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Ryan79.
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Dopo più di un'ora d'attesa, entrò in un ufficio arredato con il sapiente mix di complementi costosi tipico di chi vuol far pesare il proprio potere senza però avere un briciolo di educazione estetica.
Sigaro alla mano, il Sovrintendente, seduto su una grossa poltrona e con le gambe stese sulla scrivania, lo scrutò per un istante e si rivolse a lui con fare amichevole, sbuffando un goffo anello di fumo:
-Quindi lei sarebbe il genio che ci ha proposto il progetto Eden?
-Si, signore
-Fantastico, non vedevo l'ora di conoscerla personalmente!
-Dice sul serio? Sono davvero lusingato dal suo apprezzamento..
-Certo, non vedevo l'ora.... non vedevo l'ora di conoscere un perfetto imbecille come lei! In queste settimane abbiamo esaminato più di trecento progetti, e il suo è decisamente quello più sconclusionato: ma come, pensa davvero che prendendo un po' di polvere, soffiandoci sopra e modellando il tutto a sua immagine e somiglianza, possa venir fuori qualcosa non dico di buono, ma anche soltanto di minimamente sensato? Risponda la prego!
-Beh, veramente io pensavo ad una cosa un po' più... ecco...
-Ma via, non tenti di accampare scuse! Sa cos'ha detto Kalì quando ha letto il suo progetto? “Se lui fa questo, io mi faccio la Via Lattea in bici. Nuda. Senza mani.”
Il Sovrintendente dovette trovare molto comica questa affermazione, poiché appena finito di pronunciarla iniziò a ridere, ridere, ridere, incurante del suo interlocutore.
Dopo circa tre secoli e un quarto che rideva, il suo ospite si spazientì, fece una mossa con le mani e scatenò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì in pochi attimi il Sovrintendente e la sua scrivania.
Soddisfatto della giusta punizione inflitta, uscì dall'ufficio deciso a portare comunque a termine il progetto dei suoi sogni, mentre un pensiero gli si faceva strada nella mente: “una risata vi seppellirà..... bella questa frase.... devo ricordarmi di farla dire a qualcuna delle mie creature, un giorno o l'altro....”. -
margaca.
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Un po’ forzato nel rispetto del tema, ma come debutto non c’è male, anche se ti metto in guardia dall’utilizzare nei racconti elementi autoreferenziali, come appunto hai fatto alla fine di questo, non è una cosa che piace tanto. Comunque è scritto bene, anche i dialoghi tengono abbastanza. . -
luckyfer.
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Un volo alto, e originale... ma sembra l'adattamento di qualcosa già in preparazione con altri scopi, con il tema proposto infilato in qualche modo. Un plauso per l'esordio comunque, e attendiamo altro. . -
AlexMai.
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Passabile, meglio di quando l'ho letto ieri sera... però il finale non è proprio integrato ;-( . -
marramee.
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Tema non originalissimo, ricorda molto un altro racconto presentato a Minuti Contati del mese scorso. Funziona abbastanza anche se il finale non mi entusiasma, però non ha elementi che lo rendano memorabile. . -
Armando88.
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A me è piaciuto. Soprattutto l'inzio in quanto ho trovato il finale scontato e troppo poco elaborato. Comunque merita una buona posizione. . -
nescitgalatea.
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Ben scritto, anche a me sembra forzato. Concordo con Margaca, non mi piace molto l'utilizzo autoreferenziale del tema proposto, poi dio! Eheheh! Comunque buon inizio!
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Selene B..
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Carino, ma decisamente forzato il finale. . -
AngeloF.
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Concordo con gli altri: carino, ma il tema è tirato un po' dentro a forza
ciao
Angelo. -
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La trama è già stato usata con altre temi, ma l'escatologia va bene per tutte le stagioni e lo stile è scorrevole e carino...
in effetti il tema è un poco inseito alla fine...
però ho il dubbio di come uno così potente debba sottostare a un sovrintendente e il riferimento a un valore di unità tempo (tre secoli e mezzo) che precede il sistema di riferimento in cui è usato...
Ti segnalo anche che qui c'è una d eufonica da eliminare (ad una ) e che dopo il trattino, nei dialoghi, ci vuole lo spazio. -
Fini Tocchi Alati.
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Ci sono un po' di ripetizioni che, in racconti da 2000k, non puoi permetterti.
Oltretutto, nonostante la brevità, credo che potrebbe essere ancora sfoltito per renderlo più immediato ed efficace.
Sul finale ti hanno già detto.
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Ryan79.
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Grazie a tutti per i commenti!
se vi interessa curiosare il come e il perchè di questo racconto, ecco a voi il megaSPOILER (click to view)Questo racconto non piace neanche a me. Non mi piace perchè non è dato da una "scintilla" ma è il frutto di 3-4 tentativi diversi di dare un senso al tema assegnato. Il tema credo che alla fine sia centrato, avevo inteso "una risata vi seppellirà" come vendetta sulle persone che ridono di te, e di conseguenza avevo ideato un raccontino su uno studente appena laureato che cerca lavoro ma gli ridono in faccia. Poiché ero arrivato a 4000 caratteri solo con la descrizione dell'ufficio, qualcosa era decisamente da rivedere
... ed ecco che lo studente si trasforma in Dio, il capo della megaditta in un generico Supervisore di divinità, e il curriculum scarno del ragazzo in uno strano progetto teso a dar vita ad uno strampalato pianeta popolato da orrende creature... aggiungiamo qualche ingrediente farsesco tipo il sovrintendente e la dilatazione del tempo (rise per tre secoli) che ci può stare per entità diverse dal piano terreo e il gioco è fatto. L'ultima frase non serviva a centrare il tema, si sarebbe potuto concludere anche senza, ma era un gioco di citazioni mal riuscito secondo cui a Dio viene in mente la frase che farà poi dire nel corso del tempo ad una delle sue creature (tal bakunin se non erro..). Insomma, sembra uno di quei temi svogliati che uno fa al liceo senza aver molto da dire sull'argomento, ma la voglia di ricominciare a scrivere era troppa e non volevo perdere l'occasione!. -
Piscu.
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non molto originale, di rivisitazioni divine se ne vede una in ogni mc. inotlre, anche il tema mi pare appena sfiorato. . -
.“Se lui fa questo, io mi faccio la Via Lattea in bici. Nuda. Senza mani.”
Il Sovrintendente dovette trovare molto comica questa affermazione, poiché appena finito di pronunciarla iniziò a ridere, ridere, ridere, incurante del suo interlocutore.
Dopo circa tre secoli e un quarto che rideva, il suo ospite si spazientì, fece una mossa con le mani e scatenò una pioggia di fuoco e zolfo che incenerì in pochi attimi il Sovrintendente e la sua scrivania.
L'inizio mi è piaciuto: Dio alle prese con la burocrazia; e poi la scrittura è efficace.
Purtroppo il finale non va oltre la trovata iniziale. Visto che al Sovrintendente si chiedono i permessi, si potrebbe ipotizzare che sia più potente degli altri "dei", perciò non mi convince molto la facilità con cui viene liquidato. Comunque un esordio (su questi schermi) promettente.
Arrileggerci!
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omrik.
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ehi, mi accodo con altri commenti sul finale, fino alla risata di tre secoli, filava tutto liscio poi...
in ogni caso l'idea dio/burocrate è spesso usata ma non ha ancora iniziato ad annoiarmi..
