? Perchè? (non è una domanda polemica, eh, è proprio una domanda).

    In estema sintesi: le d eufoniche rappresentano un retaggio del passato ormai superato oltre che un chiaro indice di dilettantismo.
     
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  15. Selene B.
     
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    Quindi sono fuori moda, in sostanza. Tutte tutte? Perchè a me cose tipo "e era" " a Ancona" etc paiono proprio bruttarelle, quindi continuerò, dilettantisticamente, ad usarle ;-)
     
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37 replies since 31/7/2010, 23:09   595 views
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