L’ultima Odissea
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L’ultima Odissea

di Leonardo Boselli, fantamito, 39980 caratteri

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  1. Gargaros
     
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    "Ecate, figlia mia..."

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    Un po' da qui, un po' da lalà

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    Una storia interessante, ma peccato per le descrizioni che, a volte, sono scarsine. Anche lo stile favolistico, secondo me, cade nelle scene d'azione.

    Comunque, procediamo con ordine:

    CITAZIONE
    Al termine del banchetto il re riempì di vino la sua coppa e quella della sua sposa

    Un gesto molto moderno... Ma ammetto che so' gnorri, quindi non so cosa prescriveva il bon ton medievale.

    CITAZIONE
    I commensali che stavano chiacchierando fecero silenzio e l’aedo depose il piatto per raccogliere il suo strumento.

    Ecco un piccolo esempio per criticare le descrizioni, che sono a volte vaghe e rischiano anche di confondere. L'aedo depone il piato, ma perché? Non mangiava a tavola?

    CITAZIONE
    In quell’istante le corde che reggevano l’albero maestro si tesero e il fasciame scricchiolò minaccioso

    "Sartie" non sarebbe meglio?

    CITAZIONE
    Durante la notte, mentre si svolgeva il banchetto di benvenuto, tra balli e canti festosi, Achétone spiegò il motivo della sua visita. Disteso sul sedile, dopo aver gustato le grosse olive salate di Itaca

    Il mio istinto mi dice che quella parola non quaglia. Ma è il mio istinto.

    CITAZIONE
    Questi spietati barbari dagli occhi a mandorla non rispettano le regole dei popoli civili.

    Espressione moderna che spezza stile e credibilità. Vedi tu.

    CITAZIONE
    Fino ad allora il vento li aveva sostenuti, ma quella sera cominciò a soffiare in modo irregolare e il sole tramontò dietro una spessa coltre di nubi minacciose.

    Sarebbe meglio dire "quel pomeriggio", perché se scrivi "sera" io immagino che il sole è già calato. E forse non sono il solo a immaginarlo...

    CITAZIONE
    Mentre vagava smarrito lungo la spiaggia al limitare degli alberi, si accorse di alcune fanciulle che giocavano alla palla in lontananza e s’acquattò tra gli arbusti per osservare la scena non visto.

    Prendi i miei consigli "storici" come stimoli a documentarti di persona, perché non ne so molto. Ma anche qui, come per "sedile", ho qualche dubbio sulla plausibilità. La "palla" Ulisse non poteva conoscerla, visto che, se non ricordo male, fu inventata solo nel medioevo (o nel primo rinascimento).

    CITAZIONE
    A un tratto il gesto incauto di una delle ragazze fece ruzzolare la palla ai piedi dell’eroe acheo che uscì allo scoperto, mosse qualche passo avanti e la raccolse. Fu allora che le fanciulle si accorsero della presenza di quell’uomo barbuto e nudo; tutte fuggirono, gridando spaventate, tranne una.

    Ecco un esempio migliore di come a volte la descrizione si fa mediocre. La palla ruzzola "ai piedi" di Ulisse, e però questo deve fare qualche passo per recuperarla. Quindi non ruzzola ai piedi, ma nelle vicinanze; dire "ai piedi" significa per i più che l'oggetto sta proprio vicinissimo ai piedi!

    E ancora: le donne vedono un uomo NUDO. Ma perché decidi di spogliarlo proprio in questo momento, dopo che per alcuni paragrafi non ci hai dato neanche l'idea di immaginarlo così?

    CITAZIONE
    Il quel momento il re di Itaca notò che la ragazza

    ...

    CITAZIONE
    Il corpo e le zampe erano percorsi da una cresta, e le sue membra si contorcevano e si avvolgevano su se stesse come se quel movimento gli consentisse di rimanere librato nell’aria.

    Cioè pure le zampe si contorcevano e riavvolgevano su se stesse? Non sarebbe meglio specificare che è solo il corpo longilineo a farlo?

    CITAZIONE
    A quella vista la principessa gridò terrorizzata e il drago sembrò ritrarsi infastidito da quell’urlo, ma poi la sua attenzione fu attirata da Ulisse. La bestia gli sibilò alcune parole incomprensibili, mentre continuava a volteggiare nell’aria.
    «Il mio nome è Ulisse, vengo da Itaca e sono un re» gridò, per far comprendere al mostro quale lingua parlasse.

    Visto che il PDV si sposta a Ulisse, sarebbe meglio scrivere che "disse il re di Itaca" o qualcosa del genere.

    CITAZIONE
    Quindi giunse al paese d’Iperborea e iniziò a cercare la foresta pietrificata indicata da Ulisse; la trovò ed era davvero tutta in pietra, non solo gli alberi, ma era anche costellata di strane statue d’uomini e d’animali.

    Una frase arzigogolata e brutta.

    In definitiva, idea buona. Bello il trabocchetto escogitato da Ulisse: è degno del personaggio, quindi a te tanto di cappello. Mi sento però di non dargli un 3 pieno, a causa delle cadute di stile e di quei problemi nelle descrizioni... E' un racconto che spesso e volentieri ho fatto fatica a "vedere" proprio per questo problema.

    Voto: 2

     
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39 replies since 31/3/2011, 23:07   539 views
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