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Ossessione

Urban Fantasy/Horror - di CMT - circa 26000 caratteri

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    Ciao
    racconto 7

    SPOILER (click to view)
    Mi è piaciuta l'ambientazione, con i vari dettagli tra razze, cristalli e tappeti, ma non è piaciuta la storia... impostata come una trappola in cui tutti gli eventi precedenti sono solo finalizzati a far scattare la trama stessa, tanto che poi quegli eventi perdono di spessore e quasi di significato per il lettore. E' un meccanismo che si usa, ma che ha proprio la debolezza di essere fine a sé setsso e proprio per questo non mi convince.
    Ho trovato anche uno stile molto appesantto, pieno di "gli" spesso non necessari, di avverbi e di precisazioni (vocaboli o incisi) che riducono l'immediatezza della lettura e che mi danno l'idea di una ingessatura.
    Poco chiaro lo scontro finale in cui il protagonista usa i poteri sorprendendo la sorellastra che, evidentemente, sapeva molto, ma non tutto. Ovvero si è preparata, ma non su quello che contava.

    Ma non è una contraddizione che Sylke si trovi a "a vedere, sentire, percepire tutto ciò che...", ma che non riesca a capire se la vittima era cosciente? Se uno è incosciente: non vede o percepisce (al di là dell'asportazione delle palpebre)

    Metto 2

    VARIE
    - "...del reparto alimentare, senza una meta precisa" - perchè la virgola?
    - "«Sto facendo compere. – rispose mentre già si dirigeva verso le casse – Devo ripassare da casa, ma posso essere lì tra breve.»" sono rimasti dei trattini??
     
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    CITAZIONE (Otrebla Bla Bla @ 13/8/2010, 23:52)
    Ma non è una contraddizione che Sylke si trovi a "a vedere, sentire, percepire tutto ciò che...", ma che non riesca a capire se la vittima era cosciente? Se uno è incosciente: non vede o percepisce (al di là dell'asportazione delle palpebre)

    No, in effetti sta qui la differenza che facevo notare in un post precedente tra quello che fa Sylke e il vedere i ricordi della vittima. Una persona incosciente non smette di vedere e sentire, semplicemente il suo cervello non registra quello che i suoi organi sensoriali ricevono, ma gli organi in sé non smettono di funzionare.
     
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  3. esimon
     
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    Ciao
    SPOILER (click to view)
    Non mi ha preso. Concordo con gli altri che l'inizio è coinvolgente, ma ho trovato lo stile un po' appesantito e la storia scorre lenta. Il finale, per come l'ho inteso, ricorda quello de il Corvo, dove il protagonista trasferisce alla mente del cattivo le trenta ore di agonia della sua fidanzata. Non te lo indico come difetto perché comunque l'hai reso in modo diverso, è solo un'associazione che mi è venuta.
    Metto 2

    A presto
     
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  4. GrilloParlante
     
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    Ciao CMT
    SPOILER (click to view)
    L'inizio non mi è sembrato dei piu' brillanti, soprattutto per alcune frasi, che ho trovato un po' pretenziose, se mi passi il termine
    CITAZIONE
    il cui colore non rientrava in alcuna delle classificazioni dello spettro visivo

    Secondo me non rende molto l'idea del supermermercato: se doveva essere vecchio stile per i motivi che hai spiegato in un post, allora sarebbe stato meglio non dargli spazio, in un racconto breve.
    Del tappetino volante non mi è piaciuta la descrizione iniziale: quel "dimesso" attira troppo l'attenzione e rende banale l'idea. Non sono contraria a priori ad utilizzare un cliché come il tappeto volante, vista l'ambientazione futuristica, ma eviterei di sottolinearlo. Piuttosto si potrebbe far capire cos'e' con un commento del protagonista, tipo "devo cambiarlo/è usurato/non mi piace piu' il colore".
    Dopo questi piccoli inconvenienti pero' la storia mi ha preso e l'ambientazione mi è piaciuta.
    Il finale, come ti hanno già segnalato, è un po' affrettato e non si capisce bene se la sorella vuole il potere del protagonista per utilizzarlo o perché è disturbata dal link che li unisce ogni volta che lo usa.

    Voto 3.
     
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    Losco Figuro

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    CITAZIONE (GrilloParlante @ 19/8/2010, 09:38)
    Secondo me non rende molto l'idea del supermermercato: se doveva essere vecchio stile per i motivi che hai spiegato in un post, allora sarebbe stato meglio non dargli spazio, in un racconto breve.

    Non è "vecchio stile", è semplicemente un supermercato come tanti.

    CITAZIONE (GrilloParlante @ 19/8/2010, 09:38)
    Del tappetino volante non mi è piaciuta la descrizione iniziale: quel "dimesso" attira troppo l'attenzione e rende banale l'idea. Non sono contraria a priori ad utilizzare un cliché come il tappeto volante, vista l'ambientazione futuristica, ma eviterei di sottolinearlo. Piuttosto si potrebbe far capire cos'e' con un commento del protagonista, tipo "devo cambiarlo/è usurato/non mi piace piu' il colore".

    Non sono sicuro di aver capito il punto, onestamente. :unsure:
    Non posso far capire che è un tappeto volante se non mostrando, come avviene, che è un tappeto volante. Ma il rotolo è dimesso perché è un banale tappetino arrotolato e non ha niente di speciale, lo sarebbe anche se il tappeto fosse stato appena comprato.


    CITAZIONE (GrilloParlante @ 19/8/2010, 09:38)
    non si capisce bene se la sorella vuole il potere del protagonista per utilizzarlo o perché è disturbata dal link che li unisce ogni volta che lo usa.

    A dire il vero lo dice subito in maniera molto chiara perché lo voglia: "Tu hai il Tocco. Il Tocco che avrebbe dovuto essere mio di diritto."
     
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  6. GrilloParlante
     
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    CITAZIONE (CMT @ 20/8/2010, 11:10)
    CITAZIONE (GrilloParlante @ 19/8/2010, 09:38)
    Secondo me non rende molto l'idea del supermermercato: se doveva essere vecchio stile per i motivi che hai spiegato in un post, allora sarebbe stato meglio non dargli spazio, in un racconto breve.

    Non è "vecchio stile", è semplicemente un supermercato come tanti.

    Per "vecchio stile" intendevo proprio un supermercato come tanti nel mondo di oggi.

    CITAZIONE (CMT @ 20/8/2010, 11:10)
    CITAZIONE (GrilloParlante @ 19/8/2010, 09:38)
    Del tappetino volante non mi è piaciuta la descrizione iniziale: quel "dimesso" attira troppo l'attenzione e rende banale l'idea. Non sono contraria a priori ad utilizzare un cliché come il tappeto volante, vista l'ambientazione futuristica, ma eviterei di sottolinearlo. Piuttosto si potrebbe far capire cos'e' con un commento del protagonista, tipo "devo cambiarlo/è usurato/non mi piace piu' il colore".

    Non sono sicuro di aver capito il punto, onestamente. :unsure:
    Non posso far capire che è un tappeto volante se non mostrando, come avviene, che è un tappeto volante. Ma il rotolo è dimesso perché è un banale tappetino arrotolato e non ha niente di speciale, lo sarebbe anche se il tappeto fosse stato appena comprato.

    Cerco di spiegare meglio il mio parere: ho una scopa, che il mio protagonista vuole usare. Visto che si tratta proprio di una scopa normale, secondo me non è il caso di dire che è dimessa. E' un oggetto di uso comune, non ha caratteristiche particolari, non ha un significato speciale, non evoca ricordi. Se volessi farla notare dovrei fare un commento, come dicevo nel post precedente, su una sua caratteristica o azione/pensiero del protagonista (es. voglio cambiarla o mi piace/non mi piace il colore etc.).
    Ok, è un dettaglio insignificante, ma per il mio gusto (opinabilissimo) stona, introducendo un che di dilettantesco in un racconto con una ambientazione cosi' promettente.
    Io sono un esperta di scrittura dilettantesca! :D

    CITAZIONE (CMT @ 20/8/2010, 11:10)
    CITAZIONE (GrilloParlante @ 19/8/2010, 09:38)
    non si capisce bene se la sorella vuole il potere del protagonista per utilizzarlo o perché è disturbata dal link che li unisce ogni volta che lo usa.

    A dire il vero lo dice subito in maniera molto chiara perché lo voglia: "Tu hai il Tocco. Il Tocco che avrebbe dovuto essere mio di diritto."

    Infatti, pero' poco piu' avanti lei dice:

    "Io non ho il tocco, ma ogni volta che tu lo usi vedo tutto quello che vedi tu, provo tutto quello che provi! E non posso controllarlo in nessun modo! Le scene che tu rivivi mi ossessionano di continuo, i volti mi ritornano nella mente, giorno dopo giorno, finché non riesco a cancellarli… a ucciderli"

    E questo mi aveva messo il dubbio che il suo scopo fondamentale fosse evitare di essere ossessionata.
     
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    CITAZIONE (GrilloParlante @ 20/8/2010, 11:39)
    Cerco di spiegare meglio il mio parere: ho una scopa, che il mio protagonista vuole usare. Visto che si tratta proprio di una scopa normale, secondo me non è il caso di dire che è dimessa. E' un oggetto di uso comune, non ha caratteristiche particolari, non ha un significato speciale, non evoca ricordi. Se volessi farla notare dovrei fare un commento, come dicevo nel post precedente, su una sua caratteristica o azione/pensiero del protagonista (es. voglio cambiarla o mi piace/non mi piace il colore etc.).

    Adesso ho capito. ^_^
    Ma io non volevo far notare il tappeto (peraltro che bisogno ne avevo dato che dico cos'è un rigo dopo?), l'ho solo descritto per quel che è. Se Sylke avesse preso una scopa avrei detto "una scopa", se ne avesse presa una spelacchiata avrei detto "una scopa spelacchiata", non per attirare l'attenzione ma perché sarebbe stata spelacchiata. ^_^
     
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36 replies since 1/8/2010, 09:05   541 views
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