U' Pozzu
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U' Pozzu

di Antonino Alessandro, 32100 cc

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    "Ecate, figlia mia..."

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    Un po' da qui, un po' da lalà

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    La scrittura c'è. La storia pure, anche se fa fatica a sollevarsi da quella che sembra una banale vicenda di umana miseria. Il soprannaturale entra solo da metà racconto in poi; prima è una luuunga sequela di giorni insoddisfacenti, e pare che tutta la storia proseguirà così. Insomma, un po' noiosa. Quando però entra il magico, diventa tutto interessante. Anche perché è ben descritto.

    Un difetto sta però nel finale: non ho capito cosa diavolo sia successo. Il sacrificio di Maurizio in pratica non è servito a niente: lui voleva aiutare la famiglia, ma i soldi non sono arrivati. E quindi perché si sacrifica? E perché lo fa a quel modo, legandosi all'ancora e facendosi risucchiare dal puzzu (a quanto ho capito)?

    Una cosa che mi è piaciuta molto è che il figlio non si veda MAI! Questa presenza invisibile secondo me simboleggia alla perfezione la difficoltà familiare che stanno attraversando. I figli sono il futuro; qui ce n'è uno che però risulta invisibile, il che rappresenta metaforicamente un futuro che non c'è (o che, se ci sarà, sarà nero). Non so se tu sia stato consapevole di come hai trattato questa cosa, ma il risultato per me è davvero valido.


    Qualche noticina...

    CITAZIONE
    «Per favore, so che di questi tempi non ho portato roba buona ma le garantisco che…»

    Ci vuole una virgola lì. Inoltre... in Sicilia ci si dà del "voi", se non sbaglio.

    CITAZIONE
    «Okay, signor Miceli» rispose Maurizio scambiando un’occhiata quasi liquida con uno dei lavoratori , anche lui, forse, condivideva la tristezza di una vita amara.

    Quell'"okay" ha sbagliato bocca, non ce lo vedo proprio in bocca a un vecchio pescatore siculo.

    La proposizione che ho sottolineato, poi, è errata, non si lega bene alle altre.

    «Okay, signor Miceli» rispose Maurizio scambiando un’occhiata quasi liquida con uno dei lavoratori, che forse condivideva, anche lui, la tristezza di una vita amara.

    Va meglio? Quell'inciso "anche lui" può essere tolto.

    CITAZIONE
    «Quelli sono gli amici, vero?» disse Maurizio a mezza bocca mentre tonneggiava una cima con un gesti fluidi.

    ...

    CITAZIONE
    “Noi veniamo da lì!” aveva detto suo padre in un’epifania figlia di un documentario di Piero Angela. Maurizio aveva ascoltato il giornalista brizzolato spiegare con voce suadente cose che lui riusciva appena a capire.

    Ma quanti anni ha Maurizio? Mi sembra di capire che non abbia meno di 50 anni. Ora, Piero Angela ha iniziato a fare giornalismo divulgativo solo negli anni 70... Maurizio doveva essere già abbastanza grande per sorbirsi una lezioncina dal padre! Invece qui sembra che lo descrivi come un ragazzino... Boh.

    CITAZIONE
    Non le aveva ancora raccontato del suo incontro con l' impiegata del Banco della Trinacria

    Non ci vuole lo spazio. Ho visto che lo metti a volte pure prima delle virgole... Non si fa.

    CITAZIONE
    Nessuno dei due ci credeva ma avevano bisogno di dirselo l’un l’altra.

    Virgola assente.

    CITAZIONE
    Come un sarto d’annata, faceva muovere la zaccurala rapidamente provando a chiudere gli squarci dei ferri del mestiere.

    Se è siculo stretto, ti consiglio di usare il corsivo, come del resto fai per le altre parole e frasi dialettali.

    CITAZIONE
    L’altro non aggiunse nulla, in cuor suo era certo che Miceli con l' attività che svolgeva prima o poi sarebbe finito in orizzontale.

    ...

    CITAZIONE
    Robertino fece spallucce; l' amico era fatto così. Passava forse più tempo in mare che a terra, certi meccanismi, figli malati della realtà proprio non li comprendeva.

    Virgole messe un po alla "meh".

    CITAZIONE
    Fece qualche altro passo, poi girò su sé stesso, lasciò cadere cesto, canna da pesca e sacchetti e si mosse con fare minaccioso verso l’amico.
    «Fallo arrieri e ti va’ ghiecco rintra u’ Pozzu, u’ capisti?»
    «Talia a chistu’! Cia’ pruvare; arricampati! Ca' ti scasso!» rispose Maurizio mettendosi in piedi e gonfiando il petto.
    Un gruppetto di persone che aspettava l’imbarco per Ustica si voltò: nulla richiamava l’attenzione più di una bella litigata.
    I due fecero finta di nulla: giocavano in quel modo da anni. Robertino si avvicinò di altri tre passi, lo stesso fece Maurizio. Si misero testa contro testa, quindi scoppiarono a ridere.

    Una scena parecchio implausibile :asd:

    CITAZIONE
    O’ cristiano, accura u’ Pozzu!
    Dentro gli spiriti ci sunnu!
    Quannu i viri u’ nnai nulla i che vantariti!
    Picchi chiddi sanno commo struppiariti!
    A’ tua vogghia chiù granni,
    Iddi un’hanno a sapiri!
    Picchi chiddo ca vuoi, iddi tu ranno
    Ma un cancio hanno a fari:
    U’ tu ruluri pu to’ desio!
    Ca tu’ un sai si è megghio morìri!
    Picchi u’ male tuo è u’ piacere riddi!
    Scappa, frate mio, ca’ forse sì in tempo!
    O’ cristiano, accura u’ Pozzu!
    Dentro gli spiriti ci sunnu

    Alcune cose un meridionale le afferra senza dubbio, ma pensa anche a chi sta più sopra... Mettici una nota con la "traduzione" :asd:

    CITAZIONE
    Lucia non aveva detto nulla: come un burattino, aveva sistemato i piatti per la cena, aveva acceso la televisione sul canale del quiz prima del telegiornale e aveva disposto i piatti sulla tovaglia.

    Una casalinga che fa per due. E infatti prepara due set di piatti!

    CITAZIONE
    Con mille precauzioni si infilò pigiama.

    Manca qualcosa...

    CITAZIONE
    Maurizio fissò la donna, gli occhi le si erano fatti liquidi anche la voce era cantilenante.

    Manca qualcosa.

    CITAZIONE
    L’uomo si legò la bitta alla caviglia appena sopra il piede nudo

    Sei tu l'esperto, tu dovresti dirmi come si lega una colonnetta di legno o metallo al piede!

    CITAZIONE
    Fissando l’essere gettò l'ancora fuori bordo

    Meglio accentare le omografe. Ma qui non c'è rischio di essere fraintesi...

    CITAZIONE
    poi si esaurì schizzando fuori bordo, e lasciandolo equilibrio su un piede solo.

    Manca qualcosa.


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  2. Alessanto
     
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    CITAZIONE
    Un difetto sta però nel finale: non ho capito cosa diavolo sia successo. Il sacrificio di Maurizio in pratica non è servito a niente: lui voleva aiutare la famiglia, ma i soldi non sono arrivati. E quindi perché si sacrifica? E perché lo fa a quel modo, legandosi all'ancora e facendosi risucchiare dal puzzu (a quanto ho capito)?

    In verità credevo che la cosa fosse abbastanza chiara. Con ogni probabilità si perde la cosa visto che è spiegato nella ballata in siciliano.

    CITAZIONE
    Una cosa che mi è piaciuta molto è che il figlio non si veda MAI! Questa presenza invisibile secondo me simboleggia alla perfezione la difficoltà familiare che stanno attraversando. I figli sono il futuro; qui ce n'è uno che però risulta invisibile, il che rappresenta metaforicamente un futuro che non c'è (o che, se ci sarà, sarà nero). Non so se tu sia stato consapevole di come hai trattato questa cosa, ma il risultato per me è davvero valido.

    Onestamente dal punto di vista metaforico non ci avevo pensato e l'intepretazione mi sembra interessante.
    Non ho messo il figlio per dare la l'idea di famiglia in disgregramento e della necessità.

    Grazie per la lettura.
     
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    "Ecate, figlia mia..."

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    Un po' da qui, un po' da lalà

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    CITAZIONE (Alessanto @ 8/12/2010, 11:17) 
    In verità credevo che la cosa fosse abbastanza chiara. Con ogni probabilità si perde la cosa visto che è spiegato nella ballata in siciliano.

    Allora ci devi mettere per forza la traduzione, perché io della ballata ho capito solo pochi versi. Figurati quanto può afferrare un settendrionale :s...i:
     
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  4. black cat walking
     
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    Ciao Ale!
    SPOILER (click to view)
    Bello. Efficace e interessante per la scrittura, un po' meno per la trama. Ho letto la spiegazione a Gargaros e io ho avuto lo stesso problema: sia per la filastrocca che per lo scambio di battute con l'amico devi mettere la nota in calce per noi poveri ignoranti del continente :), soprattutto per la filastrocca che è determinante (a quanto pare). Non ho poi capito come da un carico di pesci si arrivi all'accredito automatico mensile in conto corrente, non che sia un grosso problema (anzi, la soluzione è intrigante e mi pare molto comoda ;)), però dev'essere chiarito quanto meno come sia possibile un accredito dall'aldilà.
    A parte questo la storia è scritta davvero bene, buoni i due personaggi e come sempre nei tuoi racconti siciliani, l'ambientazione. Forse potresti sacrificare un po' dello spazio che hai dedicato alla parte iniziale (lunghetta) in favore del periodo presa di coscienza-mutilazione-suicidio, però questo è solo gusto personale.
    Voto tre.

    A rileggerci!
     
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  5. Alessanto
     
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    Grazie a tutti per la lettura!

    Ho inserito una traduzione (non poetica, quella poi si vedrà) della ballata.

    Per quanto riguarda il parlato invece per ora, nonostante sia molto indeciso, la lascio così.

    Un saluto!
     
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  6. Peter7413
     
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    Ola!
    Racconto efficace, si fa leggere che è un piacere e non ha cali di tensione. Ho molto apprezzato la struttura in capitoletti brevi.
    L'unico difetto può essere riscontrato nell'eccessiva linearità, manca di spunti improvvisi o di tocchi, diciamo, speciali. Ciò non va però a influire sul mio voto in quanto l'incedere del racconto è talmente solido e determinato, quasi granitico, da annullare qualunque senso di mancanza.
    Una nota: lo scambio di battute con Robertino in dialetto, meglio tradurlo.
    Uno dei racconti che ho preferito in questa edizione. un tre abbondante che arrotondo a 4.
    Alla prossima!
     
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  7. nescitgalatea
     
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    Ciao Ale...

    racconto solido, scritto bene, lineare e piacevole. Giuste le atmosfere, per quanto mi riguarda,
    sia come stile che come ritmo. Forse è questa eccessiva linearità che toglie un pochino di potenza
    alla narrazione. Come si fosse in quel mare che così bene hai descritto: cullati dalla risacca!

    Non arrivo a un quattro pieno, ma il 3 è davvero abbondante.
     
    .
  8. Mastronxo
     
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    Ciao Alessanto,

    SPOILER (click to view)
    premetto che non voto, un po' perchè sono in ritardo un po' perchè non riesco proprio a decidermi.
    Allora, come sai sei forte a scrivere, il tuo racconto accalappia e i tuoi personaggi son ben dipinti.
    Però ci ho trovato qualche problemino.
    - il primo che mi viene in mente è che tutta la prima parte NON accenna a u'pozzu. Essendo il fulcro attorno a cui ruota la vicenda, sarebbe stato più interessante e meno dispersivo sentirne degli accenni, per la solita, maledetta suspance che a me piace un casino ^_^ magari puoi provare a mettere la 'storia' del padre un po' prima, o fare degli accenni tramite i discorsi dei personaggi.
    - la seconda è la conclusione. Per me non regge molto: da dove arrivano i soldi? Fino a quel momento u'pozzu ha dato pesci, e anche se dici che u'pozzu ti dà quel che desideri, non è così semplice fare in modo che uno spirito ti accrediti ufficialmente denaro sul conto. Puoi inventarti qualcosa di meglio, più in linea con i precedenti guadagni.
    - l'ultima perplessità degna di nota è proprio nel racconto del padre di Maurizio. "«Ecco perché nessuno va a pescare lì!» aveva concluso facendosi colare il limoncello sulle labbra.": se lo introduci a questo modo, sembrerebbe che chiunque abbia un desiderio e va a pescare al pozzu viene mutilato o preso dagli spiriti. Eppure la narrazione successiva ci smentisce: se Maurizio non si autoinfliggesse dolore e alla fine non si gettasse in mare, nulla ci dice che lo spirito andrebbe a prenderselo. Se vuoi farlo morire, a questo punto renderei lo spirito più attivo.
    - piccola altra nota che mi viene in mente: ma la moglie non si accorge che sotto la fasciatura non ha ben cinque dita? mi pare assurdo, anche perchè la mano dovrebbe tremargli talmente tanto, almeno la prima volta, che non dovrebbe riuscire neppure a tenere il cucchiaio della zuppa (non tanto per il dolore tamponato, quanto proprio per un fatto meccanico). E poi le infezioni che non potrebbe non prendersi in un lavoro del genere, o quest'uomo tutto dolorante che riesce pure a fare pesanti lavori di pesca da solo, subito dopo aver gettato al pozzu i suoi pezzi di corpo? Mi sembra forzato.

    Sarei comunque sul 2,5.
     
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  9. Alessanto
     
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    Grazie per la lettura.

    Alcune precisazioni per Mastronxo.
    SPOILER (click to view)
    1- Ci penserò. L'idea di anticipare il racconto del padre non è male.
    2- Questo è il passaggio "fantastico" credo che non ci sia bisogno di chiedesi come mai lei si trova i soldi nel C/C. Lui ha desiderato la tranquillità e gli spiriti l'hanno accontentato.
    3-Anche a questo ci penserò, magari sistemando la frase o inserendola in un altro punto del dialogo.
    4-Lui si taglia le dita della sinistra per cui il cucchiaiao lo può tenere. Per quanto concerne le dita: se ne toglie solo due. Non tutte e cinque.


    Un saluto!
     
    .
23 replies since 1/12/2010, 07:24   300 views
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