Mein dauerhaft Konnektikut
  • Poll choices
    Statistics
    Votes
  • 3
    42.86%
    6
  • 2
    42.86%
    6
  • 4
    14.29%
    2
  • 1
    0.00%
    0
Guests cannot vote (Voters: 14)

Mein dauerhaft Konnektikut

20K

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Nozomi
     
    .

    User deleted


    Ciao!
    Innanzi tutti ancora ringrazio tutti per la lettura, le critiche, i consigli e quant’altro. Dimenticavo di dire, l’avevo omesso, che non parlo una parola di tedesco. Ho raffazzonato la traduzione scopiazzando sui vocabolari in internet qua e la. Sono certa di aver tradotto alla maccherona, ammetto la mia poca professionalità. Il titolo dovrebbe significare “il mio eterno Connecticut”. Spero di averci preso. In tedesco faceva un po’ più chic e quindi l’ho lasciato così. Non sono brava a trovare titoli, l’ultimo in Minuti Contati, per esempio, l’ho scritto a pochi secondi dalla scadenza.
    Grazie quindi ad Alessanto, a Kaipirissima e a Cattivotenente, il quale mi ha fatto un discorso lungo, molto sentito e accalorato, che ho apprezzato per la franchezza e che mi ha davvero toccata dandomi parecchio da pensare.
    Forse avrei dovuto risponderti in privato, C., è pur vero che ho poco da nascondere ed ero certa che prima o poi, qualcuno avrebbe potuto farmi (forse non dico proprio lo stesso ma quasi) lo stesso tipo di osservazioni.
    Mi scuserete, quindi, se vado in OT-borderline, farò un lungo discorso, come viene viene, perdonate i molti refusi.
    Non lo nego, tutte le Nozomi dei miei racconti sono proprio io, con la mia personalità e tutto il resto. Certo non sono fisicamente lei (magari). Posso senz’altro difendermi bene, ho in comune il fisico, direi su quello quasi ci siamo, il taglio dei capelli e forse le gambe. Non sono una fotomodella però tutti dicono sono una bella ragazza. Sono un po’ bassina e ho la pelle più scura. Un mio amico, non so se per prendermi in giro , mi ha detto che assomiglio a una porno star metà cadanese metà giapponese, tal Maria Owada, o roba simile, adesso non mi ricordo il nome, ce l’avevo segnato da qualche parte. Per trovare riscontro sono andata a vederla su Youporn (la mia prima e unica visita, non mi eccita il sesso degli altri). Direi che una vaga rassomiglianza c’è. Sono sicuramente narcisista, non posso non ammetterlo, tendo a parlare di me costantemente ma il fatto che mi senta protagonista delle mie storie è essenzialmente dovuto al fatto che, proprio nelle mie storie, mi sento davvero me stessa. Per esempio non sono affatto narcisista nella mia vita privata. E’ strano, lo so. In genere il web potrebbe servire a creare una personalità alternativa. Per me è stato proprio il contrario. Della mia vocazione letteraria (faccio per dire!), per esempio, nella mia vita reale, nessuno lo sa. Come nessuno sa della mia bisessualità (anche se mi sto accorgendo ormai, di essere quasi del tutto omosessuale, per lo meno a livello di passionalità). Non ho mai fatto outing e penso che se le mie amiche e i miei amici sapessero questo, verrebbe loro un colpo. Inoltre tutti penserete che sono una lesbica scatenata. Invece le mie esperienze omosessuali complete sono state sono due, entrambe un mezzo disastro. Eppure, qui nel web, in quello che scrivo, riesco finalmente a sentirmi me stessa, a dare sfogo a tutte le mie pulsioni. Ovvio che vanno a finire nei miei racconti. Ecco, ho spiegato perché insisto a immedesimarmi sempre con le Nozomi dei miei racconti. Ovvio sono certa che la mia vita affettiva non è che sia sto che da raccontare. In fondo desiderare qualcuno e non essere desiderati è qualcosa di molto comune. Se tutti facessero come me, trasferissero la loro vita, le loro emozioni (proprio perché la nostra vita, ovvero la vita della maggior parte di noi è normale) sai che lagna! Però, cercare di capirmi. Io non ho trovato, almeno per ora, nessun modo di fare outing se non nello scrivere racconti. Ecco perché sono ripetitiva. In fondo il web mi da questa grande possibilità. Per certi versi me la sono anche rischiata, ho dato molte informazioni su di me, non il nome (Ah, né Nozomi ovviamente, ma neanche Grazia sono i miei veri nomi, non sono così ingenua), ma gli altri riferimenti sì. Non è che si siano così tante italo-vietnamite-americane-giapponesi a Latina. E’ pur vero che mi sento abbastanza rassicurata dal fatto che la probabilità che coloro che conosco vengano a curiosare in un forum di scrittura è uguale a quella che avrei io nel visitare un sito sullo sci d’erba! Però ho già fatto un piccolo passo avanti.
    Ora dopo tutto questo pippone, C., ammetto una cosa. Se dovessi migliorare solo di un poco nello scrivere, e lo voglio davvero, devo accettare i vostri consigli non solo nella forma, o sui contenuti o sulla verosimiglianza delle idee, ma anche su questi aspetti. Non so se riuscirò a scrivere qualcosa che non abbia Nozomi come protagonista, diretta o indiretta. Ho delle cose, un po’ vecchie, che sono più standard e dove lei è assente e dove è assente il riferimento all’omosessualità, ma forse sono da rivedere a fondo. Dovrei metterci mano ma ho poco tempo, a volte mi sembra di fare tante cose ma nessuna cosa bene. Inoltre devo anche studiare. Infatti quest’ultimo racconto l’ho ideato e scritto in qualche ora. Da una parte il fatto che molti di voi l’abbiamo gradito mi consola molto. Comunque ci proverò, vediamo. Scusate l’enorme OT, anche se in fondo neanche troppo OT.
    PS: ho letto altri racconti, ora vado un po’ al mare, poi piazzerò altri commenti.

    Baci!
    G!
     
    .
  2. Cattivotenente
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Nozomi @ 6/8/2011, 15:40) 
    Ciao!
    Innanzi tutti ancora ringrazio tutti per la lettura, le critiche, i consigli e quant’altro. Dimenticavo di dire, l’avevo omesso, che non parlo una parola di tedesco. Ho raffazzonato la traduzione scopiazzando sui vocabolari in internet qua e la. Sono certa di aver tradotto alla maccherona, ammetto la mia poca professionalità. Il titolo dovrebbe significare “il mio eterno Connecticut”. Spero di averci preso. In tedesco faceva un po’ più chic e quindi l’ho lasciato così. Non sono brava a trovare titoli, l’ultimo in Minuti Contati, per esempio, l’ho scritto a pochi secondi dalla scadenza.
    Grazie quindi ad Alessanto, a Kaipirissima e a Cattivotenente, il quale mi ha fatto un discorso lungo, molto sentito e accalorato, che ho apprezzato per la franchezza e che mi ha davvero toccata dandomi parecchio da pensare.
    Forse avrei dovuto risponderti in privato, C., è pur vero che ho poco da nascondere ed ero certa che prima o poi, qualcuno avrebbe potuto farmi (forse non dico proprio lo stesso ma quasi) lo stesso tipo di osservazioni.
    Mi scuserete, quindi, se vado in OT-borderline, farò un lungo discorso, come viene viene, perdonate i molti refusi.
    Non lo nego, tutte le Nozomi dei miei racconti sono proprio io, con la mia personalità e tutto il resto. Certo non sono fisicamente lei (magari). Posso senz’altro difendermi bene, ho in comune il fisico, direi su quello quasi ci siamo, il taglio dei capelli e forse le gambe. Non sono una fotomodella però tutti dicono sono una bella ragazza. Sono un po’ bassina e ho la pelle più scura. Un mio amico, non so se per prendermi in giro , mi ha detto che assomiglio a una porno star metà cadanese metà giapponese, tal Maria Owada, o roba simile, adesso non mi ricordo il nome, ce l’avevo segnato da qualche parte. Per trovare riscontro sono andata a vederla su Youporn (la mia prima e unica visita, non mi eccita il sesso degli altri). Direi che una vaga rassomiglianza c’è. Sono sicuramente narcisista, non posso non ammetterlo, tendo a parlare di me costantemente ma il fatto che mi senta protagonista delle mie storie è essenzialmente dovuto al fatto che, proprio nelle mie storie, mi sento davvero me stessa. Per esempio non sono affatto narcisista nella mia vita privata. E’ strano, lo so. In genere il web potrebbe servire a creare una personalità alternativa. Per me è stato proprio il contrario. Della mia vocazione letteraria (faccio per dire!), per esempio, nella mia vita reale, nessuno lo sa. Come nessuno sa della mia bisessualità (anche se mi sto accorgendo ormai, di essere quasi del tutto omosessuale, per lo meno a livello di passionalità). Non ho mai fatto outing e penso che se le mie amiche e i miei amici sapessero questo, verrebbe loro un colpo. Inoltre tutti penserete che sono una lesbica scatenata. Invece le mie esperienze omosessuali complete sono state sono due, entrambe un mezzo disastro. Eppure, qui nel web, in quello che scrivo, riesco finalmente a sentirmi me stessa, a dare sfogo a tutte le mie pulsioni. Ovvio che vanno a finire nei miei racconti. Ecco, ho spiegato perché insisto a immedesimarmi sempre con le Nozomi dei miei racconti. Ovvio sono certa che la mia vita affettiva non è che sia sto che da raccontare. In fondo desiderare qualcuno e non essere desiderati è qualcosa di molto comune. Se tutti facessero come me, trasferissero la loro vita, le loro emozioni (proprio perché la nostra vita, ovvero la vita della maggior parte di noi è normale) sai che lagna! Però, cercare di capirmi. Io non ho trovato, almeno per ora, nessun modo di fare outing se non nello scrivere racconti. Ecco perché sono ripetitiva. In fondo il web mi da questa grande possibilità. Per certi versi me la sono anche rischiata, ho dato molte informazioni su di me, non il nome (Ah, né Nozomi ovviamente, ma neanche Grazia sono i miei veri nomi, non sono così ingenua), ma gli altri riferimenti sì. Non è che si siano così tante italo-vietnamite-americane-giapponesi a Latina. E’ pur vero che mi sento abbastanza rassicurata dal fatto che la probabilità che coloro che conosco vengano a curiosare in un forum di scrittura è uguale a quella che avrei io nel visitare un sito sullo sci d’erba! Però ho già fatto un piccolo passo avanti.
    Ora dopo tutto questo pippone, C., ammetto una cosa. Se dovessi migliorare solo di un poco nello scrivere, e lo voglio davvero, devo accettare i vostri consigli non solo nella forma, o sui contenuti o sulla verosimiglianza delle idee, ma anche su questi aspetti. Non so se riuscirò a scrivere qualcosa che non abbia Nozomi come protagonista, diretta o indiretta. Ho delle cose, un po’ vecchie, che sono più standard e dove lei è assente e dove è assente il riferimento all’omosessualità, ma forse sono da rivedere a fondo. Dovrei metterci mano ma ho poco tempo, a volte mi sembra di fare tante cose ma nessuna cosa bene. Inoltre devo anche studiare. Infatti quest’ultimo racconto l’ho ideato e scritto in qualche ora. Da una parte il fatto che molti di voi l’abbiamo gradito mi consola molto. Comunque ci proverò, vediamo. Scusate l’enorme OT, anche se in fondo neanche troppo OT.
    PS: ho letto altri racconti, ora vado un po’ al mare, poi piazzerò altri commenti.

    Baci!
    G!

    Beh, ti ringrazio per le confidenze personali, devo dire che sono (piacevolmente) sorpreso di vedere che i miei consigli abbiano smosso una simile autoanalisi.
    Mi spiace che tu viva in maniera un po' costretta le tue preferenze (e trovo strano che i tuoi amici ne rimarrebbero tanto turbati, in primo luogo perché ormai gente della tua età dovrebbe essere un po' più open minded, in secondo luogo perché una ragazza omosessuale, giusto o sbagliato che sia, ha la vita leggermente più facile rispetto a un maschio; considera che molti dei problemi che ti poni potrebbero anche essere nella tua mente) e spero che la situazione si risolva nel migliore dei modi. Nel frattempo, tanto per non allontanarci totalmente dal punto e non essere nuovamente cazziato perché OT, vorrei guardare la questione da un punto di vista prettamente letterario. In primo luogo mi spiego meglio: il fatto che la scrittura per te abbia una funzione catartica è senz'altro positivo. Intanto per te, ma anche poi perché l'arte scaturisce dalla passione, sempre e comunque. Quindi non dico tu non debba continuare a fare ciò che fai, semplicemente alcuni piccoli accorgimenti, davvero facili da mettere in pratica, potrebbero risolvere molte cose. Primo: cambia banalmente il nome della tua protagonista. Se Nozomi non è nemmeno il tuo vero nome, non credo avrai difficoltà a chiamarla, che so, Reiko (non so se sia corretto). Certo, il lettore che ti conosce vedrà ancora te, ma la cosa sarà molto meno evidente e io sono fermamente convinto che possa fare la differenza (ovviamente stiamo parlando di forum, dove comunque hai un nick, per un concorso in forma anonima la cosa cambia). Secondo: finché le tematiche che sono nelle tue corde sono quelle, segui la corrente. Non voglio dire di non scrivere nulla di nessun altro genere ma... Beh, veramente lo voglio dire. Se ti senti di scrivere quello, fallo e basta. Solo, non cercare di incastrare artificiosamente delle sensazioni introspettive e intimistiche in una guerra interspaziale fra navi stellari. Mi rendo conto mentre scrivo che, in realtà, la tendenza a inserire spaccati erotici riconducibili a stereotipi determinati in storie di qualunque genere e ambientazione, è tipica del linguaggio dei manga. Credo però che questo tipo di atteggiamento sia un po' lontano dalla cultura occidentale. Non che non si possa fare, tutto si può fare, per carità. Mi sembra solo difficile. Se poi con il tempo diverrai talmente abile da creare un genere tutto tuo e un Nozomi style immediatamente riconoscibile e apprezzato, i tuoi canovacci erotici saranno a quel punto la tua firma e io mi inchinerò al tuo genio. Fino a quel momento, per non farli stridere un po' con il resto, il mio consiglio è di scrivere storie che leghino bene assieme. Quando poi ti sentirai più "plastica", potrai scagliarti su tutto ciò ti viene in mente.
    Chissà se mi sono fatto capire. Certamente ora non ho il tempo di rileggere e magari ho scritto cose che lasciano il tempo che trovano. Spero però che anche questo mio svarione, letto a luce di quanto detto in precedenza, ti paia sensato e, magari, utile. Un saluto.
     
    .
  3. Jackie de Ripper
     
    .

    User deleted


    Il racconto mi ha coinvolto e fatto pensare. Inizia con alcune descrizioni che colpiscono l'immaginazione, piccoli tocchi aggraziati che suscitano alla mente le immagini delle figure femminili dei manga giapponesi. È un peccato che nel seguito quelle descrizioni (come lo "strusciare i piedi", il "pigiama cortissimo" ecc.) si perdano per lasciare il posto a immagini più rigide e schematiche.
    Il luogo/momento storico scelto per l'ucronia, gli Stati Uniti arianizzati, non è il massimo dell'originalità, ma ha sempre un suo fascino ed è reso piuttosto bene, anche per l'uso del tedesco che per me, che non lo conosco, crea la giusta atmosfera (ma andrebbe revisionato da chi se ne intende prima di una eventuale pubblicazione, ovviamente).
    Il racconto mostra un mondo abbrutito e disumanizzato descritto nella sua cruda normalità, che deriva dalla rassegnazione di chi la vive, come se non esistessero alternative. Su questo sfondo, aleggia il mistero sulla "colpa" dell'ultima internata, che è conservato molto bene fino alla fine. La delusione per la scoperta che si tratta di un'ebrea (cosa piuttosto scontata, infatti sorprende il fatto che si senta parlare solo di negre per tutto il racconto), viene subito compensata dal fatto che si tratti dell'ultima.
    Quindi ciò che emerge prepotente dal racconto è il tema del ricordo.
    Il ricordo che diventa rimpianto e vendetta ("Il mio segreto. Il mio ricordo. Il suo ricordo. Il mio rimpianto. Il suo rimpianto. E la mia vendetta. La mia dolce presenza, costante, persistente, indelebile, nel suo cuore. Per sempre."), il ricordo che resta l'unica ragione per sopravvivere ("- Mantieni vivi i ricordi più belli e cerca di vivere in essi. - E vale la pena vivere di soli ricordi? - Se hai amato, sì."), e infine il ricordo di uno sterminio che resterà, paradossalmente, solo nello zoo di chi l'ha istigato, ormai dimenticato da tutti.
    La pecca principale che posso trovare nel racconto è in fondo una sola. Infatti, a parte alcuni particolari (come per esempio i legacci con cui vengono legate di notte - non mi pare sia un elemento utilizzato ordinariamente nei casi di segregazione) e i dialoghi che in alcuni punti sono un po' confusi, il solo elemento che stona è la forte personalità dell'io narrante, che riesce a dominare una situazione che umanamente è impossibile da gestire con lucidità. Le finalità della storia sembrano due e non puntano nella stessa direzione, non sembrano ben amalgamate: narrare le aberrazioni del nazismo e presentare un'eroina che in fondo prevale su di esse.
    Questo aspetto comunque non è così negativo, secondo la mia opinione, da non assegnare un 3, anche se con un io narrante ben integrato nella situazione, meno padrone di ciò che avviene, insomma un po' più spaventato e disperato, ci poteva stare qualcosa in più.

    Voto: 3.

    CITAZIONE
    Erano le ventuno (qui non esistono orologi ma sappiamo sempre l’ora) quando la vidi per la prima volta.

    Come mai sanno sempre l'ora?

    CITAZIONE
    - Parla piano, perdici! Se sentono che parliamo tra noi ci puniscono. E' vietato!

    Perdici? Non è "perdinci"?

    CITAZIONE
    - Cosa volte da me? - Protestò Lara. - Oh, dove mi portate? Ma che volete?

    Cosa volete...

     
    .
  4. Peppino1982
     
    .

    User deleted


    Ciao bravissima Nozomi.
    Dall’avvertimento iniziale sui contenuti e dall’inizio del tuo racconto pensavo che avresti dato una piega differente al tuo racconto.
    Mi spiego meglio, alcuni punti potrebbero ricordare il film di Pasolini: Salò o le 120 giornate di Sodoma. Altri ancora mi hanno fatto venire in mente le donne conforto coreane durante la seconda guerra mondiale, trasformate in schiave del sesso dai giapponesi. Invece ti sei mantenuta molto sul soft. L’avviso non serviva.
    Le frasi in grassetto potrebbero essere tolte.
    Molte cose che ti dice Federica sugli ebrei sono vere, ma anche quello che dici tu è vero. La mia posizione è nel mezzo. Se dovessi scrivere un saggio per la Tela Nera prenderei spunti da entrambe. Rileggetevi a vicenda, date informazioni complementari e non escludenti.
    Qualche errorino qua e la, non te li segnalo perché già in gran parte segnalati dagli altri. No aspetta. Perdici, te lo segnalo lo stesso.
    Il finale. Io credo molto nell’importanza della Memoria. Ti apprezzo già solo per le ultime righe.
    Racconto molto bello. Per me è originale.
    Voto:3

     
    .
  5. Peppino1982
     
    .

    User deleted


    Ops mi sono dimenticato una cosa.
    Ti suggerisco due varianti ad Amerika Korps Wermacht giusto come spunto per la continuazione della tua storia:

    Amerika Korps SS-Totenkopfverbände, quello che preferisco
    Amerika Korps Einsatzgruppen

    Vedo Wermacht come troppo generico anche se più immediato per il lettore.
    Comunque non so il tedesco e forse ho sbagliato a scrivere.



     
    .
  6. Nozomi
     
    .

    User deleted


    Grazie davvero a tutti per le nuove letture e per i consigli. Ho preso nota di tutto!
    CITAZIONE
    Ciao bravissima Nozomi.

    Peppino, mi fai arrossire! Quale bravissima! Io sono bravissima solo nell'arte di incasinarmi! :wub:
    Certamente dovrò senz'altro fare una bella e soda revisione di questo racconto se voglio diventi un po' più interessante. Un mio difetto enorme è la pigrizia. Devo proprio cambiare mentalità e disciplinarmi di più.
    Grazie!
    bacioni! :wub:
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    "Ecate, figlia mia..."

    Group
    Member
    Posts
    3,063
    Location
    Un po' da qui, un po' da lalà

    Status
    Offline
    Credo di essere un critico viscerale, piuttosto che tecnico come hanno dimostrato di essere alcuni degli altri. Per la tecnica mi contento di segnalare piccole cose, o leggerezze troppo vistose. Qui non direi proprio che il ritmo, secondo me, abbia qualche difetto "grossissimo". La prosa è scorrevole e sempre chiara.

    L'unico problema generale (notato anche da altri) è che nello stile troppo giovanilistico ho scorto una certa superficialità espressiva, che però non è faciloneria di sentimenti. Dico che forse alcuni dettagli andrebbero resi meglio, intensificati. Per esempio, non mi basta che descrivi "come un angelo" la ragazza, devi descriverla meglio, o magari farci vedere la sua fragilità, la sua bellezza.

    In ogni caso, la storia in sé mi è davvero piaciuta, e il finale mi ha messo un nodo in gola. Non oso però pensare a quanto più intenso sarebbe stato se lo stile avesse saputo valorizzare questi contenuti così umani e tragici...


    Qualche appunto minore:

    CITAZIONE
    Dopo averle legato mani e piedi ai braccioli di ferro con gli appositi laccioli, il militare si girò a fissarci una a una soddisfatto

    a una a una

    CITAZIONE
    Poiché ero coricata e legata anch’io, di sotto, ma nel letto a castello di fianco al suo, riuscii a osservare la ragazza solo per pochi istanti, prima che spegnessero le luci bianche. Era molto bella, sembrava un angelo.
    Poi alla luce blu delle lampade notturne, il suo viso regolare divenne simile a quello di una maschera di cera sulla quale riverberavano, come piccoli diamanti, delle lacrime in rapida discesa.
    A bassa voce finalmente le chiesi.
    - E tu chi saresti?
    La ragazza voltò il viso verso di me e rispose con un tono di voce troppo alto.

    Perché volta il "viso"? E' già voltata, sennò come fa la narratrice a vedere che piange? Sarebbe meglio dire che puntò gli occhi su Nozomi, non trovi?

    CITAZIONE
    - Qualcosa devi pure aver fatto, dai! Confessa! Devianze sessuali? -

    Abbiamo già affrontato la questione la volta scorsa :asd:

    Io ti consiglio di accentare il "dai" verbo, ma tu puoi anche tralasciare il consiglio, visto che si comincia a omettere l'accento...

    CITAZIONE
    - Mein leiber! Lascia stare la ragazza. Prendi me, caro. Me! Me! Ich liebe dich! Ich liebe dich!. Non vuoi? -

    Se c'è il punto esclamativo puoi evitare il punto fermo, essendo inutile.

    Altra cosa grafica, ho notato che lasci uno spazio prima di mettere i tre puntini di sospensione... Non si fa!

    CITAZIONE
    Non c’era mai stata la speranza. Eppure ero certa che Karla mi aveva amato e che mi amava ancora. Mi avrebbe amato per sempre, era la sua condanna.

    Amata, su.

    CITAZIONE
    Nessuno la picchiava più, anche se continuava a fare errori. Picchiavano sempre me o Mary Lou al suo posto. Anzi, si tenevano quasi lontano da lei. Quasi la temevano.

    Forse andrebbe "temessero"...

    E sono con Polissena: il grassetto lo devi da levà!


    Voto: 3
     
    .
  8. rehel
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Peppino1982 @ 12/8/2011, 10:49) 
    Ops mi sono dimenticato una cosa.
    Ti suggerisco due varianti ad Amerika Korps Wermacht giusto come spunto per la continuazione della tua storia:

    Amerika Korps SS-Totenkopfverbände, quello che preferisco
    Amerika Korps Einsatzgruppen

    Vedo Wermacht come troppo generico anche se più immediato per il lettore.
    Comunque non so il tedesco e forse ho sbagliato a scrivere.

    Scusatemi se mi intrometto, ma le SS Totenkopfverande (scusate pure se ometto i due punti) erano corpi specializzati nella pulizia di partigiani ed ebrei, il tutto avveniva ben dietro le line tedesche in avanzata nel fronte orientale.
    Non li vedrei bene quindi come corpi teutonici all'interno di lager. Sebbene questa funzione fosse da loro svolta prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.
    Lo stesso , più o meno, era per gli Einsatzgruppen. Forse ancora più specilaizzati nei compiti sopra descritti.
    :)
     
    .
  9. Peppino1982
     
    .

    User deleted


    @rehel: ok mi devo essere confuso, gli associavo comunque ad una ferocia caccia agli ebrei. Avevo scritto questo suggerimento a Nozomi dopo aver risposto in pm ad una domanda di economia di RobertoBommarito che mi aveva spremuto un sacco la testa. Quindi non sono stato particolarmente accurato nel suggerimento a Nozomi.
    ps. Rehel ho gia il voto e il commento al tuo racconto da due giorni, devo solo postarlo.

    @Nozomi: Complimenti ancora per il racconto.
     
    .
  10. rehel
     
    .

    User deleted


    Non farti eccessivi problemi, c'è tempo fino al venti, e anch'io sono un po' indietro con i commenti.
    Goditi il ferragosto imminente!
    :D
    P.S.
    Ma a proposito, quale è il tuo racconto? :blink:
     
    .
  11. Peppino1982
     
    .

    User deleted


    @rehel: non ho nessun racconto in gara, partecipo soltanto come commentatore per cercare di migliorarmi. Anche solo leggendo i vostri racconti sto imparando molto.
     
    .
  12. Nozomi
     
    .

    User deleted


    Grazie mille dei vostri consigli e commenti. Anche io come Peppino sto imparando molto grazie a voi! :) . mi scuserete se non ho attuato le correzioni al racconto che mi avete suggerito. Non che la cosa non mi interessi anzi! Magari proverò a riciclare il racconto in altra sede e allora tirerò fuori il file dove ho trascritto il tutto. Farlo ora è al di là delle mie possibilità psicofisiche.
    Un ringraziamento particolare e un bacione a Gargaros :wub:. Commenti sempre i miei racconti e mi dai sempre ottimi consigli quando io lo scorso mese non ho degnato neppure di uno sguardo il tuo! :( ! Sono in debito con te e io sono una che onora sempre i debiti! :lol:
    Baci! G :wub:
     
    .
  13. Peter7413
     
    .

    User deleted


    Ciao Grazia!
    Bel racconto, mi è piaciuto. Non arrivo al quattro solo perché non mi sembra perfetto, ma lavorandoci e limando no può che migliorare. Ottima la sensazione di trovarsi nel lager che riesci a trasmettere. Buone le caratterizzazioni, anche se il lavoro migliore lo fai sulle due protagoniste lasciando un po' in ombra le altre. Altro appunto che ti faccio è che dovresti lavorare di più sulla tensione generata dal segreto dietro la Juden. Così com'è passa troppo spuntato, ci dovresti mettere più cattiveria e magari mettere più in risalto alcune sue azioni invece di fare raccontare che evitavano di punirla o quant'altro: mostralo. Un buon 3.

    Alla prossima!
     
    .
27 replies since 31/7/2011, 23:10   508 views
  Share  
.