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Noto che il vecchio CMT si è un po’ rammollito e lascia passare falli quasi da rigore. Allora comincio da qui, dalle minutaglie. Tenendo presente che ero partito convinto di non dover fare editing, arrivando buon ultimo. “Mi ritrovo con la TESA reclinata”.
“Non alzare la mano suO tuo figlio”
“Come se quelLE milionI di briciole”: rivedere la concordanza, non pensi?
“UnO a unO tuttE lE piccolE lucciolE: idem.”
Ciò detto, mi chiamo fuori dal coro, nonostante, si badi bene, Piscu (avendone colto lo spirito) abbia assegnato l’unico voto positivo al mio racconto. Riconosco con chi mi ha preceduto l’originalità del ribaltamento del punto di vista (meccanismo vecchio e collaudato, comunque). Forse che non mi appassionava il tema, ho fatto fatica a procedere, anche perché si intuisce quasi subito quale sarà il prosieguo. Tranne la variante dell’intervento divino. Riconosco la sapienza nell’uso di parole e frasi, ma vado oltre quanto già detto da altri: è a tratti ridondante, si potrebbe sfrondare ben bene senza perdere di efficacia. Anzi! Ho anche trovato molto ingenua la figura di questo Jahvé (ricordiamoci chi e che cosa era per gli Ebrei): per carità, siamo nel campo della fiction, tutto è lecito. Quasi tutto: se ci si addentra in certi territori, un minimo di coerenza è indispensabile. Se pensi che gli Ebrei si erano dati un Dio degli eserciti, implacabile, direi quasi… disumano, bè, questo tuo è umano, fin troppo umano. E a proposito di coerenza: d’accordo che gli ebrei sono il popolo eletto e quindi superiori agli altri, però quel ragazzino tutto sembra tranne che un ragazzino di qualche migliaio di anni fa. E va bene che è un anziano che ricostruisce – e nemmeno un anziano qualsiasi. Era lì lì per lasciarci le penne, terrorizzato che a strappargliele fosse proprio il padre, con la testa tirata violentemente all’indietro, gli occhi stracolmi di lacrime… e però ti percepisce e memorizza perfettamente un evento come quello, con una lucidità degna di un… Tito Livio. Un po’ forzato, non ti pare? Quindi, pregi e difetti – oltre al gusto personale, che comunque incide. Sul voto sono molto indeciso, combattuto tra forma e contenuto. Per compensare un po’ quelli che, secondo me, sono gli eccessivi entusiasmi di alcuni che mi hanno preceduto, eccedo per difetto: 2, che in altro contesto sarebbe un quasi 3.
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