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Ciao,
QUOTE ho i miei dubbi che siano bastati gli attacchi terroristi e il contagio successivo a sconvolgere in maniera cosìprofonda (non si tratta della percentuale di vittime di una grossa guerra?); Quando ho scelta che percentuale uccidere, diciamo così, mi sono posto la stessa domanda. Però, no, credo invece che basterebbe. Basta prendere come esempio l'undici settembre. È bastato un singolo attacco terroristico (anche se a più obbiettivi) a cambiare la storia. Le ramificazioni sono state (e continuano a essere e saranno) tantissime: dalle guerre in Medio Oriente che proseguono a tutt'oggi, alle misure di sicurezza adottate in tutto il mondo che sotraggono libertà all'individuo in cambio di una maggiore sicurezza, alle ramificazioni economiche, agli equilibri politici sia in Medio Oriente che in Occidente e non solo. È bastato un attacco a cambiare il mondo. Figuriamoci cosa accadrebbe se a venire attaccate fossero tutte le maggiori capitali d'Occidente, il presidente degli Stati Uniti, e se morisse il 15 per cento della popolazione in modo atroce.
QUOTE mi sembra che tu faccia convivere una serie di elementi troppo vicini a noi (budweiser, fonzies, una serie di espressioni gergali...) a una serie di profondi cambiamenti (ad esempio il nome delle città, che non è cosa da poco). Nel racconto non vengono nominate città. Ma credo tu ti riferisca ai Gerusalemme, che però non sono delle città ma cose molto simili a dei parchi. Anche per questo ho inserito la pubblciità, per evidenziare questa cosa, e riguardo a Padre Gabriele dico che "l giorno che venne investito della carica di Direttore generale di Gerusalemme 48" (se si trattasse di città sarebbe sindaco o qualcosa di simile, non direttore generale) ma forse non sono stato abbastanza chiaro. Ho modificato due frasi, scrivendo invece:
QUOTE E, nel mezzo di tutto questo, la pubblicità del parco a fondo pagina
QUOTE Ho attraversato di fretta Gerusalemme 48, puntando dritto per l'ufficio di Padre Gabriele. Il Calvario, nel cuore del parco, è un po' come il set di un film così credo non ci dovrebbero essere dubbi.
QUOTE C'è anche la "stranezza" che una società così controllata, abbia così tanta gente ai margini che controllata non lo è, che a fianco di un rigido controllo ci sia una parte che non lo è affatto. Per descrivere questa società, ho voluto prendere spunto specialmente dal Medioevo, ovvero da un periodo in cui la Chiesa dominava. Malgrado il potere che questa aveva, fedi direttamente opposte al cattolicesimo continuarono a sussistere. Per esempio i Catari che la Chiesa riuscì a eliminare solo 900 anni dopo il Concilio di Nicea. Altro esempio, anche se molto più recente, sono le scuole misteriche, che sono sopravvissute in ambito massonico fino a oggi, malgrado l'opposizione della Chiesa. Per quanto potente, la Chiesa non è mai riuscita a controllare interamente la società, non in senso Orwelliano. Ma appunto non è un controllo Orwelliano, quello che descrivo. È piuttosto un controllo che riflette quello che la Chiesa ha già avuto in passato.
QUOTE ovvero una crociata tira via l'altra e la mia crociata è più cazzuta della mia... l'intelligenza e il razocinio intanto lo mandiamo a puttane... nel finale sì, c'è una piccola rivoluzione dei Cristi rinnegati contro quelli ufficiali. Ma non si tratta tanto di una crociata, quanto di gente che riesce a separare religione (il concetto del Cristo, della rinascita) dalla politica e dal mercato (la Chiesa). Ho voluto evidenziare un concetto gnostico senza renderlo esplicito, ovvero la religione come qualcosa di opposto ai beni materiali, una chiesa che risiede nell'uomo stesso e non nelle istituzioni. Ho scirtto il racconto provando a dare due chiavi di lettura. Uno immediato, cioè così come appare. E uno secondario, ovvero simbolico, nascosto. La ragazza, Sofia (che nello gnosticismo rappresenta anche il sapere, la conoscenza), si sacrifica e rinasce, incarnando un Cristo libero dagli aspetti schiavizzanti del mondo materiale (la droga). Il protagonista, invece, è colui che crocifigge Cristo, ma che rifiuta di divenire Cristo, quindi incarna una specie di Anti-cristo. I due alla fine finiscono per unirsi, confondendosi l'uno nell'altro e così facendo realizzando loro stessi, completandosi. Non è una questione di una crociata lava l'altra.
Grazie per le osservazioni, mi hanno dato modo di riflettere sul racconto :-)
Edited by RobertoBommarito - 13/11/2010, 10:40
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