Le atmosfere sono comunicate molto bene. Il senso di perdita e di desolazione interiore vengono subito a galla. In un racconto come questo l'atmosfera comunicata credo giochi la stessa parte di un protagonista, quindi da questo punto di vista l'ho apprezzato molto.
Leggendolo, ho anche io avuto la sensazione che stessi leggendo una poesia a versi sciolti. E questo credo sia anche per via delle descrizioni. E questo è un problema, perché se è vero che sei riuscito molto bene a trasmettere l'atmosfera di perdita dei protagonisti, questo è anche grazie allo stile poetico del racconto. Forse, quindi, c'è un eccesso, soprattutto per quanto riguarda le descrizioni.
Anche se alcune descrizioni sono belle, per es
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stagliata contro il piombo fuso del cielo come un avvoltoio in attesa di un cadavere da spolpare.
credo ce ne siano troppe e finiscano col danneggiare il racconto, apparte rendere la lettura più lenta e faticosa.
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Quassù nel vento il freddo ti penetra nelle ossa
C'è qualcosa in questa frase che non mi convince. Il freddo che penetra nelle ossa è una soluzione troppo facile per descrivere un freddo boia, quasi un cliché, che danneggia un po' l'apertura del racconto.
È un pezzo, a mio avviso, molto emotivo, sentito. Però ha questi difetti - l'eccesso nelle descrizioni e la troppa poesia - che non convincono. Quindi mi fermo al due, che se non fosse per le ragioni di cui sopra, sarebbe invece un tre pieno.