CASTELLI
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CASTELLI

di Alberto Priora - fantastico - 37.500 circa

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  1. Paolo_DP77
     
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    Ciao Alberto, torno a rileggerti, è passato un po' di tempo!

    ("Otrebla Bla Bla"? mi sono perso qualcosa...)

    SPOILER (click to view)
    In generale mi trovo in linea con il pensiero di Stefano "marramee". Vorrei dividere il commento in due parti. Uno è il mio parere del tutto personale, l'altro è il "giudizio" del raconto. Prendili per quello che valgono.

    Secondo i miei gusti personali, il racconto lo trovo ostico. Anche se si intuisce leggendo che "più avanti si scoprirà qualcosa di interessante", ha trovato la prima metà (un po' di più) del racconto molto lenta e diluita. Per il fatto che il tema sia trattato in modo introspettivo e sentimentale, il racconto non ha suscitato il mio interesse, proprio per un fatto di gusti personali, ribadisco; quindi quando sono arrivato alla parte interessante, oramai ero un po' provato :)

    Passiamo al giudizio. Credo che tutto il racconto sia da sfoltire. Ci starebbero dei tagli per evitare una serie di immegini ridondanti e ripetitive. Magari contribuiscono a creare l'effetto "ossessione" dei ricordi del protagonista, quindi come approggio generale non è necessariamente sbagliato, ma un'accorciata generale gioverebbe. Le scene sono molto raccontate, anche quando potresti utilizzare una scena particolare, specie nei ricordi del mare, resti sul generico. Per esempio:
    CITAZIONE
    Claudia e Carlo non sembravano mai essere del tutto soddisfatti dei loro risultati. Ogni volta che terminavano un castello ci trovavano sempre qualche difetto, qualche errore o qualche dimenticanza. A volte era lei a dirlo, a volte lui, molto più spesso lo dicevano entrambi di comune accordo.

    Secondo me "mostrare" un episodio particolare avrebbe un effetto molto migliore.
    Il problema di "show don't tell" (che dico in americano così è più figo :) ) più evidente si ha (purtroppo) nel momento di picco dove lui scopre tutto il retroscena.
    CITAZIONE
    una serie di immagini su cui la luce della luna passa come una carezza.
    Rappresentano una storia.
    La storia di una creatura che nuota nel mare, che respira il mare stesso senza timore così come respira l’aria, che ne percorre gli abissi e ne sfiora le coste; una creatura che può anche mutare il suo aspetto in modo da apparire a chi la guarda come vorrebbe che fosse il suo osservatore, più ancora che come vorrebbe essere vista.
    Una creatura che è solo femmina.
    Una creatura che sale sulla riva per potersi riprodurre; che di generazione in generazione, giunta al momento della maturità, attrae il suo sposo, umano, dentro i flutti e lo usa un’unica volta, quell’unica volta, per poi scartarlo per sempre e destinarlo a una tomba d’acqua. Un ciclo vitale che è per lei naturale, che non può avvenire altrimenti, e che darà solo figlie femmine, creature a loro volta destinate a ripetere quella danza senza permettersi rimpianti.
    Perché la natura è la natura.
    E Carlo è imbevuto da quella storia, che lo attraversa al di là delle immagini disegnate sulla sabbia e si calcifica dentro di lui.

    Poteva essere migliore, così è un'infodump (american cool again ;) ). Lo dici e ripeti che sono una serie di immagini, ma le racconti invece che "mostrare" le immagini. In altri casi fai molto meglio:
    CITAZIONE
    Per fortuna lei odiava il mare e amava piuttosto la montagna, anche se Carlo non imparò mai a sciare e si limitava a salutare mentre lei sfrecciava sulle piste.

    Anche qui stai "raccontando", ma l'immagine di lui a bordopista che fa ciao ciao vale più di qualunque spiegazione sulla loro mancanza di sintonia.

    In conclusione apprezzo molto la capacità dimostrata nello strutturare la storia, con flashbak e "tempo reale"; di certo una storia molto complessa da ranccontare in tutte le sue sfaccettature. Il personaggio ne emerge ricco e profondo dal punto di vista psicologico. Mi è piaciuto molto inoltre il voler portare la storia su un piano simbolico, con l'ambientazione del castello di sabbia a perfetta realizzazione di questo aspetto. Si vede che sei uno in gamba, insomma, e la ricchezza di significati è di sicuro un pregio di questo scritto, e sull'aspetto più importante del racconto hai fatto centro.


    Voto: 3
    Ciao, Paolo
     
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23 replies since 31/8/2010, 23:04   537 views
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