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Ciao,
indubbiamente un testo molto poetico e delicato, con un'ottima atmosfera.
Parlando di difetti... non lo so se si possono chiamare difetti. Di certo noi due abbiamo una visione molto diversa della scrittura. Io sono dell'idea che meno parole si usino per esprimere un concetto, maggiore è la sua efficacia (e tieni conto che nonostante ciò più di una volta hanno trovato i miei pezzi ridondanti). Nei tuoi pezzi trovo spesso un punto di vista opposto (non sempre, perché nei racconti brevi sai essere fin troppo sintetico). Ci sono punti della storia in cui le descrizioni abbondano, e per quanto piacevoli non sempre le trovo necessarie.
Tutta la prima scena, ad esempio, un uomo che attraversa la strada senza guardare e viene quasi investito, è resa con un'abbondanza tale di particolari da trasformarla in un momento altamente drammatico e di vitale importanza. Invece si tratta solo di un uomo che attraversa la strada e basta.
Ciò che voglio dire è che scrivi benissimo, certo, però non so se riuscirei a sopportare un romanzo intero scritto in questo modo. La descrizione del castello, ad esempio, è perfetta in ogni particolare, oserei dire troppo perfetta.
In alcuni casi ribadisci più volte lo stesso concetto. Questo lo rafforza, certo, ma non ne vedo la necessità.
Questa è solo una mia idea, s'intende. E come ho detto i nostri sistemi di scrittura sono molto diversi. Io, per esempio, non riesco neppure a concepire di scrivere venti o trenta pagine di seguito senza metterci dialoghi. Quando prendo un libro e lo sfoglio e non ci trovo dialoghi, può essere il più grande capolavoro del mondo, ma subito lo rimetto sullo scaffale. Lo so che sbaglio, però non posso farne a meno.
Tirando le somme dovrei dire che il racconto andrebbe un po' sfoltito. Non lo dico perché non sono affatto sicuro di essere nel giusto, e forse è il mio modo di scrivere che andrebbe arricchito.
Quanto al voto, benché la storia mi sia piaciuta, ti devo dare tre, perché una raccolta o un romanzo scritti con questa ricchezza di particolari, soggettivamente li troverei un po' ostici da mandare giù.
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