Spielberg Junior e la leggenda dei Lemmings suicidi
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Spielberg Junior e la leggenda dei Lemmings suicidi

Racconto breve di genere fate vobis

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  1. Peter7413
     
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    Spielberg Junior e la leggenda dei Lemmings suicidi

    Primo piano di un bambino, sette anni, possessore di telefono smartphone di ultima generazione con effetti video integrati per la videocamera. Immagine mossa.
    - Ehm… Ciao a tutti… Sono… Spielberg Junior! Ehm…
    L’immagine si muove, alberi, fiume, rumore di carta. Il bambino torna in primo piano, sta leggendo degli appunti su un foglio stropicciato. Guarda in camera.
    - Oggi… Per il primo documentario della Spielberg Junior Pro… - torna a leggere il foglio - Production! - il bambino sorride.
    Silenzio.
    L’immagine si muove nuovamente: alberi, fiume, piedi del bambino, animale in gabbia.
    Voce fuori campo del bambino.
    - Spielberg Junior Production… Spielberg Junior Production… Spielberg Junior Production! Ok…
    Nuovo primo piano del bambino, si schiarisce la gola.
    - Ricomincio. Ciao a tutti… Sono Spielberg Junior e oggi, per il primo documentario della Spielberg Junior Production… E poi volevo dire qualcos’altro, ma vabbeh, quello è un Lemming!
    L’immagine si sposta a inquadrare l’animale nella gabbia.
    Voce fuori campo del bambino.
    - Ho visto un documentario della Disney, no? Un documentario vecchio vecchio vecchio… Me l’hanno fatto vedere i nonni! E dice che i Lemmings si uccidono da soli. E poi ho visto un videogioco che era del mio papà, ma era brutto, la grafica era brutta. Però c’erano i Lemmings, e nel gioco avevano i capelli verdi. E camminavano tutti in fila. E se c’era un salto alto alto ci finivano dentro. Però io potevo mettere un ponte, no? Prima che arrivavano al salto io potevo mettere il ponte. Così loro non cadevano. Però c’èra un gatto dopo il ponte. E loro andavano verso il gatto, che aveva fame. Così ho messo una scala, prima del gatto, e loro sono saliti sulla scala e c’era una porta e ci sono entrati tutti, così li ho salvati. Ma se io non mettevo il ponte… e neanche la scala… i lemmings si uccidevano tutti da soli… Che scemi…
    Il bambino torna in primo piano.
    - Ieri era il mio compleanno e ho chiesto a mamma e papà un Lemming, no? E loro non sapevano e hanno chiesto al nonno che è andato in un negozio di animali giù in città e l’ha trovato. E adesso sono venuto nel bosco sotto casa e lì c’è il fiume… - il bambino indica il corso d’acqua con la mano libera e poi lo inquadra con il telefono che sta usando per le riprese - E là c’è il salto, papà dice che non ci devo salire perché se cado mi faccio male e poi finisco nel fiume e mi bagno tutto… ehm... E in mano ho lo smartphone che Babbo Natale mi ha portato a Natale e con lo smartphone faccio il film perché da grande voglio fare Spielberg… E lì vicino all’albero c’è il Lemming e il documentario Disney che mi è piaciuto tanto diceva che si uccidono da soli… e… e bon… - il bambino sorride.
    Il primo piano indugia sul bambino, sta riflettendo.
    - E poi volevo dire ancora una cosa… Ah sì! Adesso vediamo il lemming che si uccide da solo!
    Inquadratura che si avvicina alla gabbia: la mano del bambino la apre.
    Voce fuori campo del bambino.
    - Adesso il lemming esce, sale sul salto, si butta nel fiume e si uccide.
    Inquadratura fissa sulla gabbia, il lemming rimane fermo, non esce, si volta a fissare in camera.
    Ancora la voce del bambino fuori campo.
    - Lemming ucciditi!
    Il lemming si sposta sul fondo della gabbia in posizione rannicchiata.
    Inquadratura sul bambino.
    - Il lemming non si uccide - sopracciglia aggrottate, sta pensando - Il nonno ha trovato un lemming stupido!
    Il bambino guarda la gabbia, non succede nulla.
    - Forse non vede il salto - dice il bambino.
    Movimento di camera verso la gabbia, una mano l’afferra e l’alza, il lemming si rannicchia ancora di più.
    Voce fuori campo del bambino.
    - Sposto il lemming sul salto, magari non l’ha visto, non è tanto furbo…
    Ora sono inquadrati i piedi del bambino, un passo dopo l’altro, una salita, fiatone.
    Voce fuori campo.
    - Poso il lemming vicino al salto, così deve solo uscire e tirarsi giù.
    La mano del bambino posa la gabbia al suolo, proprio vicino a un piccolo dirupo che porta al fiumiciattolo sottostante.
    Inquadratura sul bambino.
    - Ora guardiamo il lemming che si uccide.
    Inquadratura sulla gabbia, ma non succede niente.
    Silenzio.
    Voce fuori campo.
    - Buttati stupido! Buttati buttati buttati!
    Il lemming rimane nella gabbia.
    L’inquadratura le si avvicina, un piede la raggiunge e la spinge fino a farla cadere nel fiume.
    L’inquadratura indugia sulla gabbia che viene trascinata via dal fiume. Il lemming, ancora intrappolato dentro, cerca di tenere la testa fuori dall’acqua.
    Voce fuori campo.
    - Il lemming era troppo stupido per uccidersi da solo, no? Così ho spinto la gabbia, no? E adesso sta affogando, ma solo perché non ha voluto uscire dalla gabbia. Lo sapeva che finiva nel fiume. Il lemming ha voluto uccidersi.
    Inquadratura sul bambino, sorride.
    - Ciao! - muovendo la manina in un gesto di saluto.
    Nero.

    Fine.
     
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    Losco Figuro

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    SPOILER (click to view)
    A parte qualche appunto non ho molto da dire sul racconto, manca di sostanza (però ci manca poco che sia una replica esatta del documentario in questione, grossomodo dovrebbe essere andata così :P ).
    Sono l'ultima persona al mondo che si lamenta quando un racconto è troppo breve, ma questo è troppo poco incisivo per essere così breve, alla fine sembra più una lunga barzelletta senza neanche un finale a sorpresa.
    Forse inserendo un po' più di pensato del ragazzino ne guadagnerebbe in spessore. Così com'è non avrebbe molto senso visto che credo l'idea sia che qualcuno sta guardando il filmato a posteriori ma... be', lo rivedrei senza questo artificio.


    Voto 1.

    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    Primo piano di un bambino, sette anni, possessore di telefono smartphone

    direi solo "di smartphone"

    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    L’immagine si muove, alberi, fiume, rumore di carta.

    Ci vedrei meglio : o ; dopo "muove". E ci vedrei meglio "cambia" rispetto a "si muove", visto che non è l'immagine a muoversi ma la camera.

    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    Il bambino torna in primo piano, sta leggendo degli appunti su un foglio stropicciato.

    Meglio "da un foglio"

    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    - Oggi… Per

    perché "Per" maiuscolo?

    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    E poi volevo dire qualcos’altro, ma vabbeh, quello è un Lemming!

    perché "Lemming" maiuscolo?

    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    Me l’hanno fatto vedere i nonni! E dice che i Lemmings

    "lemming", senza s del plurale inglese. E anche qui andrebbe minuscolo
     
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  3. Peter7413
     
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    CMT, direi che è scontato che non la penso come te.
    Attendo altri giudizi per capire se ho fatto davvero la porcata, ma il racconto è chiaramente in una forma sperimentale. L'intento era primariamente quello di fare una riflessione, abbozzata e non invasiva, sulla influenza che possono avere i mass media sulla società e in particolar modo sui bambini, ma non mi sembra che nulla di questo ti sia arrivato e che anzi tu ti sia limitato alla superficie. :down:
     
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  4. Dieguito_85
     
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    Il racconto è originale, e il messaggio, a chi sa leggere sotto la superficie, si capisce.
    Però va trattato meglio e strutturato in maniera meno impulsiva.
    Abbiamo, al di là delle osservazioni di CMT, moltissime ripetizioni, una scrittura un po' meccanica, e un finale "non a sorpresa". In questo caso, però, la non-sorpesa va BENISSIMO, altrimenti si perderebbe il senso della "morale".
    Diciamo che poteva essere carino, da 3, ma forse è strutturato in manira ancora abbozzata, e può essere migliorato.
    Quindi direi 2 pieno. Ma, se migliora, anche forse 3.
     
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    Losco Figuro

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    CITAZIONE (Peter7413 @ 1/3/2011, 13:39) 
    L'intento era primariamente quello di fare una riflessione, abbozzata e non invasiva, sulla influenza che possono avere i mass media sulla società e in particolar modo sui bambini, ma non mi sembra che nulla di questo ti sia arrivato e che anzi tu ti sia limitato alla superficie. :down:

    A me è arrivata solo la superficie. Può essere colpa mia, può essere colpa del testo. In ogni caso credo che il vedere il bambino dall'esterno sia una delle cause principali. :up:
     
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  6. Ryan79
     
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    Ciao!

    SPOILER (click to view)
    Leggendo il tuo testo mi sono fatto l'idea che l'ispirazione venga da uno dei tanti video idioti che ragazzini stupidi caricano su youtube, quelli dove maltrattano gli animali, guidano da imbecilli e idiozie del genere (aggiunta personale: spero di vedere presto su utubbu ache le riprese dei loro funerali)

    Carina anche la dedica al videogame Lemmings, dolce ricordo che però occupa troppo spazio nella considerazione di un bambino così moderno, io l'avrei limitata a una riga o poco più.

    Che dire, l'idea ci starebbe pure, ma da una parte il gesto scontato del finale che si intuisce subito, dall'altra la poca forza con cui viene descritto un gesto così atroce non mi permettono di apprezzarlo come forse avrei potuto e soprattutto di provare un vero e proprio disgusto che mi avrebbe spinto a riflettere e a apprezzare il racconto.... colpa forse anche della breve durata e di un discorso diretto non troppo convincente...

    Mi dispace perché spesso elogio il modo in cui scrivi, ma stavolta mi devo fermare a 1 :(
     
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  7. rehel
     
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    SPOILER (click to view)
    [/SPOILER]Racconto un po' debole, secondo me.
    Ho apprezzato abbastanza la realizzazione, ma non tanto l'idea, inoltre soffre troppo per l'eccessiva prevedibilità con cui si intuisce il finale.
    Trovo che il bambino sia troppo giovane per recare nelle sue azioni un contenuto morale. Tutti noi, da piccoli, abbiamo commesso atrocità pazzesche nei confronti degli animaletti da cortile. Se mi incontrassi adesso mi riempirei la faccia di sganassoni, ma non per queste azioni sono diventato chissà cosa. Quello che voglio dire è che lui si trova in una fase dove, a causa dell'età, capisce fino a un certo punto e leggere di questa sua "relazione" ferale col lemming (fra l'altro animale affascinantissimo per le sue note abitudini suicide) non mi dà cose particolare.
    Non so se sono riuscito a spiegarmi.
    Suggerimento per migliorare?
    Be', spesso in questi casi si può giocare col lettore e spiazzarlo. Lui si aspetta che la vicenda finisca in quel modo, allora giragliela al contrario. Una sorpresa del genere potrebbe avere un impatto rigenerante; pensaci. :sunglass:
    Voto due, ma stiracchiato.[SPOILER]
     
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    Losco Figuro

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    CITAZIONE (rehel @ 4/3/2011, 21:11) 
    lemming (fra l'altro animale affascinantissimo per le sue note abitudini suicide)

    Note quanto fasulle.
     
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  9. =swetty=
     
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    Idea simpatica, ma difficile da realizzare. Hai bisogno direi di lavorarci ancora, magari studiando meglio dei filmati su YouTube e provando a raccontarli senza metterci del tuo. Il difetto principale qui è che la visione di questa telecamera non è chiara, a volte siamo fuori, a volte vediamo come la telecamera, a volte ci viene detto cosa vedere, ecc. Solo raramente arriva la sensazione di star guardando un filmato.

    SPOILER (click to view)
    QUOTE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    Primo piano di un bambino, sette anni, possessore di telefono smartphone di ultima generazione con effetti video integrati per la videocamera. Immagine mossa.

    A cosa mi serve sapere con cosa fa le riprese? Non me le fa vedere meglio, anzi mi disturba perché mi porta fuori dalla visuale.

    QUOTE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    - Ehm… Ciao a tutti… Sono… Spielberg Junior! Ehm…
    L’immagine si muove, alberi, fiume, rumore di carta. Il bambino torna in primo piano, sta leggendo degli appunti su un foglio stropicciato. Guarda in camera.

    Questo meccanismo della telecamera è molto carino, mette il punto di vista nella testa del lettore, però devi trattare la telecamera come fosse un personaggio, non una semplice inquadratura. Quindi non "alberi, fiume", ma "gli alberi e il fiume scorrono nell'inquadratura".


    QUOTE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    - Ho visto un documentario della Disney, no? Un documentario vecchio vecchio vecchio… Me l’hanno fatto vedere i nonni! E dice che i Lemmings si uccidono da soli. E poi ho visto un videogioco che era del mio papà, ma era brutto, la grafica era brutta. Però c’erano i Lemmings, e nel gioco avevano i capelli verdi. E camminavano tutti in fila. E se c’era un salto alto alto ci finivano dentro. Però io potevo mettere un ponte, no? Prima che arrivavano al salto io potevo mettere il ponte. Così loro non cadevano. Però c’èra un gatto dopo il ponte. E loro andavano verso il gatto, che aveva fame. Così ho messo una scala, prima del gatto, e loro sono saliti sulla scala e c’era una porta e ci sono entrati tutti, così li ho salvati. Ma se io non mettevo il ponte… e neanche la scala… i lemmings si uccidevano tutti da soli… Che scemi…

    Questo pezzo non ci va: è solo una spiegazione (del resto inutile, perché l'intento del bambino verrà fuori lo stesso) non realistica. Il bambino sta imitando il documentario, ma non ha nessun bisogno di spiegarlo. Dirà: «Signori, oggi vedremo il suicidio di un lemming. Perché dovete sapere che i lemming si suicidano, buttandosi ecc.». Come farebbe Alberto Angela.

    QUOTE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    La mano del bambino posa la gabbia al suolo, proprio vicino a un piccolo dirupo che porta al fiumiciattolo sottostante.

    Prendo quest'esempio su tutto: è un bambino, ha uno smartphone in mano e sta spostando una gabbia, presumo con l'altra. Non ha molta coscienza di cosa stia inquadrando la telecamera, quindi mi aspetterei immagini più confuse, soprattutto quando si muove.

    QUOTE (Peter7413 @ 1/3/2011, 00:07) 
    L’inquadratura le si avvicina, un piede la raggiunge e la spinge fino a farla cadere nel fiume.

    Il piede raggiunge l'inquadratura?
     
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  10. Virgart
     
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    Ciao,
    Devo dire che lo stile che hai usato mi ha sorpreso.
    Sicuramente è voluto, in base alla sutazione che descrivi, però mi è risultato ostico.

    La trama della storia è chiara e si capisce anche il senso, però...

    Non voterò perdonami, ma non so proprio che voto attribuire.

    Virgilio
     
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  11. Magister Ludus
     
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    Troppo lenta le lettura all'inizio con quel narrare da sceneggiatura cinematografica. Ha creato troppe pause. In effetti penso anche io che non porti a nulla la storia. L'unica cosa che salvo è il linguaggio del bambino, secondo me ben riuscito.

    Voto 1.
     
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  12. Olorin
     
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    Bello. Bisogna viverlo proprio come un filmato dilettantesco, tutto traballante piuttosto che come un racconto canonico.
    La figura del fanciullo è resa molto bene attraverso la sua 'crudeltà' ignorante, l'interpretazione delle esperienze e il suo linguaggio pieno di incertezze, contraddizioni e imperfezioni.

    In questo senso, ti segnalo alcuni passaggi in cui cadi nella prosa, vanificando secondo me l'intento del tuo esperimento

    CITAZIONE
    Primo piano di un bambino, sette anni, possessore di telefono smartphone di ultima generazione con effetti video integrati per la videocamera. Immagine mossa.

    Primo piano dalla videocamera di uno smartphone.
    Un bambino.
    Sette anni o giù di lì.
    - Ehm… Ciao a tutti… Sono… Spielberg Junior! Ehm…
    CITAZIONE
    - Oggi… Per il primo documentario della Spielberg Junior Pro… - torna a leggere il foglio - Production! - il bambino sorride.

    Toglierei ‘il bambino’ prima di ‘sorride’
    CITAZIONE
    si schiarisce la gola

    Si schiarisce la voce
    CITAZIONE
    L’immagine si sposta a inquadrare l’animale nella gabbia.

    Per mantenere l’immediatezza di prima, basterebbe dire ‘inquadratura sull’animale in gabbia’
    CITAZIONE
    Il bambino torna in primo piano.

    Anche qui solo ‘Primo piano del bambino’
    CITAZIONE
    il bambino indica il corso d’acqua con la mano libera e poi lo inquadra con il telefono che sta usando per le riprese

    ‘Mano del bambino nell’inquadratura che indica un corso d’acqua’

    Se voto 3 poi sembra che ti stia restituendo il voto che mi hai dato... cosa faccio, ti metto 4? :D
     
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  13. Peter7413
     
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    Cominciavo a disperare per questo racconto!
    Grazie Olorin, mi hai tirato un po' su!
    Le tue considerazioni sono giuste, le mie intenzioni erano quelle.
    Per il voto, con un commento così mi sta bene anche se metti 2!
    :)
     
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  14. Mastronxo
     
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    Ciao Peter,

    SPOILER (click to view)
    la cosa che più mi è piaciuta è la "superficie", ovvero la sperimentazione -che secondo me hai reso bene - di scrivere un racconto attraverso lo schermo di uno smartphone (non so se poi è voluto l'accostamento continuo tra "smart"phone e le esclamazioni del bimbo - stupido! scemi- e via così, ma a me ha fatto ridere).
    E questo tentativo m'è gustato.
    Quel che non m'è gustato è stato proprio il messaggio: ormai si è discusso anche troppo delle tecnologie che inficiano le nuove generazioni, almeno una volta al giorno se ne sente-legge, quindi non ha avuto un grande effetto polemico su di me.
    Sarò poi fuori dal coro, ma io avrei giurato che il bambino sarebbe caduto nel fiume, per cui il finale non me l'aspettavo proprio :XD:
    Per essere tre dovrebbe contenere altro, insomma puoi migliorarlo ma il nucleo resta sempre quello ovvero la tecnologia versus i bambini. Consiglio quindi di tentare altri esperimenti simili, magari con idee diverse seppur sviluppate allo stesso modo.
    Voto 2
     
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  15. Piscu
     
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    capisco l'intento, ma non funziona. a parte il fatto che dubito che i lemming siano dispnobili in commercio (ma si potrebbe obiettare che i genitori gli hanno comprato un criceto spacciandolo per lemming), il bambino che sprona la bestia a suicidarsi e poi la uccide lui dicendo che era troppo stupido sa quasi di barzelletta (presente quella dell'esperimento sulla rana a cui vengono tagliate una per volta le zampe, e alla fine quando non sa più saltare la diagnosi è "una rana senza zampe diventa sorda"?), il "messaggio" non passa. ho apprezzato la citazione del videogioco, ma solo come richiamo nostalgico.

    anche la forma non mi convince. se volevi dare l'idea di un video amatoriale, credo che avresti fatto meglio a scriverlo come una sceneggiatura piuttosto che "descrivendo" il video.

    ho notato un paio di imprecisoni nel testo, ma sono tutte giustificabili dicendo che a parlare è un bambino.


    metto uno.
     
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14 replies since 1/3/2011, 00:07   154 views
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