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QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) Grazie del voto e dell'analisi, ora cerco di rispondere... QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) Per quello che riguarda l'inizio: la narrazione parte avendo come "tempo presente" lui che guida troppo veloce. Poi viene detto il passato, ossia per es. lui che si ferma al bar. Segue la parte in cui gli si ferma la macchina, che però sembra una continuazione del passato, cioè che avviene dopo il caffè ma prima di lui che guida troppo veloce (mentre invece è dopo). Sui tempi so di aver fatto un po' di confusione, in tutto il racconto. La parte incriminata quindi sarebbe quella della sosta al bar, in quanto tutta l'introduzione, costituita dai primi due brani, è al passato. Mi puoi fare un esempio di come coniugheresti correttamente un verbo di quella parte? Nell'inizio ci sono tre tempi:
1. il presente (che e' quando lui gia' si trova nella boscaglia e scappa)
2. il passato, che e' quando lui guida troppo veloce, quando gli si ferma la macchina, quando vede la ragazza
3. il passato del passato, che compare solo nel momento in cui tu spieghi in che modo il protagonista si e' ritrovato a guidare (cioe' il fatto che ha preso l'aspirina e poi il caffe')
Direi che hai varie scelte, pero' penso che potresti fare:
"Guidavo troppo veloce" (passato, quindi ok come hai fatto tu)
"Il primo l'avevo ingioiato" (passato del passato, ok nella tua versione)
"E' stato su uno degli ultimi tornanti": qui sembra che si faccia riferimento ancora al passato del passato (e' stato); a occhio direi che dovresti usare una narrazione di tipo piu' diretto, del tipo "Passai davanti alla gasthaus e mi preparai ad affrontare gli ultimi tornanti. Al primo fui costretto a frenare, al secondo la macchina sembro' quasi rallentare di sua spontanea volonta'..." ecc con il contagiri. E' solo un esempio: l'idea e' che "e' stato" da' l'idea di narrazione indiretta, mentre "passai" e' narrazione diretta, quindi riferito al passato e non al passato del passato.
QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) "mente lucida come un lago ghiacciato" similitudine poco chiara Non associ lucido a un lago ghiacciato? Scusa, avrei dovuto essere piu' chiaro io. Non lo associo alla mente. Stessa cosa anche dopo per le zappe (non le associo alle mani, la virgola e' ok)
QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) "barbuti indigeni, dalle guance" o occhio mi pare la virgola sia di troppo La frase è: L'avevo bevuto sotto gli occhi di un paio di barbuti indigeni, dalle guance arrossate e le mani simili a zappe arrugginite.L'ho riletta e mi pare che la pausa, data dalla virgola, sia corretta. Non ci fosse quel "e le mani..." allora non ci andrebbe. Giusto? Probabilmente non e' sbagliata. Pero' mi suona male. Credo che nella scrittura moderna si tenda a evitare le virgole quando non sono necessarie (e questa qui non lo e'), ma non ci giurerei.
QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) "Mentre stavo aprendo il cofano, per prendere la coperta" il cofano non è quello davanti? Quello dietro sarebbe il portellone o il bagagliaio (poi mi sembra che la virgola si possa togliere) La virgola è parte di una coppia che regge una secondaria: Mentre stavo aprendo il cofano, per prendere la coperta, [lei] si era fatta avanti e dovrebbe essere corretta. Per essere precisi il cofano è sia anteriore che posteriore, in quanto è il portellone apribile. Il bagagliaio è il vano posteriore, sotto al cofano posteriore. Allora forse il "cofano posteriore" sarebbe piu' chiaro. Anche qui, la virgola e' corretta, ma mi suona meglio: "Mentre stavo aprendo il cofano per prendere la coperta, si era fatta avanti".
QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) "Indossava un reggiseno bianco [...] Una gonna" penso che il fatto che lei non abbia altro addosso vada detto quando lui la vede la prima volta, che poi è quando lui si accorge di come è vestita; in particolare, se lei fosse vestita in modo più o meno normale si potrebbe anche rimandare la descrizione di cosa indossa al momento in cui è in auto, ma in questo caso no perché è una cosa che il protagonista dovrebbe notare subito Quindi accorperesti la descrizione con quella precedente, appena lui la vede... ci provo. Si': dato che stai usando il punto di vista del personaggio, dovresti dire le cose quando lui le nota. Se per esempio la ragazza avesse degli orecchini di cui lui si accorge solo quando e' in macchina, allora va detto nel pezzo quando e' in macchina.
QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) il finale l'ho dovuto rileggere una seconda volta per capirlo... però forse il problema non è tanto il modo in cui è scritto ma il fatto che spesso gli scrittori usano l'immagine del personaggio che "si sente dire" per indicare solo una sensazione dovuta a una forte euforia, e non a una possessione; forse andrebbe evidenziato il fatto che lui non può più per es. muoversi; questo potrebbe rendere più evidente l'idea del finale Però lui lo dice "Non ho più una bocca da rivendicare. Nessun corpo da muovere.", speravo bastasse. Magari aggiungo al finale qualcosa per renderlo un po' più esplicito. Lo so che lo dice, pero' a prima vista mi e' sembrato parlasse in senso figurato. Specie se usi due frasi cosi' auliche dai quest'impressione. Poi ci si arriva, e' solo che il lettore lo dovrebbe capire alla prima lettura, e con me invece non e' successo.
QUOTE ($haman @ 8/5/2010, 09:57) QUOTE (sgerwk @ 8/5/2010, 00:50) PS: ma puoi postare in USAM un racconto che hai inviato al CM? Non credo ci siano controindicazioni... ci sono? Non lo so... era una domanda!
Ora che ci penso, la regola in realta' era che non potevi mandare a CM dei racconti finalisti di USAM. Quindi adesso sei tenuto a non essere finalista! Se vedi che i voti sono troppo alti, peggiora un po' il racconto in modo che scenda in classifica.
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