Più cose in cielo e in terra
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Più cose in cielo e in terra

Paolo DP - 9k

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  1. Paolo_DP77
     
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    CITAZIONE (Anamin @ 3/9/2010, 19:16)
    Ehm... cioè, avrei voluto dare 4, ma per la fretta ho messo 3. Chiedo venia. ^^

    Dato che hai adottato Kenshiro, sei perdonato :D

     
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  2. CountlessCrows
     
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    Ultimo racconto per questa passata di USAM e finalmente estraggo dal cilindro un 4. Poco da aggiungere a quello che ti hanno fatto notare in precedenza e che ha già portato alle correzioni se non che ho trovato delicato al punto giusto il tono della narrazione, anche quando nella conclusione si è dovuto narrare di un fatto di sangue.
    Bravo!
     
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  3. Snow2
     
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    Ciao!
    Sono rimasto del tutto soddisfatto dalla lettura.
    Complimenti: il testo è calibrato alla grande. E' bilanciato, con dei dialoghi e dei twist quasi sussurrati ma non per questo meno efficaci.
    Riesce davvero a prendere all'amo il lettore.

    Unico neo: il titolo.
    Personalmente dopo aver letto un titolo così ho voglia di strapparmi i capelli, dargli fuoco e poi buttare le ceneri in un vulcano.

    Io lo cambierei :sospysi:

    Voto: 4
     
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    "Ecate, figlia mia..."

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    La nuova versione non mi piace come la prima.
     
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  5. nescitgalatea
     
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    Arrivo ora e devo dire che il racconto mi è piaciuto. Non ho letto la prima versione per cui non posso fare comparazioni di sorta. Anche io come Finitocchialati, sono stata portata fuori strada dal fatto che lei sostiene, più di una volta, di non credere ai fantasmi, ma non mi disturba.
    Il racconto è scritto bene, coinvolge e lo stile tiene il ritmo.
    Direi un 3 abbondante, ma non arrivo al 4.
     
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  6. VanderBan
     
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    Voto tre
    SPOILER (click to view)
    Bella storia, scritta bene, qualche piccolo stacco brusco nei dialoghi, ma per il resto scorre bene. L’idea di fondo (più o meno sfruttata) la sai rendere al meglio, anche se il “peso” della storia non la rende memorabile. Non mi sono piaciute le giustificazioni del fantasma, forse perché come spiego in seguito non mi convincono in pieno, ma anche perché smorzano l’effetto dell’arrivo di “quella dell’agenzia” che ho apprezzato per tempismo ed effetto. Questo, unita alla corposità della narrazione, mi impedisce di darti il voto massimo.

    Di seguito alcune segnalazioni
    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    E comunque non costa molto
    Ma è perché qui è avvenuto un fatto di sangue

    Strano rapporto compratore/venditore(presunto) che lascia un po’ perplessi; è voluto?
    CITAZIONE
    «Come prego?»

    virgola
    CITAZIONE
    Immaginai fosse rarissimo trovare un aspirante inquilino con tali affinità: sarebbe stato un vero affare

    Altra affermazione, che o è un indizio che vuoi dare (e mi sembra una forzatura) o è un tantino strana
    CITAZIONE
    l’avevo vista anche prima, quando ero arrivato. Allora lo feci notare a Carlo.»
    «Era lei: la ragazzina morta.»
    ...
    «Indicai la bambina a Carlo,

    “allora la feci notare a Carlo” lo taglierei: il discorso sarebbe più diretto ed eviti la ripetizione.
    CITAZIONE
    e andai verso le altalene, e mi resi conto che era lei: era Michela.»
    mi sono avvicinato abbastanza da riconoscerla

    doppio riconoscimento
    CITAZIONE
    «Ne è sicuro?»

    La domanda oscilla fra il presente e il passato, vedrei meglio la seconda ipotesi
    CITAZIONE
    chiusi il discorso perché altrimenti mi avrebbe preso per matto, e poi non lo dissi a nessuno
    ma sopratutto temevo che gli altri ragazzi mi prendessero in giro

    Se non lo dice a nessuno (neanche al fratello, perché dovrebbero prenderlo in giro
    CITAZIONE
    intanto sentivo il cigolio dell’altalena aumentare di ritmo perché lei si spingeva sempre più veloce

    aggiunta che sembra superflua dal ritmo in poi
    CITAZIONE
    «Mentre mi alzavo per andare via, mi disse: “Ciao”. E io risposi: “Ciao”.»
    «Ciao. Tutto qui?»
    «Sì. Durante la notte, il padre, che era stato in coma tutto il tempo, era morto. Il giorno dopo tornai al parco e lei non c’era più.»

    A mio avviso c’è troppo stacco nello scambio di battute e ne risente la storia
    CITAZIONE
    «Sa, mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo, se il padre non fosse morto. Se si fosse ripreso dal coma.»
    Noi siamo così: non vogliamo andarcene senza i nostri cari.»
    «Se il padre di Michela si fosse ripreso dal coma, lei avrebbe continuato ad aspettare.»
    Riccardo era stato colpito solo di striscio. Il mio bambino s’è salvato, e ha ancora una lunga vita davanti.»

    Tutta questa costruzione della spiegazione degli eventi che metti nella seconda versione tolgono il “fascino” misterioso che avevo apprezzato nella prima. Quasi che sia più una costrizione che un’esigenza della storia stessa. Anche perché a mio avviso non gira tanto come senso della cosa perché:
    Detta così il mondo sarebbe pieno di fantasmi e di chi li può vedere se non si capisce cosa differenzia i protagonisti con il resto della popolazione. Non so se mi sono capito...
    Solo per ipotesi, avrei visto meglio che i fantasmi aspettano (per qualche ragione misteriosa) chi rimane nel “limbo del coma” (stato di morte/non morte) durante l’evento che li ha uccisi, fino al momento in cui o si riprendono o muoiono... detto così, di corsa, ci vedrei più logica anche se non so se possa filare o no.
    A rileggerti con piacere
     
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  7. black cat walking
     
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    Ciao Paolo!
    SPOILER (click to view)
    Bello, bravo. :)
    Non leggo i commenti precedenti per scelta, quindi scusami se ripeterò cose già dette.
    Si capisce presto dove si andrà a cadere, ma non è affatto un limite. Una nota positiva e una negativa. La prima: mi è piaciuto il motivo che tiene la donna legata alla "terra", anche se, forse potresti motivare anche il perchè Valerio abbia il potere di vedere quelli in attesa, oppure perchè veda proprio quei due casi lì e non altri (o , se ne vede altri, farcelo capire). La nota negativa è sugli indizi che lasci nella trama per nascondere l'identità della donna. Il limite tra l'inganno al lettore (ti ho scritto questo, ma in realtà è quest'altro) e una trama ben riuscita è labile. Faccio un esempio: se lei risponde "certo!" alla domanda "lei è la signora Elisabetta dell'agenzia?", deve essere poi chiaro che quella è una risposta sensata per il personaggio e non un trucco dell'autore, cioè, quella risposta deve essere poi ben motivata. Ecco, chiarire meglio (anche a posteriori) il motivo per cui la donna menta, forse non ci starebbe male.
    In definitiva, voto 3 pieno.
    A rileggerci!
     
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  8. Piscu
     
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    hai rovesciato un tema abbastanza classico (il morto che non sa di esserlo) e realizzato un racconto che con la sua brevità e i toni pacati riesce a essere gradevole. mi sfugge perché il fantasma abbia voluto mettersi in contatto con lui senza uno scopo preciso, ma immagino che anche solo raccontare la sua storia a qualcuno che la vede possa essere una motivazione sufficiente.

    niente da segnalare, un tre convinto.
     
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  9. Jakken
     
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    Ciao Paolo.
    SPOILER (click to view)
    Non so se qualcuno ha i miei stessi dubbi perché non ho letto i commenti precedenti.
    Mi spiego: il racconto, fino a quando lei non dice chi è, mi aveva convinto abbastanza. Non c'è molta atmosfera, tuttavia è stato gradevole fino a quel punto.
    Il problema nasce dal fatto che qui siamo in presenza della famosa Black box.
    In questo racconto tu chiedi al lettore di sospendere l'incredulità per due volte, per poi chiedere qualcosa di più.
    Fino a quando lui racconta la sua esperienza soprannaturale, tutto ok. Ci dice anche perché la bambina aspetta... Insomma, la cosa è giustificata e narrata nel modo giusto.
    Poi, però, lei si "scopre" (altra sospensione d'incredulità) e il lettore è forzato. Non solo lei sta parlando dei fatti suoi a un perfetto sconosciuto, ma sta anche "narrando" a noi... e non si capisce perché debba farlo.
    Lei non ha nessuna esigenza di parlare con terze persone, ovvero noi, e quindi narrare. Non so se mi spiego. Al limite la cosa, gestita in modo diverso, potrebbe funzionare con un flusso di coscienza.
    Ma chiedi davvero troppo. E non importa che io sottoscritto creda al paranormale perché mi son capitati fatti che non hanno altra spiegazione. Se scrivi devi riuscire a gestire la sospensione d'incredulità per chi non è portato a credere.
    Davvero non riesco a capire perché un racconto di questo tipo non possa essere narrato in terza persona, piuttosto che in prima (però da lui) o con una sperimentale seconda persona.
    Non voto perché mi rendo conto che il problema è delicato: ignorato da molti scrittori, famosi e non; importantissimo e non sopportabile da editor e da chi deve decidere se pubblicare o meno.
    Ciao ;)
     
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  10. Olorin
     
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    Allora, comincio con queste quattro cose

    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Era tutto perfetto: la porta cigolò e lui rimase lì imbambolato con la mano tesa. Ma subito dopo la ritrasse e alzò lo sguardo verso di me.
    «Buongiorno!» disse «Lei è la signora Elisabetta dell’agenzia?»
    «Certo!» Ci stringemmo la mano.

    Imbroglio. Quando si progetta un finale come il tuo, la prima cosa che fa il lettore una volta che abbia impattato il finale, è tornare a leggere i punti del racconto dove può esserci un’incoerenza con la nuova connotazione che viene data al personaggio, come ne 'Il sesto senso'. Quel che io ne traggo da questo passaggio, è il fatto che l’autore ha barato fornendomi un’informazione fuorviante (quel “Certo” in risposta alla domanda se fosse Elisabetta) e un’azione incoerente (la stretta di mano accolta da Valerio senza denunciare alcuna sensazione ‘insolita’)

    CITAZIONE
    «Valerio Martelli. Temevo di non trovarla: sono un po’ in anticipo» sorrise di rimando lui.
    «No, la stavo aspettando.»

    Capisco cosa vuoi indurre con quel «la stavo aspettando», ma rispetto al fatto che Valerio è addirittura in anticipo, stona. Se lui dicesse «temevo di non trovarla più, sono un po’ in ritardo» allora risulterebbe più credibile.

    CITAZIONE
    «Pensavo fosse più malandata, e invece è messa abbastanza bene. È elegante, c’è un sacco di spazio.»

    « Pensavo fosse più malandata, invece è messa abbastanza bene. È elegante e c’è un sacco di spazio»

    CITAZIONE
    «Non direi. Ma ho dei soldi da parte, non si preoccupi: perché i due punti e non una semplice virgola? posso permettermi la casa se decido di comprarla. E comunque non costa molto, considerando che è una casa così grande.»

    L’ultima frase, un ‘potenziale acquirente, non la direbbe mai!

    CITAZIONE
    Aprii la porta della camera da letto. Era tutto riordinato, pulito. Tende candide come il latte.

    Dici che era TUTTO riordinato e pulito e poi ti limiti a descrivere il candore delle tende. Se dettagli meglio una descrizione generica, non puoi più limitarti a un solo elemento.


    Il resto a mio parere è PERFETTO! Davvero una brillante prova di formulazione dei dialoghi: ritmo, verosimiglianza, argomenti pertinenti senza intoppi logici.

    Pur avendo intuito dove volevi andare a parare, è stato un piacere trangugiare l'esca con tutto l'amo.


    Complimenti davvero :compli: .
     
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  11. Paolo_DP77
     
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    Grazie davvero a tutti per le preziose indicazioni che mi state dando. Ho letto tutte le segnalazioni con attenzione e spero di trovare il tempo per una revisione. Darò però la precedenza ai commenti agli altri racconti, attività nella quale sono un po' indietro, anche perché da sabato scomparirò per una settimana.
    :ninja:
    SPOILER (click to view)
    Riassumendo all'osso mi sembra che abbiate individuato una serie di questioni abbastanza critiche che andrebbero rislte con una ulteriore revisione:
    1 - Alcune battute tendono a ingannare il lettore. D'altra parte molti hanno intuito il finale dopo poche righe, quindi credo di essermi abbastanza regolato in generale; rimangono però un paio di passaggi che dovrei sicuramente modificare in questo senso.
    2 - Il titolo. Mi sono autoconvinto anch'io che è una ciofeca di titolo, però eviterò di cambiarlo perlomeno nel contesto USAM
    3 - Le spiegazioni nel finale. Io di solito preferisco i finali dove le spiegazioni sono minime o assenti. Nella prima versione però non si capivano delle cose importanti, in questo forse c'è un po' troppo. Se avrò tempo penso che mi limiterò a limare un po' le battute finali di questa versione. In fondo stiamo parlando già di pochissime righe.
    4 - Black Box: è vero che il narratore è in prima persona ed è morto, tuttavia essendo un fantasma come appare, è ancora in grado di comunicare. Di solito si parla di black box quando la storia è in prima persona ed è IMPOSSIBILE che il narratore narri tale storia. Qui invece Jakken mette l'accento sul PERCHE' dovrebbe raccontarla, il che mi sembra un livello meno vincolante, più una sorta di "scatola grigia". Il dubbio comunque e lecito. Io credo che narrare dal punto di vista del fantasma sia un "valore aggiunto" rispetto a una terza persona. Anzi, il racconto è costruito appunto su questa volontà, quindi la scelta mi sembra motivata, sostanziale. Sul fatto che sia corretta o se sia vista come un "inganno" al lettore, ci si può ragionare, non sono sicuro di cosa pensare. Ringrazio Jakken per aver sollevato la questione sarebbe bello venirne a capo... di sicuro ci penserò.


    Ciao
     
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  12.  
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    Ciao

    SPOILER (click to view)
    Carino e scorrevole, lo hai impostato in maniera leggera e questo lo ho apprezzato, anche se forse il fatto di spostare in fondo la spiegazione del fatto di sangue toglie un po' troppo la vena drammatica... magari potresti trattarlo prima, quando lo accenni.
    Ovvio che dopo il Sesto Senso uno è sempre in attesa del fantasma non appena si accenna a chi vede fantasmi, ma anche se il finale è precedibile è comunque gradevole.
    A livello di dialoghi ci sono un paio di momenti in cui, complice qualche pausa a effetto, ho perso la sequenza di chi stava parlando

    Metto un 3
     
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