Tempi Moderni

2499 caratteri - di Maurizio Bertino

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  1. Peter7413
     
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    Tempi Moderni

    - Ecco a voi Pieter, l’orso siberiano!
    Il circo cadde nel buio. Il pubblico cominciò a mormorare. Luci accese, un urlo bestiale riempì il silenzio seguito da un Ohhh! generale di spavento. Dalla pista un uomo alto due metri e completamente ricoperto di peli mostrava i propri canini, feroce. Pubblico e uomo bestia si scrutarono. Infine lo slancio, come una belva affamata, verso un uomo seduto in prima fila. Alcuni si alzarono e provarono la fuga, l’uomo rimase fermo. La bestia lo raggiunse, gli sorrise e gli sistemò il colletto. Sospiro di sollievo generale, qualcuno rise, tutti tornarono a sedersi. Pieter, l’orso siberiano, tornò in pista e cominciò a fare roteare tre birilli colorati.
    - Tutto qui? - disse l’uomo che era stato oggetto delle attenzioni di Pieter - Mi avete scomodato per numeri da basso circo? Il momento migliore è stata la degustazione dei gamberi accompagnati da vino delizioso, mi chiedo come un circo mediocre possa permettersi di offrire tali prelibatezze al pubblico tutte le sere?
    - Un talento di mio figlio - rispose la donna al suo fianco cercando di mascherare il nervosismo.
    - Quindi?
    - Un ultimo numero - disse la donna facendo un gesto al Direttore.
    Questi scosse la testa, ma la donna lo fulminò con lo sguardo. Il Direttore sospirò e prese il microfono.
    - E ora un numero straordinario! Sacrificherò mio figlio! Filippa e Giuditta, andate a prenderlo!
    Le due Polifeme, gigantesse con un occhio solo, scomparirono dietro le quinte per riapparire poco dopo trascinando un giovane disperato. Tom, Mark e Simon, i nani deformi, portarono in pista una croce in legno alta tre metri. Il pubblico mormorava. Il giovane, bello con barba rada, fu depositato sulla croce e tenuto fermo mentre il Direttore gli piantava grossi chiodi nelle mani e nei piedi. Infine, fra le urla del martoriato, la croce fu alzata. Il sangue colava dalle ferite. In breve il giovane spirò. I nani lo infilzarono con spade per mostrare lo stato di morte. Il pubblico s’inquietò, qualcuno chiamò la polizia. La croce fu abbassata, il Direttore liberò il cadavere dai chiodi e, aiutato dalle Polifeme, lo alzò. Il giovane riprese vita e si liberò dell’abbraccio del padre sputandogli sangue in faccia. Il pubblico trasalì. Le ferite svanirono nel nulla. Applauso scrosciante.
    - Ecco il contratto per le apparizioni su Mediamatch, firma lei per il ragazzo? - disse l’uomo porgendo alla donna un foglio e una penna.
    - Sì, è mio figlio - rispose sorridente lei scrivendo il proprio nome, Maria Vergine.

    Fine
     
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  2. Ashait
     
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    Giudizio espresso fuori dalla gara, solo per amicizia con l'autore :P

    Strano, assolutamente strano. Il finale spiazza, non c'è che dire. Ma per un circo di freaks ci potrebbe anche stare.
    Scritto è scritto bene, l'idea è diversa dal solito, l'omicidio c'è e niente prevedeva che non ci fosse una resurrezione.
    Effettivamente pensare alla madonna come una che cerca visibililtà mediatica per il figlio, può starci, magari con una mezza spiegazione, altrimenti così si resta con tanti di quei dubbi che poi magari offuscano il giudizio sul racconto in sé.
    Io sono dell'opinione che se Gesù decidesse di tornare in un mondo come il nostro, dovrebbe scendere a patti con i mezzi di comunicazione, quindi fare una cosa plateale per farsi conoscere ci sta. Ma sempre con il fine "solito", cioè quello di portare la sua parola a tutti. Manca questo. Manca questa spiegazione... Però è un'opionione personale che non inficia il resto del giudizio :P
     
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  3. overhill
     
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    Io sono fuori gara, quindi il mio commento non è "probante", ma cavoli se mi è piaciuto! :)
     
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  4. Peter7413
     
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    Grazie a Paola e a Mario!
    :)
     
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  5. MichelaZ
     
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    Gran bel racconto.
    Originale, scritto bene, niente da dire.
    Davvero simpatica la “degustazione di gamberi e ottimo vino”, che si apprezza solo alla fine se ci ripensi.
    Qualche imprecisione di lingua e di punteggiatura (per esempio “Il giovane, bello con barba rada,..”, ci vuole una virgola dopo “bello”: oppure “Dalla pista un uomo alto due metri e completamente ricoperto di peli mostrava i propri canini, feroce”, la parola “feroce” era da evitare, difficile che un energumeno di due metri ti ringhi contro amichevole), ma sono cose minime.
    Buono davvero.
     
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    Martin Sileno

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    il racconto mi è piaciuto. In particolar modo la scelta corraggiosa del soggetto e del suo utilizzo all'interno della storia. Non mi è piaciuta la velocità con cui hai esposto i fatti: mi da l'impressione di leggere una frase lunghissima, in cui non sono state messe virgole per permettere di respirare. Per quanto riguarda l'ambientazione, si ha l'idea di essere nel tendone di un circo, ma poco che sia un circo di freak. Eccezionale l'idea dei gamberi e del vino, però c'è una cosa che non mi torna: se la croce è alta tre metri, i nani come possono trafiggere il corpo con delle spade? Penso che andrebbero meglio delle lance.
     
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  7. Peter7413
     
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    Michela: grazie per il bel commento e grazie soprattutto per aver apprezzato l'episodio dei gamberi e del vino, ci tenevo a lasciarlo anche se mi rubava spazio utile! Sugli appunti alla forma, ne farò tesoro!
    GDN76: la seconda parte in effetti scorre veloce, ma è stata una scelta mia per stare nei caratteri. Volevo mantenere la struttura che mi ero proposto: inizio con l'uomo bestia per presentare, sviluppo centrale con svolta e conclusione con sacrificio. Ho valutato che perdere uno di quei momenti sarebbe costato più che una trattazione veloce e quindi ho preso quella decisione, grazie per avermi dato l'opportunità di parlarne con la tua osservazione! Sulle lance hai ragione!!! E grazie anche a te per l'apprezzamento all'episodio dei gamberi!!!! ;)
     
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  8. strellima
     
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    Un racconto allegorico, diciamo, che ho apprezzato molto. Ha tenuto un ritmo molto buono tutto il tempo, curata anche la parte iniziale, forse un po' troppo perché ci sia equilibrio con il precipitare della parte finale.
    Una rivisitazione in chiave pop della crocifissione come spettacolo, del dio padre come direttore del circo dei freaks, di un Gesù che costituisce l'attrazione, il freak, principale.
    Ti hanno già fatto un appunto sulle lance, sono d'accordo, anche perché in questo caso l'analogia con l'originale biblico sarebbe ancora più evidente.
    Molto buono, davvero.
    Ciao!
     
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    Ciao
    Innegabile che è costruito bene; un gioco sottile tra ironia e riferimento diretto che non dispiace.In questo caso poi sono i dettagli che valgono più del risultato globale, che in sé è originale, ma anche lineare come non mai. Belli appunto i dettagli come gamberi e vino, i nomi usati, [ma tutto tutto ha un significato simbolico? perché un paio non li ho afferrati, forse] e le scene. Limite è forse che il circo dei freaks passa un po' troppo in secondo piano, serve giusto da contorno.
    Bello lo stile, senza dubbio.I dialoghi sono incisivi.
    Indovinato anche il titolo.
     
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  10. Selene B.
     
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    Sarò torda, ma non ho capito il senso: perchè infilare Gesù Cristo in questa storia? Non so, non sono riuscita a trovare la cosa divertente, mi è sembrata una forzatura (nota bene: non sono cattolica praticante, si tratta di una perplessità che non è legata a questioni di fede personale). Inoltre a rigore non c'è un vero delitto, se il tizio risorge è più una messa in scena, quindi sarebbe pure fuori tema. Insomma, non è male, è scritto in modo gradevole, ma non mi ha convinto.
     
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  11. Frank Colton
     
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    In ordine a stile e sintassi, non ho alcuna rilevazione degna di nota da farti: il racconto, in questo caso, si beve fino all'ultima goccia, non un errore o una virgola fuori posto.
    Il contenuto da un lato è molto accattivante, intriso fino in fondo di significati latenti ed evidenti, che compongono un quadretto dilaniante, maestoso e blasfemo contemporaneamente.
    Blasfemo da intendersi non per la mia particolare visione ma per l'evidente riferimento che hai fatto di una nota religione.
    Però l'ho trovato anche asettico, descrivi immagini molto nitide, quasi come se dovessero uscire fuori tra le righe, ma non ho avvertito quella sufficiente emozione che mi abbia convinto ma soprattutto coinvolto in ogni sua parte.
    Soprattutto Maria Vergine, scusami se te lo dico, mi è apparsa un po' piatta.
    Nel complesso però è stata un'ottima prova.
     
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  12. Magellanico
     
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    Il racconto mantiene tensione per intero, questo è ottimo per una prova tra "scrittori della domenica". Potevi utilizzare altre immagini meno blasfeme? Si. Il risultato sarebbe stato altrettanto buono senza stupire o scandalizzare. Non apprezzo per convinzioni personali la costruzione del racconto sul Gesù circense, ma ti giudico per la capacità di mantenere tensione nel tuo scritto.
     
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  13. Peter7413
     
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    Grazie a tutti per i commenti.
    Magellanico, se ho offeso il tuo credo, che è anche il mio, mi dispiace. Amo però considerare la religione come facente parte della cultura di una società e mi piace giocare a invertire, spostare, smontare e quant'altro. In questo racconto, comunque, Gesù è utilizzato come mezzo per portare una critica alla società: un sistema che non è più neanche in grado di riconoscere elementi sacri presa com'è dalla fuga da qualunque cosa verso un intrattenimento che svuota di significato e valore qualunque elemento che entri nei suoi meccanismi. Per quanto ho detto non penso che questo racconto sia blasfemo, o almeno credo. Mi piacerebbe proseguire la discussione, se ti va.
    :)
     
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  14. Dr. Mephisto Hadeser
     
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    Ma non dovevano passare tre giorni? Vabbè, tempi moderni, rito abbreviato.
    All’inizio il racconto non è molto scorrevole ma poi si riprende piuttosto bene, anche se un’alleggerita generale non ci starebbe male. La storia divaga un po’ e tutto si svolge bene o male nel finale. La cosa più interessante è che quando leggi della croce intuisci di chi si tratta, ma è un’idea troppo bizzarra. Che viene confermata alla fine, assistita dalla giusta ironia. Questo mi è piaciuto.
     
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  15. arag0s
     
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    Come tecnica niente da dire. Il racconto è scorrevole, divertente, piacevole. Il “mestiere” c'è tutto. Credo tu sapessi benissimo, mentre lo scrivevi, che era un racconto “rischioso” per il tema trattato. Personalmente della religione non mi importa nulla, e sono portato a premiare l'ironia, la sfacciataggine e la pletora di riferimenti. Però non riesco a farmelo piacere del tutto. Sarai in alto nella mia classifica di sicuro, scrivi veramente troppo bene per non esserlo, ma ho trovato alcuni racconti che hanno affrontato il tema con punti di vista che mi sono piaciuti di più.
    Finisci comunque di sicuro nel mio taccuino di quelli da leggere con attenzione.
     
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15 replies since 27/6/2011, 21:55   249 views
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