Acqua sporca

Non sono un amante del genere, ma fino alla svolta horror la storia mi piaceva molto. Detto questo, veniamo a un'analisi più distaccata: i personaggi sono ben definiti, così i luoghi (a parte qualche piccola inesattezza che però può notare solo chi è di Firenze, quindi ininfluente). Nei dialoghi ho dovuto spesso rileggere perchè non capivo chi stesse parlando, non che sia importante (la trama non cambia) però non aiuta la lettura. Per quanto riguarda la trama ci sono alcuni dettagli che non mi quadrano: anzitutto perchè i due vengono buttati in Arno? Sembra una specie di sacrificio, ma perchè allora non va a buon fine? Poi: come hanno fatto i ragazzi a trovare il covo dei pazzi? Non mi pare un problema da poco.
La lotta finale l'hai descritta bene, ma la decisione di uccidere il mostro mi è sembrata troppo affrettata rispetto alla psicologia dei due, perchè lo fanno? Si capisce la titubanza, ma poi non c'è un reale motivo per cui sparano, da come sono il primo impulso sembrerebbe la fuga.
Infine la trasmutazione e il processo riproduttivo: in una storia così ci sta tutto, ma da dove arriva il mostro? Va bene la piena in Arno, ma a monte di Firenze non c'è la foresta amazzonica, una genesi ci dev'essere, o almeno, per me ci dovrebbe essere.
Spero di aver lasciato qualche spunto di riflessione.
Il voto sarebbe il classico 2,5 che non esiste, purtroppo allora arrotondo a 2.
A rileggerci!

― Li ho trovati, ― gridò Mirko: perché usi sempre le virgole nei dialoghi?

― Dài: verbo dare, qui l'accento non va.

Era steso nell’erba: era stesso sull'erba

est: prima l'hai scritto in maiuscolo

uno straccio tenuto premuto contro la nuca: è brutto questo tenuto premuto, scegli uno dei 2:
uno straccio premuto contro la nuca o uno straccio tenuto contro la nuca

Quando i tre ebbero riappoggiato: perché questo "ri"? Non avevano già appoggiato prima quei 3 boccali.

Mirko ha sparato come minimo 9-10 colpi. Che pistola è? Te l'avevo fatto notare anche la volta scorsa, ma non ricordo se e che mi avevi risposto

La polizia sarà già per strada, abbiamo fatto parecchio casino: la pistola aveva il silenziatore.

Poi corriamo su per il fianco di collina: meglio il fianco della collina

l Dio del fango: refuso

con le foglie secchie: idem

Dunque, a me non convincono 2 cose: il dio e Angelo. Se è un dio perché se ne resta inerte? E Angelo, fra i due, sembrava il più debole, mentre ammazza per primo e poi sembra essere lui che conforta Mirko.

L'avevo letto qualche giorno fa e mi era piaciuto. Oggi di più, ma capita spesso.
Non mi soffermo sui consigli che sbriciando gli altri commenti ho visto già te ne hanno dati
tanti. L'idea del mostro un po' fine a se stesso mi ha fatto apprezzare di più un racconto che
altrimenti sarebbe stato il classico horror. Sullo stile poco da dire, mi è sembrato scorrevole
si fa leggere volentieri, i dialoghi sono ben strutturati.