Ricollocazione

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  1. Peter7413
     
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    RICOLLOCAZIONE

    La vita nella cacca. La morte sotto vuoto. Il cielo nero-merda putrefatta
    Munny tirò su di naso e chinò il capo contro il vento sferzante sputando il moccio con disprezzo.
    E infine entrò in ufficio.
    Grigiore e squallore. Un corridoio bianco. Lo percorse.
    Facce sorridenti, ricambiò.
    Un tizio brillantone gli venne incontro, lo riempì di parole e lo lasciò stare solamente quando lo vide accomodarsi alla scrivania, così la chiamò, che gli era stata riservata all’angolo.
    Il tavolo di lavoro si accese e cominciò a istruirlo: dati qui, inserisci lì, seleziona, chiama il supporto, controlla la griglia, ricomincia e poi ancora. Non ci capì un cazzo, era la prima volta che vedeva scritte apparire dal nulla su un tavolo che evidentemente non era un tavolo. Il tavolo se ne accorse, dal nulla comparì un libro con su scritto ISTRUZIONI ALL’USO DELLE TECNOLOGIE AVANZATE, ma Munny non sapeva leggere. Il tavolo si accorse anche di questo e inoltrò una chiamata al supporto personale.
    Munny mugugnò e si mise braccia conserte, contrariato.
    Arrivò un gorilla solo muscoli tenuti insieme da una camicetta bianca tirata al pelo.
    “Era di provenienza?”, gli chiese.
    Munny non capì la domanda e si chiuse nel silenzio accompagnando il tutto con un’espressione ben poco amichevole.
    Il gorilla lo squadrò per bene prima di parlare a un aggeggio che teneva legato alla spalla.
    “Qui c’è un bug, chi attendevamo per oggi?”
    L’aggeggio gli rispose: “Trentesimo secolo, vizioso fraudolento. Tipo basso, tic vari. Trapasso per incidente spaziale su mezzo privato”.
    Munny non ci stava capendo un cazzo, ma il tizio davanti a lui cominciava a stargli sulle palle.
    “Da dove arrivi?”, gli chiese nuovamente.
    Munny non rispose.
    “Da dove arrivi?!”, gli urlò il tipo prendendolo per la collottola.
    Un secondo dopo Munny lo aveva già spiaccicato al suolo lasciandogli in regalo una mano spezzata, due vertebre piegate e un bernoccolo sulla testa. Ovviamente il gorilla era svenuto.
    Si risedette alla scrivania, o come cazzo si chiamava quella merda di tavolo, tirò su di naso e sputò sul pezzo di merda al tappeto.
    “Ma tu da dove vieni?”
    Una voce neanche tanto lontana. Un tizio con una scopa e un secchiello lo stava fissando.
    Munny aggrottò le sopracciglia, lo ispirava poco.
    “E tu?”, gli rispose di rimando.
    “Wyoming”.
    Munny trasalì, si notò da una leggera ruga che gli si corrugò proprio sotto l’occhio sinistro.
    “Ti ho risposto”, incalzò l’altro.
    “Stesso posto”, disse Munny.
    L’altro sputò per terra.
    “Sai, un po’ si capiva”, il tizio parlò cominciando ad avvicinarsi.
    “Da cosa?”
    “Dalla puzza che fai”
    Munny ghignò sprezzante.
    “Chi muore si rivede, sceriffo”, nel dirlo Munny scalciò il cazzo di tavolo contro il tipo che gli si avvicinava e gli si lanciò contro.
    Stop.

    Corridoio buio, puzza di merda. Munny si ritrovò con una scopa in una mano e un secchio pieno di acqua nell’altra.
    Una voce potente.
    “Soggetto Munny, la direzione si scusa per l’inconveniente. A causa di un errore dati la sua ricollocazione è stata effettuata erroneamente. Ora è stata ripristinata alla corretta destinazione: agente incaricato alle fogne del palazzo celestiale. Con il tempo potrà meritocraticamente assurgere a ruoli di maggiore rilevanza. Faccia il bravo”.
    Munny digrignò i denti, sputò un’ultima volta e cominciò diligentemente a pulire.

    FINE


    Postilla: mi sono accorto a metà dell'opera che il tema era cambiato. Ho rifatto tutto da zero e con soli novanta minuti totali di tempo ho dovuto rushare paura. E dire che ho anche saltato la partita di basket! Comunque si deciderà di fare ci sarà qualcuno penalizzato. Ieri sera ero incavolato, ora mi scuso con chi s'impegna per l'organizzazione di Minuti Contati, sono intoppi che possono capitare. Una cosa però lasciatemela fare... Tiratina d'orecchie all'Aguzzino! :killer:

    Edited by Peter7413 - 28/1/2011, 10:26
     
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    Non è che sia chiarissimo quello che accade; nel senso che quello che accade è evidente, ma lo è molto meno perché accade. Al di là dell'ambientazione nell'aldilà, che è chiara quasi dal principio, c'è questo discontinuo andamento tra elementi messi in un modo e altri messi in un altro. Perché Munny alcune cose le capisce e altre no? Perché sa dove deve recarsi, ma non capisce il perché (eppure si orienta bene). Perché legge il titolo, ma non il libro? Anche l'idea è un pochino tirata, anche perché quel rivedersi che ha con l'addetto non è che l'ho capito bene.
    VARIE
    putrefatta (refuso, manca il punto)
     
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  3. Peter7413
     
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    Ne sono purtroppo consapevole e ti rinvio alla postilla che ho scritto. Penso purtroppo di essere stato uno dei più danneggiati dal problema del cambio tema in quanto me ne sono accorto a metà del tempo e ho cambiato. Risultato: ho dovuto rifare tutto e ho avuto la metà del tempo con annesso nervoso... E vabbeh, è andata così.
     
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    CITAZIONE (Peter7413 @ 30/1/2011, 15:34) 
    Ne sono purtroppo consapevole e ti rinvio alla postilla che ho scritto. Penso purtroppo di essere stato uno dei più danneggiati dal problema del cambio tema in quanto me ne sono accorto a metà del tempo e ho cambiato. Risultato: ho dovuto rifare tutto e ho avuto la metà del tempo con annesso nervoso... E vabbeh, è andata così.

    :)
    La postilla l'ho letta e mi spiace dell'inghippo [se io non avessi cliccato più volte avanti e indietro sui 3D vari in cerca di ispirazione, forse me ne sarei accorto anche io in ritardo]. Io però devo esaminare il racconto e sempre solo il racconto, nel bene e nel male. Che tu sia capace di racconti da Minuti Contati meglio riusciti lo sappiamo.
     
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  5. overhill
     
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    Infatti si capisce benissimo che quando hai scritto eri incazzato come un facocero al quale abbiano pestato i testicoli :)

    L'idea del racconto mi è piaciuta, e come spesso accade coi tuoi lavori, ci sono delle espressioni che andrebbero messe in un manuale di "scrittura creativa sotto pressione":
    CITAZIONE
    Un tizio brillantone gli venne incontro, lo riempì di parole e lo lasciò stare solamente quando lo vide accomodarsi alla scrivania

    Questa è "visione" in forma scritta: tre frasi per una scena che, nella mia mente, dura almeno tre o quattro minuti... :D
    CITAZIONE
    Arrivò un gorilla solo muscoli tenuti insieme da una camicetta bianca tirata al pelo.

    Ambigua, fa pensare a una camicetta da donna tirata sul seno (che oggi va tanto di moda), ma addosso a un gorilla (sarà un vero gorilla o un uomo grosso e muscoloso? Siamo all'inferno, non ci è dato sapere...)

    :)
     
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  6. princ3ss
     
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    Sì, penso che l'inconveniente che hai citato abbia inciso sulla qualità del tuo testo.
    un saluto

     
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  7. Piscu
     
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    può essere colpa del cambio in corsa, ma non mi sembra sia riuscito bene. ho capito solo nel finale quello che stava succedendo, prima avevo colto solo il fatto che si trattasse di una specie di aldilà, ma i personaggi e le azioni non erano interpretabili. inoltre secondo me hai esagerato col lessico scurrile. mi spiego: io stesso dico "cazzo" ogni quattro parole, ma la parola inserita così spesso nella narrazione (invece che nei dialoghi) secondo me è fuori luogo.
     
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6 replies since 27/1/2011, 23:29   84 views
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