A chi tocca, tocca

Il racconto si basa esclusivamente sul dialogo fra due personaggi, che danno al lettore la sensazione di essere due pazzi, vista la discussione che non ha né capo né coda.
Non si coglie un'ambientazione, non sappiamo dove si trovino i due protagonisti, né chi siano. L'unica aderenza alla traccia è la menzione di una data. Per il resto manca un vero inizio alla storia e una fine, lascia il lettore insoddisfatto.

Ti rilancio a quanto ho scritto prima di te. Io credo che non dobbiamo essere a comparti stagno. Ok, hai già postato la classifica e va bene, ma se qualcuno dice che il racconto ha un senso in rapporto al tema perlomeno commenta dicendo se sei o meno d'accordo, altrimenti che razza di palestra è?

Io commento in base a quello che percepisco dal racconto che leggo, non in base a quanto scritto dagli altri partecipanti. Altrimenti che senso ha? Mi sembra poi di aver rispettato il significato di palestra, avendo detto ciò che per me non va bene nel racconto.

E' quello che ho detto. La tua classifica l'hai postata e ora, forse, invece di fare copia incolla dei commenti,

se hai tempo da dedicarci ancora, se ne può parlare tutti insieme e magari anche metterci in un ottica più costruttiva nel senso "vediamo anche cos'hanno da dire gli altri sull'argomento".

Mi dispiace che questo racconto di Attilio sia stato così accolto, anche perché è una persona intelligente e preparata e se decide di presentare un racconto non sense si dovrebbe perlomeno cercare di porsi la domanda "perché l'ha fatto?"

Il copia-incolla l'ho fatto perché, a dire il vero, non ho ben capito dove diavolo si dovevano mettere i commenti. All'inizio ho visto che qualcuno inseriva tutto nel post sulla classifica, e quindi ho fatto lo stesso. Poi ho visto che commentavano i racconti, quindi per paura di penalizzazioni ho inserito i commenti anche nei racconti.


Beh, ma questo si può fare, basta ribattere a quello che ho scritto.


E perché tutti gli altri partecipanti sono stupidi?

Ognuno di noi, avendo deciso di postare il proprio racconto, l'ha fatto per un suo motivo. No, sinceramente non mi pongo questa domanda. Perché dovrei fare dei favoritismi a uno, chiedendomi perché abbia postato un racconto nonsense, e agli altri no?

Poi io sono solo un lettore, non un editor che sta giudicando un racconto per una pubblicazione. Quindi non vedo quale sia il problema.

Non ho detto che sono tutti stupidi, ma sostengo che è stupido incaponirsi nelle proprie posizioni, quello sì.

Il non sense, secondo me (e qui si entra nel dibattito), di questo mese partiva dal numero dell'edizione: la diciassettesima.

Attilio ha enfatizzato il tutto presentando un dialogo totalmente non sense che non ha nessun desiderio di pubblicazione, ma che si inserisce molto bene nel carattere ludico di MC.
Che ne pensi?