Grazie Alberto per lettura e commento.
Vediamo i lati deboli...
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Per quanto riguarda lo stile ho trovato sia un eccesso di virgole, sia di incisi. Secondo me dovresti sia liquidare qualche virgola di troppo, quelle che sembrano invitare alla pausa, sia svolgere qualche inciso in maniera normale o almeno eliminando le virgole.
Farò una rilettura tenendo conto di questa indicazione, che già avevo in mente, ma, a quanto pare, non abbastanza.
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Ho poi un grosso dubbio su quella che è la chiave di volta del racconto. Con tutti i maxi controlli e allerta, alla fine non controllano anche lei, che comunque è un'iraniana espatriata (per quanto nata in Italia); mi sembra una leggerezza troppo comoda ai fini narrativi. Anche considerando che secondi dopo l'esplosione, sanno già che è stata lei.
Allora, sull'interprete non ho trovato una fuga narrativa, ma il risultato derivante dall'immunità diplomatica: lei non può essere controllata dagli italiani (e così è, anche nella realtà), e che non lo sia dagli iraniani (che invece dovrebbero) sta nel complotto che porta all'attentato, non mi pare quindi ci sia nessuna leggerezza, caso mai un diverso punto di vista che, dal mio, mi dice che è tutto corretto e logico.
Sul fatto che sia stata lei, lo sanno subito perchè l'hanno semplicemente visto.
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E poi non mi pare che tutti i nodi vengano al pettine: il messaggio poi quale era, quale era il suo significato? Sviare tipo illusionista? Però lo fai anche con il lettore.
Vero che molte delle cose servono a definire il quadro generale (penso all'interrogatorio iniziale che poi non è ripreso nei suoi elementi), però vista la cura in certi dettagli di azione investigativa, alcune cose rimangono come in sospeso.
Questo dubbio trova risposta nel racconto: il messaggio vero è il primo (tetto lanzi, no sbirri), è Passavanti che poi si fa un film sbagliando. Scusami, ma accusarmi di illusionismo non è giusto. Non sarà chiaro il racconto, ma io non ho nascosto nulla, nel racconto c'è tutto, o meglio, c'è tutto il necessario per la trama principale, poi, come mi hai segnalato anche tu, ci sono dei dettagli da precisare, ma la storia è tutta lì.
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Il dramma personale sentimentale serve, ci sta, ma malgrado questo l'ho come sentito troppo artefatto; sarà che i personaggi mi sono rimasti un poco lontani, trattaeggiati nei dettagli, ma rimasti freddi. Come se prima avessi pensato: un elemento che metto è il dramma sentimentale perché fa punti e poi l'avessi costruito dntro apposta. Questa però può essere una impressione personale, lo ammetto.
Una tua impressione che però parte da presupposti errati. Il dramma sentimentale non l'ho messo perchè "fa punti" (questa accusa mi pare proprio gratuita), ma perchè mi faceva gioco con la trama per motivare l'abbaglio di Girotto che sta per ammazzare la moglie per gelosia, mentre avrebbe impedito (suo malgrado) l'attentato e invece, mirando sul palco, ha pure indotto in errore Passavanti. A me pare un bell'intreccio, cercare secondi fini non mi pare abbia un gran senso e sminuisca di molto il lavoro che invece c'ho messo.
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Poi una piccola nota: capisco che tu non abbia voluto mettere chi è il presidente, il papa etc [e non faccio battute, ma ci farei la firma se mi dicessero che finisce così
] ... però la cosa stona con l'impostazione ricca di particolari e di nomi...
Qui invece ti do ragione. Ci ho pensato a lungo, e per non sbilanciarmi, ho soprasseduto, però, effettivamente quel nome (del premier; il Papa c'è, dire quale sia il suo nome da "civile" oltre a quello da pontefice, non è indispensabile) essendo l'unico che manca, si nota. Ci penserò ancora un po'.
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-"è per questo che utilizziamo il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza, no?" - sa troppo di nota a piè di pagina
Vero, ma se ci pensi, ci sta, magari dovrei togliere le maiuscole.
Grazie ancora e a rileggerci!