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bravecharlie
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ciao, il racconto mi ha lasciato un po' così, nel senso che mi pare pensato e scritto con l'intento di provocare la lacrimuccia, peraltro nel mio caso senza riuscirci. le parti iniziali dove lui corre sono un po' caotiche, sembra che corra da molto ma poi si scopre che percorre solo trenta metri (immedesimandosi, comunque, si potrebbe arrivare a pensare che questa dilatazione della distanza sia provocata dal particolare sconvolgimento del momento.). Poi, la vicenda in sé è (mi riferisco alle parti precedenti alla tragedia) secondo me è raccontata troppo poco per farci empatizzare con il dramma, non si ha il tempo necessario per soffrire davvero con Luca e si finisce, per quanto colpiti, ad assistere a una della tante morti assurde e dolorose che funestano le nostre strade, ma senz particolar trasporto (parlo ovviamente a titolo personale). Il racconto comunque è scritto molto bene, questo è un pregio, però non riesco ad andare oltre il 2.
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Mastronxo
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Grazie a tutti,
il racconto è scritto senza pretese, in effetti molto personale: ci ho pensato un po' se mandarlo o tenermelo nel pc.
Mandarlo l'ha comunque fatto migliorare parecchio: bene.
p.s. princ3ss votamiii (che materialismo...) 
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princ3ss
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Ho riletto il testo e in parte anche i commenti . Un dubbio furioso mi assale! E' giusto ciò che stiamo facendo con queste continue segnalazioni di ciò che a noi sembra meglio scrivere? Non ne sono più sicura e forse darebbe più coerente lasciare che l'autore faccia le sue scelte senza troppi condizionamenti. Ma e' un discorso lungo
Già che ci sono per ne era meglio prima, dove lasciavi intuire l'incidente e ogni lettore aveva la possibilità di immaginarselo. Ed era coerente così
Metterei simulando di afferrare la maniglia
Scusate gli errori di battute, scrivo col cell
Mastro il tuo testo mi piace in sacco lo sai, ti ho già dato voto 4 e te lo confermo, ma non so se si possono dare due voti. Nel tuo testo c'è tantissima intimità ma forse sfugge a molti. E' quello che lo ha reso magico ai miei occhi e assolutamente comprensibile fin dalla prima lettura. Sai con i flash back mi ricordi Jo Nesbo nel suo Pettirosso ha scritto su assi temporali diversi e mi e' piaciuto tanto. Anche tu lo hai fatto qui e mi e' piaciuto altrettanto
Ora ti do voto 5 così mi sbattono fuori dal sito visto che quando posto non ne becco unaaaaaa
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Mastronxo
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Be' grazie degli apprezzamenti: tu conta che il mio racconto è salvato come il precedente, qui sto solo aggiungendo un po' di cose per vedere se può esser meglio così.
Per una correzione futura e definitiva, aspetterò di certo più avanti perchè non ho la mente abbastanza fredda da giudicare se i consigli sono andati a buon fine o se era meglio lasciar intuire (a me piace sempre la seconda ipotesi).
Intanto grazie a te e chi ha dato consigli
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Ryan79
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ciao!
Un bel racconto, emozionante nel momento in cui si inquadra cosa è successo. Dovrebbe essere tre ma mi fermo a due per i seguenti motivi:
- la parola cazzo in un racconto condotto con questo stile stona e di brutto: ok, serve per far capire quanto luca sia allarmato e in ansia, ma è inutilmente forzata rispetto a come hai gestito il racconto sino a quel punto
- la brevità... soffermarsi un po' di più sul rapporto padre figlia ci avrebbe aiutato ad immedesimarci ancora di più in luca e a commuoverci per l'incidente
-insisti un po' troppo sulle ferite di giulia quando un racconto così commosso dovrebbe a mio avviso semplicemente suggerire... anche se nei commenti ho notato pareri contrari...
è un ottimo punto di partenza per un racconto intenso e struggente 
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princ3ss
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Perchè non serve parlare dell'incidente? perchè l'accaduto è già detto in modo trasversale, il vecchio che parla di un volo di trenta metri, l'auto pirata che non si ferma nemmeno, le ferite della bambina che il padre tocca con mano
Tutto questo ai miei occhi crea un forte phatos, mentre non sarebbe così se l'incidente venisse descritto in modo più "normale".
Il perno di tutto il racconto gira nel meraviglioso rapporto padre- figlia- orsetto (mezzo), che non perde mai poesia, nemmeno all'ultimo respiro.
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Fini Tocchi Alati
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Ciao Mastro.
Dunque:
quando ho cominciato a capire, ho iniziato a gustare il racconto. Questo purtroppo è accaduto ben oltre la metà e mi ha quindi tolto gran parte del piacere nel leggerlo.
Non lo so, forse saranno i continui balzi temporali (in un racconto tanto breve sono, secondo me, duri da digerire), ma la parte iniziale mi è stata difficile da comprendere. Forse, come ho letto qui su, potresti dedicare più battute al rapporto padre-figlia.
Poi, ho avuto gli stessi dubbi di molti per quanto riguarda gli spazi. Troppo pochi metri percorre Luca per dilatarli così (all'inizio, magari, potrebbe rimanere impietrito di fronte alla scena?) e, al contrario, troppi metri di volo fa la bimba per ritenere credibile quello che succede. Vero che adesso dici che forse il vecchio esagera (lo dicevi pure prima?) però...
Tra gli aspetti più positivi, cito la delicatezza con cui hai narrato il fatto.
In definitiva, dico 2.
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Mastronxo
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Grazie a tutti 
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luckyfer
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Un racconto minimale, delicato, angosciante, scritto efficacemente nell'alternanza di fashback e momento corrente. Gustato in pieno, sistema i refusini, il mio è comunque un tre pieno
grazie
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"Ecate, figlia mia..."
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Un raccontino senza infamia e senza lode. Mi spiace, non mi ha trasmesso granché. Lo stile cerca di trasmettere il dramma di una morte, ma lo fa usando spesso e volentieri immagini così usate e abusate che non possono far altro che farmi storcere il naso. Non se ne può più di leggere di cose "pesanti come piombo" o di occhi che "incendiano", di occhi "stelline" e altre metafore mediocri (ormai). La storia in sé, contornata da questo palese e piatto artificio, non riesce a farmi provare un'emozione, un sentimento. L'idea comunque è pure semplice e tutt'altro che inedita: detta in soldoni è la solita storia della bambina amatissima dal padre che muore uccisa da un pirata della strada. Le scene precedenti all'incidente servono a costruire un pathos che però sa di già visto un milione di volte.
C'è di buono che il racconto è breve e ha una scrittura corretta, tranne nell'uso che fai della parola "pimotto"
CITAZIONE E lei era lì a respirare forte, coccolata dalla penombra e dal calore profumato del piumotto.
Sicuro che non sia meglio "piumone"?
Voto: 2
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Mastronxo
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Grazie a tutti
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rehel
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Il mio commento è così simile a quello del buon Brave che non mi sento di spendere altre parole.
Racconto scritto per commuovere, ma che non ci riesce.
Sul fatto che ci possano essere commenti diversi che vanno in direzioni diverse.... è fatale. Ognuno vede le cose a modo suo, tocca poi al'autore fare tesoro di quanto detto e capire cosa effettivamente possa andare bene al caso suo. Non tutte le critiche sono da prendere per oro colato.Tutte sono da scoltare e macerare dentro di sé, poi si deve decidere con la propria capoccia.. 
Il mio voto è due.
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Peter7413
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Ola!
Sono piuttosto incerto sul voto. L'inizio è stentato, tutto il primo spezzone mi ha fatto pensare ad un caso di pedofilia, mai sensazione fu più errata. Scade a volte in facili formule, forse anche troppo ricercate. Il finale arriva quando ormai si è capito tutto però mi ha commosso.
Un racconto su un importante tema di attualità, dunque, che riesce, per quanto mi riguarda, nell'intento di colpire la coscienza sociale del lettore. Da questo punto di vista il risultato è raggiunto.
Incerto fra il due (per i limiti esposti) e il tre (per quello che mi ha lasciato), propendo per il 3 perché, personalmente, non mi ha lasciato per nulla indifferente).
Alla prossima!
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Mastronxo
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Eh sì, hai ragione: ogni lettore ha un suo pensiero e fatti (o modo di presentarli)che lo toccano o non toccano.
Essendo una questione che mi sta mucho a cuore, temo che lo lascerò tal quale
Grazie
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28 replies since 1/12/2010, 09:10 289 views
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