Vorrei un attimo

Io non ho idea di quali siano i rapporti tra te e Jakken, ma mi sembra che questo periodo trasudi supponenza, e visto e considerato che questo spazio è per commentare il mio racconto, ti pregherei di astenerti da fare simili affermazioni. (Non essendo chiamato in causa, il mio è un consiglio dettato dalla conoscenza delle leggi della buona educazione)

Scritto bene, molto scorrevole, sopratutto trattandosi di una lettera. 3 allo stile. La storia però non mi ha preso, diciamo che per quanto tu mi abbia spiegato della sua ossessione per Alice, non mi giustifica quello che fa alla fine. E non riesco a immedesimarmi in tutta questa ossessione per un personaggio inventato da lui. Mi sembra eccessiva, al di là della definizione da manuale della follia di cui non mi frega niente. Non ho niente a cui aggrapparmi di mio o di sentito che mi faccia pensare: "bé, cavolo sì può succedere!" Quindi mi suona un po' troppo fantastico e la tragedia del personaggio non mi arriva.
Per tutti questi motivi il mio voto è 2.

Lo stile mi piace, ma per i miei gusti il protagonista ribadisce troppo la sua ossessione, e alla lunga mi stanca, senza peraltro avermi fatto conoscere abbastanza questa Alice, che rimane stilizzata.
Anche se è solo un personaggio del suo racconto, secondo me ci stava qualche tocco per farci capire che tipo è (avrebbe anche accentuato il senso di follia del tutto).
Che sia una lettera alla figlia mi sembra poco più di un pretesto; per quanto suonato, un padre che sta per suicidarsi dovrebbe trovare per la figlia almeno un paio di frasi in più.