Il lettore universale
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Il lettore universale

moderatamente fantascientifico - 22k caratteri

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  1. Nozomi
     
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    Il racconto possiede una pecca iniziale che può essere lavata via solo con un'energica sospensione della credulità. Non potrebbe esistere una rete di computer estesa a quella di tutte le galassie dell'universo per contenere l'enorme mole di dati generati dal numero delle disposizioni con ripetizione in un libro di 400 pagine circa, come descritto nel racconto della Biblioteca di Babele di Borges. Ogni progetto al riguardo sarebbe un fallimento totale.
    Giusto per fare un esempio, il numero che si ottiene è "n elevato a k". Se consideriamo 40 i simboli grafici (compresi i numeri più i segni di interpunzione) e un numero di caratteri presenti in un libro, che so, 600.000?, sarebbe 40 elevato alla 600.000 che è un numero così grande che non può nemmeno essere immaginato (se non mi sono rammollita, dovrebbe essere circa uno seguito da un milione di zeri o giù di lì!).


    Tralasciando dunque la critica di cui sopra, il racconto è comunque scritto in maniera perfetta, le righe si divorano nell'ansia di leggere il finale.
    Ecco, il finale mi ha lasciata un po' perplessa. Mi sarei aspettata più che altro una soluzione aperta o un colpo di teatro diverso. A ogni modo, valutando lo stile, comunque l'originalità, la perfetta forma e il fatto che è un racconto che cattura e certamente non annoia mi sento di dare un quattro (seppur stiracchiato e ottenuto a fatica per i motivi che ho citato).
    Baci G! :wub:

     
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  2. Piscu
     
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    CITAZIONE (Nozomi @ 14/5/2011, 13:04) 
    Il racconto possiede una pecca iniziale che può essere lavata via solo con un'energica sospensione della credulità. Non potrebbe esistere una rete di computer estesa a quella di tutte le galassie dell'universo per contenere l'enorme mole di dati generati dal numero delle disposizioni con ripetizione in un libro di 400 pagine circa, come descritto nel racconto della Biblioteca di Babele di Borges. Ogni progetto al riguardo sarebbe un fallimento totale.
    Giusto per fare un esempio, il numero che si ottiene è "n elevato a k". Se consideriamo 40 i simboli grafici (compresi i numeri più i segni di interpunzione) e un numero di caratteri presenti in un libro, che so, 600.000?, sarebbe 40 elevato alla 600.000 che è un numero così grande che non può nemmeno essere immaginato (se non mi sono rammollita, dovrebbe essere circa uno seguito da un milione di zeri o giù di lì!).

    aspetta, infatti proprio per questo alla fondazione non prdocuno interi volumi, ma singole pagine di 4000 caratteri che vengono eliminate dopo essere state analizzate. è comunque una mole di dati enorme, ma pienamente gestibile, di qui alla fine dei tempi.
     
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  3. Nozomi
     
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    CITAZIONE (Piscu @ 16/5/2011, 22:02) 
    CITAZIONE (Nozomi @ 14/5/2011, 13:04) 
    Il racconto possiede una pecca iniziale che può essere lavata via solo con un'energica sospensione della credulità. Non potrebbe esistere una rete di computer estesa a quella di tutte le galassie dell'universo per contenere l'enorme mole di dati generati dal numero delle disposizioni con ripetizione in un libro di 400 pagine circa, come descritto nel racconto della Biblioteca di Babele di Borges. Ogni progetto al riguardo sarebbe un fallimento totale.
    Giusto per fare un esempio, il numero che si ottiene è "n elevato a k". Se consideriamo 40 i simboli grafici (compresi i numeri più i segni di interpunzione) e un numero di caratteri presenti in un libro, che so, 600.000?, sarebbe 40 elevato alla 600.000 che è un numero così grande che non può nemmeno essere immaginato (se non mi sono rammollita, dovrebbe essere circa uno seguito da un milione di zeri o giù di lì!).

    aspetta, infatti proprio per questo alla fondazione non prdocuno interi volumi, ma singole pagine di 4000 caratteri che vengono eliminate dopo essere state analizzate. è comunque una mole di dati enorme, ma pienamente gestibile, di qui alla fine dei tempi.

    Scusa Piscu, sono stata molto impicciata e posso risponderti solo ora. Sì, hai ragione, forse mi sono spiegata male nella mia critica. Nel racconto sei stato molto chiaro e si capisce senz'altro la tua intenzione di minimizzare il paradosso riducendo il calcolo delle disposizioni con ripetizione a una sola pagina. Non a caso l'ho trovata comunque assai originale e per come l'hai descritta il tuo racconto mi è davvero piaciuto.
    La mia era un'osservazione critica più sull' "idea in generale" (infatti ho citato la biblioteca di Babele non il tuo racconto) e mi sono lasciata condurre da una sorta di deformazione professionale che alla fine si è rivelata tutto fumo e niente arrosto. Provo a chiarire ulteriormente allora quello che ho pensato e che invece non ho avuto modo di scrivere un po' per dimenticanza un po' per negligenza.
    Se dovessimo cercare delle verità insondabili forse potremmo trovarle in uno di quei fantastici libri da quattrocento pagine che non su una pagina da quattromila caratteri ma ciò è formalmente impossibile. Un'eventuale fondazione di qualunque genere impiegherebbe le sue risorse finanziare in ben altro modo che cercare piuttosto delle nuove idee (trovando poche righe poi!) con questo sistema. Infatti più che l'idea in sé (anzi!) è il finale del racconto che mi ha lasciata perplessa (mi sarei aspettata che la fondazione avesse un altro scopo, forse oscuro, comunque non questo).
    Ma qui stiamo parlando comunque di fantascienza, o più in generale di racconti fantastici, che non devono necessariamente avere criteri di verosimiglianza o rigorosa logica matematica e più che nozioni, semmai, devono trasmettere emozioni (cosa che, devo riconoscere, tu hai saputo comunque fare e bene).
    Baci! G
     
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17 replies since 30/4/2011, 23:18   394 views
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