Yo Wrd
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Yo Wrd

racconto comico surreale - 8111 caratteri

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  1. sergio937
     
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    YO-WRD

    Rosanna è attesa nel confessionale, annunciò la voce metallica dell’altoparlante.
    “Rosanna, ti hanno chiamata!”, ribadì la D’Urso precipitandosi verso la camera da letto. “Ti hanno appena… Oh, scusate!”
    Rosanna stava beatamente sdraiata a pancia in giù, occhi chiusi e sorriso di totale relax, mentre Ridge le massaggiava la schiena facendole scorrere le mani lungo la colonna vertebrale con dei gesti molto professionali.
    “Volevo solo avvisarti che devi andare in confessionale”, si scusò la D’Urso allontanandosi a piccoli passi e invitando tutti gli ospiti della casa a non disturbare i due piccioncini. “Rosanna è impegnata”, spiegò agli operatori in studio, “In confessionale ci andrà più tardi”.
    Scusate, non ce ne eravamo accorti, commentò l’altoparlante.
    “E meno male che ci sono cento telecamere!”, ironizzò la D’Urso. “Ma i monitor li guardate o li tenete spenti?”
    Silenzio. Troppo imbarazzante cercare una scusa per giustificarsi.
    Rosanna intanto continuava a godersi le balsamiche mani di Ridge che carezzavano amorevolmente la sua pelle.
    “Devo dirti una cosa”, azzardò lui con un certo imbarazzo.
    “Ecco perché ci tenevi tanto a farmi il massaggio! Volevi rilassarmi in modo che fossi ben disposta verso ogni tua richiesta, vero?”
    “Stai scherzando?”, replicò Ridge modulando la voce con un’intonazione drammaticamente perfetta. Ma dopo un lungo sospiro ammise che: “Beh, forse in parte anche per questo motivo. Si, in effetti hai ragione te”.
    Rosanna sorrise soddisfatta. Lui non aveva segreti per lei, riusciva a capire le sue intenzioni come se fosse trasparente. Un uomo di vetro. Magari vetro di Murano, roba buona eh!
    “Parla”, sbuffò a voce bassa come se gli stesse facendo una concessione.
    Ridge si concentrò per esprimere solennemente le propria supplica. “Ti prego di non fraintendermi ma io…” (pausa carica di tensione) “vorrei proprio uscire dalla casa. Sono due settimane che sto qui dentro, ho già perso tre consigli d’amministrazione e…”
    “E hai una gran voglia di rivedere Taylor”, lo interruppe Rosanna con il solito sorrisetto onnisciente.
    “Taylor? Ma è morta!”
    “Era morta. Poi però è tornata, non ricordi? Aveva simulato il decesso in ospedale perché sentiva la necessità di ricostruirsi una vita e volevi staccarsi da te senza dirtelo in modo brutale. Ma è ritornata dopo aver capito che aveva mancato di sensibilità nei tuoi confronti. Te ne eri dimenticato?”
    “La prima volta si”, confermò Ridge, “Ma la seconda volta è morta sul serio”.
    “E’ tornata anche la seconda volta”, gli rammentò Rosanna.
    “Ne sei sicura?”, le chiese conferma l’uomo intonando la domanda con una straordinaria carica di potenza teatrale.
    “Iess”, scherzò Rosanna sibilando la S come una coatta del Tufello.
    “Ti prego”, la supplicò Ridge con lo sguardo inorridito, “Mi fai raggrinzire la pelle quando ti esprimi in modo così volgare”.
    “Lo so. E’ per questo che vuoi rivedere Taylor, vero? Lei è raffinata, è elegante, è anche dottoressa… Mille volte meglio di me”.
    “Ma come puoi insinuare una cosa del genere?”, si disperò Ridge gettandosi sopra di lei e stringendola forte, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime. “Tu lo sai che io ti amo!”, urlò tragicamente con la voce rotta dal pianto.
    “E allora puoi restare qui con me ancora qualche giorno”, tagliò corto Rosanna. Stava per aggiungere altro, ma venne interrotta dalla voce roca della De Filippi.
    “Scusa Rosanna, non volevo disturbarti, ma tra poco c’è la prova di canto”.
    “Uh, è vero oggi ho la sfida!”
    “Si, e…” (la De Filippi si avvicinò alla ragazza con aria complice) “Se posso darti un suggerimento”, le sussurrò nelle orecchie, “i giudici oggi sono un po’ nervosi. Se ti fanno qualche critica accettala senza fiatare, vedrai che alla fine ti ripagheranno con un giudizio più che sufficiente”.
    “Ma domani potrò cantare a Sanremo?”
    “Questo è ovvio”, la rassicurò la De Filippi. “Ho già parlato coi dirigenti della Rai, è tutto sistemato. Parteciperai nella categoria ‘big’, hanno fatto un’eccezione esclusivamente per te”.
    “Perfetto”.
    “Vincerai tu, tesoro mio!”, proclamò entusiasticamente Ridge.
    “Adesso però devo andare in confessionale”, notò Rosanna guardando l’orologio. Voglio dire un paio di parole su quella zoccola della Rodriguez. Oggi la nomino e la faccio eliminare. Giovedì deve uscire lei!”
    “Ma non è successo niente nella sauna!”, piagnucolò Ridge implorandole di riconoscere la propria innocenza.
    “Dicono tutti così”, scherzò la De Filippi.
    Ma all’improvviso la casa e i suoi abitanti iniziarono a dissolversi…

    Rosanna aprì gli occhi. Stefano era davanti a lei, sguardo severo e l’yo-wrd che gli penzolava dalla mano destra. Sembrava proprio una banale cuffia con auricolari.
    “Perché mi hai interrotto all’improvviso?”
    Stefano inspirò profondamente prima di iniziare a elencare le ragioni. “In primo luogo, è scaduto il tuo turno. Avevamo detto ‘fino alle cinque’ e sono quasi le sei…”
    “Di già?”
    “… Secondo, hanno suonato venti volte e sono dovuto uscire io dalla doccia per aprire…”
    “Non ho sentito il campanello”, mentì spudoratamente Rosanna.
    “… Terzo, lo stavi usando in modo indegno!”
    “Che vorresti dire?”, replicò la ragazza facendosi di colpo seria.
    “Non ho potuto fare a meno di…”
    “Hai usato la funzione ‘visualizza’?”, urlò Rosanna inferocita.
    “L’hai fatta partire te. Forse non te ne eri accorta…”
    Orecchie e guance in fiamme. “Le impostazioni sono complicate, troppe cose da ricordare!”
    “Comunque, adesso sarebbe il mio turno e…”
    “Si, tienitelo!”, gli gridò la ragazza piena di rancore. “Tanto io lo uso solo per cose indegne!”
    Stefano deglutì la consapevolezza di aver usato una parola sconveniente. Contò sino a dieci prima di tentare un’autodifesa con le parole giuste e i concetti adatti.
    “Mi spiego meglio. L’yo-wrd è un’invenzione straordinaria, direi la più grande nella storia dell’umanità. Permette di creare virtualmente il proprio mondo perfetto. Sai bene che mi è costata un bel po’ di soldi, ma li ho spesi volentieri. Però…”
    “… Se la usa un’imbecille come la tua fidanzata sono soldi sprecati, volevi dire questo, vero?”
    “Ma no! Vedi Rosanna…”
    Stefano contò nuovamente fino a dieci: uno due tre quattro…
    … Ma basta, cazzo! Perché giustificarla? Diciamo le cose come stanno!
    “Si, hai ragione! Se la usi te sono soldi sprecati! Ma ti pare logico sfruttare un virtualizzatore di realtà per fingere di partecipare a due reality show per dementi insieme al protagonista della soap opera più idiota nella storia delle televisione? E’ un uso normale? Il tuo cervello riesce ad andare al di là delle stronzate o ti è proprio impossibile?”
    Rosanna gli si parò davanti digrignando i denti. Aveva gli occhi carichi d’odio. Ma lentamente si fecero lucidi, e di colpo la bocca si contorse in un’espressione di dolore.
    “Hai ragione”, singhiozzò la ragazza mentre lacrime nere di rimmel le colavano lungo gli zigomi. “Mi dispiace! Scusami! Tu lo sai che io non sono intelligente come te, sono solo una povera scema!”
    Ormai piangeva a dirotto. Le parole erano intramezzate da violente convulsioni al petto. “Mi arrabbio sempre quando mi dici che guardo cose idiote perché dentro di me so che hai ragione, ma non vorrei ammetterlo! Non puoi immaginare quanto sia orribile avere la consapevolezza di essere stupida! Mi vergogno di me stessa, eppure non ci posso fare niente! Tu non te ne accorgi, ma certe volte vorrei morire! Mi sento una nullità, e so che resterò una nullità per tutta la vita!”
    Si era accasciata a terra, in ginocchio. Stefano la guardava dall’alto verso il basso.
    Improvvisamente suonò un allarme…

    Stefano riaprì gli occhi. Si tolse la cuffia e controllò il minidisplay a cristalli liquidi. Come volevasi dimostrare:
    HAI RAGGIUNTO IL LIMITE DI 30 MINUTI. OBBLIGO INTERRUZIONE PER 180 MINUTI.
    Che palle questo avviso! Grande invenzione l’yo-wrd, però era insopportabile la limitazione a mezz’ora di utilizzo a causa di
    sindromi quali emicrania, irritabilità, allucinazioni, tremori, spossatezza e delirio schizoide causati da un uso prolungato dell’apparato virtualizzatore
    “Sicuramente nella versione A2.2 riusciranno a prolungare i tempi di esposizione”, si augurò Stefano. Intanto però lo attendevano tre ore di astinenza. Bisognava trascorrerle in qualche modo…
    Mangiò del tonno in scatola. Controllò la posta elettronica. Aggiornò l’antivirus. E navigò sul suo forum preferito, quello dove aveva più amici.

    http://nerdotaku.forum.it login: NOME UTENTE yamato PASSWORD xxxxxxx

    nerdotaku world > Hi tech e dintorni > yo-wrd > yo-wrd experiences

    L’ultimo messaggio era di MrSpock, uno dei pochissimi utenti che Stefano/yamato conosceva non solo via internet ma anche personalmente, in seguito ad un incontro abbastanza casuale durante una mostra itinerante del museo mobile di Star Trek.

    MrSpock utente n. 57 messaggi 21456
    Ho appena realizzato il mio sogno più grande. Il presidente Obama in persona mi ha premiato di fronte all’assemblea delle Nazioni Unite per aver reso possibile l’accordo fra Apple e Microsoft. Steve Jobs e Bill Gates si sono stretti la mano in mia presenza, e hanno riconosciuto che la mia mediazione è stata fondamentale per raggiungere un punto d’incontro. La fusione fra le due aziende è in atto. Il mondo sta per diventare perfetto :-)

    yamato utente n. 81 messaggi 43789
    Ciao Francesco. Non male come esperienza. Però avresti potuto invitarmi, eh ;-)
    Io invece ho appena umiliato la mia ex fidanzata. E’ stato grandioso! Resto connesso solo un paio d’ore perché appena finisco l’interruzione obbligata torno subito a virtualizzare. Devo continuare a farla a pezzi. Poi verrà il turno di quel bestione con cui l’ho vista sbaciucchiarsi l’ultima volta che sono uscito di casa, tre mesi fa.

     
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  2. Selene B.
     
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    Ciao!
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    Divertente, riuscito lo straniamento legato alle diverse realtà virtuali che si sovrappongono. Mi è mancato però un finale più incisivo, così c'è un "calando" verso la fine che svaluta un pò tutto il racconto.

    Voto: due.
     
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    Amante Galattico

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    Ciao,
    parto da uno breve

    SPOILER (click to view)
    Non posso dire che non mi sia piaciuto, però dovresti lavorare un pochino di più di lima sulla fase di realizzazione.
    Mi spiego.
    A livello di idea è carina, molto realistica nell'uso che ne fai anche considerato che parti da un concetto che è già stato usato parecchio, sia come idea di fantascienza (il coso virtuale), sia come ironia/specchio dei comportamenti (l'isolamento).
    Lo stile, poi, mi pare corretto.
    Però la realizzazione mi è parsa altalenante, nel senso che è vero che all'inizio dai bene l'illusione che si tratti di un banale racconto sul Grande Fratello (anche se la prolunghi un po' troppo) e poi riesci a rovesciare la cosa abbastanza bene, ma poi quando inizi a dare le spiegazioni di quanto accade la narrazione si appesantisce e non riesci a evitare gli infodump troppo a beneficio del lettore (e dato che quello che stavi per dire si intuiva, forse si poteva evitare); quando poi passi al secondo rovesciamento mi sembra che la cosa perda smalto e che sia meno riuscita, come se fossi riuscito solo a mettere la traccia di quello chev olevi dire senza svolgerlo.
    Un racconto con un buon potenziale, ma che ha bisogno di maggiore sviluppo, anche perché mi sembra che ci sia troppo la voce dell'autore (sbaglio o ci sono parecchi sassolini nella scarpa che volevi togliertii?) e di conseguenza che ci siano poco i personaggi

    Metto un 2, abbondante, ma non mi sento di arrivare a 3

    VARIE
    - Cambierei il titolo che, messo così, ha poco sognificato
    -"...Si, in effetti hai ragione te" - suppongo che il "te" sia voluto
    -"...ad un incontro" - d eufonica da terminare :sick:
     
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  4. black cat walking
     
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    Intanto, buon anno! :)
    SPOILER (click to view)
    Racconto divertente che ha due difetti (per me, ovviamente): il tema un po' scontato e la brevità. Il primo in realtà non lo considero perchè non è sempre possibile scrivere qualcosa di assolutamente originale, e a volte, manco ce n'è bisogno. Il secondo invece influisce molto sul mio giudizio. Così come l'hai strutturato il racconto è per 4/5 un gioco illusionistico (chi crea la realtà virtuale di chi), mentre l'ultimo 5° è la rivelazione finale. Troppo sbilanciato. Direi sarebbe necessario dare un maggior peso ai personaggi (quelli veri, non quelli della tv) e alla "realtà" cercando di contestualizzare meglio l'ambiente e il tempo (quando accade tutto ciò? Visti i personaggi televisivi citati in un futuro quasi presente, ma allora perde di credibilità; se invece siamo in un futuro più lontano ma ci sono ancora De Filippi, D'Urso e, soprattutto, Ridge, come miti televisivi... beh, poveri noi. ;)), quindi evitare gli spiegoni finali (ti faccio l'esempio degli effetti collaterali, meglio scrivere: "Irritato, Stefano prese il foglietto delle istruzioni e sotto una lampada che a malapena illuminava la stanza disordinata, lesse ecc. ecc." che dare una lista come hai fatto te. Il mio è un esempio brutto, ma è importante dare informazioni facendole vedere al lettore invece che scrivergliele).
    Per ora voto 2.
    A rileggerci!
     
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  5.  
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    Losco Figuro

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    L'avevo già letto il mese scorso quando era fuori gara, quindi faccio in un attimo. ^_^

    Intanto qualche appunto perché sono pochi.
    Uno generale è che "sì'" avverbio si scrive con l'accento. Oltre questo:

    CITAZIONE (sergio937 @ 1/1/2011, 17:19) 
    Sembrava proprio una banale cuffia con auricolari.

    Cuffia e auricolari sono due cose diverse, o è una cuffia o sono degli auricolari.

    CITAZIONE (sergio937 @ 1/1/2011, 17:19) 
    sindromi quali emicrania, irritabilità, allucinazioni, tremori, spossatezza e delirio schizoide causati da un uso prolungato dell’apparato virtualizzatore

    "sindromi" è femminile, quindi dovrebbe essere "causate", a meno che intendessi "sintomi" (che mi sembrerebbe più logico in effetti)

    CITAZIONE (sergio937 @ 1/1/2011, 17:19) 
    E navigò sul suo forum preferito, quello dove aveva più amici.

    "quello in cui..."

    CITAZIONE (sergio937 @ 1/1/2011, 17:19) 
    in seguito ad un incontro abbastanza casuale

    "a un incontro"

    Il racconto in generale è divertente, ma il finale è anticlimatico, va in calando anziché in crescendo. Insomma gli manca un po' di mordente, e non è ben chiaro perché il protagonista si sforzi a vedere nella sua virtualizzazione quella della fidanzata, visto che è senz'altro una perdita di tempo per lui (è perfino più lunga della sua).

    Voto 2.

    PS: devi autovotarti con un 4 da regolamento ^_^
     
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  6. sergio937
     
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    CITAZIONE (CMT @ 2/1/2011, 18:04) 
    PS: devi autovotarti con un 4 da regolamento ^_^

    Mi era sfuggito, provvedo subito.
     
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  7. rehel
     
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    Il problema principale è che quasi non se ne può più di racconti sul Grande Fratello. E, guarda, te lo dice uno che anni fa ci ha speso sopra pure un romanzetto... :aumm:
    A parte questo avverto una eccessiva brevità, un finale che in effetti appare non troppo logico, come ti ha fatto notare... mi pare Alberto?
    Comunque la sorpesa finale c'è e risulta efficace.
    Sono fra il due e il tre e dico due perché qui la "pagnotta" bisogna guadagnarsela. Scoprirai che in questo forum c'è parecchia gente che sa scrivere. Gara dura! :shifty:
    :)
     
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  8. sergio937
     
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    CITAZIONE (rehel @ 4/1/2011, 20:25) 
    Scoprirai che in questo forum c'è parecchia gente che sa scrivere. Gara dura! :shifty:
    :)

    Lo sapevo bene ;)
     
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  9. Peter7413
     
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    Ola!
    Racconto piacevole, originale e ben scritto.
    Il problema piú grosso, a mio avviso, risiede nella prima parte dove dai per scontate davvero troppe cose: Ridge, Taylor e Beautiful tutto. Bella invece la commistione fra reality vari e non solo.
    Dissento con chi giudica un problema la brevità. Per me un racconto trova il suo maggior pregio proprio in essa, se voglio leggere qualcosa di lungo vado su un romanzo.
    Non è pienissimo, ma per me il voto giusto qui è 3.
    A rileggerti!
     
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  10. michele schirinzi
     
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    Ciao.
    Racconto molto ovvio, specie nel linguaggio assolutamente convenzionale. Secondo me eccedi anche in troppe spiegazioni, al limite dell'infodump. Non trovo nulla di apprezzabile in questa storia, mi dispiace.
    Il voto è 1.
     
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  11. marramee
     
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    Ciao. Stranissima costruzione per questa storia. Un racconto in de-crescendo. Mantiene le premesse e sorprendende, ma ha due difetti fondamentali. Uno di costruzione: troppa parte è dedicata alle parti meno importanti della storia, il primo "blocco", e sempre meno spazio man mano che le scoperte divntano più interessanti. L'altro errore è di logica. Se lui sta sognando di lei che sta sognando, che logica c'è nel dedicare metà racconto al sogno di lei? E come faceva lui a conoscerlo, anzi, a viverlo? Giacché lei non stava sognando, perché era parte del sogno di lui, perché lui avrebbe sognato il sogno di lei? Oddio, non sono certo di essermi spiegato bene.
    Questo tipo di costruzione affligge purtroppo molte opere lunghe, ovvero un inizio particolareggiato e un'accelerata eccessiva nel finale.
    In definitiva voto due.
     
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  12. Magister Ludus
     
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    Forse sono l'unico che non l'ha trovato divertente, io ho avuto difficoltà a seguirlo, e mi sembra di averti scritto le stesse cose nella gara precedente.

    Le mie segnalazioni:

    per esprimere solennemente le propria: refuso

    E’ tornata: si scrive È

    Iess: non capisco perché lo scrivi in questo modo. Ci può stare che la donna lo pronunci con due esse, anche con tre, ma la parola è Yes, quindi avrebbe dovuto dire Yess.

    notò Rosanna guardando l’orologio. Voglio dire un: mancano le virgolette di apertura dialogo.

    yo-wrd: introduci un'invenzione all'improvviso e il lettore è spiazzato, poiché non sa cosa sia.

    Anche per me il titolo è da cambiare, risulta illeggibile e non fa capire nulla del racconto.

    Per me è uno.
     
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  13. sergio937
     
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    CITAZIONE (marramee @ 8/1/2011, 14:27) 
    Ciao. Stranissima costruzione per questa storia. Un racconto in de-crescendo. Mantiene le premesse e sorprendende, ma ha due difetti fondamentali. Uno di costruzione: troppa parte è dedicata alle parti meno importanti della storia, il primo "blocco", e sempre meno spazio man mano che le scoperte divntano più interessanti. L'altro errore è di logica. Se lui sta sognando di lei che sta sognando, che logica c'è nel dedicare metà racconto al sogno di lei? E come faceva lui a conoscerlo, anzi, a viverlo? Giacché lei non stava sognando, perché era parte del sogno di lui, perché lui avrebbe sognato il sogno di lei? Oddio, non sono certo di essermi spiegato bene.
    Questo tipo di costruzione affligge purtroppo molte opere lunghe, ovvero un inizio particolareggiato e un'accelerata eccessiva nel finale.
    In definitiva voto due.

    Cerco di far capire meglio il discorso del sogno: il sogno (in effetti la virtualizzazione creata lucidamente e volontariamente dall'utente che utilizza l'yo wrd) è solo e soltanto di Stefano. Non esiste una virtualizzazione di Rosanna. Lui virtualizza lei che utilizza l'yo wrd per crearsi una realtà virtuale idiota poichè lui ormai odia Rosanna e vuole vederla come una donna idiota che, alla fine, si rende conto di esserlo e piange disperata ammettendolo. Ma tutto ciò è il sogno (vitualizzazione) di Stefano, Rosanna in realtà non ha nessun ruolo attivo nella storia, compare solo come oggetto del sogno/virtualizzazione di Stefano.
    La verità su Rosanna (e anche su Stefano) è racchiusa nelle ultime tre righe del racconto.
     
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  14. Fini Tocchi Alati
     
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    Ciao!
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    Torno a ripetere quanto detto da alcuni.
    Molto carina l'idea. Io ho apprezzato soprattutto il fatto che Stefano (e immagino un po' tutti i tipi di umanità che ti sei immaginato in questo strano, orrido presente/futuro), trovi nella realtà virtuale una sorta di rivalsa alle delusioni della vita reale. E ci si accontenti di questo perché, in effetti, la differenza tra vita virtuale e reale a livello sensoriale è quasi impercettibile. Ecco, secondo me dovresti concentrarti maggiormente su questo aspetto che trovo molto originale e interessante.

    Quanto al resto, mi limito a farti notare che in questo mondo "alternativo" troppe spiegazioni inserisci nei dialoghi. Quando i personaggi parlano tra loro, infatti, tu senti il bisogno di dare al lettore delle linee guida, ma le metti in bocca a personaggi che dovrebbero ben sapere come funzionano le cose in questo mondo e quindi non dovrebbero sentire la necessità ogni volta di parlarne e di dare spiegazioni. Non se se mi sono... spiegato.

    Anche la struttura è da rivedere. Ti consiglio inoltre di ampliarla. Il racconto è piuttosto breve ma ha delle potenzialità che sarebbe un peccato non sviluppare.


    In definitiva, dico 2.
     
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  15. ferru
     
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    ciao Sergio:
    SPOILER (click to view)
    L'idea è carina e ho trovato il racconto divertente e scritto con cura. Tuttavia mi è sembrato un po' spiccio, se le me lo consenti. A livello di struttura i dialoghi sono un po' troppo concentrati e anche un po' troppo spiegati e poco naturali... ora conoscendo lo spessore di certi altri tuoi lavori, ti confesso che puoi dare molto di più... Con il tuo mestiere e con calma puoi tirarne fuori qualcosa di gustoso, ne sono sicuro.
    voto 2

    :D Ferruccio
     
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16 replies since 1/1/2011, 17:19   209 views
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