A, B, C e D
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A, B, C e D

di AP - giallo - 11.300 car.

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    Amante Galattico

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    SPOILER (click to view)
    speravo di finire il racconto nuovo, ma ahimé non ci sono riuscito e vi prendete questo


    A, B, C e D
    di Alberto Priora


    Prova A
    Questa è la trascrizione fedele della registrazione di un interrogatorio.
    Ispettore: Si accomodi, per favore.
    Donna: Sì, grazie.
    C’è il rumore di una sedia.
    Ispettore: Lei è la signorina XXXXXXXX
    Donna: Sì, sono io.
    I: Vuole qualcosa? Un bicchiere d’acqua o un caffè, magari.
    D: Va bene… acqua.
    I: Appuntato Gaetani, porti dell’acqua alla signorina. Lasci pure andare il registratore.
    Una pausa di circa trenta secondi. Vari rumori di fondo.
    I: Ecco. Beva con calma.
    D: Grazie.
    Un’altra breve pausa; circa venti secondi.
    I: Allora, signorina. So che non è una cosa facile per lei, ma dovrebbe dirmi che cosa è successo. Faccia pure con calma, ma mi racconti tutto nei particolari. Si renderà conto che è molto importante.
    D: Certo. Capisco perfettamente.
    I: Allora cominciamo. E lei, Gaetani, tenga d’occhio il registratore e controlli se serve cambiare la cassetta.
    Appuntato: Non ne abbiamo altre; è l’ultima.
    I: Se me lo diceva prima la fermavamo quando nessuno stava parlando, appuntato. Allora domani mattina si ricordi di chiederne di nuove alla centrale e di andare a comprarne un paio. Possibile che se non ci penso io… Non importa, non importa… iniziamo allora, signorina. Mi dica che cosa è successo.
    D: Io ero andata a casa del mio fidanzato, come facevo quasi tutte le sere.
    I: Stiamo parlando di Stefano Gabrielli, vero?
    D: Sì, certo. Certo che è lui. Lo sapete. Questo lo avevo già detto…
    I: È per la registrazione, signorina.
    D: Va bene. Allora sì, Stefano Gabrielli e lui… oh, lui, lui..
    Si sentono dei singhiozzi.
    I: Appuntato fermi il nastro, avanti. Le do un fazzoletto, signorina, così…
    Interruzione e ripresa della registrazione.
    I: Va meglio? Se la sente di riprendere?
    D: Sì, sì… va meglio.
    I: Allora. Ha detto che stava andando a casa di Gabrielli.
    D: Sì.
    I: Da quanto tempo è… era fidanzata con Stefano Gabrielli?
    D: Da tre settimane.
    I: Hmm… lo conosce da molto?
    D: Più o meno da un mese.
    I: Capisco. Torniamo alla serata, a quando stava andando a casa di Gabrielli. Che ore erano?
    D: Le otto… no, le otto e dieci, perché alle otto stavo parcheggiando la macchina e ho guardato l’orologio… quello della macchina…
    I: Poi?
    D: Sono salita con l’ascensore e ho suonato. Ho suonato per farmi aprire.
    I: Quante volte?
    D: Come, scusi?
    I: Le ho chiesto se si ricorda quante volte ha suonato?
    D: Ma cosa c’entra?
    I: Signorina XXXXXXX, mi permetta di fare il mio lavoro… non sto facendo domande a caso. Ci pensi e mi dica quante volte ha suonato al campanello.
    D: Tre… quattro. Poi ho visto che la porta era aperta, era socchiusa.
    I: Bene, prosegua.
    D: Era socchiusa e allora l’ho spinta.
    I: E cosa ha visto quando ha aperto la porta?
    D: L’anticamera aveva la luce spenta e lì la luce non era mai spenta.
    I: Hmm…
    D: E allora sono andata verso… ho capito…
    I: Cosa ha capito, signorina?
    D: La domanda di prima… quante volte… vuole capire se sto riflettendo sui particolari o se sto andando a caso, non è vero?
    I: Rimaniamo sulle mie domande, la prego.
    D: Come vuole… lei sospetta di me?
    I: Sto solo facendo il mio lavoro, e il mio lavoro è raccogliere elementi, non sospettare.
    Un sospiro. Di donna.
    I: Ha attraversato il corridoio, e poi?
    D: Sono arrivata nel salone e Stefano era sulla poltrona, con quel libro in mano. Lo vedevo solo di spalle, la poltrona è messa al contrario rispetto all’ingresso…
    I: Al contrario?
    D: Sì, come si dice… era sempre rivolta dall’altra parte, in modo da avere luce dalle finestre. Lui la teneva… così.
    I: Ho capito. Vada avanti.
    D: Allora… lui era sulla poltrona… e quando mi sono avvicinata… oh mio Dio!
    La donna singhiozza.
    I: Chiuda un attimo, appuntato. Spenga il registratore.
    Interruzione e ripresa della registrazione.
    I: Se la sente di continuare, adesso?
    D: Sì, grazie.
    I: Allora, lei ha trovato Stefano Gabrielli morto,
    D: Sì… sì… c’era tutto quel sangue, sui vestiti e sulla poltrona. Era davvero spaventoso.
    I: Stefano Gabrielli le aveva mai parlato di eventuali nemici, di qualcuno che lo avesse minacciato?
    D: No, niente del genere.
    I: Non le viene in mente niente?
    D: No, mi spiace.
    I: Magari legato al suo lavoro. Trattava libri antichi, non è vero?
    D: Esatto. Antiquariato. Libri d’antiquariato.
    I: Qualche cosa di cui avesse parlato relativo al suo lavoro… ai libri?
    D: No. Sì, aspetti. Adesso che mi ci fa pensare, ricordo che aveva parlato di un cliente che doveva portargli un libro.
    I: Non sa chi fosse?
    D: No. Non me le aveva detto. Però…
    I: Però?
    D: Però sono abbastanza sicura di aver visto un libro che non mi era capitato di vedere in precedenza. Sul tavolino.
    I: Sicura?
    D: Abbastanza.
    I: Ma con tutti i libri che ha… mi scusi, aveva il Gabrielli…
    D: Li teneva tutti sempre in ordine. Era un maniaco dell’ordine. Non lasciava mai niente in giro. Quel libro non era fuori posto, non aveva un posto suo. Penso che non fosse già a casa sua.
    I: Hmm… potrebbe essere un particolare interessante. Se la sente di accompagnarmi là e farmi vedere questo… libro a cui si riferisce?
    D: Là… in casa di…
    I: Sì, ormai è passata quasi una settimana. Abbiamo giudicato che non c’è alcun pericolo, tanto che il posto non è più sorvegliato. E poi lei è con un ispettore di polizia. La proteggerò io, in ogni evenienza; sarà al sicuro.
    D: Va… va bene… allora. Grazie.
    I: Gaetani, io vado a casa di Gabrielli e… mi porto via il registratore… così posso proseguire nel registrare le domande alla signorina…
    A: Va bene, ispettore De Carli.
    I: Si ricordi di quello che deve fare domani. Andiamo allora, signorina.
    Fine della registrazione.


    Prova B
    Un rapporto interno della polizia investigativa.
    RISERVATO. SOLO USO INTERNO. DA NON DIVULGARE.
    Situazione omicidio De Carli al 15 settembre.
    In relazione alle indagini sull’omicidio dell’ispettore De Carli si comunica che i tentativi di ritrovare la donna con cui si è allontanato per recarsi all’abitazione di Stefano Gabrielli, trovato ucciso in data 3 settembre in suddetta abitazione (vedi allegato), non hanno avuto alcun esito.
    La donna ha fornito false generalità al momento della scoperta del primo omicidio (vedere documentazione allegata) e risulta tuttora irrintracciabile.
    È stato diffuso un identikit in base alla descrizione dell’appuntato Luca Gaetani, che ha assistito all’interrogatorio della donna da parte dell’ispettore De Carli. Il contenuto di tale interrogatorio è stato parzialmente ricostruito a memoria dall’appuntato Gaetani, in quanto l’ispettore De Carli si era allontanato con la cassetta della registrazione dell’interrogatorio.
    L’autopsia dell’ispettore De Carli ha evidenziato solo una ferita all’altezza del cuore, causata probabilmente da un punteruolo. Non è stato ritrovato finora alcun oggetto che possa risultare compatibile con un’arma simile. Si attendono ulteriori analisi da parte della polizia scientifica.
    Si ritiene opportuno, in questo momento, non divulgare ancora la notizia alla stampa. Recenti avvenimenti, anche se non legati a questo caso, hanno provocato degli attriti con alcuni giornalisti e quindi la direzione centrale preferisce non alimentare la campagna stampa che sta puntando attualmente a mettere in difficoltà la polizia sulla mancata risoluzione di alcuni casi.
    RISERVATO. SOLO USO INTERNO. DA NON DIVULGARE.


    Prova C
    Questo è il ritaglio di un articolo di giornale.
    NOTO GIORNALISTA TROVATO MORTO.
    Milano, 20 settembre.
    Il cadavere del noto giornalista Franco Stollima è stato ritrovato ieri in una via nella periferia di Milano. Il corpo è stato trovato casualmente nelle prime ore della giornata da un passante, che ha dichiarato di non essersi reso conto, all’inizio, di trovarsi al cospetto di un cadavere e che pensava si trattasse solo di un extracomunitario che aveva passato la notte a dormire in strada. Quando si è accorto che l’uomo a terra non respirava, allora ha chiamato subito la polizia.
    Gli inquirenti stanno svolgendo le loro indagini nel massimo riserbo, anche se le prime notizie trapelate sembrano indicare che Stollima non sia morto per cause naturali.
    Franco Stollima lavorava come giornalista da più di dieci anni ed è ricordato con stima dai colleghi per il suo grande impegno e la sua indubbia professionalità.
    Da alcune indiscrezioni raccolte presso il giornale per il quale lavorava, sembra che Stollima stesse preparando un articolo sulla morte dell’ispettore De Carli, morte avvenuta recentemente e di cui dalla procura non sono mai stati divulgati i particolari. La stessa fonte interna al giornale, che vuole rimanere anonima, ipotizza che Franco Stollima stesse per entrare in possesso di documenti riservati relativi al caso.


    Prova D
    Adesso ti rivelerò un segreto; un segreto che non sono in molti a conoscere.
    Esiste una società segreta di assassini, la migliore in tutto il mondo. Non è la più conosciuta, e questo è un bene, perché sono cose che devono conoscere solo le persone giuste.
    Questa società esiste da più di mille anni, si può dire che ha attraversato la storia, e di essa hanno fatto parte anche persone famose per altre imprese e altri meriti. Insospettabili è la parola giusta. Saresti davvero sorpreso nel leggere i loro nomi.
    È una società che presta i suoi servizi a caro prezzo, ma che garantisce i migliori risultati. Tutte le associazioni criminali di questo paese, e quasi tutte quelle dei paesi esteri hanno avuto bisogno, in più occasioni, di commissionare qualche assassinio.
    I risultati? Sempre perfetti.
    Non si entra in questa società di assassini per caso.
    I suoi membri sanno colpire ovunque, sanno arrivare ovunque e sanno farlo senza lasciare tracce, senza mai farsi prendere.
    E ogni membro, quando è il momento, sceglie un discepolo, e lo educa. Poi gli da il suo libro, proprio uno come questo.
    Un libro degli assassini è tramandato di generazione in generazione, fino a quando le sue pagine bianche non si esauriscono e non ha bisogno di essere sostituito. Su di un libro sono descritte, in qualche modo, tutte le opere dell’assassino che lo possiede fino a quando questi è in vita e, quindi, dei suoi predecessori; su di un libro verranno descritte le opere del discepolo prescelto. Sono le prove.
    Mai sentito parlare di libri del genere? È perché nessun libro è mai caduto nelle mani sbagliate; è perché i membri di questa società degli assassini sono i più bravi, anzi sono i migliori. È la loro garanzia di qualità di fronte a chi ha bisogno delle loro opere.
    L’esistenza di questi libri li spinge a essere perfetti.
    Cosa deve fare un discepolo per meritarsi l’ingresso nella società? Per diventare un vero assassino?
    Semplice. Deve assassinare quattro persone.
    Facile?
    Non proprio.
    Deve assassinare quattro persone che però siano collegate tra loro dagli stessi omicidi. In pratica la seconda vittima deve essere collegata all’assassinio precedente, la terza essere collegata alla seconda e la quarta deve essere collegata alla terza.
    E deve assassinare quattro persone facendo loro capire cosa sta succedendo, ossia facendogli leggere il libro. Questo libro.
    Ho assassinato Stefano Gabrielli. Io ero la sua fidanzata.
    Ho assassinato l’ispettore De Carli. Io ero la sua sospettata.
    Ho assassinato il giornalista Stollima. Io ero la sua informatrice.
    1, 2, e 3. Prova A, prova B e prova C. Adesso le hai lette anche tu.
    E la prova D? Questa che stai leggendo è proprio la prova D.
    La prova D è la tua.
    Grazie per il tuo contributo al mio ingresso nella società degli assassini.
    Addio.
     
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  2. Alessanto
     
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    Letto.

    SPOILER (click to view)
    Un divertissement ben scritto ma poco altro. Subisce, come tutti i gialli brevi la mancanza del dubbio: era certo che la donna c'entrasse qualcosa.


    Voto 2.

    PS
    Devi votarti!

    EDIT

    Inserico un dubbio che avevo segnato: nel racconto si parla di appuntato e ispettore. Di solito questi appellativi li ho visti affibbiati rispettivamente a Carabinieri e Polizia. Visto che è un dubbio che ho anch'io potresti dirmi se hai qualche notizia al riguardo?

    Edited by Alessanto - 1/8/2010, 17:38
     
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  3. black cat walking
     
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    Ciao Alberto! :)
    Allora, intanto chiarisco anche per Ale il dubbio su Polizia e Carabinieri: la Polizia ha gli Ispettori ma non gli Appuntati, l'equivalente degli Ispettori nei CC sono i Marescialli, l'equivalente degli Appuntati nella PS sono gli Assistenti. Quindi o si usa una coppia Ispettore/Assistente oppure una Maresciallo/Appuntato.

    Approssimativamente (perchè in realtà ci sono molti gradi in mezzo, tipo Ispettore Capo, Vice Brigadiere, Agente Scelto, ecc., se poi volete ve li scrivo tutti) la gerarchia a scendere, in parallelo, è questa:

    ps Commissario Capo - cc Maggiore
    ps Commissario - cc Capitano
    ps Vice Commissario - cc Tenente

    ps Ispettore - cc Maresciallo
    ps Sovrintendente - cc Brigadiere

    ps Assistente - cc Appuntato
    ps Agente - cc Carabiniere

    Detto questo,
    SPOILER (click to view)
    capisco l'esigenza narrativa di svelare i nomi, ma se nella stanza c'è un solo appuntato (assistente) o un solo ispettore (maresciallo), è strano che qualcuno si rivolga a questi facendo seguire il cognome al grado ("appuntato Gaetani, porti...", "va bene, ispettore De Carli"): di solito si usa o uno o l'altro. Te lo dico per esperienza, ma anche in un ospedale sarebbe uguale... :)

    Veniamo alla storia: l'idea è davvero interessante, sia la trama che il modo di raccontarla, il finale però non mi ha convinto per niente. Alla fine di giallo resta troppo poco e ci sono troppe spiegazioni, sembra una prova di MC che dovevi concludere per forza. <_<

    Anche per me così com'è voto 2.

    refuso
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    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    speravo di finire il racconto nuovo, ma ahimé non ci sono riuscito e vi prendete questo

    Non lo vogliamo questo! Uffa! :angry:

    Scemenze a parte, stavolta il commento è post-appunti.

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    I: Stiamo parlando di Stefano Gabrielli, vero?
    D: Sì, certo. Certo che è lui. Lo sapete. Questo lo avevo già detto…
    I: È per la registrazione, signorina.

    A questo punto mi perdo... perché nome e cognome del fidanzato ma della donna no?

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: Va bene. Allora sì, Stefano Gabrielli e lui… oh, lui, lui..

    Manca un puntino alla fine

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    I: Allora. Ha detto che stava andando a casa di Gabrielli.

    Non è di per sé un'incongruenza perché può essere l'ispettore a sbagliarsi, ma non ha detto che ci stava andando, ha detto che ci era andata

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: Sì.
    I: Da quanto tempo è… era fidanzata con Stefano Gabrielli?
    D: Da tre settimane.
    I: Hmm… lo conosce da molto?

    Perché "era" ma non "conosceva"?

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    I: Allora, lei ha trovato Stefano Gabrielli morto,

    La seconda virgola dovrebbe essere un punto. Perché suggerisce?

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: Sì… sì… c’era tutto quel sangue, sui vestiti e sulla poltrona. Era davvero spaventoso.
    I: Stefano Gabrielli le aveva mai parlato di eventuali nemici, di qualcuno che lo avesse minacciato?

    Lo dico qui ma un punto varrebbe l'altro... non è molto naturale che qualcuno continui a riferirsi a una terza persona con nome e cognome, a questo punto verrebbe normale iniziare a dire "il Signor Gabrielli"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    I: Qualche cosa di cui avesse parlato relativo al suo lavoro… ai libri?

    Questa frase non mi suona proprio.
    Comunque "Qualche cosa", contrariamente a "Qualcosa", è femminile, ergo "relativa"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: No. Non me le aveva detto. Però…

    Refuso: "lo"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: Però sono abbastanza sicura di aver visto un libro che non mi era capitato di vedere in precedenza. Sul tavolino.

    Non è un po' troppo elaborata come frase per un discorso? Io direi "un libro che non avevo mai visto (prima)"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Il contenuto di tale interrogatorio è stato parzialmente ricostruito a memoria dall’appuntato Gaetani, in quanto l’ispettore De Carli si era allontanato con la cassetta della registrazione dell’interrogatorio.

    Uhm... non ho capito. Comunque la cassetta ce l'hanno, visto che c'è la trascrizione, quindi perché la ricostruzione a memoria?

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Non è stato ritrovato finora alcun oggetto che possa risultare compatibile con un’arma simile.

    Più probabile che debba risultare compatibile con la ferita, non con l'arma (altrimenti non sarebbe compatibile, sarebbe l'arma ^__^; )

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Poi gli da il suo libro, proprio uno come questo.

    "dà"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Su di un libro sono descritte, in qualche modo, tutte le opere dell’assassino che lo possiede fino a quando questi è in vita e, quindi, dei suoi predecessori;

    "quindi"?
    Non è una deduzione (il fatto che siano scritte quelle di un assassino non implica di per sé che ci siano quelle dei suoi predecessori) e non può indicare "successivamente" (a meno che il libro lo scrivano al contrario partendo dall'ultima pagina)... quindi... che è 'sto quindi? ^___^;;;

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Deve assassinare quattro persone che però siano collegate tra loro dagli stessi omicidi. In pratica la seconda vittima deve essere collegata all’assassinio precedente, la terza essere collegata alla seconda e la quarta deve essere collegata alla terza.

    Suonerebbe meglio "la seconda vittima deve essere collegata alla prima"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Grazie per il tuo contributo al mio ingresso nella società degli assassini.
    Addio.

    OK, perfetto, ora mi sono perso del tutto...
    Credo di aver capito che le quattro prove le abbia in effetti in mano la donna. In teoria questo risponderebbe ad alcune delle mie domande, in pratica no...
    1 - Perché non il nome della donna all'inizio? Sappiamo che ha dato false generalità, per cui che cambia se le mette per iscritto? E poi comunque si suppone che nessuno lo leggerà mai
    2 - Come fa ad avere il rapporto della polizia?

    Il finale è nebuloso. Presumo che non abbia fatto leggere tutta la pappardella del libro e della sua spiegazione anche alle prime vittime, anche perché altrimenti deve averla scritta almeno altre tre volte e mi pare strano che non si sia suicidata già alla terza per la noia... ^___^;; Detto ciò, perché scriverla per la quarta vittima allora? È troppo macchinoso. E poi perché non ci è dato sapere il collegamento della fantomatica quarta vittima con il giornalista?
    Non mi convince.
    Per il momento mi astengo dal voto perché sono indeciso tra il 3 (comunque è ben scritto e sviluppato) e il 2 (manca un po' di sostanza, oltre ai dubbi già espressi)
     
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  5. margaca
     
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    Carino, è scivolato via veloce e godibile, da una prospettiva per me nuova (quella dei rapporti o delle registrazioni). La sorpresa finale la trovo bella, forse c'è qualcosa da sistemare nello stile, ma ti do un 3 perchè fino a ora è stato il racconto che ho letto con più scioltezza.
     
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  6. marramee
     
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    Ciao,
    così così, direi. Se la prima parte è abbastanza convincente, verso il finale implode su se stesso, con una spiegazione troppo complessa, un po' esagerata, e in alcuni punti illogica.
    Non discuto che il racconto è troppo breve per pretendere di più, ma nulla ti vietava di allungarlo un po', in modo da evitare questo spiegone finale in formato lettera.
    Il due ci sta tutto, ma non riesco ad arrivare a tre.
     
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  7. CountlessCrows
     
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    L'idea è interessante, un buon spunto. Peccato che ci siano delle parti che non suonano tanto bene; la trascrizione e il rapporto interno della polizia non si avvicinano neppure al burocratese realmente in uso. Inoltre come giustamente sottolineava CMT non è possibile che sia nelle disponibilità dell'assassina il rapporto delle polizia a meno che non lo avesse il giornalista.
    Trovo assurdo che un'aspirante assassina, pur fornendo false generalità, si faccia vedere per bene in Questura da testimoni che poi non elimina. Se aspira a entrare in questa super confraternita mi sembra parta maluccio.

    Voto: 2 (è comunque ben scritto)
     
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    Amante Galattico

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    Inizio le contr-risposte con il mio usuale ritardo :rolleyes:

    @grazie Alessandro anche se sei "malvagio" che mi dai solo 2 :lol:
    Breve? Purtroppo ai tempi il limite di caratteri di quel concorso era tale che il racconto è breve... forse ne soffre la seconda parte...

    E su appuntato e ispettore? Mi sa che ho scritto senza controllare come sia la situazione deo gradi e ammetto di essere ignorante il materia, tanto che ero/sono convinto che le avessero tutte le forze dell'ordine...

    Edited by Otrebla Bla Bla - 5/8/2010, 23:07
     
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  9. Selene B.
     
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    Carino, divertente, leggibile con piacere, ma sembra più una barzelletta che un racconto.
    Come vada a finire si intuisce parecchio prima del finale.
    Voto 2
     
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  10. Fini Tocchi Alati
     
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    Che dire: l'idea è intrigante!
    SPOILER (click to view)
    Ti porta a leggere con avidità tutto il racconto che, peraltro, è scritto bene.
    Però, a mio parere, un'idea del genere dovrebbe essere incastrata in una struttura più complessa che permetta al lettore anche di "viverlo" il racconto oltrché di "ascoltarlo". Non so se mi spiego.
    L'ultimo paragrafo, per esempio, messo così come quarta e ultima prova sa di gran spiegone finale e stona un po' con la sinteticità e il mistero degli altri.
    Il primo, invece, m'è parso a tratti un po' ridondante e potresti forse sveltirlo.

    In definitiva dico 2.
     
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  11. federica68
     
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    ciao Alberto!!

    direi che più che un racconto è un esperimento, e anche se è ben scritto, non è ai tuoi massimi livelli, almeno secondo me.

    la spiegazione finale in particolare è un po' troppo particolareggiata... non che i particolari non ci vogliano, anzi, tutt'altro, ma dati così sanno un po' di info dump...
    SPOILER (click to view)
    e poi il lettore non è collegato direttamente al caso, come invece gli altri tre uccisi, per cui coinvolgerlo in questo caso l'ho trovato un tantinello forzato


    metto un due, non volermene...

    un bacio e a rileggerci presto

     
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    Magister Abaci

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    Alpha Ceti

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    Ciao Oltrebla Bla Bla!

    L'idea non mi dispiace, ma sembra confezionata in tutta fretta. Se è un racconto riciclato, come affermi, potevi risistemarlo per l'occasione.
    SPOILER (click to view)
    Penso che non sia facile creare un racconto che coinvolge il lettore come personaggio della vicenda narrata. In questo caso, l'idea della serie di documenti collegata alla catena di omicidi mi sembra buona. Le prove però contengono alcune pecche e incongruenze, già segnalate da altri, che rovinano l'effetto finale.
    L'interrogatorio iniziale, ad esempio, mi è piaciuto, però certi particolari, come l'errore Appuntato-Ispettore, lo penalizzano eccessivamente. E basta poco per evitare certi refusi: quando sorgono dubbi fondamentali di questo tipo, bastano due parole chiave proposte a Google e tutto si risolve dopo aver letto poche righe di Wikipedia. Io tengo sempre il browser aperto sotto Word: non mi aiuta a scrivere decentemente, ma certi dubbi me li chiarisce al volo.
    In conclusione, penso che il racconto sia un interessante spunto per un serial noir e varrebbe forse la pena di svilupparlo con più cura.

    Voto: 2,5 arrotondato a 2 (per gli errori segnalati da tempo, ma non ancora corretti)

    Gli errori che seguono credo siano già stati segnalati tutti. Dato che ci sono ancora, li riporto, perché non vorrei che fossero sfuggiti alla revisione.

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: Va bene. Allora sì, Stefano Gabrielli e lui… oh, lui, lui..

    Un punto in più, o uno in meno.

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    D: Sono arrivata nel salone e Stefano era sulla poltrona, con quel libro in mano. Lo vedevo solo di spalle, la poltrona è messa al contrario rispetto all’ingresso…

    Questa frase mi ha confuso parecchio. Dall'inizio si capisce che è un giallo e quindi ho cercato di stare attento ai particolari. La tipa insiste sul fatto che vede la vittima solo di spalle e, inoltre, ha notato il libro che regge tra le mani. Mi sono chiesto come facesse a vedere il libro con la vittima di spalle seduta su una poltrona. Credevo che fosse un indizio fondamentale, poi invece non c'entrava per nulla. Mi aspettavo che l'ispettore (o il maresciallo, a seconda di quello che sceglierai) notasse l'incongruenza: "Signorina, come ha fatto a vedere il libro tra le mani se...", invece dice: "Vada avanti".
    Un giallista viene disorientato, si sente preso in giro... o forse solo un giallista scarso come me. D'altra parte io riesco a capire chi è l'assassino solo nei telefilm di Colombo :D

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Il cadavere del noto giornalista Franco Stollima è stato ritrovato ieri in una via nella periferia di Milano. Il corpo è stato trovato casualmente nelle prime ore della giornata da un passante, che ha dichiarato di non essersi reso conto, all’inizio, di trovarsi al cospetto...

    "Ritrovato-trovato-trovarsi" in un articolo di giornale?

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    fino a quando le sue pagine bianche non si esauriscono e non ha bisogno di essere sostituito.

    "fino a quando le sue pagine bianche si esauriscono e ha bisogno di essere sostituito"

    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 1/8/2010, 00:14)
    Poi gli da il suo libro

     
    .
  13. Gordon Pym
     
    .

    User deleted


    Ciao Alberto. Il tuo racconto mi è piaciuto, solo che mi lascia qualche dubbio:
    - le registrazioni si possono interrompere durante gli interrogatori?
    - nella prova B dici: "Il contenuto di tale interrogatorio è stato parzialmente ricostruito a memoria dall’appuntato Gaetani" ma sopra avevi scritto "Questa è la trascrizione fedele della registrazione di un interrogatorio."
    - riguardo il finale (simpatico), troverei comunque più realismo se la prova D venisse introdotta da una riga in corsivo come le altre prove che rivelasse qualcosa come "Lettera rinvenuta all'ultima persona assassinata ecc...". Ok, non coinvolgeresti più tutti i lettori del tuo racconto, ma così è proprio inverosimile.
    Detto questo, ribadisco che l'ho trovato godibile, peccato per quelle cosucce di cui sopra. Sarei tentato di mettere 2 ma c'è qualcosa che mi dice che vale di più (forse la birrozza che mi sono scolato durante la lettura), comunque faccio 3.
    ciao

    CITAZIONE
    Stefano Gabrielli morto,

    refuso, punto finale.

    CITAZIONE
    Tutte le associazioni criminali di questo paese, e quasi tutte quelle dei paesi esteri hanno avuto bisogno

    virgola dopo "esteri"

    CITAZIONE
    gli da il suo libro



    CITAZIONE
    facendo loro capire cosa sta succedendo

    stia
     
    .
  14. esimon
     
    .

    User deleted


    Ciao
    SPOILER (click to view)
    Lo trovo scritto bene, scorrevole, niente tempi morti, tutto quadra. Mi è piaciuto. Per me è un 3

    A presto!
     
    .
  15.  
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    CITAZIONE (black cat walking @ 2/8/2010, 13:21)
    ...
    Allora, intanto chiarisco anche per Ale il dubbio su Polizia e Carabinieri: la Polizia ha gli Ispettori ma non gli Appuntati, l'equivalente degli Ispettori nei CC sono i Marescialli, l'equivalente degli Appuntati nella PS sono gli Assistenti. Quindi o si usa una coppia Ispettore/Assistente oppure una Maresciallo/Appuntato.

    Grazie per la lettura...
    OK, sui gradi ho sbagliato proprio :muro: e non ho mai pensato a rivederli. La struttura era volutamente strana, anche se è vero che nel finale è compresso troppo.

    Un grazie anche a Margaca e Marramee

    CITAZIONE (CountlessCrows @ 4/8/2010, 17:27)
    L'idea è interessante, un buon spunto. Peccato che ci siano delle parti che non suonano tanto bene; la trascrizione e il rapporto interno della polizia non si avvicinano neppure al burocratese realmente in uso. Inoltre come giustamente sottolineava CMT non è possibile che sia nelle disponibilità dell'assassina il rapporto delle polizia a meno che non lo avesse il giornalista.
    Trovo assurdo che un'aspirante assassina, pur fornendo false generalità, si faccia vedere per bene in Questura da testimoni che poi non elimina. Se aspira a entrare in questa super confraternita mi sembra parta maluccio.

    Voto: 2 (è comunque ben scritto)

    Un grazie anche a te.
    Mentre non posso mettere la mano sul fuoco sul "burocratese" del rapporto interno,la trascrizione del colloquio è la... trascrizione/sbobinatura di un colloquio tale e quale... non con una indagata, ma con una informata dei fatti...

    Il fatto che lei sia riuscita a impossessarsi del rapporto (o di una sua copia) sta nelle sue abilità... mentre non è raccontato come lo abbia fatto nello specifico, visto che è riuscito a adescare/eliminare ben altro, non è troppo difficile riuscire a farlo...

    E sulla sua apparenza... visto che poi si preoccupa comunque di non lasciare in giro nomi.. chi ha detto che appariva per quella che è realmente? Avrà avuto documenti falsi e magari anche una "apparenza falsa"...

    Grazie poi a Selene e Fini (altri malvagi :P )... probabilmente i problemi che trovate sono legati al fatto che il racconto è troppo compresso rispetto alla sua lunghezza... sì, mi sa che è vero.

    E grazie anche a Esimon.

    A CMT e agli altri rispondo nei prossimi giorni
     
    .
18 replies since 31/7/2010, 23:14   401 views
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