Posts written by TETRACTYS

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    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 11/6/2011, 00:59) 
    Comunque, visto che mi sono abbastanza divertito e che l'ambientazione non è stata così male, mi allargo di mezzo punto e vado su 3

    Grazie! Questo tuo voto per me vale come un 4! :imploro:


    CITAZIONE (Yue07 @ 11/6/2011, 22:48) 
    l'atteggiamento di Mike, poi, guardia del corpo piena di cicatrici ma che dice "amore" mi è sembrato stonato, come se sminuisse il suo essere un "duro".

    Mi piaceva il contrasto.

    CITAZIONE (Yue07 @ 11/6/2011, 22:48) 
    Poi la questione della noce: si capisce subito qual è il suo utilizzo e cosa accadrà nel locale di Boris. Uno stratagemma che non hai saputo sfruttare bene (a meno che giocare a carte scoperte non fosse davvero il tuo intento).

    Sì. Nella prima versione c'era un articolo di giornale all'inizio che raccontava tutto. L'ho dovuto togliere a furor di popolo ;)

    Grazie per il commento!

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    CITAZIONE (Gargaros @ 9/6/2011, 17:02) 
    Veloce e scritto bene. E’ una perfetta americanata, e non mi stupirei se vedessi scena e personaggi in un film di colà. E’ gradevole. Mi ha intrattenuto e a tratti divertito. Ma non saprei… secondo me manca qualcosa. Forse è troppo leggero, troppo superficiale… In ogni caso, non me la sento di dargli due sulla scotrta di quella che potrebbe essere solo un’impressione soggettiva.

    Grazie per il commento, per il voto sopra la media sulla fiducia e per gli utili suggerimenti!
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    CITAZIONE (B. Bacardi @ 7/6/2011, 09:22) 
    CITAZIONE
    CITAZIONE (B. Bacardi @ 6/6/2011, 23:59) 
    Stasera andremo a letto sbronzi.

    Non vedo l'ora... letti separati però :D

    puoi scommetterci il collo...

    Ma così mi spezzi il cuore! Già sono geloso per il feeling nato tra te e Luigi... e ora questo voltafaccia! :nghe:

    Scherzo! Per i letti in castelli separati va benissimo... piuttosto mi aspettavo che dicessi di scommetterci qualcos'altro ;)

    Edited by TETRACTYS - 7/6/2011, 19:21
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    A U G U R I !!!
    Son 26!


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    CITAZIONE (B. Bacardi @ 6/6/2011, 23:59) 
    Mi sarebbe piaciuto chiederti una quarta di copertina che sono una frana a scriverle, ma era impossibile che tu avessi fatto in tempo, così ho letto le tue, ho preso un po' e qualcosa ne ho cavato, spero.

    Chiedi pure quando ti serve. Se sono ispirato, qualcosa di carino salta fuori ;)

    CITAZIONE (B. Bacardi @ 6/6/2011, 23:59) 
    Stasera andremo a letto sbronzi.

    Non vedo l'ora... letti separati però :D
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    CITAZIONE (B. Bacardi @ 6/6/2011, 19:58) 
    un racconto un po' di misto cinematografico a tratti ben amalgamato, a tratti confuso e ripetitivo.
    eccessive descrizioni non aiutano a tirare diritto nella lettura, tutt'altro [...]
    ti elenco alcune frasi che cambierei perché non mi piacciono, alcune perché scorrette.

    Grazie per il commento e per tutte le utili indicazioni. Spero di riuscire a sfruttarle assieme a quelle dei commenti precedenti per presentare un testo più valido ai prossimi lettori. Purtroppo sono un po' preso in questo periodo: non è per svogliatezza, o scarsa considerazione dei contributi, se non ho ancora provveduto.

    CITAZIONE (B. Bacardi @ 6/6/2011, 19:58) 
    come avrai capito, sono un puntiglioso asciugatore di scritti altrui, dovrete farci il callo, ma almeno dimostro attenzione ai dettagli, poi fa nulla che nei miei scritti ne faccio di peggio, ma si è qui per questo, no?

    Certamente! Non siamo mica qui a pettinar le bambole! ;)

    Grazie mille per tutti i suggerimenti. Per sdebitarmi ti spedisco un cocktail della serata: quel barman cubano è un mago! :sunglass:
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    CITAZIONE (zelaph111 @ 6/6/2011, 18:15) 
    Io sono Boris e so chi sono. Voi invece chi siete?

    Bella questa frase. Dalle parti mie si dice con un c...o in mezzo ma rende bene l'idea.

    Beh, in effetti di Boris tutto si può dire ma non che non abbia gusto... quindi c***o ci sarebbe stato bene ;)

    CITAZIONE (zelaph111 @ 6/6/2011, 18:15) 
    La storia è fluida e gustosa. (avevo pensato più ad un avvelenamento...

    Grazie per il commento.
    Non male l'idea dell'avelenamento, che avrebbe funzionato lo stesso e sarebbe stato più mirato, però mi piaceva qualcosa di più coreografico: un'uscita dalla vetrina con annesso rotolamento.
    Grazie ancora!




    CITAZIONE (black cat walking @ 6/6/2011, 17:32) 
    Di nuovo un buon pezzo di genere, ma di nuovo privo di "anima". Che c'hai mestiere ormai è inutile che lo ripeta ogni volta, così come non è utile che ti dica di rendere questi racconti più "personali" e meno asettici. [...] ma è l'intero racconto che trasuda di "esagerazioni", secondo me, inutili e pesanti. Altro rilievo è sui personaggi: quei tre sembrano delle belle cornici alle quali manchi il dipinto, cornici uguali a mille altre. [...] quindi ci lavorerei togliendo qualche stereotipo di troppo. [...] Premesso tutto ciò: o incattivisci il tutto (dandogli anche un'anima, noir o gialla che sia) oppure lo fai diventare una parodia vera e propria (che i mezzi ce l'hai), così sa davvero di pochino.

    Grazie per il commento e per le utili segnalazioni. Cerco di applicarle prima possibile. A quanto pare, ho spinto troppo poco nella direzione della parodia, e il risultato finale è affogato in mezzo al guado.
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    Recensione che presto apparirà su
    Sic incipit... il blog sulla scrittura istantanea.


    Commento a... "H (Idrogeno)" di zelaph111


    Appunti di fisica
    Alcune considerazioni "antipatiche" che lasciano il tempo che trovano, visto che questo è un racconto e un autore può narrare ciò che vuole. Però questo è un racconto di fantascienza e quindi, schematizzando rozzamente, ci si aspetta che il contenuto scientifico sia per certi aspetti verosimile (presentando sviluppi futuribili di tecnologie che al tempo attuale sono già disponibili), oppure si prefigurano scoperte che vanno al di là delle attuali conoscenze (rendendo possibile ciò che al momento attuale è ritenuto impossibile).
    Il racconto mi sembra rientrare nella prima classificazione. Si ipotizza un metodo per attingere idrogeno dal sole e la possibilità di costruire "navi" che possono ospitare numerosi passeggeri per effettuare viaggi almeno interplanetari.
    Fin qui tutto bene. Quello che lascia perplessi è che, a causa della sottrazione d'idrogeno dalla nostra stella, il sole possa diventare instabile. Si calcola che la quantità d'idrogeno attualmente disponibile sul sole sia sufficiente per una stabilità di 5 miliardi di anni, quindi ancora una massa enorme, ed è poco verosimile che l'umanità sia riuscita in poco tempo (millenni?) ad attingere quantità tali da rendere instabile il sole. Non si tratta solo di quantità da estrarre e stoccare, ma c'è anche la produzione di energia: probabilmente l'idrogeno viene utilizzato in celle a combustibile e ci si chiede che fine abbia fatto l'enorme quantità di acqua prodotta, e l'energia prodotta che avrebbe fatto "bruciare" il sole per 5 miliardi di anni, non avrebbe qualche conseguenza sull'ecologia del pianeta? (Certo la fusione dell'idrogeno è più efficiente delle reazioni chimiche nelle celle a combustibile, però il problema anche se attenuato c'è)
    In conclusione, attingere idrogeno dal sole per scopi energetici dovrebbe avere le stesse conseguenze dell'utilizzo dell'energia geotermica sul nucleo terrestre: l'energia termica viene sottratta al nucleo, ma non ci si aspetta che questo modifichi la sua temperatura media.
    Un altro aspetto riguarda la trasformazione del sole in gigante rossa che, così com'è presentato, è troppo repentino.
    Ma mi sono già dilungato troppo su aspetti poco rilevanti.

    Quarta di copertina
    La vita di chiunque, soprattutto una ragazza, è impossibile se non ci si può esporre ai raggi solari. L'astro che permette alla terra di vivere può essere mortale per qualcuno. Solo l'amore di una madre rende questa vita accettabile. Un giorno però avviene un miracolo: la follia dell'uomo può avere conseguenze che talvolta sono positive. Come cambierà l'esistenza della protagonista? Dalla morte può sorgere nuova vita e una nuova speranza.

    Trama
    Lo sfruttamento dell'idrogeno solare ha portato la stella sull'orlo dell'esaurimento. L'umanità se ne accorge in ritardo e l'unica possibilità di sopravvivenza è abbandonare la Terra. Questo evento ha delle felici conseguenze su una ragazza affetta da xeroderma pigmentoso: scomparendo i raggi ultravioletti solari, potrà condurre una vita "normale", come quella delle altre ragazze.

    Personaggi
    Piuttosto ben delineate la madre e la figlia. Nei dialoghi e nelle situazioni che si presentano si intuisce l'amore che le lega. Molto più schematico il padre che sembra servire solo per spiegare aspetti tecnici legati alla vicenda che fa da sfondo al racconto.

    Ambientazione
    L'ambientazione fantascientifica compare tardi nel racconto. Sarebbe opportuno disseminare qualche indizio già nella parte iniziale, altrimenti il lettore rimane un po' sconcertato quando scopre che il racconto si svolge in un lontano futuro.

    Conclusioni
    Molto bella l'idea di legare la malattia di una ragazza e la sua vita all'evoluzione della vita solare. Ciò che è una tragedia per l'umanità si rivela positivo per un singolo. Il punto di forza del racconto è in questo aspetto: spinge il lettore a un cambio di prospettiva, ed è questo ciò che importa più che le considerazioni di "verosimiglianza" che in un racconto di fantascienza devono lasciare il tempo che trovano.

    Voto
    DUE


    Alcuni refusi (tra i quali la ricerca delle 'd' eufoniche: sport assiduamente praticato in USAM)

    • sufficiente ad indebolire

    • paure ed i suoi

    • si lamentava mai ,neanche nei spazio sbagliato

    • ragazza si rialzo allontanandosi

    • provò ad esorcizzare

    • Potete andare”disse loro manca uno spazio

    • solare per riporvi rimedio

    • Farok abbracciò a se la moglie, restando

    • qui ci sono un po' di -mente ravvicinati
      dove realmente fossero. Dopo più di due giorni trascorsi all’interno della piccola stanza con pareti metalliche perfettamente levigate e priva di oblò, l’impatto con l’immenso spazio stellato che gli fu offerto dalla volta trasparente del ponte gli diede un senso di smarrimento e di vertigine. In qualunque direzione muovessero la testa migliaia di stelle riempivano la visuale. Dopo i primi istanti di meraviglia Ariel ruotò freneticamente la testa. Si portò alle spalle di Rea per vedere la parte di cielo che gli era nascosta. “Eccola. L’ho trovata” esclamò espirando lentamente.

    • qui ci sono troppi -mente ravvicinati
      Ariel rimase per lunghi secondi ad osservare sbigottita l’incedere di quel nastro infuocato che inesorabilmente procedeva in direzione del piccolo pianeta. La sua mente era completamente immersa in quella visione spettacolare quanto catastrofica ed il tempo sembrava essersi congelato. Improvvisamente nella sala si levò una claustrofobico esclamazione “Ohhh”.
      Molti iniziarono a singhiozzare istericamente. Altri proruppero in copiosi pianti. La maggior parte restò in silenzio ad osservare inerme la fine di un’epoca.
      Ariel con il viso segnato dalle lacrime si strinse forte alla madre nascondendo il viso sulla spalla. Farok abbracciò a se la moglie, restando impietrito nel guardare quell’orrore con il cuore stretto da un senso d’angoscia mentre Rea, con un leggero sorriso che le illuminò il volto, impassibile accarezzava amorevolmente i capelli della figlia



    Edited by TETRACTYS - 5/6/2011, 23:54
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    CITAZIONE (Juri TNT @ 4/6/2011, 15:59) 
    Ehm.. sì.
    E anche brutto e peloso.
    Mi dispiace per la delusione... la tipa dell'avatar è uno dei miei personaggi preferiti nei picchiaduro! E appena l'ho vista tra le scelte selezionabili non ho resistito! ;)

    Sommerrima delusione!!! :azz: Ora non resta che scoprire che Nozomi in realtà è l'abominevole uomo delle nevi :argh: e lo sconforto sarà completo!!! :shock:
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    CITAZIONE (Juri TNT @ 4/6/2011, 14:47) 
    Il racconto non mi ha coinvolto [...] Credo che questo racconto possa essere molto migliorato. In bocca al lupo ;)

    Grazie per il commento e le correzioni. La versione 4.0 è sempre più vicina ;)

    CITAZIONE (Juri TNT @ 4/6/2011, 14:47) 
    Io non ho idea di come sia fatto un ristorante parigino :) Quindi mi sono sentito un pò sperduto.

    Ehm, neppure io so com'è fatto, ma "ristorante parigino" fa molto franscese (con la 'c' moscia :P )

    P.S. Sentito sperduto? Ma che sei? Un uomo? D E L U S I O N E !!!
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    CITAZIONE (Redrum_7 @ 4/6/2011, 10:53) 
    4.0, sembrano i rilasci di un software! XD

    Visto che lascio le vecchie versioni in giro per i forum (non come fai tu che mi bruci i link del blog ;) ), mi piace numerare le versioni. Finora era arrivato a una 3.2 con "Io rinascerò", ma questa volta ci scappa la 4.0 e oltre :D
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    CITAZIONE (Redrum_7 @ 3/6/2011, 21:01) 
    Innanzitutto non capisco perché il giapponese sia diventato un russo, a mio avviso, per le battute che gli fai dire, mi sembra più adeguato un asiatico che un russo.

    Il realtà Boris era russo nella prima versione del racconto. È diventato il Kenichi giapponese dello Skannatoio solo perché era necessario un personaggio con una "body modification" rilevante, e così l'amputazione dei mignoli della Yakuza ha fatto al caso mio.
    Secondo me le battute le associ a un asiatico perché le hai sentite dire la prima volta da un asiatico, ma a me sembra che il discorso sul fatto di "aver avuto fame" e il disprezzo per i polacchi siano più calzanti per un russo.

    Grazie per la segnalazione sul diverso montaggio della scena finale. Vedo cosa posso fare: qui ci salta fuori una versione 4.0 ;)
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    CITAZIONE (B. Bacardi @ 3/6/2011, 22:30) 
    Ho visitato il tuo blog e devo dire che è ancora meglio, ma c’è un errore con la data, sopra la recensione del racconto di Juri Tnt c’è scritto: sabato 4 giugno 2011 e oggi è venerdì 3.

    Infatti la recensione di Juri sarà pubblicata domani a mezzogiorno e quella del tuo racconto domenica 5 alla stessa ora. Il fatto che quella di Juri si legga già è un paradosso spaziotemporale che sto cercando di risolvere ;)

    CITAZIONE (B. Bacardi @ 3/6/2011, 22:30) 
    Ad ogni modo spero di aiutarti facendoti notare alcune incongruenze con la tua critica, ho scritto recensioni di film in video per diverse riviste negli anni a cavallo ’80/90.

    Grazie per le correzioni. Quando scrivo di getto mi capita di fare confusione.
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    Recensione che presto apparirà su
    Sic incipit... il blog sulla scrittura istantanea.


    Commento a... "Minuti Conati" di B. Bacardi


    Prefazione
    Devo dire che la sindrome da Minuti Contati ha colto a suo tempo anche me, come la sindrome da USAM che persiste tuttora. È bello aspettare l'ora fatidica col dito sul tasto che refresha il browser, controllare l'orario, osservare quali pagine leggono gli avversari, finché non compare il post fatidico che elenca tracce, tempi di consegna e numero di caratteri. Inutile dire che questo è durato solo un paio di edizioni, poi purtroppo il mondo reale ti reclama, si perde la concentrazione e le edizioni ti sfuggono di mano, tra impegni "importanti" e imperdonabili dimenticanze.
    In questo racconto quindi sono entrato in empatia col protagonista, per quanto riguarda la sua ossessione, un po' meno per altri aspetti, come il suo maschilismo sfrenato.

    Quarta di copertina
    I pericoli di Internet sono innumerevoli: pedofili, spacciatori di pillole miracolose, dipendenza da chat, appuntamenti al buio con donne che si rivelano uomini ecc.
    Ma ora c'è una nuova minaccia ancora più subdola e pericolosa: i concorsi letterari on-line a sorpresa. Minuti Contati di Edizioni XII è uno di questi. A quali livelli di abbrutimento può condurre il tentacolare Minuti Contati? Per scoprirlo non resta che leggere tutto d'un fiato questo racconto, magari sorseggiando piacevolmente un Bacardi.

    Trama
    Un aspirante scrittore viene irretito dalla passione per un concorso letterario on-line. Voglioso di dimostrare il proprio valore, aspetta con impazienza l'inizio della gara, incollato al proprio computer. Passano le ore, i giorni, ma del concorso non c'è alcuna traccia. Allora il nostro intraprendente autore si organizza per resistere ad oltranza, schiavizzando la moglie. Alla fine capirà che l'attesa è stata vana, e scoprirà la terribile vendetta della consorte che, esasperata dalle angherie del marito, riesce a emanciparsi: gli ha tagliato parte delle dita dei piedi e gliele ha fatte mangiare, nascoste negli stuzzichini con cui lo nutriva, condannandolo a una morte lenta.

    Personaggi
    A parte il "Minuti Contati" che aleggia come una sorta di terzo personaggio della vicenda, tra il marito-protagonista e la moglie-spalla non c'è molta storia: il marito, grazie al flusso di coscienza quasi continuo che ci presenta le sue aspirazioni e frustrazioni, domina ovviamente la scena. In certi momenti ricorda molto il Fantozzi incollato al televisore in attesa dell'inizio di una partita della nazionale, con la Pina che lo serve a ne subisce le umiliazioni.
    Sicuramente è un personaggio eccessivo, ma adatto a questo tipo di racconto così sopra le righe. Per questo la moglie scompare nel confronto: anche se il lettore può sospettare che qualcosa covi sotto il tavolo, la ribellione, con gli esiti terribili che ne sono derivati, arriva inaspettata. Non è un male, visto che il colpo di scena finale è così assurdo che nessuno può intuirlo, ma forse era opportuno disseminare qualche indizio in più per gratificare i lettori più perspicaci.

    Struttura
    Piuttosto lunga la fase di preparazione, con la presentazione del contesto in cui il protagonista si trova ad agire. Le descrizioni iniziali sono divertenti per chi conosce l'ambiente, ma appesantiscono con troppe informazioni non essenziali chi è al di fuori: ci vogliono, almeno in parte, ma non si deve avere l'impressione di leggere il regolamento del concorso.

    Ambientazione
    Ottima nella parte iniziale. Per una volta mi sono trovato di fronte un'ambientazione che non ho faticato a comprendere. Il fatto che la conosca bene può aver colmato certi buchi che un lettore ignaro del contesto potrebbe rilevare, ma non mi pare che ce ne siano.
    Nella parte conclusiva, invece, non ho colto tutti i riferimenti a romanzi e autori, perciò la spiegazione del perché la moglie si sia vendicata in quel modo così particolare non l'ho molto compresa.

    Stile
    Lo stile è essenziale, molto personale, sarcastico e corrosivo quanto serve. L'eccesso di certe immagini è adatto al tipo di storia, e senza di esse sarebbe stato inutile raccontarla. Efficace l'uso di certe frasi ripetute (il "se lo merita" tanto per fare un esempio, che viene brillantemente ripreso nella conclusione), che sottolineano l'ossessione che tormenta la psiche del protagonista e ne seguono lo sviluppo nel corso del racconto.

    Conclusioni
    Un racconto particolare, con una conclusione che è un vero pugno nello stomaco. È perfetto così com'è? Probabilmente sì, ma ci sono un paio di considerazioni che mi fanno pensare, forse sbagliando, che ci siano margini di miglioramento.
    La prima riguarda il legame così stretto tra il racconto e un contesto ben preciso (quello di Minuti Contati) che è estraneo ai più. Ad alcuni viene spontaneo, quando si scrive un racconto per MC, di creare un metaracconto che parli del concorso stesso. In questo caso, l'esito mi è sembrato accettabile, ma in altri si corre il rischio di scriversi addosso. Se si riuscisse a decontestualizzare e il racconto risultasse ancora accettabile, sarebbe la prova della sua efficacia, al di là dello sfondo che lo sostiene.
    La seconda invece è relativa alla conclusione. Non mi riferisco al fatto che sia verosimile o meno (cosa c'è di verosimile in questo racconto?), quanto al fatto che arrivi davvero inattesa, senza che venga fornito alcun indizio al lettore. Potrebbe essere opportuno anticipare le citazioni finali, quelle che spiegano il perché di una vendetta così particolare, durante le scene dell'attesa dell'inizio del concorso, magari descrivendo cosa si sarebbe apprestato a scrivere il protagonista non appena il concorso fosse iniziato.
    Un'ultima perplessità riguarda il titolo: Minuti Conati. Sembra quasi suggerire che il racconto è un solo divertissement nato da un'assonanza, per cui il finale risulta pretestuoso: Contati->Conati->Vomito->Cannibalismo->Amputazione->Vendetta ecc. Quel titolo fa pensare d'aver letto un qualcosa che era solo fine a se stesso.

    Voto
    DUE


    Refusi

    • Quelli che ho notato, mi sono sembrati tutti voluti, infatti non li ho trovati fuori luogo.



    Edited by TETRACTYS - 4/6/2011, 01:38
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    CITAZIONE (Piscu @ 2/6/2011, 19:02) 
    un racconto che si legge volentieri, ma non ha un grande sapore. [...]
    insomma, scorre ma senza lasciare molto. forse potresti dargli un po' più di colore puntando più sull'humor noir e il gergo gangster.

    Grazie per il suggerimento. Ci proverò nella versione 4.0

    CITAZIONE (Piscu @ 2/6/2011, 19:02) 
    innanzitutto non appena il russo schiaccia la prima noce si capisce come andrà a finire. non credo che cercassi di tenerlo nascosto...

    Sì, infatti nella versione dello Skannatoio era ancora più evidente: c'era un articolo di giornale all'inizio che raccontava l'accaduto. Ora c'è un minimo di dubbio su cosa succederà, ma la difficoltà di creare suspense è notevole in questo caso e, come dici tu, non mi interessava più di tanto.

    CITAZIONE (Piscu @ 2/6/2011, 19:02) 
    non vedo perché avrebbero dovuto concludere un affare del genere per uccidere poi il loro contatto. non mi pare di capire che ci fossero "faide" in corso, e loro stessi hanno perso i dati di cui erano in possesso, quindi tanto valeva venderli senza scatenarsi contro la mafiya.

    In effetti non sono sicuro che la logica fili del tutto. In pratica i due sono solo corrieri, cedono i "segreti" per conto della mafia di New York, ma si vogliono tenere il denaro per sparire nei mari del sud con un'adeguata liquidazione. Si sapeva, però, che Boris era inaffidabile e che i corrieri avrebbero rischiato grosso, per questo avevano preparato il diversivo della noce.
    Questo potrebbe essere il background... certo che se l'avessi spiegato nel racconto, forse si sarebbe capito qualcosa ;)
    Grazie per il commento e la segnalazione!
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