|
|
" e non replicò nulla" toglierei nulla.
alla fine del primo capitoletto mi riesce piuttosto difficile pensare che i figli, dei quali alcuni piccoli, non dormano. Se dormono quando aspettano babbo natale, figurato se non lo fanno qui.
"a controllare i figli che non agli affari" gli, oppure badare ai
"La fronda dell’albero batté" meglio il plurale, senza dubbio.
Dunque
al di là di queste sottigliezze, e della frase finale che si interrompe a metà ?!?! devo dire che il registro è adeguato e molto buono. Inutile discuterne, è così che dev'essere. La struttura a ripetizione tipica delle fiabe è corretta, ma ha un difetto di fondo: è troppo lunga. Senza se e senza ma. C'è proprio un eccesso di parole, che abbinato a questo tipo di struttura a corsi e ricorsi, rende il leggere faticoso e, alla lunga, ci si stufa. nelle fiabe è proprio la rapidità che permette lo stare in piedi di una struttura simile. Qui invece si continua come se fosse un racconto, ed ecco da lì la fatica nella lettura. E' un difetto, perché se si fosse riusciti a equilibrare meglio la lunghezza del racconto con la struttura classica, beh, era un ottimo pezzo. Resta anche un altro fatto: non si crea suspence, durante, ma solo alla fine. Il lettore è così assuefatto alla fiaba che non valuta nemmeno il mistero insito del rapimento dei suoi figli. Solo a fine racconto viene messo di fronte alla domanda, così come avviene per il padre peccatorum, e la risposta che gli si dà è troppo breve e sfuggente per lasciare soddisfatti. Sì, okay, va bene... posso pensare io, lettore, a come interpretare le linee generali tracciate dall'ultima ventina di righe, ma di grazia (ho pensato) ho fatto tutta questa fatica ad arrivare fin qui e me ne vuoi far fare ancora? Tutto questo per dire che alcune pennellate in più di chiarezza finale e alcune pennellate più concise in tutta la parte precedente avrebbe bilanciato meglio il racconto. Peccato, perché dopo poche righe, e finalmente non trovandomi a dover correggere nulla, mi son detto: "a questo gli dò 4". Invece no, a questo gli dò 3. meritatissimo, ovvio, perché è stata comunque una piacevole lettura, anche se lunga .
|
|