La consegna

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  1. hillel81
     
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    «Li abbiamo trovati così ispettore: morti di fame con quel biglietto in mano. Uno era addetto al magazzino, l'altro era addetto al trasporto.»
    «E quelle casse?»
    «Credo fosse la merce che il fattorino era venuto a ritirare. Sul bigliettino c'è scritto "Lunedì 17", e le casse sono esattamente diciassette.»
    «Mi sembra tutto troppo strano. Guardiamo la registrazione.»
    «Subito ispettore.»

    «Non posso essere completamente sicuro che questa sia l'interpretazione giusta.»
    «Perché no? Dobbiamo consegnare la merce lunedì 17, è scritto qui.»
    «No qui c'è scritto solo "lunedì 17", che potrebbe anche significare che domani, lunedì 10, bisogna consegnare 17 casse.»
    «Mmm, hai ragione. Cosa facciamo?»
    «Attendiamo nuove informazioni.»

    L'ispettore guardò le due figure immobili nel video e le due figure prive di vita nel magazzino, poi scosse la testa.
    «Un altro caso di morte per indecisione. Quanti replicanti ancora dovranno sacrificare prima di correggerli?»
     
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  2. Fini Tocchi Alati
     
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    Bella l'idea! Lo sviluppo però mi è parso inadeguato all'idea.
    Mi spiego: lo stile che hai usato mi è sembrato drammatico, enfatico, carico di mistero, quasi da noir. E poi? Poi si viene a scoprire che si tratta di replicanti andati in tilt per un'indecisione??? Ecco, arrivato al finale, il racconto mi smbrato "stonato" rispetto all'idea". Che comunque mi è piaciuta un sacco.
    Nella prima frase c'è la ripetizione di "addetto" che, insomma, in un racconto di 1000K non so quanto te la possa permettere...
     
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  3. hillel81
     
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    Grazie, in effetti ho puntato tutto sull'idea, che purtroppo mi è venuta in mente solo a dieci minuti dalla scadenza. Utilissimo il tuo giudizio, mi ha fatto cogliere un aspetto di cui non mi ero reso conto. Forse è per questa eccessiva differenza tra racconto e idea di fondo che qualcuno ci ha ravvisato un effetto barzelletta che non mi aspettavo di suscitare?
     
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  4. overhill
     
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    Da buon programmatore non ho potuto fare altro che immedesimarmi in quel poveraccio che avrebbe dovuto “correggere” l'errore di programmazione che porta all'anomalia comportamentale dei due replicanti. Un lavoro divertente e con l'ottima idea di giocare sui possibili significati del tema assegnato. Non ho notato errori, ma personalmente non mi piace il punto all'interno delle virgolette basse: gusto personale, ma qui conta anche quello. L'unico appunto logico è la risposta del secondo replicante: non riesco a concepire che una "macchina" possa dire "mmm". Un piccolo neo.
     
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  5. Magister Ludus
     
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    Buona l'idea, anche qui c'è la sorpresa finale su chi siano i due addetti alla consegna. Aderenza alla traccia fin troppo rispettata. Buoni i dialoghi, mi sono sembrati credibili. L'azione si svolge in due tempi, e credo sia ben realizzata. L'unico punto debole, secondo me, è quella morte per indecisione. Prima erano morti di fame... ok, sono indecisi e si sono lasciati morire di fame? Non so, non risulta molto credibile.
     
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  6. Piscu
     
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    interpretazione originale del tema, che assomiglia un po' a quella che ho usato io. storia semplice ma efficace, i due poveri replicanti "morti di indecisione" fanno tenerezza! viene da pensare che sarebbero piuttosto inutili se fossero spesso vittima di questi guasti, ma ci si può credere. buona anche la forma che accompagna il lettore verso la rivelazione finale, non è facile in così poco spazio riuscire a creare più livelli di narrazione che si sovrappongono.
     
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  7. Artyus
     
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    Morte per indecisione? Fantastico! Degno del miglior Asimov!
    Peccato per il taglio dark che dai nella prima parte del tuo racconto... forse con un ispettore più soft (modello Colombo per intenderci) non ci sarebbe lo stacco deciso tra la prima e la seconda parte.
    Bravo!
     
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  8. hillel81
     
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    @Ayrtus: Wow grazie, è un bellissimo complimento il tuo. E' la prima volta che provo a scrivere di fantascienza, anche perché non ho mai letto nessun romanzo in questo genere, tranne la saga della Guida gallattica per autostoppisti. Sì probabilmente troppo stacco tra prima parte e storia, è che di solito non scrivo racconti così "seri"... anzi, direi che di solito non scrivo, visto che è la mia prima esperienza :D

    @Magister Ludus @Piscu: la mia personale versione dei replicanti è quella di androidi biomeccanici programmabili, e quindi soggetti a bug anche importanti, come in questo caso. Sinceramente a me sembra plausibile che, per rispettare qualche consegna su cui erano in ritardo, i programmatori abbiano rilasciato una versione non pienamente testata (d'altra parte mi sono ispirato alle applicazioni attualmente in circolazione, tutte piene di bug anche pesanti che costano un mucchio di soldi e in alcuni casi anche delle vite umane). D'accordo con Piscu che forse una disfunzione grossa come questa ne limiterebbe la diffusione, ma qualcuno in circolazione comunque ci sarebbe, e la frase finale dell'ispettore denota solo un eccessivo ritardo nel rilascio della patch che sta falcidiando le vite dei poveri replicanti.

    @overhill: weee un collega! Non pensavo ci fossero così tanti programmatori in questo settore ^_^ Sì in effetti è fuori luogo che un replicante dica una cosa del genere. Il fatto è che quei due addetti alle consegne in 2 minuti sono passati da vampiri a guardie medievali e solo alla fine sono diventati replicanti, alla rilettura m'è sfuggito che la spalla del replicanti principale fosse rimasta ancora troppo umana. Per fortuna mi sono ricordato di far diventare tutta la merce delle semplici "casse" altrimenti il racconto sarebbe stato molto più macabro :lol:

    Grazie a tutti per i commenti, essendo la mia prima esperienza mi risultano preziosissimi, soprattutto quelli cattivi.
     
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  9. overhill
     
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    Be', se vogliamo essere pignoli il programmatore puro è l'ultimo vero lavoro artigianale... ;)

    in ogni caso hai stoffa, secondo me, per cui non azzardarti a saltare i prossimi concorsi! :)
     
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  10. =swetty=
     
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    Anche qui, lunedì 17 poteva essere martedì 21, comunque l'idea è abbastanza originale, uno stallo dei due replicanti. Ho solo delle obbiezioni proprio su questi replicanti e sul fatto che li fai morire di fame: perché creare delle macchine che devono nutrirsi, non sarebbe più efficiente che non mangiassero? E poi avrebbe avuto un effetto maggiore se fossero andati in tilt e si fossero bloccati senza morire, in una specie di non-vita. La battuta finale arriva troppo a spiegone finale e dà un po' fastidio.
     
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  11. hillel81
     
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    Anche se non mangiassero dovrebbero comunque avere una forma di alimentazione alternativa da cui trarre energia, come una batteria o del combustibile fossile. Nel mio mondo ho voluto immaginare i replicanti a uno stadio "hardware" biotecnologico molto avanzato, formato quindi dalla fusione di materiale prevalentemente organico con materiale non organico, proprio perché lo scopo di un replicante è quello di replicare un essere umano. Partendo da questi presupposti l'utilizzo di una forma di alimentazione simile a quella degli esseri umani mi è sembrata plausibile e auspicabile, rendendo di fatto possibile la morte x mancanza prolungata di alimentazione della parte organica
     
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  12. MichelaZ
     
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    Complimenti per l’idea :)
    Volendo essere fiscali, c’è un punto debole che è quello dell’attendere... mi aspetterei che chiedessero nuove istruzioni, anziché rimanere lì: oppure in quanto replicanti, che andassero in loop con un dialogo senza uscita, che li tiene lì fino a morte sopravvenuta, oppure ancora un conflitto logico irrisolvibile che li facesse “fondere” (anche se sono organici sono molto imperfetti)...
    in ogni caso molto simpatico.
    Ti segnalo “ le due figure immobili nel video e le due figure prive di vita”, ripetizione: forse è voluta, ma sarebbe stato più leggero “le due figure immobili nel video e le due prive di vita...”.
     
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  13. hillel81
     
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    CITAZIONE (MichelaZ @ 30/3/2011, 18:53) 
    Volendo essere fiscali, c’è un punto debole che è quello dell’attendere... mi aspetterei che chiedessero nuove istruzioni, anziché rimanere lì: oppure in quanto replicanti, che andassero in loop con un dialogo senza uscita, che li tiene lì fino a morte sopravvenuta, oppure ancora un conflitto logico irrisolvibile che li facesse “fondere” (anche se sono organici sono molto imperfetti)...

    Qui ho un po' voluto scherzare col concetto informatico di starvation, in cui un processo rimane perennemente in attesa di una risorsa che non gli verrà mai rilasciata: considerando che starvation tradotto letteralmente significa fame, mi era sembrato carino farli morire nell'inutile attesa. L'idea del loop infinito in effetti sarebbe stata carina, forse più d'effetto.

    CITAZIONE (=swetty= @ 29/3/2011, 22:49) 
    Anche qui, lunedì 17 poteva essere martedì 21

    Perdonami ma non sono molto d'accordo con questa interpretazione di attinenza al tema, soprattutto quando questo riguarda una data di per sé priva di significato: mi sembra un po' troppo rigida e taglierebbe fuori tutti i racconti tranne due o tre. Giusto per fare un esempio, taglierebbe fuori anche il tuo visto che al posto della legione XVII ci sarebbe potuta essere anche la XVIII o la XIX e non sarebbe cambiato assolutamente nulla, mentre a me invece sembra pienamente in tema. Ritengo molto più importante il fatto che il tema sia centrale nel racconto piuttosto che una citazione a margine la cui eliminazione non cambierebbe il senso del racconto.
     
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  14. =swetty=
     
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    QUOTE (hillel81 @ 31/3/2011, 01:05) 
    Qui ho un po' voluto scherzare col concetto informatico di starvation, in cui un processo rimane perennemente in attesa di una risorsa che non gli verrà mai rilasciata: considerando che starvation tradotto letteralmente significa fame, mi era sembrato carino farli morire nell'inutile attesa. L'idea del loop infinito in effetti sarebbe stata carina, forse più d'effetto.

    La starvation è diversa dal deadlock (che è più simile a quello dove sono caduti i tuoi due robot): la starvation è quando un sistema è a corto di risorse, di solito di RAM, e cerca disperatamente di recuperarne, di solito o uccidendo processi (i S.O. più cattivi) o facendo un paging forsennato. Nel tuo caso invece è indeciso tra due input, e forse davvero il loop infinito andava meglio, o ancora farli finire in un'area di codice non testata e tirar fuori un'eccezione fatale che li congelasse sul posto.

    Comunque devo ammettere che l'idea di "starvation" mi ha fatto ridere e che questi sono solo dettagli.

    QUOTE (hillel81 @ 31/3/2011, 01:05) 
    QUOTE (=swetty= @ 29/3/2011, 22:49) 
    Anche qui, lunedì 17 poteva essere martedì 21

    Perdonami ma non sono molto d'accordo con questa interpretazione di attinenza al tema, soprattutto quando questo riguarda una data di per sé priva di significato: mi sembra un po' troppo rigida e taglierebbe fuori tutti i racconti tranne due o tre. Giusto per fare un esempio, taglierebbe fuori anche il tuo visto che al posto della legione XVII ci sarebbe potuta essere anche la XVIII o la XIX e non sarebbe cambiato assolutamente nulla, mentre a me invece sembra pienamente in tema. Ritengo molto più importante il fatto che il tema sia centrale nel racconto piuttosto che una citazione a margine la cui eliminazione non cambierebbe il senso del racconto.

    Non mi sono spiegata bene (e del resto non gli ho dato neanche importanza). Non voglio dire che non sia aderente, anzi, solo che è un'aderenza troppo facile: prendi un giorno qualsiasi, dici che è lunedì 17 ed è fatta. È più difficle trovare un giorno che sia precisamente e solo lunedì 17 (o anche solo uno dei due), o anche una soluzione in cui ci siano "lunedì" e "17" separati, ma che siano proprio loro (o varie combinazioni tipo lune e D/17, anche se in quel caso la citazione è marginale, però è più fantasiosa). Ripeto, non ho considerato questa cosa se non marginalmente (e solo per gli spareggi nel caso in cui fossero centrati in pieno entrambi i termini in solo uno dei due). Ho solo fatto notare chi aveva trovato un'intereptazione migliore, tutto qui. :rolleyes:

     
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  15. hillel81
     
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    Ah ok, avevo capito che tu l'avessi intesa in maniera molto più drastica.

    Interessante questa discussione sulla tipologia di problema che ha afflitto i miei poveri replicanti :D
    Sono arcisicuro che non sia deadlock, in quanto l'informazione mancante non dovrebbe arrivare da qualcuno che a sua volta è in attesa di un informazione dai due replicanti ("questi non sono i droidi che stiamo cercando" cit.).
    La starvation di un processo, per come l'ho studiata io, si ha quando un processo rimane sempre in attesa di avere risorse, ad esempio perché ogni volta processi con priorità maggiore gli passano avanti. Forse nemmeno questo è poi così attinente con la situazione. In effetti si tratta di una semplice mancanza di input... andrà peggio ai prossimi replicanti, mi ingegnerò di farli autodistruggere in maniera più subdola :diablo:
     
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20 replies since 24/3/2011, 22:59   225 views
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