Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
  • Poll choices
    Statistics
    Votes
  • 3
    50.00%
    8
  • 4 (max)
    25.00%
    4
  • 2
    12.50%
    2
  • 1 (min)
    12.50%
    2
Guests cannot vote (Voters: 16)

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

24k e rotti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Fini Tocchi Alati
     
    .

    User deleted


    Grazie a tutti per i consigli.
    In particolare, vorrei ringraziare certi compagni di massacro. Come si suol dire: chi non muore si rivede...

    @Peter7413: no, mica te ne voglio... non me ne volere :P
    Cerco di rispondere a qualche tua osservazione. Magari mi sarà utile per rivedere il racconto.
    Dunque:
    - sì, lo stile ingenuo è voluto e dettato dal fatto che Klaas e Greta non sono scrittori. Peraltro, per questo racconto, ho preso spunto dalle "Ultime lettere di Stalingrado", 39 lettere scritte dai soldati sul fronte e ho cercato di riprodurre lo stile ingenuo, drammatico e un po' retorico;
    - credo tu abbia ragione per quanto riguarda il riferimento alla strategia dei Russi (ne terrò conto, grazie!). Pe il resto, però, mi pare che le lettere, così come son fatte, potessero superare la censura. Come ho già detto, la censura bloccò solamente le ultime lettere (alcune delle quali raccolte nel libercolo di cui sopra), tra le quali immagino anche l'ultima lettera di Klaas che è senza risposta;
    - Helmut non è mica il postino personale di Klaas e Greta! E' solo un amico di Klaas che fa l'aviatore e consegna la posta tra Berlino e Stalingrado;
    - sì, la fuga è un atto di disperata speranza. Ho cercato di farlo trasparire nel dialogo tra Klaas e Giuseppe (Giuseppe gli dice che sarebbero morti lo stesso, che non aveva senso aspettare, eccetera), ma forse come dici tu devo essere più chiaro. Ci lavorerò;
    - sul finale pure ci lavorerò: è evidente che la ripetitività della frase va un po' attenuata...
    - dici che ho sottostimato la drammaticità del momento? Mi pareva d'aver fatto tutt'altro inserendo due capitoli che mi pare siano un po' avulsi dalla storia. Comunque, non era mia intenzione :rolleyes:
    - "irriverente nei confronti della Storia?" esageraaato!!! :blink: Il racconto è in tutto e per tutto fantastico, cioè inventato di sana pianta. Ho voluto solo scrivere una piccola storia sugli ultimi contatti di due personaggi immaginari. La Storia fa solo da background.

    Grazie per le osservazioni. Mi saranno utili.
     
    .
  2. Peter7413
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Fini Tocchi Alati @ 5/3/2010, 18:09)
    - dici che ho sottostimato la drammaticità del momento? Mi pareva d'aver fatto tutt'altro inserendo due capitoli che mi pare siano un po' avulsi dalla storia. Comunque, non era mia intenzione :rolleyes:
    - "irriverente nei confronti della Storia?" esageraaato!!! :blink: Il racconto è in tutto e per tutto fantastico, cioè inventato di sana pianta. Ho voluto solo scrivere una piccola storia sugli ultimi contatti di due personaggi immaginari. La Storia fa solo da background.
    Grazie per le osservazioni. Mi saranno utili.

    E' proprio quello il punto, non basta inserire meri resoconti dei fatti per far vivere l'evento. Devi renderlo attraverso le parole, attraverso i fatti, attraverso la scrittura.
    Dico che è irriverente nei confronti della storia perché sono sempre restio a questo tipo di operazione. Se decidi di ambientare in un determinato periodo storico di tale rilevanza le ricerche e l'accuratezza devono essere particolarmente approfondite. Mi sembra che nel tuo racconto troppi elementi siano buttati a caso, tipo il rapporto fra l'italiano e il tedesco o l'approvvigionamento per la fuga come la fuga stessa... E ribadisco l'amico aviatore che la la spola fra Stalingrado e la casa di Klaas. E da appassionato della Storia e in particolare di quel periodo ti dico francamente che la cosa è irritante.
    Ripeto, non volermene, ti ho ribadito i miei appunti solo perché non mi è sembrato, dalla tua risposta, che ti fossero chiari i motivi principali.
    :quoto:
     
    .
  3. Piscu
     
    .

    User deleted


    sicuramente mi è piaciuto, anche se i racconti storici non sono il genere che preferisco (principalmente perché ritengo frustrante il non poter dire se la storia è storicamente accurata, visto che di solito conosco troppo poco del contesto reale).

    la corrispondenza secondo me è la parte che funziona meglio, più delle parti narrate. in particolare, la fuga dei soldati mi sembra troppo semplicistica, e il capitolo "sognato" non credo sia riuscito troppo bene: immagino che il nucleo emotivo del racconto dovesse essere tutto qui, ma risulta più che altro ossessivo, carico d'ansia, con le cantilene e conversazioni che non vanno da nessuna parte. forse avresti potuto renderlo un po' più "disteso".

    metto un tre.
     
    .
  4. Sakura2
     
    .

    User deleted


    Mmm... non posso che allinearmi con chi ti ha fatto notare che vanno trattati con particolare cautela. In effetti i punti che ti sono stati fatti notare sono corretti. Non mi dilungo, non voglio ripetere cose scritte da altri... però voglio confermare che l'idea dello scambio epistolare comunque è carina, anche in un racconto.
    Io darei 2...
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Amante Galattico

    Group
    Utente
    Posts
    10,071
    Location
    Don't stop believin'

    Status
    Offline
    Ellalà

    SPOILER (click to view)
    Premetto che mi è piaciuto.
    Non sono convinto di un paio di particolari e un pochino dalla struttura.

    I particolari sono:
    -sulle lettere, nel senso che quando le cose iniziarono ad andare male, le lettere vennero brutalmente censurate. Anzi le notizie non venivano neppure più date in Germania. E' vero che qualcuna potrebbe passare, ma magari non tutte.
    Io credo che ne guadagnerebbe il racconto se mostrassi delle lettere (alcune, mica tutte) con anche le censure.
    -la seconda cosa che non mi suona è la fuga; se siamo in un assedio, come fanno a scappare così facilmente? Sia dalle linee tedesche, che dalle avanguardie russe. E quello era un assedio coi fiocchi.

    Struttura: non sono convinto della necessità di mettere il cappello storico, soprattutto così all'inizio. Secondo me andrebbe suddiviso e somministrato poco per volta, con il procedere della narrazione.
    Anche mettere tutte le lettere al principio... non so... io proverei a sperimentare una struttura cje porta avanti tutti e tre i tipi in parallelo fino a farli combaciare nel finale...

    Ma a parte queste considerazioni mi è piaciuto lo stile, la narrazione, anche i personaggi. Chiaro che la scena del terzo capitolo è talmente manifesta che quasi mette in dubbio quello che uno pensava del secondo. Nel senso che Greta si comporta in maniera così tranquilla che uno pensa che il secondo capitolo non si sia concluso con la morte. Ecco, forse calerei di un tono la tranquilllità della donna e farei crescere le sue ansie, i suoi dubbi. Anche mantenendo la sua reazione finale.

    Il capitolo due è il migliore senza dubbio, mentre il terzo ha una sua incisività, ma il fatto che lasci un poco in dubbio il lettore (anche con la storia della Morte) distrae un poco.

    Però è scritto bene.
    Sarebbe 3 e mezzo. Arrotondo a 4
     
    .
  6. Evy_BlackTinfoil
     
    .

    User deleted


    Ciao!
    Bello, mi è piaciuto, ma temo di essere di parte, in quanto amante della letteratura che narra i drammi umani di quella fase storica.
    La parte del sogno-allucinazione, almeno secondo me, non dovrebbe essere meno ossessiva e ipnotica, ma solo meno "confusa". Non so se mi sono spiegata, il punto è che, in qualche modo, distoglie l'attenzione del lettore dalla percezione del racconto nel suo insieme, perché ci si ritrova costretti a concentrarsi solo su quel particolare passaggio che si rivela, a tratti, ostico alla comprensione.
    Detto ciò, è un 3 pieno!
     
    .
20 replies since 1/3/2010, 16:59   948 views
  Share  
.