-
Gargaros
| .
|
"Ecate, figlia mia..."
- Group
- Member
- Posts
- 3,059
- Location
- Un po' da qui, un po' da lalà
- Status
- Offline
|
|
Ecco un racconto che prima di essere postato è stato visto e rivisto, corretto e ricorretto. Praticamente non ho trovato nessun refuso o frase scritta alla "come viene, viene"; tutto scorre via liscio come l'olio.
Se gli devo trovare dei difeti per forza, è nello stile, che sembra troppo piatto, derivativo (sembra di leggere un autore americano tradotto). Poi l'idea, non nuovissima. Ma sarebbero dei difetti davvero leggerissimi, visto il genere. E comunque si fanno perdonare per la professionalità con cui è confezionato e per un discreto gusto per la trama (ottima la sparizione degli oggetti appuntiti, ancor più ottima la soluzione delle piante grasse).
Qualcosa che non mi torna:
CITAZIONE Non la fa sbattere, ma il movimento è deciso e il rumore incide l’appartamento. Il sottolineato, seguito da "l'appartamento", mi suona strano.
Sarebbe meglio (secondo me) scrivere che il rumore incide "sull'appartamento", o "nell'appartamento".
Oppure (un guizzo di stile proprio) sarebbe scrivere che il rumore "uccide" l'appartamento... Tanto più che poi il protagonista trasloca: non poteva mica vivere in una casa "morta".
CITAZIONE . Alessia lo attira; lui non può più resistergli e allora la travolge in corridoio Alessia è femmina.
Voto: 3
|
|
| .
|
35 replies since 30/9/2010, 23:02 476 views
.