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RobertoBommarito
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Ciao,
Prima di tutto ne approfitto per darti il benvenuto. Se quello che cerchi è una palestra dove farsi le ossa, sei capitata nel posto giusto. Parlo per me, ho imparato parecchio grazia a usam e continuo a farlo.
Secondo, grazie per il commento. Forse sono riuscito a trasmettere qualcosa con questo racconto e credo sia quello che conta più di tutto. O per lo meno la penso così.
Sono d'accordo per quanto riguarda i suggerimenti. Appena trovo due minuti ci dò un'occhiata.
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Peter7413
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Bello e, come al solito, coraggioso.
Un po' pesante in certi punti, ma nel complesso la lettura è fluida.
Molto accattivante la dualità che crei fra lo sconosciuto e il protagonista, regge benissimo la storia.
Ce ne sarebbero di cose da dire, ma in molti si sono già espressi e rischierei di ripetermi.
Fra il tre e il quattro, voto 4 perché i tuoi racconti non sono mai banali.
Alla prossima!
Edited by Peter7413 - 10/4/2010, 17:41
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Munzic Reload
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Interessante questo racconto.
Ci sono molti passaggi che mi sono piaciuti parecchio, che hanno un estro affascinante. L'idea non è male e il disegno del personaggio protagonista è ben fatto e credibile, pur non essendo una tipologia facile da gestire.
Il difetto è che a volte traspare un autocompiacimento troppo forte, un virtuosismo letterario un po' fuori luogo che confonde un po' la storia e non gioca in pieno al suo servizio.
Un 3 e 1/2 che porto a 4 per il buon lavoro fatto su alcune sfumature psicologiche del personaggio che ho apprezzato.
A rileggerti.
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guitar
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Magari non è perfetto, si può sicuramente migliorare, ma a me è piaciuto molto, anche il modo in cui è narrato. Il fatto che sia scritto in prima persona è azzeccato, non poteva essere diversamente. Mi piace l'idea del ragazzo che diciamo così, si perde per strada, è vero, esistono storie del genere, ma ogni storia è diversa anche se l'argomento è lo stesso altrimenti non si dovrebbe più parlare neanche d'amore!
Voto 4
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RobertoBommarito
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Grazie molte a entrambi, Munzic Reload e guitar, per lettura e commento!
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Fini Tocchi Alati
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M'è piaciuto abbastanza.
Lo stile, nonostante sia il punto di forza del racconto, l'ho trovato a volte un po' troppo cliché e ci sono alcuni passaggi che, in effetti, si leggono con fatica.
Ho notato un'altra cosa.
Si tratta di una confessione, giusto? Quindi il protagonista narra i fatti ricordandoli. In alcuni punti, questi ricordi sono falsati dalle emozioni che il protagonista stesso provò quando visse i fatti che racconta. L'esempio più evidente è il paragrafo che parla della cocaina. Peraltro, è il passo del racconto che preferisco. Lo trovo però poco coerente con la scelta stilistica che hai fatto.
Comunque, in definitiva, il mio voto è 3.
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$haman
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Un racconto spezzettato e non omogeneo, che ha un certo potenziale, nell'idea dello sconosciuto e nel confronto con esso, che non viene sviluppata completamente, e si perde soprattutto nel finale, dove il confronto tra i due viene ancor di più raccontato sbrigativamente, cosa che, essendo il fulcro della storia, non va bene.
Accorcerei la parte centrale, cercando di sfoltire certi passaggi un po' troppo di maniera e già sentiti, autocelebrativi in un certo modo, concentrando invece il lavoro sull'interessante confronto tra chi si è e il proprio sconosciuto.
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RobertoBommarito
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Grazie a entrambi per lettura e commento.
Shaman, no, non sono affatto d'accordo (più sviluppato di così si muore... e infatti lo fa uno dei personaggi, morire intendo :-P), ma grazie comunque :-)
Edited by RobertoBommarito - 17/4/2010, 05:23
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23 replies since 1/4/2010, 02:03 531 views
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