L’ultima Odissea
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L’ultima Odissea

di Leonardo Boselli, fantamito, 39980 caratteri

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  1. TETRACTYS
     
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    Magister Abaci

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    Grazie per il commento e le segnalazioni dettagliate. Parecchie le sistemerò già nel pomeriggio.

    CITAZIONE (Gargaros @ 7/4/2011, 11:23) 
    Una storia interessante, ma peccato per le descrizioni che, a volte, sono scarsine.
    CITAZIONE
    Al termine del banchetto il re riempì di vino la sua coppa e quella della sua sposa

    Un gesto molto moderno... Ma ammetto che so' gnorri, quindi non so cosa prescriveva il bon ton medievale.

    Beh, medievale è un po' tardo. Visto che Femio era l'aedo della corte di Ulisse, in pratica il re di cui si parla all'inizio è lo stesso Ulisse (anche se volutamente non lo specifico) che si sente raccontare una storia inventata di cui lui stesso è protagonista. Quindi si dovrebbe parlare di bon ton acheo ;)

    CITAZIONE (Gargaros @ 7/4/2011, 11:23) 
    CITAZIONE
    I commensali che stavano chiacchierando fecero silenzio e l’aedo depose il piatto per raccogliere il suo strumento.

    Ecco un piccolo esempio per criticare le descrizioni, che sono a volte vaghe e rischiano anche di confondere. L'aedo depone il piato, ma perché? Non mangiava a tavola?

    Dato che si parla di aedo che inizia a raccontare, dovrebbe venire in mente l'ambiente greco-romano più che quello medievale, quindi non c'è la tavola. Purtroppo non ci dovrebbe essere neppure il piatto, quindi il problema della descrizione sussiste, anche se non è propriamente quello che fai notare tu.

    CITAZIONE (Gargaros @ 7/4/2011, 11:23) 
    CITAZIONE
    Questi spietati barbari dagli occhi a mandorla non rispettano le regole dei popoli civili.

    Espressione moderna che spezza stile e credibilità. Vedi tu.

    Non mi pare che sia un'espressione moderna. È una descrizione abbastanza fedele della forma dell'occhio.

    CITAZIONE (Gargaros @ 7/4/2011, 11:23) 
    CITAZIONE
    Mentre vagava smarrito lungo la spiaggia al limitare degli alberi, si accorse di alcune fanciulle che giocavano alla palla in lontananza e s’acquattò tra gli arbusti per osservare la scena non visto.

    La "palla" Ulisse non poteva conoscerla, visto che, se non ricordo male, fu inventata solo nel medioevo (o nel primo rinascimento).

    Quella scena è ripresa dall'incontro, subito dopo un naufragio, tra Ulisse e Nausicaa: "Nel libro VI dell'Odissea si narra di una Nausicaa che, consigliata da Atena, gioca a palla presso una riva con le proprie ancelle. D'un tratto un naufrago nudo esce da un cespuglio: Ulisse. Mentre le ancelle fuggono impaurite, Nausicaa accoglie con eleganza e cortesia lo sconosciuto che invoca la sua misericordia."
    Per questo nel racconto si dice che Ulisse pensava di aver già vissuto quella scena ;)

    CITAZIONE (Gargaros @ 7/4/2011, 11:23) 
    CITAZIONE
    Il corpo e le zampe erano percorsi da una cresta, e le sue membra si contorcevano e si avvolgevano su se stesse come se quel movimento gli consentisse di rimanere librato nell’aria.

    Cioè pure le zampe si contorcevano e riavvolgevano su se stesse? Non sarebbe meglio specificare che è solo il corpo longilineo a farlo?

    Anche le zampe, come nelle stampe cinesi.

    Grazie ancora per tutte le osservazioni. Con le modifiche che apporterò alle descrizioni spero che il racconto "si veda" meglio.
     
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39 replies since 31/3/2011, 23:07   539 views
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