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ArkDark1
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CITAZIONE (bravecharlie @ 3/9/2008, 19:06) CITAZIONE visto che mi hai dato 4 ti posso anche confermare che il napoli se vinceva non aveva rubato niente.
Finito? 
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bravecharlie
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certo  |
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Jakken
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Ecchime. Non ho letto altri commenti, scusa se mi ripeto.
L'idea del punto di vista ribaltato, popolazioni che vengono in contatto con NOI alieni, non mi dispiace. La storia però è troppo tiepida e, forse proprio per questo motivo, risaltano di più ripetizioni e l'abuso dei pronomi.
Ormai questo tipo di storie devono andare oltre. Bello il contatto, affascinante.
Ma non può essere sempre questo il finale. Si può andare più in là. Chiaro che in questo caso avevi un limite di caratteri che ti ha tarpato non poco le ali...
Quando si nascondono dietro un sasso grande... Forse rende meglio un masso, una sporgenza.
editing: scrittura che risente, come detto, di ripetizioni. Credo che in alcuni casi avresti potuto sacrificare delle virgole; tuttavia il ritmo non mi sembra poi così lento. Ci può stare.
Voto: Non riesco ad andare oltre il 2. Rimane l'idea affascinante, ma il racconto non mi ha lasciato molto. Avrei osato di più, magari sacrificando la parte sognante, per un contatto vero con l'uomo, per delle rivelazioni, ecc...
Ciao 
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Theobald
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Non credo di essermi contraddetto. Ti ho dato 3, quindi, un voto non male come la stroria, appunto, però secondo me osare qualcosa, a volte, può dar di più. Secondo me se adottavi uno stile e una visione poetica, che il racconto sembrava prestarsi, avrebbe preso il volo. Segnalarti qualcosa date le mie parole mi sembra superfluo. Ribadisco qualora non fossi stato chiaro che il racconto è più che degno.
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kiwi65a
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Non essendo un grande lettore di fantascienza, la storia secondo me è abbastanza originale. Ho trovato la costruzione poco fluente, con tutta questa spiritualità, questo grande amore evidenziato a grandi lettere. Hai scritto che è stata una scelta stilistica precisa, e la rispetto. Però non mi sento di darti il massimo.
Tre.
Ciao
Piero
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shivan01
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Piero ciao! Guarda che 3 è un bel voto! Grazie!
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Vinch
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Dunque, hai scelto di adottare uno stile evocativo e questo è in linea col tema trattato e il modo in cui lo vuoi svolgere. Però gli aggettivi sono davvero troppi e appesantiscono molto la lettura. Tantopiù che non si tratta di vocaboli chissà quanto ricercati. Ne ha risentito molto il ritmo, zoppicante, dovuto al contrasto tra la scelta dei periodi ben strutturati e la forma pesante.
Le descrizioni sono buone così come la caratterizzazione dei personaggi
ma ci sono molte parti che io onestamente avrei tagliato, in particolare quelle in cui un pensiero viene riesplicitato semplicemente cambiando qualche aggettivo.
Mi riferisco soprattutto alle descrizioni della casa degli dei.
La trama. Tasto molto dolente. In altri lidi, per cose simili a questa ho sentito parlare addirittura di plagio. Io non sono così eccessivo, ma in effetti ci si sta un po' stufando
di questa inversione di punto di vista finale, in cui l'uomo sta "dall'altra parte".
Peccato perché comunque il senso di attesa si costruisce molto bene lungo la lettura, ma alla fine ci si sente un po' traditi...
Ti consiglio comunque di non buttare via niente, perché ci sono buone potenzialità. Cambiando qualcosina e con una rivelazione più efficace potrebbe venirne fuori qualcosa di molto buono.
Ciau
Voto: 2
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Giurista81
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CONSIDERAZIONI GENERALI
Le descrizioni sono qualitative anche se utilizzi troppi periodi macchinosi che avresti potuto spezzare per rendere più fluida la lettura. Quanto al soggetto che dire, tira una forte aria di sentinella di Brown e peraltro è penalizzato da una prima parte ridondante e poco drammatica (in senso di evoluzione dei fatti). Meglio la seconda, dove almeno crei pathos e interesse.
Avresti potuto approfittare della situazione per mettere un tuo background, ma hai scelto la strada sicura mutuando un soggetto super inflazionato.
Ti dico che già a metà racconto era nell’aria la soluzione finale che hai poi scelto di inserire e questo anziché fungere da effetto sorprese si rivela effetto telefonato.
Beh che dire, ti darei 3 per lo stile (nonostante i periodi macchinosi), ma la trama sa decisamente di dejà vu.
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CONSIDERAZIONI SPECIFICHE
Utilizzi troppo “quel”, “quello” : sono ripetizioni eliminabili (soprattutto visto che sei uno che dimostra una certa attenzione per le ripetizioni). Occhio anche a “questo”.
“la notte era calata su di loro, il sole finalmente a riposo da qualche parte”. La seconda parte del periodo è una ripetizione della prima.
“Era un sognatore, il suo compagno, e lei lo “ Via “suo compagno”, rallenta la lettura.
“per questo, e mai lo avrebbe fermato. Per questo annuì, serena.” Ripetizione “questo”
“la solitudine stessa lo avvolgeva morbidamente.” L’avverbio mi pare inutile.
“Il cielo era uno spettacolo glorioso di luci intense o soffuse, le stelle a rilucere di tutti i colori che il suo occhio poteva percepire, quelle piccole strane nubi, che nessuno aveva saputo spiegare ancora a cingerle come corone, e la via lattea, sfolgorante strada nel cielo”. Periodo chilometrico, non potresti spezzarlo?
“D’improvviso lui vide la sua compagna agitarsi”. Virgola dopo “improvviso”.
CITAZIONE (kiwi65a @ 4/9/2008, 22:45) Non essendo un grande lettore di fantascienza, la storia secondo me è abbastanza originale.
Non me ne volere, ma si capisce già da questa tua affermazione che non sei un grande lettore di fantascienza...
Senza offesa, eh... 
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shivan01
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ciao Giurista
sono cosciente che il tema non sia sto mostro di originalità. Ho voluto misurarmi con l'ambiguo, e non è stato facile. Molte cose dipendono anche da questo. Il ritmo lento, anche, è voluto, per cercare di dare una certa atmosfera, probabilmente ho ecceduto in questo.
Sto facendo incetta dei vostri commenti e poi farò una bella revisione generale.
Dovendo tenere un sacco di cose in sospeso, poi, qualche ripetizione ci scappa fuori per forza, o forse non sono ancora capace di evitarlo. C'è da lavorare...
Grazie, a questo punto, per il 3 allo stile, che mi fa molto piacere nonostante tutto. Non credo sia frutto di generosità, infatti, quanto piuttosto di apprezzamento disinteressato.
In ultimo, se il "senza offesa" era diretto a me, vai sereno!
Invece ringrazio molto chi ha trovato modo di appiopparmi un bell'uno anonimo. Così si fa! Bravo!
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Giurista81
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Nessuna generosità, Shivan. Non avrebbe senso farla, in questa sede... Per cui il tre è un mio giudizio disinteressato.
Il "senza offesa" non era riferito a te, ma un collega che mi aveva preceduto nel giudizio.
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Paola_Milli
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Posso assolutamente ripetermi: MACCHECARINOOOOO
Voto:4
PS: nessuno a cui non piaccia il finale? Forse il vento sta cambiando... buono, vero Shiv??? 
Bacio, una P immersa ancora nella risistemazione di casa 
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shivan01
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CITAZIONE (Paola_Milli @ 7/9/2008, 22:22) PS: nessuno a cui non piaccia il finale? Forse il vento sta cambiando... buono, vero Shiv???
secondo me li ho talmente ammorbati con lo stile che arrivati al finale non ce n'era più manco uno sveglio 
grazie per il 4 e per la resistenza!
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avva_necate
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Ciao Shivan!
Allora, ti devo dire che questa idea di giocare sulla natura dei personaggi, per creare alla fine una sorpresa, non è male. Avevo già letto racconti di questo tipo, dove il lettore pensava che il protagonista fosse un uomo, poi invece era un insetto o altro. L'idea non è male, ma bisogna giocare tutto sul finale. Il finale, purtroppo, mi ha ricordato terribilmente il racconto strafamoso "La sentinella", di Frederic Brown, credo. Vedi qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Sentinella_(Brown)
C'è alla fine lo stesso ribaltamento, alieno e uomo, la stessa prospettiva. C'è anche lo stesso tipo di appostamento, di attesa (in quello di Brown c'è una posizione di antagonismo fra alieno e uomo, quindi un po' più di movimento). Così, purtroppo, il tuo racconto si è "afflosciato" laddove non doveva. È stata certamente un'impressione personale, ma conta che il "precedente illustre" non sfuggirà di certo ai lettori di sf. Il resto del racconto si legge abbastanza. Ritmo piuttosto lento, ma adatto al tipo di atmosfera che volevi evocare. Contemplazione estatica, senso di ciclicità e semplicità di questi essere umili. Però l'assoluta mancanza di tensione porta un po' di noia. Sento che hai lavorato per costruire quest'atmosfera e ci sono dei bei momenti descrittivi. però cercherei di ridurre un po' la lunghezza della narrazione, perché il ritmo necessariamente lento, l'assenza di conflitti e lo stile potrebbero stancare parecchio il lettore prima del finale.
Valuto un 2.5, che quindi arrotondo a 2.
Annotazioni:
- Una forma così aliena che immaginazione <-- l'articolo
Ciao ciaooo,
Stefano
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34 replies since 2/9/2008, 12:21 556 views
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