"Ecate, figlia mia..."
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CITAZIONE (Daniele_QM @ 1/10/2010, 13:50) Dunque, ipotizzo che questo racconti ti sia stato ispirato da "Il cane" di Lovecraft, poiché sia l'ambientazione - e il tema - sia lo stile, lo ricordano moltissimo. Daniè, ma allora mi confermi che tu di narrativa vecchia hai letto ben poco!
Prendo la cosa con filosofia, non m'arrabbio... anche considerando che mi hai menato 2 perché avrei preso spunto da Il Cane. Ebbene, no, assolutamente no! Mi dici dove la vedi l'idea di quel racconto nella mia storia? Mi dici dove lo vedi lo stesso ambiente? Il cimitero? Ma no! Il cimitero ricorre infinite volte in migliaia di racconti dell'orrore classici e non. La nercofilia? Anche qui, NO. Lovecraft era un dscreto necrofilo, ma se devo essere associato a qualche autore vecchio, preferirei Clark Ashton Smith (e sarebbe comunque un'associazione errata, visto lo stile poeticheggiante e suggestivo di Smith).
In altre parole, il mio testo con Il Cane non ci azzecca quasi niente. E però mi hai dato 2
Dei tuoi appunti solo una manciata li ho trovati oculati e dotti, e sono quelli in cui mi mostri dei refusi o sviste grammaticali ovvie.
Ma procediamo con ordine...
CITAZIONE Sicuramente ricalchi uno stile novecentesco - o giù di lì - ma non si può prescindere da quella che è la nostra realtà, il nostro parlato. Tra l'altro, non collochi temporalmente la vicenda, per cui lasci presumere al lettore che il periodo sia quello (ma potrebbe essere più recente, ancora più lontano nel tempo, o boh). Non c'è bisogno di collocare una data per dargli un tempo. Ho usato vari espedienti propri di autori vecchi (il "19...", tanto per dirne uno). Lo stile si confà a una qualità narrativa vecchia. Scrivo in prima persona, quindi per forza il narratore deve usare uno stile arcaico (che per altro non ho neanche forzato molto, altrimenti avresti letto termini inenarrabili). Pure i lunghi monologhi di Osvaldo, vengono da autori di cento anni fa, o giù di lì.
Ho semplicemente scritto cercando di sforzarmi di "entrare" in un autore classico. Puoi criticare la mancata riuscita, ma non quello in cui sono riuscito a emulare quel modo di scrivere.
L'unica cosa che forse trae in inganno è quella figlia che ritorna a casa per problemi scolastici... In quegli anni forse le ragazze ricche erano seguite da tutori o precettori... Su questo devo informarmi. Ma avendo letto molta narrativa vecchia, so che qualcosa, in quel dettaglio, non suona bene, per le mie intenzioni di scrivere una storia che sa di vecchio.
Convengo.
CITAZIONE CITAZIONE ]un eventuale suono che appartenesse a una pace soprannaturale. quale suono "eventuale" produce una pace "sovrannaturale"? Questo passaggio lo rivedrei nei contenuti. Non è il suono che produce la pace. E' nella pace che è possibile avvertire (per il narratore) un suono che altrimenti è inesistente.
Comunque, ammetto che la frase suona (ehm) un po strana... Ci pondererò sopra per trovare una soluzion.
CITAZIONE CITAZIONE con le spalle sulla porta sarebbe meglio "alla porta" Assolutamente no. Oggi si fa un uso già fin troppo sbagliato delle preposizioni, non voglio contribuire al casino generale
CITAZIONE CITAZIONE cercava di calmare un respiro da corsa precipite credo che in questa frase tu abbia sbagliato qualcosa: "corsa precipite"? Osvaldo ha corso come una furia. Precipite significa
3 (raro, lett.) Che si muove rapidamente | (fig., lett.) Avventato: quelli che son troppo precipiti… si avventurano presuntuosamente (CASTIGLIONE).
Ho usato un letterale raro.
CITAZIONE CITAZIONE «Amico mio,» mi disse – io stavo ancora a terra, «amico mio, dovrai perdonarmi quest’ingresso maleducato e violento... ma quando ti spiegherò tutto, sarai tu a chiedermi scusa: per non avermi aperto prima che bussassi!» La ripetizione di "amico mio" è inappropriata in questo dialogo, perché tu inframezzi i due frammenti dal commento ma lui parla di filato e a meno di non sottolineare la ripetizione in qualche modo - ad es. deglutisce, tossisce o altro - è il caso di toglierne uno. Poi: come avrebbe potuto aprire PRIMA che lui bussasse? E' un veggente? O potenziale tale? Non devi vedere la ripetizione di "amico mio" come qualcosa che dice effettivamente Osvaldo... Potrei semplicemente averlo ripetuto io per riprendere l'attenzione del lettore sull'inizio del discorso. Era una cosa che facevano tempo fa...
Riguardo alla frase in corsivo, Osvaldo non dice niente di concreto e vero. Sta solo "preparando" il narratore alla storia assurda e terribile che vuole raccontargli...
CITAZIONE CITAZIONE «Amico mio,» disse dopo che il respiro gli si era placato un po’... «Immagino ti stia chiedendo molte altre cose, rispetto a questa visita a sorpresa.» " disse dopo che il respiro gli si era placato un po": qui rivedrei la frase usando tempi verbali più funzionali: es. "disse dopo che il respiro si fu placato" Convengo.
CITAZIONE "molte altre coste rispetto a questa visita": toglierei "altre" anche perché non specifica la prima cosa che dovrebbe chiedersi rispetto alla visita. 4 (raro) Considerazione | (lett.) Avendo rispetto, tenendo conto, valutando: avendo rispetto al tempo, al luogo, al caso, alla persona (VASARI) | (lett.) Rispetto umano, eccessiva considerazione e timore delle opinioni altrui che può impedire di agire, decidere o esprimersi liberamente | Punto di vista, verso, riguardo: per, sotto un certo rispetto hai ragione; abbiamo considerato la cosa sotto tutti i rispetti, sotto ogni rispetto | Relazione, attinenza, paragone: non c'è rispetto tra forma e materia | Rispetto a, relativamente: vorrei dire qualcosa rispetto alla tua domanda; in confronto, in paragone a: rispetto a lui il fratello è molto più giovane | (raro) In rispetto a, relativamente, proporzionalmente a | Motivo, causa: non vengo per molti rispetti | (raro) Cautela, precauzione: per buon rispetto è meglio non farsi ricevere.
In pratica Osvaldo dice che il narratore si chiede altre cose, oltre al fatto che lui gli fa una visita così inattesa e violenta.
E le cose (alcune) che si chiede il narratore, infatti, vengono subito dopo elencate.
CITAZIONE CITAZIONE Era sul punto di piangere, ma l’orgoglio, il fiero orgoglio tipico d’Osvaldo, lo riprese, e così lo vidi nuovamente indurirsi. capisco il senso, ma non mi suona. L'orgoglio "riprende" Osvaldo? Direi che l'orgoglio permette a Osvaldo di riprendersi. Prova a riformulare il periodo. No.
CITAZIONE CITAZIONE La morta che giaceva nella bara – era la signora Pasculli, sepolta di giornata – stava decomponendosi, puzzava come una carogna e dal suo corpo provenivano sibili e rutti. Se è stata sepolta in giornata dubito che inizi già a decomporsi. Eh, sapessi!
CITAZIONE CITAZIONE se di morti al giorno ce ne sono sempre almeno uno – ce n'è sempre almeno uno CITAZIONE di morti bene imbottiti ne cadono uno ogni mese. ne cade CITAZIONE sui ricchi o benestanti vecchi o malati di cui si diceva in giro presto o tardi avrebbero tirati le cuoia. tirato le cuoia CITAZIONE perciò più d’una volta dovetti ricorrere a stratagemmi e bastardate di varia natura. considerato lo stile narrativo che hai scelto, "bastardate" stona come un cazzotto nell'occhio. Qui convengo su tutto.
CITAZIONE CITAZIONE A un becchino, per farti un solo esempio, mi presentai fingendomi un amico di scuola elementare; egli non ricordava nulla di me, ma fece un sorriso accogliente per la bottiglia di marsala che gli portavo in regalo, e che ci scolammo un’ora prima che mi mettessi all’opera – io feci finta di bere dopo i primi cinque bicchieri, lui cadde invece steso e non si svegliò che l’indomani. Improbabile. Se mi si presenta uno che non ho mai visto con una bottiglia di marsala, non mi metto a bere fino a sbronzarmi se prima - diciamo almeno una o due volte - non ho passato del tempo con lui - cadendo quindi in pieno nell'inganno. Sono d'accordo. Forse dovrei dire qualcosa sull'ottusità del becchino...
CITAZIONE CITAZIONE una serie di fatti inquietanti accorsi nei giorni scorsi occorsi CITAZIONE nei giorni scorsi ripetizione Ok a tutto.
CITAZIONE CITAZIONE m’era sembrato in effetti che nell’ipnotico battere della pioggia si frapponesse un appena percepibile suono “altro” che non seppi identificare fra quelli di natura. forse meglio: "altro" suono Non credo. Metterlo dopo aumenta il senso di stranezza del suono. Anzi, forse dovrei togliere le virgolette...
CITAZIONE una rabbia CITAZIONE scese di nuovo la paura e la rabbia immense di prima. scesero Ottimo.
CITAZIONE CITAZIONE è da, a Roma, una zia a Roma... per farla svagare l’ho mandata io... » questo parlato è sconnesso. Balbettare non significa stravolgere la propria grammatica Forse no. Ma devi anche ammettere che tu non ti sei mai trovato in quella situazine e non sai che effetto può fare sul cervello
E poi è tecnica narrativa. Forse scadente, ma almeno me so' sforzato.
CITAZIONE CITAZIONE considerai molte possibilità, soprattutto a quella che, forse, Osvaldo m’avesse contagiato "a quella che": togli la "a" Ok.
CITAZIONE CITAZIONE affacciandosi qua della scala. al di qua "Al di là", "al di qua" ecc. sono francesismi.
Casomai avrei dovuto scrivere "qua dalla scala"...
CITAZIONE Nel complesso è una prova interessante. Mi sembra un buon esercizio di stile, ma non riesco a dare più di due (anche perché la somiglianza con "Il cane" è un po' troppo evidente - magari poi è un caso!)
CITAZIONE In ogni caso, benvenuto a Usam! Grazie, Daniele.
Oh, non prendere i miei contrappunti ai tuoi appunti come qualcosa fatto per offenderti. Ho solo cercato di difendere il difendibile...
CITAZIONE (Alessanto @ 1/10/2010, 17:58) 2- Lo stile. Troppo compassato, funzionale magari, ma pesante. Come può uno stile essere "compassato" e "pesante" nello stesso tempo?
compassato part. pass. di compassare; anche agg. 1 Nei sign. del v. 2 Di persona assai controllata nell'agire: una ragazza compassata. SIN. Misurato, sostenuto.
Edited by Gargaros - 1/10/2010, 23:52
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