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CITAZIONE (Nozomi @ 6/8/2011, 15:40) Ciao! Innanzi tutti ancora ringrazio tutti per la lettura, le critiche, i consigli e quant’altro. Dimenticavo di dire, l’avevo omesso, che non parlo una parola di tedesco. Ho raffazzonato la traduzione scopiazzando sui vocabolari in internet qua e la. Sono certa di aver tradotto alla maccherona, ammetto la mia poca professionalità. Il titolo dovrebbe significare “il mio eterno Connecticut”. Spero di averci preso. In tedesco faceva un po’ più chic e quindi l’ho lasciato così. Non sono brava a trovare titoli, l’ultimo in Minuti Contati, per esempio, l’ho scritto a pochi secondi dalla scadenza. Grazie quindi ad Alessanto, a Kaipirissima e a Cattivotenente, il quale mi ha fatto un discorso lungo, molto sentito e accalorato, che ho apprezzato per la franchezza e che mi ha davvero toccata dandomi parecchio da pensare. Forse avrei dovuto risponderti in privato, C., è pur vero che ho poco da nascondere ed ero certa che prima o poi, qualcuno avrebbe potuto farmi (forse non dico proprio lo stesso ma quasi) lo stesso tipo di osservazioni. Mi scuserete, quindi, se vado in OT-borderline, farò un lungo discorso, come viene viene, perdonate i molti refusi. Non lo nego, tutte le Nozomi dei miei racconti sono proprio io, con la mia personalità e tutto il resto. Certo non sono fisicamente lei (magari). Posso senz’altro difendermi bene, ho in comune il fisico, direi su quello quasi ci siamo, il taglio dei capelli e forse le gambe. Non sono una fotomodella però tutti dicono sono una bella ragazza. Sono un po’ bassina e ho la pelle più scura. Un mio amico, non so se per prendermi in giro , mi ha detto che assomiglio a una porno star metà cadanese metà giapponese, tal Maria Owada, o roba simile, adesso non mi ricordo il nome, ce l’avevo segnato da qualche parte. Per trovare riscontro sono andata a vederla su Youporn (la mia prima e unica visita, non mi eccita il sesso degli altri). Direi che una vaga rassomiglianza c’è. Sono sicuramente narcisista, non posso non ammetterlo, tendo a parlare di me costantemente ma il fatto che mi senta protagonista delle mie storie è essenzialmente dovuto al fatto che, proprio nelle mie storie, mi sento davvero me stessa. Per esempio non sono affatto narcisista nella mia vita privata. E’ strano, lo so. In genere il web potrebbe servire a creare una personalità alternativa. Per me è stato proprio il contrario. Della mia vocazione letteraria (faccio per dire!), per esempio, nella mia vita reale, nessuno lo sa. Come nessuno sa della mia bisessualità (anche se mi sto accorgendo ormai, di essere quasi del tutto omosessuale, per lo meno a livello di passionalità). Non ho mai fatto outing e penso che se le mie amiche e i miei amici sapessero questo, verrebbe loro un colpo. Inoltre tutti penserete che sono una lesbica scatenata. Invece le mie esperienze omosessuali complete sono state sono due, entrambe un mezzo disastro. Eppure, qui nel web, in quello che scrivo, riesco finalmente a sentirmi me stessa, a dare sfogo a tutte le mie pulsioni. Ovvio che vanno a finire nei miei racconti. Ecco, ho spiegato perché insisto a immedesimarmi sempre con le Nozomi dei miei racconti. Ovvio sono certa che la mia vita affettiva non è che sia sto che da raccontare. In fondo desiderare qualcuno e non essere desiderati è qualcosa di molto comune. Se tutti facessero come me, trasferissero la loro vita, le loro emozioni (proprio perché la nostra vita, ovvero la vita della maggior parte di noi è normale) sai che lagna! Però, cercare di capirmi. Io non ho trovato, almeno per ora, nessun modo di fare outing se non nello scrivere racconti. Ecco perché sono ripetitiva. In fondo il web mi da questa grande possibilità. Per certi versi me la sono anche rischiata, ho dato molte informazioni su di me, non il nome (Ah, né Nozomi ovviamente, ma neanche Grazia sono i miei veri nomi, non sono così ingenua), ma gli altri riferimenti sì. Non è che si siano così tante italo-vietnamite-americane-giapponesi a Latina. E’ pur vero che mi sento abbastanza rassicurata dal fatto che la probabilità che coloro che conosco vengano a curiosare in un forum di scrittura è uguale a quella che avrei io nel visitare un sito sullo sci d’erba! Però ho già fatto un piccolo passo avanti. Ora dopo tutto questo pippone, C., ammetto una cosa. Se dovessi migliorare solo di un poco nello scrivere, e lo voglio davvero, devo accettare i vostri consigli non solo nella forma, o sui contenuti o sulla verosimiglianza delle idee, ma anche su questi aspetti. Non so se riuscirò a scrivere qualcosa che non abbia Nozomi come protagonista, diretta o indiretta. Ho delle cose, un po’ vecchie, che sono più standard e dove lei è assente e dove è assente il riferimento all’omosessualità, ma forse sono da rivedere a fondo. Dovrei metterci mano ma ho poco tempo, a volte mi sembra di fare tante cose ma nessuna cosa bene. Inoltre devo anche studiare. Infatti quest’ultimo racconto l’ho ideato e scritto in qualche ora. Da una parte il fatto che molti di voi l’abbiamo gradito mi consola molto. Comunque ci proverò, vediamo. Scusate l’enorme OT, anche se in fondo neanche troppo OT. PS: ho letto altri racconti, ora vado un po’ al mare, poi piazzerò altri commenti. Baci! G! Beh, ti ringrazio per le confidenze personali, devo dire che sono (piacevolmente) sorpreso di vedere che i miei consigli abbiano smosso una simile autoanalisi. Mi spiace che tu viva in maniera un po' costretta le tue preferenze (e trovo strano che i tuoi amici ne rimarrebbero tanto turbati, in primo luogo perché ormai gente della tua età dovrebbe essere un po' più open minded, in secondo luogo perché una ragazza omosessuale, giusto o sbagliato che sia, ha la vita leggermente più facile rispetto a un maschio; considera che molti dei problemi che ti poni potrebbero anche essere nella tua mente) e spero che la situazione si risolva nel migliore dei modi. Nel frattempo, tanto per non allontanarci totalmente dal punto e non essere nuovamente cazziato perché OT, vorrei guardare la questione da un punto di vista prettamente letterario. In primo luogo mi spiego meglio: il fatto che la scrittura per te abbia una funzione catartica è senz'altro positivo. Intanto per te, ma anche poi perché l'arte scaturisce dalla passione, sempre e comunque. Quindi non dico tu non debba continuare a fare ciò che fai, semplicemente alcuni piccoli accorgimenti, davvero facili da mettere in pratica, potrebbero risolvere molte cose. Primo: cambia banalmente il nome della tua protagonista. Se Nozomi non è nemmeno il tuo vero nome, non credo avrai difficoltà a chiamarla, che so, Reiko (non so se sia corretto). Certo, il lettore che ti conosce vedrà ancora te, ma la cosa sarà molto meno evidente e io sono fermamente convinto che possa fare la differenza (ovviamente stiamo parlando di forum, dove comunque hai un nick, per un concorso in forma anonima la cosa cambia). Secondo: finché le tematiche che sono nelle tue corde sono quelle, segui la corrente. Non voglio dire di non scrivere nulla di nessun altro genere ma... Beh, veramente lo voglio dire. Se ti senti di scrivere quello, fallo e basta. Solo, non cercare di incastrare artificiosamente delle sensazioni introspettive e intimistiche in una guerra interspaziale fra navi stellari. Mi rendo conto mentre scrivo che, in realtà, la tendenza a inserire spaccati erotici riconducibili a stereotipi determinati in storie di qualunque genere e ambientazione, è tipica del linguaggio dei manga. Credo però che questo tipo di atteggiamento sia un po' lontano dalla cultura occidentale. Non che non si possa fare, tutto si può fare, per carità. Mi sembra solo difficile. Se poi con il tempo diverrai talmente abile da creare un genere tutto tuo e un Nozomi style immediatamente riconoscibile e apprezzato, i tuoi canovacci erotici saranno a quel punto la tua firma e io mi inchinerò al tuo genio. Fino a quel momento, per non farli stridere un po' con il resto, il mio consiglio è di scrivere storie che leghino bene assieme. Quando poi ti sentirai più "plastica", potrai scagliarti su tutto ciò ti viene in mente. Chissà se mi sono fatto capire. Certamente ora non ho il tempo di rileggere e magari ho scritto cose che lasciano il tempo che trovano. Spero però che anche questo mio svarione, letto a luce di quanto detto in precedenza, ti paia sensato e, magari, utile. Un saluto.
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